INVADIAMO LA REGIONE DI ONESTÀ, CAPACITÀ,TRASPARENZA, LEGALITÀ.



giovedì 30 settembre 2010

Teatro del lido, dichiarazione del consigliere Giuseppe Rossodivita.

Dichiarazione del consigliere regionale della Lista Bonino Pannella, Giuseppe Rossodivita in merito all’azione nonviolenta da parte di alcuni manifestanti del Comitato per la riapertura del Teatro del Lido:
“E’ necessario che l’amministrazione capitolina intervenga immediatamente per non far chiudere il Teatro del Lido, dando anche ascolto alle richieste dei rappresentanti del Comitato cittadino. Ogni forzatura della situazione Ormai è chiaramente addebitabile all’insipienza dell’amministrazione capitolina”

Tutti i capigruppo del consiglio regionale del Lazio mobilitati per la vicenda umana di Navtej Sing.

Su iniziativa del Capogruppo della Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita, tutti i Capigruppo del Consiglio Regionale del Lazio hanno oggi firmato il testo di una Lettera Aperta alla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e del Consiglio Regionale, Mario Abbruzzese, affinché intervengano per aiutare Navtej Singh Sidhu, l’uomo indiano che nel febbraio 2009 fu malmenato e bruciato con la benzina da un gruppo di teppisti e che ha rischiato di rimanere abbandonato a se stesso.
Il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, On. Mario Abbruzzese si è subito adoperato affinché venga garantita all’uomo tutta l’assistenza sanitaria di cui ha bisogno e ha avuto rassicurazioni in tal senso dalla clinica dove in questo momento il cittadino è ricoverato.E’ scongiurato quindi il rischio che Navtej Singh Sidhu venga abbandonato a se stesso.
Qui di seguito il testo integrale della Lettera Aperta, sottoscritta dai capigruppo alla Pisana, che ricostruisce la vicenda umana di Navtej Singh Sidhu.
Navtej Singh Sidhu viene dal Punjab, ha 35 anni. Il 1 febbraio del 2009 è stato picchiato e bruciato con la benzina da 3 giovani all’interno della stazione di Nettuno vicino Roma. Riuscì a spegnere le fiamme rotolandosi a terra, ma persa conoscenza, solo dopo diverse ore venne notato da un passante. Era solo al mondo, era solo in Italia ed era solo alla stazione quella notte. Molti pensavano che sarebbe morto invece all'Ospedale Sant’Eugenio di Roma fecero un miracolo e lo salvarono.
Ha riportato ustioni di terzo grado sulle gambe fino al bacino e ustioni sul collo. Ma il suo vero calvario è iniziato dopo. I medici gli dissero che la riabilitazione sarebbe stata lunga e che ero vivo per miracolo. Nei giorni seguenti molte persone importanti, politici locali e nazionali, andarono a trovarlo. Tutti manifestarono solidarietà e alcuni dichiararono pubblicamente che l'avrebbero aiutato a trovare un posto dove stare e un lavoro. Navtej intanto ha continuato il suo percorso riabilitativo con fiducia e speranza verso queste persone.
Contemporaneamente un indiano con cittadinanza italiana - Balraj Singh si è accostato a lui dicendogli che lo avrebbe aiutato in tutto e così fece all’inizio. Pensava agli aspetti burocratici e gli fece aprire un conto corrente postale. Navtej si fidava ciecamente di lui: era a letto con le gambe tutte bruciate, senza muscoli. Purtroppo dopo pochi mesi, quando riprese meglio conoscenza, si accorse che Balraj gli aveva fatto firmare un documento con il quale delegava lui anche a prelevare denaro da suo conto.
Ricevette 10.000 euro da Comune di Roma, ma lui, l’indiano con cittadinanza italiana - Balraj Singh, prelevò tutto lasciandolo con 300 euro. È stato letteralmente truffato.
Oggi, a quasi due anni dalla notte di fuoco di Nettuno Navtej riesce a mala pena a camminare; le sue gambe sono quasi totalmente prive di muscoli e non può indossare scarpe: i talloni riportano ancora due ferite di terzo grado (con un'infezione in corso) e avrò bisogno ancora per molto tempo di fisioterapia e cure rilevanti e di un ulteriore intervento chirurgico.
Ma la clinica dove si trova ora, Villa dei Pini di Anzio, vicino Roma, il 29 settembre intende dimetterlo. Lui non può camminare e non ha una casa e non ha il denaro per pagarsi le spese mediche che diventeranno a suo carico
Ora vuole denunciare i fatti che gli sono accaduti e chiedere un fattivo sostegno dalle istituzioni che mentre era in fin di vita dichiararono di volerlo aiutare.
Non riavrà mai più la forza che aveva prima, non farà più il muratore, non farà l’agricoltore, ma vuole vivere con dignità: rivuole la dignità che gli è stata bruciata 2 anni fa da 3 delinquenti e quella che gli è stata calpestata.
Vi chiediamo di intervenire affinché a questa persona non sia negato l’aiuto e il sostegno necessari per tentare di rimettersi in vita in modo autonomo e gli vengano garantite tutte le cure necessarie.

TEATRO LIDO, ROSSODIVITA: SGOMBERO INCOMPRENSIBILE.

(OMNIROMA) Roma, 28 set - "E' del tutto incomprensibile la volontà dell'amministrazione comunale di sgomberare con la forza il Teatro del Lido di Ostia, uno dei pochi luoghi di socialità e cultura per i cittadini del XIII Municipio. La riapertura delTeatro da p...arte del comitato cittadino, e la considerevole affluenza di cittadini in questi mesi, ha impedito che la struttura continuasse a versare nel totale stato di abbandono e degrado in cui era stata lasciata. Auspichiamo che il Comune di Roma risolva la situazione a partire dal Protocollo d'intesa tra Regione Lazio, Comune e Provincia di Roma che prevede l'affidamento triennale dei Teatri di cintura al Teatro di Roma. Occorre fare il meglio e non il peggio per i cittadini romani garantendo la continuità dell'attività del Teatro". Così, in una nota, il consigliere regionale della lista Bonino Pannella,Giuseppe Rossodivita.

martedì 28 settembre 2010

Gravissime affermazioni di Bossi: raccolta firme a Roma per querelare Bossi. Appello ai romani offesi e denigrati

Dichiarazione del Consigliere Regionale, avvocato Giuseppe Rossodivita, Presidente del Gruppo Lista Bonino Pannella, Federalisti europei alla Regione Lazio:

“Sulle offese del Ministro Bossi ai romani, chiederemo alla Presidente Polverini e al Sindaco Alemanno di difendere la reputazione dei romani, querelando il Ministro Bossi. Poiché siamo certi che né la Polverini né Alemanno difenderanno la reputazione dei romani, preannunciamo sin d’ora che daremo vita ad una raccolta di sottoscrizioni di tutti i romani che vorranno querelare Bossi per diffamazione. Chiunque, romano, fosse interessato, potrà far pervenire i propri dati e le proprie generalità necessarie per predisporre la querela, all’indirizzo iniziative.radicali@regione.lazio.it I cittadini verranno poi contattati per la sottoscrizione dell’atto. Sfidiamo Bossi a non trincerarsi dietro l’immunità di cui gode quale autorevole esponente della “casta”.

Affidamento incarichi dirigenziali nelle Direzioni Regionali, depositata interrogazione del consigliere Rossodivita.

I consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, hanno depositato un’interrogazione a risposta scritta alla presidente della Regione Lazio Polverini in merito alle procedure di affidamento delle strutture verticali vacanti, in corso e già adottate, perché sia reso immediatamente pubblico l’assetto organizzativo delle posizioni dirigenziali vacanti, dei titoli e requisiti di professionalità necessari per coprirle e siano esplicitati i criteri di scelta adottati. Si chiede, inoltre, all’attuale amministrazione se è intenzione della stessa di acquisire un’effettiva disponibilità dei dirigenti interni, nonché la valutazione obiettiva degli stessi; di sospendere nel frattempo le procedure in corso e l’efficacia di quelle già adottate come precedentemente chiesto dalle sigle sindacali CIDA e DIRER, che hanno riscontrato irregolarità e mancanza di trasparenza. Non vorremmo che quanto denunciato dalle sigle sindacali preluda alla mortificazione delle professionalità già presenti all’interno dell’amministrazione, escludendo il merito quale criterio di valutazione nella scelta dei direttori delle Direzioni Regionali.

A Presidente del Consiglio Regionale
Mario Abbruzzese


INTERROGAZIONE URGENTE
A RISPOSTA SCRITTA

Oggetto: affidamento incarichi di Direttore delle Direzioni Regionali

PREMESSO CHE:
•con nota prot. 150/SP del 21 giugno 2010 e nota prot. 219/SP del 22 luglio 2010 della Presidente della Regione, ai sensi della lettera C punto 12 dell’allegato H al Regolamento di Organizzazione n°1/2002, si individuavano le caratteristiche di professionalità ritenute necessarie per affidamento delle direzioni a) Attività produttive, b) Attività della Presidenza; c) Bilancio, ragioneria, finanza e tributi; d) Arte, spettacolo, sport e giovani;
•con nota prot. 53317 del 22 giugno 2010 e nota prot. 68374 del 23 luglio 2010 della Direzione Regionale Organizzazione e Personale, il responsabile del ruolo trasmetteva i curricula dei dirigenti iscritti al ruolo della Giunta Regionale che presentavano tutti i requisiti di professionalità indicati,
CONSIDERATO CHE:
•il 4 agosto 2010 le sigle sindacali CIDA e DIRER firmavano una richiesta di sospensione delle procedure di affidamento di detti incarichi a seguito di rilevate irregolarità, nonché l’attivazione di procedure trasparenti, analiticamente previste dal Decreto Legislativo n. 165/2001 e ss.mm.ii..
INTERROGANO

La Presidente della Giunta della Regione Lazio, On. Renata Polverini, per sapere:
•se è intenzione dell’attuale amministrazione di rendere immediatamente pubblica la documentazione istruttoria completa relativa alle procedure di affidamento delle strutture verticali vacanti, in corso e già adottate;se è intenzione dell’attuale amministrazione di rendere immediatamente pubblico l’assetto organizzativo delle posizioni dirigenziali vacanti, dei titoli e requisiti di professionalità necessari per coprirle e la esplicitazione dei criteri di scelta adottati
•se è intenzione dell’attuale amministrazione di acquisire un’effettiva disponibilità dei dirigenti interni e la valutazione obiettiva degli stessi;
•se è intenzione dell’attuale amministrazione di sospendere nel frattempo le procedure in corso e l’efficacia di quelle già adottate.

Polo della logistica di Passo Corese, presentata interrogazione del Consigliere Radicale Rossodivita.

Cosa ci fa un Polo della Logistica in un’area di pregio archeologico e paesaggistico? Lo chiedono i Consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo che hanno presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta alla Presidente della Regione Lazio Polverini in merito alla realizzazione del Polo della Logistica a Passo Corese nel comune di Fara in Sabina in provincia di Rieti.

Il Consorzio Industriale della Provincia di Rieti ha promosso la realizzazione di un Polo della Logistica, che prevede la costruzione di capannoni industriali per un volume di circa 6 milioni di metri cubi su un’area di circa 200 ettari. L’area individuata per la realizzazione del Polo insiste su una zona archeologica che il recente Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio destina a Parco Archeologico e Culturale “Cures Sabini”. La zona è stata oggetto di numerosi studi archeologici e vi sono stati fatti importanti ritrovamenti. La Soprintendenza per i Beni Archeologi del Lazio, ne ha indagato, a tutt’oggi, circa un terzo della superficie.

Malgrado le dimensioni dell’insediamento – definito il più grande progetto di politica industriale nella provincia di Rieti dal dopoguerra - e l’entità degli investimenti previsti (solo quelli regionali già deliberati prevedono finanziamenti per 1.217.306,16 euro per la realizzazione di un depuratore e 13.912.000,00 euro per la realizzazione del raccordo stradale tra la S.S.4/dir e la S.R. 313 Ternana) sul Polo della Logistica l’informazione è molto scarsa e lacunosa.

Nel documento, dunque, Rossodivita e Berardo chiedono alla Presidente Polverini di sapere con quali criteri la Regione Lazio ha espletato l’iter autorizzativo del Polo Logistico di Passo Corese in un’area che lo stesso PTPR ha indicato come Parco Archeologico e Culturale. Si chiede, inoltre di sapere se sia stata effettuata una rigorosa valutazione di impatto ambientale dell’insediamento e degli effetti sulla qualità della vita dei cittadini e se la Regione Lazio visti anche i consistenti investimenti infrastrutturali deliberati, stia monitorando la realizzazione del Polo e se sia a conoscenza di un preciso cronoprogramma dei lavori.

Si chiede anche “se esista un Piano Industriale del Polo Logistico che ne documenti l’effettiva ricaduta quantitativa e qualitativa sull’occupazione e sullo sviluppo dell’economia provinciale e regionale.”

I Consiglieri Radicali chiedono di sapere, infine, “se tutte la fasi di progettazione e cantieramento dell’opera siano state accompagnate da adeguate azioni di informazione e partecipazione della cittadinanza e quali siano le ragioni per una così evidente mancanza di fonti d’informazione istituzionale sul progetto del Polo Logistico, sugli esiti delle indagini archeologiche effettuate nell’area e sullo stato di avanzamento dei lavori.”

“Con questa interrogazione” ha dichiarato Giuseppe Rossodivita, capogruppo della Lista Bonino Pannella in Consiglio regionale “abbiamo voluto raccogliere le sollecitazioni di Associazioni e Comitati di cittadini per denunciare la grave mancanza di informazione e partecipazione pubblica sul progetto del Polo Logistico, se si eccettua un opuscolo inviato ai cittadini con informazioni del tutto generiche.”
“Sul Polo, infatti, risulta impossibile” ha sottolineato Rossodivita “reperire fonti di informazione completa e trasparente sui siti istituzionali di Regione Lazio, Provincia di Rieti, Comune di Fara in Sabina e del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Rieti. Non ci risulta, inoltre, che esista un sito web del Parco Industriale della Sabina S.p.A., una carenza di informazione che desta preoccupazione e su cui i cittadini devono avere risposte.”

Regione Lazio, nessuna risposta alle interrogazioni, il consigliere radicale Rossodivita scrive al presidente del consiglio Abbruzzese per denunciare la gravità della situazione.

E’ con una lettera aperta inviata al Presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese, che i Consiglieri radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo del gruppo Lista Bonino – Pannella denunciano il vulnus istituzionale e di democrazia che si manifesta nel mancato rispetto del ruolo, della funzione e delle prerogative dei Consiglieri Regionali costretti nell’impraticabilità del controllo e del sindacato ispettivo che i Consiglieri ed il Consiglio tutto esercitano - o dovrebbero poter esercitare - nei confronti di chi amministra e Governa, in rappresentanza dei cittadini elettori.

Dal 12 maggio, infatti, esattamente a 125 giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale e dalla prima interrogazione depositata a firma dei Consiglieri radicali, ancora si attende una risposta. Da allora centinaia sono le interrogazioni depositate, ma alcuna risposta è stata mai fornita dalla Giunta e dalla Presidente Polverini.
Una mancanza questa, che svilisce uno degli strumenti più importanti previsti dal Regolamento del Consiglio e che vanifica “l’attività di controllo e di sindacato ispettivo nei confronti della Giunta e del Presidente della Regione” da parte dei consiglieri regionali stabilita dall’art. 21 dello Statuto della Regione Lazio.
“Una vicenda democraticamente gravissima” si legge nella lettera.
Si chiede al Presidente del Consiglio regionale, quale Garante dell’autonomia del Consiglio e dei diritti dei Consiglieri di assumere ogni utile e necessaria iniziativa volta a ristabilire la legalità statutaria ed il rispetto, da parte della Giunta e della Presidente Polverini, del ruolo, delle funzioni e dei diritti dei Consiglieri Regionali e quindi dei cittadini del Lazio.
Con la lettera si da anche atto all’On. Mario Abbruzzese di aver già avuto, lui stesso, tale riflesso quando lo scorso 6 giugno, riconoscendo la rilevanza della questione, aveva sollecitato la Presidente Polverini che, invece, ha lasciato cadere nel vuoto tale sollecitazione.

Mercato dei fiori, il consigliere regionale Giuseppe Rossodivita ha presentato una interrogazione sulla incredibile vicenda della mancata realizzazione del mercato dei fiori regionale nel comune di Aprilia.

L’incresciosa e parossistica epopea, vissuta dai floricultori dell’Agro Pontino, per arrivare un giorno a vedere finalmente realizzato il Mercato dei fiori di Aprilia (Lt) rappresenta un’emblematica vicenda dai risvolti inquietanti. Le difficoltà politiche e burocratiche, oltre ai numerosi ostacoli affrontati dagli operatori del settore, si trascinano ormai da mezzo secolo.
Dopo anni e anni di richieste, progetti, autorizzazioni, avvii, sigilli, sequestri, tutto ancora sembra immobile e resta, nei fatti, immutato.
E tutto ciò avviene ancora oggi senza che i 100 floricoltori del Confloral srl, Consorzio floricoltori Lazio, abbiano avuto le necessarie e doverose risposte dall’Amministrazione Regionale del Lazio in grado di sbloccare una situazione ormai non più sostenibile.

Rossodivita: candidatura del consigliere Scalia (Pd) alla presidenza della commissione di vigilanza è candidatura contro i Radicali

Noi non molliamo, confermiamo la candidatura radicale e continuiamo a sperare in un pd diverso


Dichiarazione di Giuseppe Rossodivita, Capogruppo della Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei alla Regione Lazio:

Sappiamo che il Gruppo Consiliare del PD in Consiglio Regionale ha indicato quale proprio componente e candidato alla Presidenza della III Commissione – Vigilanza sul Pluralismo delle Informazioni – il Consigliere Francesco Scalia.
Come noto la III Commissione – Vigilanza sul Pluralismo delle Informazioni – è collocata dallo Statuto della Regione Lazio tra quelle Commissioni Consiliari di Garanzia, la cui Presidenza spetta, da Statuto, alle opposizioni.
Come altresì noto, per questa Commissione, già da tempo ed ancora nel corso del dibattito consiliare del 3 giugno scorso, nell’ambito delle repliche al discorso programmatico della Polverini, noi Radicali abbiamo pubblicamente avanzato la nostra candidatura per ragioni e motivi ben noti a tutti coloro che si occupano dell’informazione in termini di legalità e non in termini – come avviene ed è avvenuto per sessant’anni nel Consiglio di Amministrazione della Rai – di spartizione del potere e delle poltrone.
Sia chiaro allora che questa candidatura del Consigliere Francesco Scalia è nei fatti e di fatto una candidatura contro i Radicali di Marco Pannella e Emma Bonino.
Noi vogliamo, vorremmo, che questo PD fosse diverso, fosse un PD vicino alle speranze di cambiamento di milioni di elettori, incarnate nel corso delle ultime elezioni dalla Radicale Emma Bonino che ha consentito al PD di raggiungere un risultato elettorale solo qualche mese prima insperato.
Anche per questo, proprio per questo, riconfermiamo la nostra candidatura nella persona del Capogruppo Avv. Giuseppe Rossodivita alla Presidenza della Commissione di Vigilanza sul Pluralismo dell’Informazione, sottoponendola, come tale, non ai partiti, ma a tutti quei singoli Consiglieri, dell’opposizione e della maggioranza, che hanno a cuore la legalità dell’Informazione nella nostra Regione, che hanno a cuore la Politica e non il proprio personale tornaconto.

Regione Lazio, Rossodivita: risponde a Scalia.

Dichiarazione di Giuseppe Rossodivita, consigliere regionale della Lista Bonino-Pannella

Leggo la dichiarazione del Consigliere Scalia che la butta sulle preferenze, miserevole espressione di un pensiero che caratterizza, evidentemente, la sua interpretazione del ruolo di consigliere regionale.
Certo ho preso 776 preferenze facendo solo una promessa, non quella di far assumere persone a Lazioservice e dintorni, ma quella di rimanere Radicale, ed è per questo che mi sento il rappresentante di un partito e non “il reuccio locale che promette prebende in campagna elettorale”, “tipico militante non di una idea, ma dei fatti propri.”
Per il resto consiglio all’avvocato Scalia di leggere bene lo statuto per il quale “la commissione è presieduta da un consigliere dell’opposizione”, non da un consigliere “indicato” dall’opposizione formata da PD ed IDV, non agiti le acque dunque di una legalità evidentemente sconosciuta.
Che poi sino ad oggi considerare il PD e l’IDV quale opposizione è veramente arduo, vista l’unanimità delle decisioni di spesa presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, quelli sono inciuci, non la candidatura radicale resa nota nel corso del consiglio del 3 giugno, ma evidentemente il consigliere Scalia era distratto dall’inciuciare con l’IDV e dal firmare la proposta di legge Tarzia sui consultori.

Regione Lazio. Rossodivita: basta con la spartitocrazia regionale, si faccia opposizione seria.

•Dichiarazione dell'Avv. Giuseppe Rossodivita, Capogruppo della Lista Bonino-Pannella al Consiglio Regionale del Lazio

"Il Consiglio non si riunisce, le commissioni non sono mai state insediate, ma l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, del quale i Radicali della Lista Bonino-Pannella non fanno ovviamente parte, non lesina, all'unanimità dei presenti, d'amore e d'accordo, prebende per consulenti ed inutili giornaletti che oggi hanno "l'onore" della penna di Rizzo sulla prima del Corsera. Pdl, Lista Polverini, Udc, ma anche Pd ed IdV di Di Pietro ne sono responsabili, all'unanimità, appunto. Lo dico per quegli elettori che votando Emma Bonino volevano altro, lo dico per amore "dell'altro possibile": anche nell'Ufficio di Presidenza Pd ed Idv - i cui rappresentanti noi Radicali abbiamo lealmente votato - la smettano di prendere parte alla spartitocrazia regionale ed inizino a fare opposizione insieme a noi Radicali."

Dismissioni beni di proprietà A.R.S.I.A.L., depositata interrogazione del Consigliere Rossodivita .

I consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, hanno depositato un’interrogazione a risposta scritta alla presidente della Regione Lazio Polverini in merito a quali beni siano stati dismessi dall’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio e la cifra incassata per tali dismissioni, oltre ai criteri di valutazione degli stessi; i criteri di valutazione ai fini dell’aggiudicazione delle gare ed i relativi verbali, nonché i canoni di affitto per gli immobili dati in concessione. Si richiede, inoltre, all’amministrazione regionale di bloccare le cessioni non ancora perfezionate al fine di verificare se i beni non siano stati eccessivamente sottostimati, e per quale motivo vi sia ancora necessità di un commissario speciale per l’A.R.S.I.A.L..

Va ricordato che in merito alla cessione degli immobili siti in località Capocotta e località Malborghetto da parte dell’A.R.S.I.A.L. è stato sottostimato il valore degli immobili, non essendo del tutto chiaro il criterio di aggiudicazione degli stessi. Per questo motivo si chiede accesso alla relativa documentazione al fine di esercitare un attento controllo su tutte le dismissioni dei beni dell’Agenzia e le valutazioni di aggiudicazione.

Di seguito il testo integrale dell'interrogazione urgente:

INTERROGAZIONE URGENTE
A RISPOSTA IMMEDIATA

Oggetto: dismissione Beni di proprietà di A.R.S.I.A.L.


PREMESSO CHE:

- in data 20 aprile 2009, con delibera n°168, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio (A.R.S.I.A.L.) affida in concessione amministrativa gli immobili pervenuti all’ente ai sensi delle leggi di riforma fondiaria siti a Roma, in via Tullio Giordana, loc. Capocotta, e in via Arcore, loc. Malborghetto;

- in data 29 aprile 2009 il Servizio preposto dell’A.R.S.I.A.L. redige un avviso pubblico con cui indice una gara per l’affidamento in concessione amministrativa della tenuta di Capocotta, la concessione della durata di anni 15 prevede a fronte di un canone annuo di euro 20.009,00 la realizzazione di un “impianto pilota frutticolo…”;

- in data 3 giugno 2009, con delibera n°310, viene aggiudicata la gara n°7/2009 alla Società Biofattoria agricola, società semplice avente per oggetto l’attività agricola, che risulta costituita in data 14 aprile 2009 con un capitale sociale di euro 10.000,00;

- in data 12 novembre 2009 la Società Biofattoria agricola segnala ad A.R.S.I.A.L. il proprio interesse per l’acquisizione in proprietà del bene oggetto di locazione, e il 9 dicembre 2009 il Dirigente del Servizio patrimoniale dell’A.R.S.I.A.L. risponde che è nelle intenzioni dell’agenzia, vista l’approvazione del regolamento regionale n° 7 del 30 maggio 2009, di inserire l’immobile in oggetto tra quelli in via di dismissione suggerendo alla Soc. Biofattoria di avvalersi ai fini dell’acquisizione delle agevolazioni finanziarie messe a disposizione dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (I.S.Me.A.);

- in data 17 dicembre 2009, con delibera n°981, viene approvata la valutazione estimativa della tenuta di Capocotta per un valore complessivo di euro 690.000,00, che scendono ad euro 483.000,00 con delibera n°507 del 24 luglio 2009 a seguito dell’estensione della riduzione del prezzo per atto del Commissario Straordinario dell’A.R.S.I.A.L. fino ad un valore massimo del 30% anche nei casi in cui il bene venga offerto in prelazione al conduttore;

- negli stessi termini viene approvata la stima per l’alienazione del bene azienda di Malborghetto con delibera n°981 del 17 dicembre 2009 ad un prezzo di euro 887.807,55, invece che al valore stimato pari ad euro 1.268.296,50.

CONSIDERATO CHE:

- il 20 aprile 2009 l’A.R.S.I.A.L. deliberando l’affidamento in concessione amministrativa degli immobili in premessa prevede che le migliorie apportate dal conduttore sono riconosciute in caso di cessione al suddetto dell’immobile, fattispecie, quella della cessione dell’immobile, raramente contemplata da un contratto di locazione;

- il 3 giugno 2009 viene aggiudicata la gara per l’affidamento in concessione amministrativa della tenuta di Capocotta e tra le tre offerte valide pervenute risulta vincitrice la Società Biofattoria agricola per aver presentato l’offerta qualitativamente migliore, essendo stata però costituita solo due mesi prima con un capitale sociale di soli euro 10.000;

- il 12 novembre 2009 la Società Biofattoria agricola segnala ad A.R.S.I.A.L. il proprio interesse per una acquisizione in proprietà del bene oggetto di locazione con contratto sottoscritto appena 4 mesi prima, esercitando in questo modo un diritto di prelazione senza più necessità di procedere con bando pubblico per la vendita;

- il 13 novembre 2009 l’atto di indirizzo del Commissario Straordinario di A.R.S.I.A.L. estende la riduzione del prezzo di vendita degli immobili del 30% anche quando il bene venga offerto in prelazione al conduttore.


INTERROGANO

La Presidente della Giunta della Regione Lazio, On. Renata Polverini, l’Assessore al Bilancio, Program. economico-finanziaria e partecipazione, On. Stefano Cetica, Assessore alle Politiche agricole e valorizzazione dei prodotti locali, Angela Birindelli per conoscere:

- quanti e quali siano i beni dismessi dall’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio e per quale importo;
- i criteri di valutazione dei canoni per la concessione degli immobili, ovvero i criteri per la valutazione degli immobili dell’A.R.S.I.A.L. ai fini della dismissione;
- i criteri di valutazione ai fini dell’aggiudicazione delle gare per l’affidamento in concessione amministrativa dei beni A.R.S.I.A.L.;
- in modo specifico i verbali di gara con cui sono stati aggiudicati in concessione amministrativa gli immobili siti a Roma, in via Tullio Giordana e in via Arcore;
- se è intenzione dell’attuale amministrazione regionale di bloccare le cessioni che non si sono ancora perfezionate, al fine di verificare che i beni dell’A.R.S.I.A.L. in fase di dismissione non siano stati esageratamente sottostimati;
- per quale motivo necessita ancora il commissariamento speciale dell’A.R.S.I.A.L., e quali provvedimenti si intende prendere per far tornare l’A.R.S.I.A.L. alle condizioni ottimali per lo svolgimento del proprio compito istituzionale.