INVADIAMO LA REGIONE DI ONESTÀ, CAPACITÀ,TRASPARENZA, LEGALITÀ.



lunedì 30 gennaio 2012

Sanità, truffa delle farmacie ai danni della salute dei cittadini e ai servizi sanitari. Presentata interrogazione alla Presidente Poverini e al Ministro della Salute

Dichiarazione della parlamentare radicale Maria Antonietta Farina Coscioni , membro della Commissione Affari sociali della Camera dei deputati e del Consigliere regionale della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei Rocco Berardo, membro della Commissione Sanità.


La nota trasmissione televisiva “Le Iene” nella puntata di ieri sera, 26 gennaio 2012, ha mandato in onda un servizio-denuncia sconcertante. Una vera e propria truffa operata da alcune farmacie ai danni della salute dei cittadini e del servizio sanitario. La truffa consiste nella pratica del “defustellamento” ovvero togliere il fustellato dai medicinali appena arrivati nelle farmacie e applicarlo su ricette preparate ad hoc da medici compiacenti all’insaputa dell’assistito, ignaro dell’uso strumentale di cui è oggetto. E dove vanno a finire i medicinali privi di fustella? Semplice, vengono o venduti a prezzo pieno come farmaci da banco, determinando quindi un doppio furto, oppure al macero come qualsiasi farmaco scaduto. Altra anomalia ancor più deplorevole, documentata nel servizio-denuncia, è il caso di una farmacia che non disponendo del farmaco corrispondente al dosaggio prescritto dal medico, si è resa disponibile alla preparazione provvedendo alla polverizzazione del farmaco in suo possesso e alla ricomposizione della capsula, ma dopo aver fatto analizzare la capsula da un apposito ambulatorio, il risultato è stato quello di scoprire che l’effettivo dosaggio era superiore di due volte e mezzo a quello prescritto dal medico curante.

Una negligenza e superficialità del farmacista che avrebbe potuto mettere seriamente a rischio la vita del paziente, come asserito da un medico consultato. Da quello che emerge sembrerebbe che questa “modalità” di raggiro del sistema sanitario sia costume diffuso. A tal proposito abbiamo presentato un’interrogazione alla Presidente della Giunta regionale Renata Polverini e al Ministero della Salute per sapere se sono a conoscenza del verificarsi di questi eventi nel territorio della Regione Lazio e più in generale nel territorio nazionale e nel caso in cui non lo siano, quali sono i provvedimenti che intendono adottare per verificare la dimensione del fenomeno. Se ritengono sia il caso di modificare il sistema di controllo o la procedure di richiesta del rimborso da parte delle farmacie per evitare tali truffe e soprattutto quali iniziative intendono adottare per salvaguardare la salute dei pazienti in occasione di preparazioni galeniche, anche se ciò dipende principalmente dall’onestà e dalla professionalità del farmacista.

Sanità, rispettare la legge su liste di attesa, controlli e valutazione

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Il 2 aprile 2011 il Consiglio ha approvato la legge 6 riguardante disposizioni urgenti in materia sanitaria sugli accreditamenti. In quella occasione, con la nostra opposizione costruttiva, costringemmo la Giunta Polverini ad approvare norme che si occupassero della salute dei cittadini e non solo di clientele, sanatorie e accreditamenti.


I nostri emendamenti divennero gli articoli 3, 4 e 5 della medesima legge in cui rispettivamente si prevede che: a) l’elenco dei soggetti accreditati, distinti per classe di appartenenza della struttura e per tipologia di prestazioni erogabili, siano pubblicati annualmente sul sito della Regione Lazio e sul Bollettino ufficiale della Regione; b) si attivi un meccanismo relativo alla valutazione dei servizi resi dalle strutture private accreditate sa parte dei cittadini utenti; c) che le strutture accreditate provvedano a mettere a disposizione del sistema RECUP regionale le agende delle prestazioni entro il 31 dicembre 2011, segnando un enorme passo di discontinuità rispetto al passato e favorendo, dunque, un controllo maggiore da parte della Regione sulle prestazioni effettivamente erogate.


Ad oggi, però, non si è a conoscenza dell’avvenuta messa a disposizione del sistema RECUP regionale delle agende da parte delle strutture accreditate, né notizia è stata fornita circa il regolamento da emanarsi da parte della Giunta. Il perdurare del ritardo nell'applicazione della norma è ormai un comportamento fuori legge.
Come Consiglieri della Lista Bonino Pannella ci siamo battuti affinché il testo approvato prevedesse dei tempi certi ai fini dell’operatività in concreto delle disposizioni normative. Pensiamo, quindi, che questa Giunta, che abbiamo sollecitato con tre interrogazioni urgenti a risposta immediata, non possa in alcun modo ritardare l’attuazione delle norme richiamate il cui scopo è quello di garantire e migliorare la qualità delle cure dei cittadini del Lazio. Ad adiuvandum ricordiamo alla giunta che una delle poche parti della legge non impugnate dal Governo "amico" Berlusconi, è proprio quella riguardante le norme da noi proposte

Morte al nido di Roma, il Comune prevenga ulteriori drammi

Dichiarazione dei consiglieri della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo:

"Oggi una bimba di 10 mesi è morta in un asilo nido a Roma. La causa della morte, dai primi accertamenti, sarebbe un rigurgito. Quel che è successo potrebbe verificarsi in qualsiasi struttura per l'infanzia pubblica, privata autorizzata e non.

Quanto accaduto oggi deve, però, essere l'occasione per porre con forza quanto denunciano da tempo molti operatori per l'infanzia romani che hanno denunciato la presenza in città di decine di strutture abusive "tollerate" dall'amministrazione capitolina.
Più volte hanno sottolineato come tali strutture illegali mettano in pericolo i propri piccoli utenti non rispettando le normative e gli standard di sicurezza dovuti, non essendo soggetti a controlli né prestando idonee garanzie assicurative.

Senza entrare nel merito della vicenda odierna ci chiediamo cosa accadrebbe nel caso in cui si verificasse qualche incidente di pari o analoga gravità in qualche struttura non autorizzata ma "bonariamente tollerata".

Quanti tra i politici, i giornalisti, i genitori si sgolerebbero nel chiedere "la testa" dei responsabili degli omessi controlli; tuonerebbero contro quella tolleranza dell'illegalità diffusa e lo farebbero in modo non dissimile dall'indignazione per la pratica illegale degli "inchini" in prossimità della costa delle navi da crociera.
Anziché attendere l'inutile commento successivo ad un dramma analogo, come potenziali genitori dei piccoli bimbi romani, prima ancora che come soggetti investiti di una carica pubblica, ci aspettiamo una immediata azione da parte del sindaco e dell'assessore De Palo".

mercoledì 25 gennaio 2012

Milleproroghe, Rossodivita: bene Governo su manifesti abusivi, ora Alemanno proceda senza indugi

Dichiarazione di Giuseppe Rossodivita, Capogruppo della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei al Consiglio Regionale del Lazio

Bene approvazione dell'emendamento del Governo voluto dai Radicali e volto a cancellare dal cosiddetto milleproroghe il vergognoso condono dei manifesti abusivi che ha assicurato per anni a tutti i partiti politici, tranne i Radicali, di pubblicizzare gratuitamente e illegalmente la loro attività politica. Abbiamo assicurato così, malgrado il silenzio sul punto di tutti i Sindaci, un gettito importante, pari a circa 100 milioni di euro, per tutti i Comuni da loro amministrati.


Ora Alemanno proceda senza indugi, magari con una di quelle operazioni mediatiche che tanto gli piacciono, ad inviare i vigili urbani per le strade della città a sanzionare l'immondo sudiciume che si vede in ogni angolo e muro di Roma a partire, ma non certo a finire, dalle decine di migliaia di manifesti con cui da settimane La Destra di Storace imbratta e danneggia edifici pubblici e privati e per la cui pulizia dovranno essere spesi soldi prelevati dalle tasche dei cittadini.


Noi vigileremo e in caso di omissioni le documenteremo e le denunceremo alla Procura della Repubblica.

Rai Tgr Lazio, Rossodivita: chiesta convocazione immediata commissione regionale di vigilanza

Dichiarazione del Consigliere regionale Giuseppe Rossodivita, Vicepresidente della Commissione di Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, Capogruppo Lista Bonino Pannella Federalisti Europei


In relazione a quanto pubblicato dal quotidiano La Repubblica di oggi circa il mancato rispetto da parte del Tgr Lazio degli elementari principi del pluralismo radiotelevisivo, che dovrebbero informare la condotta della concessionaria del servizio pubblico, chiederò al presidente Scalia la convocazione urgente della Commissione di Vigilanza sul pluralismo dell’informazione della Regione Lazio.


Non mi risulta, tra l’altro, nonostante gli impegni assunti dal direttore Maccari nel corso della sua audizione in Commissione, che si sia mai aperto il flusso di comunicazione dei dati dell’Osservatorio di Pavia che la Rai si era impegnata a comunicare trimestralmente alla Commissione regionale di Vigilanza. Chiederò, inoltre, che il Corecom passi da un monitoraggio occasionale ad un monitoraggio continuativo della testata giornalistica regionale.

Manifesti abusivi, Giuseppe Cangemi si comporta non da Assessore alla sicurezza della Regione Lazio, ma come un buttafuori da balera. Ecco perché ne chiediamo le dimissioni.

Radicali, Manifesti abusivi: Subito dimissioni di Cangemi da assessore alla sicurezza, non è un buttafuori da balera.

Dichiarazione dei consiglieri regionali Rossodivita e Berardo e del segretario di Radicali Roma Riccardo Magi

Durante una manifestazione tenuta negli scorsi giorni dai Radicali di Roma per denunciare le affissioni abusive dei partiti e l’immobilità dell’amministrazione che non rimuove e non sanziona in modo adeguato la molteplicità di affissioni illegali, il Sindaco Alemanno a cui si portava simbolicamente con una manifestazione nonviolenta il “corpo del reato” anche del suo partito, ha ascoltato le ragioni dei manifestanti.

A differenza del Sindaco, però, dal video che pubblichiamo sul sito www.radicalilazio.it si può vedere fra gli altri l’assessore della giunta regionale del Lazio alla sicurezza Giuseppe Cangemi strattonare più volte un manifestante nel tentativo di strappargli il cartello. Subito dopo si vede lo stesso Cangemi aggredire un manifestante che riprendeva l’iniziativa, fino a minacciarlo tentando di impedirgli di portare a termine la ripresa.

Per queste ragioni chiediamo, se l’Italia è ancora un paese civile, le immediate dimissioni di chi è chiamato a ricoprire un ruolo istituzionale che dovrebbe garantire la sicurezza di tutti i cittadini del Lazio, compresi i manifestanti radicali nonviolenti. È l’assessore alla sicurezza, non un buttafuori da balera.

lunedì 23 gennaio 2012

A fianco della giusta lotta dell'associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici che da settimane manifesta a Viterbo. Sosterremo la loro lotta e ci faremo portavoce della loro lotta e dei loro obiettivi

Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, Deputata Radicale e Presidente Onoraria dell'Associazione Luca Coscioni, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo Consiglieri regionali Lista Bonino Pannella del Lazio


"Vogliamo esprimere totale solidarietà all'Associazione dei familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia (Afesopsit) da settimane in lotta e animatori di un presidio permanente in piazza del Plebiscito a Viterbo, per sensibilizzare istituzioni e pubblica opinione su provvedimenti che stanno gravemente penalizzando il servizio di assistenza. L'obiettivo della lotta e della mobilitazione e' semplice e chiaro: ottenere un incontro con il Presidente della Regione Lazio Polverini per illustrare la situazione di disagio che per i diretti interessati e' diventata decisamente insostenibile.


Abbiamo presentato due interrogazioni urgenti: alla Camera dei Deputati al Ministro della Salute e una in Regione alla Presidente Polverini per chiedere iniziative urgenti in relazione a questioni e situazioni che non possono essere lasciate ulteriormente incancrenire. Vogliamo assicurare gli interessati, le loro famiglie e le migliaia di cittadini di Viterbo e della Tuscia che cercheremo di assicurare il massimo aiuto e sostegno perche' gli obiettivi della loro lotta siano raggiunti e personalmente li ringraziamo per la grande prova di civismo democratico che rappresentano e a cui hanno dato corpo"


Segue testo delle due interrogazioni:


AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


dei Consiglieri Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo

OGGETTO: diritti delle persone con disturbi mentali

Premesso che:

- L’"AFESOPSIT nasce nel 1993 con l’intento principale di garantire alle persone con disturbo mentale il riconoscimento e l’esercizio dei diritti umani e civili, al fine di poter accedere ad un livello soddisfacente della qualità di vita propria e dei loro familiari. Qualità di vita intesa come risposta concreta ai bisogni fondamentali dell’abitare, lavorare, avere relazioni sociali ed affettive e godere del tempo libero."

- da giorni l’Associazione Familiari e Sostenitori Sofferenti Psichici della Tuscia (Afesopsit), che riunisce i familiari di numerosi malati psichici, manifesta con un presidio permanente in piazza del Plebiscito a Viterbo, allo scopo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulle principali criticità che stanno penalizzando il servizio d’assistenza, ma soprattutto per avere un incontro con il presidente della Regione Lazio Renata Polverini per illustrare una situazione di disagio che per i diretti interessati è divenuta decisamente critica;

- tale situazione deriverebbe in particolare da una riduzione degli assistenti sociali nell’anno appena trascorso, cui dovrebbe fare seguito la perdita di ulteriori figure professionali nel 2012;

- il presidente dell’Associazione Vito Ferrante ha fatto già pervenire a numerosi rappresentanti istituzionali regionali un documento contenente osservazioni e proposte riguardanti le principali e più urgenti necessità del servizio di assistenza ai malati psichici su tutto il territorio provinciale;

- senza entrare nel merito delle proposte avanzate, appare opportuna l’apertura di una discussione costruttiva allo scopo di trovare una forma di collaborazione utile a superare i disagi e le difficoltà che i sofferenti e i loro parenti incontrano nelle loro attività quotidiane;

- già migliaia i cittadini si sono recati in piazza del Plebiscito a Viterbo, e hanno firmato una petizione dell'associazione contro i tagli ai servizi pubblici indispensabili per garantire l'assistenza alle persone che più ne hanno bisogno;

- tutte le istituzioni locali, dal Comune alla Provincia, hanno espresso e manifestato il loro sostegno con l’Afesopsit e gli obiettivi che sono alla base della sua mobilitazione;

- la tenda eretta nella piazza del Comune dall'Afesopsit è divenuta in breve tempo il simbolo dell'impegno di un'intera città, di un'intera provincia, dell'intera popolazione dell'Alto Lazio in difesa dei servizi pubblici, in difesa dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, in difesa della dignità di ogni essere umano, in difesa del principio fondativo della civiltà umana: il principio della solidarietà, il dovere di recare aiuto a chi ne ha bisogno, il dovere di rispettare e promuovere il bene comune e i diritti di ogni persona;


SI INTERROGA

La Presidente della Giunta regionale, on. Renata Polverini
per sapere:

a) quali iniziative, nell’ambito delle proprie prerogative e facoltà, si intendono promuovere, sollecitare, adottare in ordine a quanto sopra esposto;

b) in particolare se non si ritenga opportuno e necessario doversi attivare perché siano esaminate e affrontate le problematiche di cui l’Afesopsit si rende portavoce e interprete, anche in relazione alle linee di indirizzo nazionale per la salute mentale del ministero della Salute.

AL MINISTRO DELLA SALUTE

per sapere, premesso che:

l'Afesol nasce nel 1993, con l'intento principale di garantire alle persone con disturbo mentale il riconoscimento e l'esercizio dei diritti umani e civili al fine di poter accedere ad un livello soddisfacente della qualità di vita propria e dei loro familiari. Qualità intesa come risposta concreta ai bisogni fondamentali dell'abitare, lavorare, avere relazioni sociali ed affettive e godere del tempo libero";


- che da giorni l’Associazione Familiari e Sostenitori Sofferenti Psichici della Tuscia (Afesopsit), che riunisce i familiari di numerosi malati psichici, manifesta con un presidio permanente in piazza del Plebiscito a Viterbo, allo scopo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulle principali criticità che stanno penalizzando il servizio d’assistenza, ma soprattutto per avere un incontro con il presidente della Regione Lazio Renata Polverini per illustrare una situazione di disagio che per i diretti interessati è divenuta decisamente critica;


- che tale situazione deriverebbe in particolare da una riduzione degli assistenti sociali nell’anno appena trascorso, cui dovrebbe fare seguito la perdita di ulteriori figure professionali nel 2012;


- che il presidente dell’Associazione Vito Ferrante ha fatto già pervenire a numerosi rappresentanti istituzionali regionali un documento contenente osservazioni e proposte riguardanti le principali e più urgenti necessità del servizio di assistenza ai malati psichici su tutto il territorio provinciale;


- che, senza entrare nel merito delle proposte avanzate, appare opportuna l’apertura di una discussione costruttiva allo scopo di trovare una forma di collaborazione utile a superare i disagi e le difficoltà che i sofferenti e i loro parenti incontrano nelle loro attività quotidiane;


- che già migliaia i cittadini si sono recati in piazza del Plebiscito a Viterbo, e hanno firmato una petizione dell'associazione contro i tagli ai servizi pubblici indispensabili per garantire l'assistenza alle persone che più ne hanno bisogno;
- che tutte le istituzioni locali, dal Comune alla Provincia, hanno espresso e manifestato il loro sostegno con l’Afesopsit e gli obiettivi che sono alla base della sua mobilitazione;


- che la tenda eretta in piazza del Comune dall'Afesopsit è divenuta in breve tempo il simbolo dell'impegno di un'intera città, di un'intera provincia, dell'intera popolazione dell'Alto Lazio in difesa dei servizi pubblici, in difesa dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, in difesa della dignità di ogni essere umano, in difesa del principio fondativo della civiltà umana: il principio della solidarietà, il dovere di recare aiuto a chi ne ha bisogno, il dovere di rispettare e promuovere il bene comune e i diritti di ogni persona;


a) quali iniziative, nell’ambito delle proprie prerogative e facoltà, si intendono promuovere, sollecitare, adottare in ordine a quanto sopra esposto;


b) in particolare se non si ritenga opportuno e necessario doversi attivare perché siano esaminate e accolte le problematiche di cui l’Afesopsit si rende portavoce e interprete.

venerdì 20 gennaio 2012

Interrogazione sul contratto di lavoro subordinato a tempo determinato stipulato tra l’Astral ed il Sindaco di Palombara Sabina, Paolo Della Rocca

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei


Perveniva all’attenzione del Capogruppo della Lista Bonino Pannella – Federalisti Europei alla Regione Lazio la documentazione relativa ad un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato tra Astral S.p.a. ed il signor Paolo Della Rocca, attuale Sindaco di Palombara Sabina eletto con una lista civica vicina al PDL. Il Sindaco Paolo Della Rocca, già membro del C.d.A. dell’Astral, che le cronache dei giornali indicavano in quota AN, si sarebbe dimesso dal C.d.A. Astral pochi giorni prima della scadenza naturale del proprio mandato e della sottoscrizione del contratto finalizzato a garantirlo per i successivi cinque anni; lo stesso contratto veniva sottoscritto dal Presidente Astral, on. Giov. Battista Giorgi- che le cronache dei giornali indicano quale ex Presidente del C.d.A. Astral in quota PD- nell’imminente scadenza del mandato da Presidente del C.d.A. della società da cui il sig. Paolo della Rocca si era poco prima dimesso.


Chiediamo all’Assessore ai Lavori Pubblici, on. Luca Malcotti, se ha intenzione di verificare la regolarità di tale procedura amministrativa, nonché delle altre di cui l’on. Malcotti mostrava di essere già da tempo a conoscenza; quali sono state le concrete esigenze dell’Astral per cui si è proceduto alla stipula del contratto; se Della Rocca, già gravato dagli impegni di Sindaco del Comune di Palombara Sabina, si reca regolarmente al lavoro presso gli uffici dell’Astral e, concretamente, quali mansioni svolge; se la proprietà è intenzionata a procedere con massimo rigore nell’accertamento di eventuali responsabilità della passata gestione societaria.

Quando l’assessore Forte risponderà alle interrogazioni sui rifugiati dislocati nei comuni di Bassiano e Sezze?

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei


“In merito all’arresto questa mattina di cinque persone nell'ambito dell’inchiesta legata all'accoglienza dei rifugiati in provincia di Latina, tra cui anche un consigliere comunale di Sezze, e dovendo constatare che ancora una volta si debba essere noi radicali tra i primi, ed i pochi, a denunciare casi di grave rischio di illegalità nella gestione del territorio regionale; chiediamo all’Assessore alle Politiche Sociali del Lazio, Aldo Forte, di rispondere immediatamente alle nostre interrogazioni presentate fin da luglio sulla vicenda.”

Rifiuti, maggioranza Polverini abroga il voto su proposta popolare

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei


Prima hanno ritardato la discussione superando i limiti regolamentari, poi hanno superato i limiti statutari per consentire la partecipazione nella discussione all'Assessore Di Paolo competente per i rifiuti, ma alla fine l'Assessore non si è presentato. Poi abbiamo tentato di far presentare la legge di iniziativa popolare dai promotori, ma non è stato consentito. In seguito abbiamo tentato di spostare la discussione sul merito, ma la maggioranza della Polverini ha deciso di presentare questioni procedurali, evidentemente inammissibili, approvando un ordine del giorno per il non passaggio in votazione degli articoli che relega in un limbo indefinito la proposta di legge di iniziativa popolare, per la quale le previsioni statutarie garantiscono tempi certi.

Ecco la rappresentazione di quanto avvenuto quest'oggi: la maggioranza della Polverini abroga di fatto l'iniziativa popolare di legge prevista dallo Statuto. Insomma invece di votare no, hanno deciso diabolicamente di non votare affatto. "Il vostro parlare sia sì sì no no. Il resto viene dal maligno." Ma questo evangelico richiamo non è evidentemente condiviso dalla Polverini e dalla sua maggioranza.

mercoledì 18 gennaio 2012

Casa di cura Colle Cesarano, nuove morti e controlli sospetti una storia di mala sanità che la Giunta si ostina ad ignorare

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei


Nuovi decessi di degenti, due nella sola prima settimana di gennaio; ben quindici infermieri professionali sospesi cautelativamente dal servizio; controlli "a sorpresa" della ASL Roma G preannunciati da giorni; statistiche di mortalità modificati ad arte dalla asl controllante; questi sono solo alcuni dei fatti che, se confermati, combinati al grave silenzio della Giunta, ci hanno spinto al deposito di una nuova interrogazione urgente sulla gestione della Casa di Cura Colle Cesarano.


Per destare l’attenzione della Presidente non è bastato denunciare, con interrogazioni e ripetute e circostanziate comunicazioni di rappresentanti sindacali, la verosimile insussistenza della necessità di procedere alla cassa integrazione di alcuni dipendenti né lo scadente livello assistenziale dovuto all’esiguo numero di personale e le morti sospette.


Domani, alle ore 10:00 presso la sede regionale è previsto l’incontro per la terza proroga della cassa integrazione in deroga di parte del personale della Casa di Cura Colle Cesarano, se questa sarà concessa senza che nessuno degli interrogativi sollevati da oltre un anno sia affrontato, la giunta sarà politicamente responsabile e moralmente complice di quanto denunciato.


Ci appelliamo perché almeno in camera caritatis la Polverini come Presidente della Giunta, Assessore alla Sanità o Commissario ad Acta, scelga Lei la veste più opportuna, intervenga ad interrompere lo scempio – in termini di buona gestione delle strutture convenzionate – in atto.

mercoledì 11 gennaio 2012

Mondiali nuoto, Cassazione respinge ricorso Alemanno contro la costituzione di Staderini quale parte civile in luogo del Comune e lo condanna a pagare una multa. Alemanno stia dalla parte della città, non dei potenti

Dichiarazione di Mario Staderini Segretario nazionale di Radicali Italiani e Giuseppe Rossodivita Capogruppo Lista Bonino Pannella Federalisti Europei al Consiglio della Regione Lazio


Alemanno ci riprova, ma la Corte di Cassazione lo striglia e condanna il Comune di Roma a pagare una multa oltre che le spese processuali. La Corte di Cassazione, settima sezione, ha infatti rilevato la totale inammissibilità del ricorso del Sindaco contro la costituzione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, quale parte civile in luogo del Comune di Roma nel processo relativo ai Mondiali di nuoto che vede alla sbarra alcuni membri della cosiddetta ‘cricca’ in relazione ai numerosi reati per abusi edilizi che la Procura di Roma ha contestato come commessi in concorso con i vari titolari di alcuni dei più noti circoli sportivi della Capitale.

La Suprema Corte ha anche condannato il Comune di Roma al pagamento delle spese processuali oltre che della somma di Euro 1.000,00 quale multa da pagare a favore della Cassa delle Ammende. Tutto era nato allorché Staderini, difeso dall’Avv. Giuseppe Rossodivita – Capogruppo Radicale in Consiglio Regionale del Lazio - aveva esercitato l’azione popolare che consente ai cittadini di sostituirsi all’Amministrazione comunale quando non tutela in giudizio gli interessi del Comune.

Il Sindaco di Roma non solo non ha fatto costituire parte civile il Comune di Roma nonostante fosse riconosciuto come parte lesa, ma ha tentato con tutti i mezzi di impedire che Staderini si costituisse parte civile in luogo del Comune. Nel corso del processo di merito si è formalmente opposto alla costituzione di Staderini ed ha persino spedito in udienza gli avvocati dell’Avvocatura Comunale a spiegare al giudice che il Comune di Roma non intendeva costituirsi parte civile. Il Tribunale però, di diverso avviso, ha ammesso la costituzione della parte civile accogliendo l'impostazione dell’Avv. Giuseppe Rossodivita. Non pago, Alemanno ha ancora impegnato gli uffici dell’Avvocatura Comunale per confezionare uno spericolato ricorso poi depositato in Corte di Cassazione, con il quale si chiedeva l’annullamento dell’ordinanza del Tribunale di Roma che aveva ammesso la costituzione di Mario Staderini.


Mario Staderini e Giuseppe Rossodivita hanno così commentato la decisione “ Anziché costituirsi in giudizio per tentare di recuperare dalla benestante ‘cricca’ dei quattrini preziosi per le Casse Comunali, Alemanno continua a spendere energie pubbliche e soldi dei contribuenti per ostacolare l’azione popolare e gratuita di chi quei quattrini vorrebbe portarli a Roma Capitale. A questo punto non possiamo che coinvolgere quanto prima la Corte dei conti per fermarlo.”

Polverini e il pacco di Natale

Presidente Polverini, sono una cittadina del Lazio. Una di quei cittadini che, alle elezioni regionali del 2010, ha votato per Emma Bonino. Fu una scelta fatta con profonda convinzione, perché lei, presidente Polverini era lontana anni luce dalla preparazione politica, dalle competenze in materia economica, dalla sensibilità umana e dal senso civico della Presidente Bonino. Ritenevo che lei non fosse assolutamente all’altezza per gestire una realtà complessa, articolata e gravemente compromessa sul piano economico, com’era quella della Regione Lazio.


Di Maria Rita Giorgilli per Notizie Radicali


Non ho mai dubitato di questa mia scelta, per questo non posso dire “oggi so che avevo ragione”: perché l’ho SEMPRE saputo!


Ho visto con i miei occhi cosa è stata capace di fare in questo periodo. Niente, a parte la chiusura di un numero ormai divenuto imprecisato di ospedali! Centinaia di migliaia di persone, soprattutto anziani, sono rimaste prive del necessario supporto logistico per poter ricevere adeguate cure in strutture prossime al luogo di residenza. Un problema gravissimo, soprattutto nelle tre province di Rieti, Viterbo e Frosinone, in cui (l’orografia c’insegna!) è difficile, lungo e a volte impossibile, soprattutto in inverno, percorrere le decine e decine di chilometri che, grazie alle sue politiche, ormai distanziano un ospedale dall’altro. Nella gran parte dei casi sono state abolite anche le strutture di pronto soccorso e non è stata neanche prevista la disponibilità di ambulanze medicalizzate. È oggi impensabile pensare di prestare soccorso celere in caso d’infortunio che avvenga in uno qualsiasi degli innumerevoli paesini disseminati sull’Appennino laziale. Qualcuno le ha mai spiegato che un ritardo nei soccorsi può essere causa di morte o di gravissime conseguenze lesive dell’integrità fisica? Qualcuno le ha mai spiegato che a volte la sopravvivenza è questione di minuti, addirittura secondi? E soprattutto: a lei interessa sapere tutto questo?
Mi sembra proprio di no. Invece di cercare soluzioni adeguate a questo enorme problema, che lei ha affrontato solo in maniera economicistica, con tagli indiscriminati, il suo tempo, il suo pensiero era tutto volto a qualcosa di molto più grave e serio. Immagino, quasi mi sembra di sentirlo, il lavorio degli ingranaggi del suo cervello che per tutti questi mesi si è chiesto: come salvaguardare il tenore di vita della mia casta politica? Come migliorare le condizioni di quei po(l)verini che per un panino sono stati esclusi dalla competizione elettorale? Come garantire una serena e lunga vecchiaia ai miei cari amici, alla faccia dei cittadini di questa regione? Così ha escogitato un sistema, semplice ed elegante, per risolvere tutto: un bel regalo di natale!


Un bel pacco, contenente: la messa in sicurezza degli emolumenti dei consiglieri e della giunta, che non sono più agganciati a quelli dei parlamentari (c’è il rischio che vengano ridotti!), ma all’inflazione. Cosa che è stata abolita, per tutti i lavoratori, dal 1985!!! Poi ha allargato il vitalizio ai consiglieri decaduti, che sono rimasti in carica solo per tre mesi, mandati via da una sentenza del TAR, che ha stabilito che non avevano alcun diritto alla carica. Infine ha allargato il vitalizio anche agli assessori esterni. Guarda caso: ripescati dalla famosa lista del panino. A nessun cittadino comune capita di comprare un panino e ritrovarsi con un assessorato e un vitalizio! Ma questi, evidentemente, non sono cittadini comuni. Oh, si! Lo so: dalla prossima legislatura non ci saranno più vitalizi, ma solo il sistema contributivo.

Però bisognerà fare un’apposita legge (che in ogni caso potrà di nuovo essere modificata) e soprattutto, non toccherà coloro che oggi sono in carica! La cosa peggiore è che questi provvedimenti sono stati inseriti nella legge di bilancio, per cui noi poveri cittadini comuni, non potremmo neanche chiederne l’abolizione con un democratico referendum, istituto previsto dallo Statuto regionale, ma cui in questo caso non si può far ricorso.


Presidente Polverini,un’ultima domanda (retorica). A noi, poveri cittadini comuni, cosa ha regalato per natale? Niente. Tutti i provvedimenti che ci riguardano partiranno dal 2012. Perciò sarà solocolpa della befana (ha presente quella vecchina che insieme alle caramelle porta cenere e carbone ai bimbi cattivelli? Si proprio lei!) se avremmo: l’aumento delle accise sulla benzina (proprio oggi la notizia che la regione Lazio è tra quelle con il costo più alto del prezioso bene); l’aumento della tassa di circolazione; i tagli alle politiche sociali (chissà come saranno contenti quegli invalidi che devono sopravvivere con euro 256- diconsi duecentocinquantasei- al mese! Potranno ballare contenti, insieme ai disoccupati, ai precari, etc… etc…).
Però forse la befana ha ragione: ce la siamo proprio meritata questa calza colma di cenere e carbone. Si, perché effettivamente noi cittadini del Lazio siamo stati veramente cattivelli. Infatti, invece di eleggere alla massima carica della Regione una persona degna, ci abbiamo mandato lei, presidente Polverini, che si sta dimostrando anche peggiore delle peggiori aspettative: una che chiude gli ospedali ed elargisce vitalizi!


Ma noi cittadini cattivelli pensiamo che la punizione sia eccessiva e non abbiamo intenzione di fermarci. Ora che si sono spenti i riflettori e i mass media hanno abbandonato la notizia, noi cominceremo a lottare.
Obiettivo: l’abolizione di TUTTI i vitalizi, che dovranno essere sostituiti con il normale metodo contributivo, con pensione finale al raggiungimento del limite d’età, equiparato a quello di tutti i cittadini.

Auotoblu, basta sprechi e privilegi a carico dei cittadini

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Con l’ultimo bilancio approvato a ridosso delle festività natalizie, la maggioranza di centro destra, della Giunta Polverini, ha addossato sui cittadini nuovi oneri e meno servizi, salvaguardando per pochi privilegiati benfit ingiustificabili dai vitalizi agli assessori non eletti, alla salvaguardia delle auto blu per una miriade di politici e manager pubblici.


Il nostro emendamento, che pure lasciava a tutti i membri della Giunta regionale e al Presidente del Consiglio regionale l’auto di servizio eliminando però tale “servizio aggiuntivo” per tutti gli altri politici e dirigenti pubblici, ha trovato il fermo parere contrario della Giunta Polverini.

Oggi con l’articolo/inchiesta di Luca Cianca e Francesca Mannocchi pubblicato su www.corriere.it pare emergere, per l’ennesima volta, un uso improprio di quelli che dovrebbero essere strumenti di servizio.


A tutela delle risorse pubbliche e dei cittadini del Lazio, chiamati a sacrifici sempre più onerosi, abbiamo depositato oggi una interrogazione e una mozione volte la prima a fare chiarezza su quanto riportato nell’articolo sulla vicenda che vede coinvolto l’Assessore Buontempo, l’altra volta a limitare l’uso e la titolarità di auto di servizio. In entrambi i casi viene richiesta la massima trasparenza circa le azioni e le spese pubbliche.


Auspichiamo che questa Giunta abbia uno sussulto e colga quello che dalla realtà che li circonda gli arriva come segnale; purtroppo, finora ha dimostrato un totale scollamento dalle esigenze dei cittadini e dalla realtà territoriale che dovrebbe governare.

Sepoltura feti, quanto costa alle asl?

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei
Abbiamo presentato un'interrogazione alla Giunta Polverini in relazione all'iniziativa del Comune di Roma riguardante la sepoltura dei feti. Vogliamo conoscere quali siano le risorse che le Asl, in un tempo di crisi così grave per la sanità, dovrebbero mettere in campo. Anche se a differenza della Regione Lombardia questa procedura non sarà obbligatoria, riteniamo che, anche nel rispetto di certe personalissime situazioni, lo Stato o la Regione o il Comune non può essere chiamato a fare tut

Omicidio Tor Pignattara, Rossodivita: appello a ripensare le politiche sociali e proibizioniste

Dichiarazione del Consigliere regionale Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Lista Bonino Pannella Federalisti Europei
Esprimo il mio più profondo cordoglio alla sig.ra Zeng Lia per la immane e barbara tragedia che ha distrutto la sua famiglia. Di fronte a momenti come questo verrebbe solo la voglia di stare in silenzio e magari lasciare una città oramai irriconoscibile. Il fatto è, però, che se chi governa questo paese, questa città, questa regione non comprende e non vuole cambiare registro, il numero di queste tragedie, il numero di vite innocenti spezzate da colpi di arma da fuoco sempre più presenti nelle tasche dei disperati, sarà destinato ad aumentare.


Sig.ri Berlusconi, Bossi, Fini, Giovanardi, Monti, Polverini, Alemanno, avete capito che con l’aumento della povertà, con l’aumento della disperazione sociale gli uomini possono solo diventare bestie?


Avete capito che solo riducendo le aree di emarginazione e di disagio sociale si mettono in pratiche vere politiche della sicurezza?


Avete capito che i tossicodipendenti se trattati come criminali in ragione della loro tossicodipendenza si trasformano poi in rapinatori ed assassini?
Avete capito che solo la legalizzazione delle droghe può far finire questa macelleria?
Avete capito che in strada, oggi, ci sono migliaia di persone trasformate in potenziali assassini dalle vostre politiche proibizioniste?


O ancora volete dare a credere alla povera gente che alzando le pene edittali dei reati che vengono commessi da persone già espulse dalla società in ragione del loro essere tossicodipendenti tutto ritorna in ordine.


Ma quale ordine, quello di una polizia ridotta a brandelli dai continui tagli? O quello dei Tribunali in cui non ci sono i soldi neppure per far funzionare le fotocopiatrici? O quello delle carceri che insegnano ad essere fuorilegge perché esse stesse sono luoghi anzi lager fuorilegge? Andate nei Commissariati, nei Tribunali, nelle Carceri, ma andateci senza tappeti rossi e vedrete qual è la situazione del mondo reale.
Non è forse meglio spendere oggi 100 euro al giorno per dare istruzione ed informazione ai nostri giovani, per dare assistenza sanitaria ai tossicodipendenti, per dare aiuti alle sacche di disagio sociale, piuttosto che spendere domani 150 euro al giorno per mantenere un detenuto in condizioni inumane con qualche vita spezzata alle spalle?


Ma la politica, per voi, a cosa serve se non a tentare di costruire una società migliore?

Rifiuti, su proposta popolare rispettare statuto

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Apprendiamo di una convocazione della Conferenza dei Capigruppo per lo ore 12.00 dell'11 gennaio prossimo.

Al tempo stesso, non vi è alcuna notizia di un Consiglio regionale convocato per la stessa data avente ad oggetto la discussione e votazione sulla proposta di legge di iniziativa popolare inerente i rifiuti così come stabilito da una precedente Conferenza dei Capigruppo.

Ci auguriamo che come assicurato dal Presidente del Consiglio Abbruzzese si rispettino gli accordi presi, ma in particolar modo chiediamo semplicemente che vengano rispettati lo Statuto della Regione Lazio e il Regolamento del Consiglio regionale che stabiliscono perentoriamente la discussione e la votazione delle proposte di legge di iniziativa popolare.

Statuto e Regolamento non sono regolabili a seconda delle necessità di qualsiasi maggioranza.

Astral, in caso di accertate responsabilità della passata gestione, la Regione porti la documentazione nelle sedi competenti

Dichiarazione dei consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo:


"E’ ormai da tempo che stiamo seguendo la vicenda dell’Azienda Strade Lazio S.p.a. come una delle espressioni sintomatiche di quello che definiamo “caso Lazio”. Nei mesi scorsi ne abbiamo evidenziato le numerose anomalie e, conseguentemente, abbiamo presentato esposti direttamente alla Procura regionale della Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica. In questi giorni di gravi difficoltà per l’importante azienda regionale, con il rinvio della sua ricapitalizzazione, invitiamo la Regione Lazio, ovvero la proprietà, e l’assessore ai lavori pubblici Malcotti ad evitare di coprire eventuali responsabilità della passata gestione, a non indugiare nel segnalare alle competenti autorità anomalie che dovessero essere ravvisate, come noi abbiamo già fatto, a non accettare bilanci che non siano perfettamente in regola, alla massima trasparenza su ciò che riguarda la passata e l’attuale gestione aziendale. Proprio per salvaguardare l’Astral, ed il denaro dei contribuenti, vigileremo attentamente affinché la legalità sia rigorosamente rispettata.”