INVADIAMO LA REGIONE DI ONESTÀ, CAPACITÀ,TRASPARENZA, LEGALITÀ.



venerdì 27 maggio 2011

Rifiuti, radicali: basta parlare solo di discariche

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei

Basta parlare solo di discariche. Una Giunta seria deve ragionare e progettare l’intero ciclo di rifiuti e solo all’ultimo, per l’ultima porzione del ciclo, si deve lavorare per individuare una discarica. Oggi avviene tutto il contrario, l’80% dei rifiuti va in discarica, e per questo si dibatte solo sul dove collocarla, e il restante 20% rimane in un ciclo faticosamente virtuoso.

Invitiamo tutti a leggere l’ultima relazione delle Commissione bicamerale dei rifiuti, a Roma e nel Lazio abbiamo impianti di trattamento obsoleti e insufficienti, un mercato delle materie riciclate quasi inesistente e delle aziende private in forte indebitamento con le banche perché i Comuni non pagano.

Chiediamo alla Giunta e al Consiglio Regionale di farsi carico di un grande dibattito sul tema dei rifiuti che si incentri su una discussione sia sul il tipo di gestione del ciclo (o tutto pubblico o tutto privato, per esempio) sia sul piano di investimenti da adottare che deve per forza di cose essere ingente. Tutto deve essere fatto alla luce del sole, in modo trasparente e in questa direzione vanno le nostre proposte. Altrimenti sui rifiuti Roma finirà come Napoli

mercoledì 25 maggio 2011

Sanità, rischio chiusura dei laboratori di analisi. Interrogazione urgente dei consiglieri Rossodivita e Berardo

Le nuove norme previste dal Decreto del Commissario alla Sanità Polverini sull’accreditamento dei laboratori di analisi privati sono al centro di un’interrogazione urgente presentata oggi dai Consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella Federalisti europei Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita.

Il Decreto del Commissario ad Acta n° 54 del 9 luglio 2010 ha individuato, infatti, quale ulteriore requisito per l'accreditamento dei laboratori privati, una soglia minima di attività pari a 100mila analisi all'anno a partire dal 2011. Un volume di prestazioni di fatto irraggiungibile per circa il 70 per cento delle strutture che, quindi, dovranno perciò uscire dal Sistema sanitario regionale limitandosi ad operare in regime privato. Tali strutture saranno quelle a conduzione prevalentemente familiare, con volumi di affari particolarmente contenuti, ma saranno anche quelle dove il rapporto con il professionista è più immediato e diretto, dove le categorie più vulnerabili (anziani e bambini) si rivolgono con maggiore frequenza.

Il Decreto, tuttavia, riconosce "la possibilità di avvalersi per il raggiungimento della soglia anche di eventuali modalità aggregative tra strutture, che verranno definite con successivi provvedimenti" ma, ad oggi nulla è stato ancora definito in merito alle modalità di tale annunciata aggregazione, lasciando nella totale incertezza almeno 400 strutture (su 600 nella regione Lazio), 2.000 operatori ed un'utenza di oltre 160mila contatti al mese.

“La mancanza di criteri certi sta creando una situazione insostenibile per gli operatori e per i cittadini” dichiarano i consiglieri Berardo e Rossodivita “e l'aver indicato una possibilità di aggregazione senza averla definita nel merito equivale ad una smentita di fatto delle intenzioni annunciate dalla Polverini”. “Sfugge, poi “sottolineano i consiglieri radicali “la strategia che ha ispirato l'introduzione della soglia minima di attività e temiamo che l'offerta si sposterà in poche strutture perdendo la capillarità che oramai fa parte del servizio che i cittadini pretendono, mentre nulla accadrà nella direzione del miglioramento del servizio e dell'economicità della gestione regionale”. “Con la nostra interrogazione” precisano Berardo e Rossodivita “vogliamo sapere, tra l’altro, quali saranno i tempi tra emanazione della relativa normativa e la scadenza per l'effettivo conseguimento dello status di nuova forma associativa.”

Urbanistica: la Giunta faccia i nomi, dica i criteri di designazione dei commissari e le modalità di lavoro della Commissione in materia urbanistica

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della Lista Bonino Pannella, Federalisti europei

A 6 mesi dall’approvazione della Delibera di Giunta n. 453/2010 per la costituzione di una Commissione incaricata di elaborare testo unico in materia urbanistica, ancora non si hanno notizie sul suo insediamento, e sulla nomina dei Commissari. Per questa ragione i Consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita hanno presentato un’interrogazione urgente per conoscere i tempi per l’avvio delle attività di questa Commissione, ma anche e soprattutto i criteri che la Giunta intende seguire per la designazione degli esperti esterni e dei funzionari regionali che ne faranno parte.

Nel merito delle questioni poste, i consiglieri regionali suggeriscono alla Giunta di promuovere procedure pubbliche per la selezione degli esperti, attraverso il confronto tra i titoli curriculari e le impostazioni culturali dei possibili candidati che manifestino interesse a far parte della Commissione, e di assicurare la massima conoscibilità delle attività della Commissione attraverso, tra le altre cose, l’apertura di un sito web nel quale rendere pubblici la documentazione elaborata dai singoli esperti, l’esito costantemente aggiornato delle attività che i singoli membri saranno chiamati a svolgere in seno alla Commissione e i verbali e le registrazioni audio-video delle singole sedute della Commissione stessa.

I consiglieri radicali ritengono che anche sulle tematiche ambientali, così come è stato fatto grazie agli emendamenti radicali sull'accreditamento delle strutture del privato convenzionato in ambito sanitario, la trasparenza, l'accessibilità delle informazioni a tutti i cittadini sia la chiave di volta di una buona amministrazione.

venerdì 20 maggio 2011

Inquinamento delle coste laziali, Bandiere Blu 2011

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della Lista Bonino Pannella, Federalisti europei

Il Gruppo Lista Bonino Pannella alla Regione Lazio ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta in merito al funzionamento e la dislocazione dei depuratori fognari, soprattutto lungo le coste di Formia, Minturno e Gaeta, e da oltre 8 mesi non ha ottenuto alcuna risposta. Per questo motivo non ci stupisce quanto dichiarato dal Presidente della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, Roberto Carlino, in merito alle Bandiere Blu 2011 per cui il Lazio quest'anno scende a quota 4, perdendo Gaeta. Certo, se l’assessorato competente avesse risposto a quanto da noi richiesto, forse si potevano prendere provvedimenti adeguati ben prima dell’inizio dell’estate. In questo modo viene creato ancora una volta un danno enorme all’ambiente, al lavoro e all’immagine della nostra regione. In attesa di una risposta, ormai tardiva, abbiamo nuovamente presentato l’interrogazione per avere quelle informazioni che ad oggi ancora ci sono negate.”

Radicali: Primo vertice ufficiale di nuova maggioranza Polverini-Pd?

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della Lista Bonino Pannella, Federalisti europei

Apprendiamo dell'incontro tenuto questo pomeriggio presso la Regione Lazio tra Renata Polverini e Esterino Montino. Ieri Montino ci ha risposto dandoci dei paranoici. Oggi si smentisce da solo e dimostra di infischiarsene delle posizioni espresse pubblicamente, non solo dai Radicali, ma da tutti i Gruppi Consiliari all’opposizione in Consiglio Regionale del Lazio. L'incontro tenuto questo pomeriggio, infatti, ha il sapore del primo vertice ufficiale della nuova maggioranza che nasce dalle macerie di quella che solo un anno fa ha sostenuto la Presidente Polverini. Vengano almeno in Consiglio Regionale a formalizzarla.

Statua Wojtyla, radicali: “timeo danaos et dona ferentes”

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della Lista Bonino Pannella, Federalisti europei

La statua che campeggia nei pressi della Stazione Termini, inaugurata in queste ore, che dovrebbe raffigurare e scolpire l’immagine di Giovanni Paolo II, al di là dei giudizi puramente artistici, sembra un nuovo tentativo clericale, e dunque di potere, di occupare “vaticanamente” Roma e la sua principale stazione.

Ma a fare dell’opera un segno ulteriore di celebrazione del “potere” di questa città c’è la firma del committente: la Fondazione Silvana Paolini. Scrivi Fondazione Silvana Paolini, leggi Angelucci.

Ci sarebbe da dire: timeo danaos et dona ferentes.

Vi ricordate Report di qualche mese fa? Ecco, la Fondazione Silvana Paolini c’entra nella storia del polo oncologico Ifo di Roma: la struttura fu acquisita nel 1999 da Don Luigi Verzè con l’obiettivo di farla divenire la sede romana del San Raffaele, fino a quando il sacerdote manager, non ottenendo l’accreditamento dei posti letto dalla Regione Lazio, decise di vendere la struttura alla famiglia Angelucci, al prezzo di 270 miliardi di lire. Secondo la ricostruzione fatta da Report, lo stesso immobile venne venduto dalla famiglia Angelucci a brevissima distanza di tempo allo Stato ed alla Regione Lazio al prezzo di 320 miliardi di lire, con un utile di ben 50 miliardi di lire realizzato in pochissimi mesi. Nel contratto di vendita risulterebbe una clausola assai singolare che avrebbe ad oggetto una palazzina limitrofa al complesso principale , ubicata in Via Fermo Ognibene, all’epoca sede della Fondazione umanitaria Silvana Paolini, intitolata alla moglie scomparsa del sig. Antonio Angelucci. In base a tale clausola lo Stato e la Regione Lazio, pur avendo acquistato anche tale porzione immobiliare, l'avrebbero immediatamente concessa in locazione alla famiglia Angelucci, il che parrebbe confermato dall'esistenza di un contratto di locazione sottoscritto dal sig. Giampaolo Angelucci, figlio del sig. Antonio. Il canone di locazione consisterebbe nella irrisoria somma di un euro all’anno per 99 anni. Tutto questo è oggetto di una interrogazione radicale alla Regione Lazio che non ha ricevuto ancora risposta.

Aveva ragione Pannella quando disse su Wojtyla «Dio ce l'ha dato, guai a chi me lo tocca». L’hanno toccato e ora ne usano l' immagine per la promozione dei loro affari

Comunali, radicali: Polverini, Montino, Floris. la storia continua…e si ripete

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della Lista Bonino Pannella, Federalisti europei

La Polverini non sarà il diavolo, come dice la Presidente della Commissione Cultura e Sport alla Pisana Veronica Cappellaro (Pdl) allorquando dice che Montino - con l’indicazione di voto a favore dei candidati delle liste della Presidente, Città Nuove, giunti al ballottaggio contro quelli del PDL - con un gioco meschino, sarebbe pronto a scendere a patti col diavolo, appunto, pur di battere il PDL.

Vero è, però, che questa vicenda delle Liste della Presidente, per sue parole pubbliche, punta a fornire un’alternativa agli amministratori proposti dal PDl e dal Centrodestra che, evidentemente, non la soddisfano.

Situazione che non sarà priva di strascichi in Consiglio Regionale dove già oggi, in commissione ambiente, Storace (La Destra) e Pasquali (FLI) hanno votato a favore di un emendamento proposto dalla Lista Bonino-Pannella alla proposta di legge in materia di fotovoltaico del Consigliere Bernaudo della lista Polverini e fedelissimo della Presidente.

Certo è che la proposta del capogruppo del PD Montino, incomprensibile e sconcia per gli elettori che l’anno scorso hanno votato per la Bonino, contro la Polverini, può diventare comprensibile solo se letta alla luce di giochi di palazzo. E’ da tempo che Montino con il gruppo del PD, con i media che scientificamente censurano le denunce Radicali, fa da spalla alla Polverini – candidata da Berlusconi grazie alla spalla del Ballarò di Floris - quando si presentano in aula situazioni difficili da gestire per la Giunta.

Giochi di Palazzo e cultura di sottogoverno, o sottobosco di sottogoverno, che non giovano alla immagine di un PD che si dovrebbe porre con rinnovata forza come alternativa a tutto, ribadiamo tutto, il centrodestra.

Questa parte del PD è evidentemente quella che l’anno scorso non aveva l’obiettivo di sconfiggere la Polverini, sapendo poi che dentro al Palazzo – come da noi puntualmente documentato nei mesi scorsi con la vergognosa vicenda delle Commissioni Speciali, con la vicenda della Ri.Rei., con le nomine di sottogoverno degli apparati della Regione, ecc. - sarebbe comunque riuscita ad ottenere la spartizione di una parte del bottino quale ‘socio’ di minoranza.

Più di qualcuno già un anno fa, dalle parti del PD, deve aver pensato: “Meglio esser socio di minoranza con la Polverini che avere a che fare con una Presidente integra e rigorosa, Radicale e rompiscatole, come sarebbe Emma Bonino.”

Carceri, radicali: pieno sostegno alla lotta nonviolenta degli agenti di custodia

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della Lista Bonino Pannella, Federalisti europei

“Vogliamo esprimere il nostro più convinto sostegno alla lotta nonviolenta

che da alcuni giorni gli Agenti di polizia penitenziaria del reparto maschile di Rebibbia stanno portando avanti. Il loro sciopero del pasto e del sonno ha lo scopo di ribadire lo stato di profonda prostrazione nei confronti di una realtà quotidiana, quale quella delle carceri, diventata ormai insostenibile. Pur garantendo la copertura del servizio nelle 24 ore, gli Agenti al termine di ogni turno, protestano ad oltranza dinanzi l'Istituto senza mai tornare nelle proprie abitazioni, finché non verrà

incrementato il personale. L'azione nonviolenta degli agenti del Personale di Polizia penitenziaria di Rebibbia denuncia una situazione di gravità inaudita in uno Stato che possa dirsi davvero moderno e democratico. E’, infatti, gravissima la situazione in cui versano anche le 14 carceri del Lazio.

Nei prossimi giorni incontreremo gli Agenti per ascoltarne le motivazioni e per esprimere di persona il nostro sostegno alla loro mobilitazione nonviolenta. Ieri intanto, come Lista Bonino-Pannella, abbiamo chiesto al Presidente della Commissione Sicurezza ed integrazione sociale, lotta alla criminalità Filiberto Zaratti, che ha già assicurato la sua disponibilità, la convocazione degli Agenti per una audizione. Su una questione così delicata come quella denunciata a Rebibbia, la Regione Lazio deve fare la propria parte, e può farlo attraverso la commissione competente affinché essa dimostri di essere davvero utile.”

Ares 118, radicali: pazienti lasciati per ore in lettighe delle ambulanze ferme all’Umberto I di Roma

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della Lista Bonino Pannella, Federalisti europei

I consiglieri della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei alla Regione Lazio Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno depositato un’interrogazione alla Presidente Polverini sull’ennesimo caso di malfunzionamento sanitario riguardante il caso Ares 118. L’interrogazione è stata sollecitata dal servizio televisivo trasmesso domenica 15 maggio al Tg3 nazionale delle ore 19, durante il quale un giornalista con telecamera nascosta ha documentato una situazione gravissima riguardo il funzionamento dei mezzi del servizio ambulanze e del servizio 118 presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I di Roma. Il servizio giornalistico ha documentato di come decine di pazienti giunti al Pronto Soccorso vengano lasciati per molte ore sulle lettighe delle ambulanze che sono così costrette a rimanere ferme all’interno dell’Ospedale; nello stesso servizio viene anche documentato, con una breve intervista, che alcune ambulanze provenienti da altre Regioni sono chiamate in servizio di convenzione con il servizio 118 per la carenza di automezzi nella città di Roma.

Secondo quanto denunciato dall’O.S. Cgil funzione pubblica di Roma il 12 maggio 2011vi sarebbe una carenza di 1000 persone tra il personale del servizio Ares 118; che in tutta la Regione mancherebbero circa 40 ambulanze e che verrebbero fatti appalti con valore economico superiore ai 211.000 Euro, assegnati senza ricorrere ad una gara di evidenza pubblica, utilizzando il massimo ribasso, vietato nelle PP.AA.

Grazie all’attenzione dei media negli ultimi giorni che hanno documentato i gravi disservizi relativi alla situazione dei Pronto Soccorso degli Ospedali di Roma e le numerose denunce che ne sono seguite, la magistratura contabile ha avviato un’inchiesta.

“Con questa interrogazione chiediamo alla Presidente della Giunta Renata Polverini se non ritenga opportuno intervenire con la massima urgenza per verificare le condizioni di funzionamento del servizio Ares 118 e soprattutto la grave situazione in cui versano i malati giunti nei Pronto Soccorso” hanno dichiarato i consiglieri Rossodivita e Berardo. “ Ci auguriamo che la presidente Polverini solleciti con urgenza un tavolo di confronto tra i responsabili dei Pronto Soccorso degli ospedali della Città di Roma e i responsabili del Servizio Ares 118 per razionalizzare e rendere disponibili in tempi più celeri gli automezzi del soccorso che rimangono bloccati per molte ore all'interno degli Ospedali” sottolineano i Consiglieri “ E infine, se ritenga urgente promuovere iniziative ad ogni livello per eliminare del tutto le gravissime disfunzioni che si verificano ormai continuamente riguardo il servizio Ares 118 e il trattamento che subiscono i pazienti nei Pronto Soccorso degli ospedali di Roma.”

Sanità, farmaci anti-infertilità: interrogazione dei consiglieri radicali sul Meropur

Berardo e Rossodivita: “Serve chiarezza su aspetti scientifici ed economici controversi di un farmaco con derivati dalle urine umane”

I Consiglieri della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei alla Regione Lazio Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita hanno presentato un’interrogazione urgente alla Presidente Polverini anche nel suo ruolo di assessore alla Sanità sulla complessa e delicata vicenda riguardante uno dei farmaci più diffusi per le terapie dell’infertilità contenenti gonadotropine di origine urinaria, il Meropur. Prodotto dalla casa biofarmaceutica svizzera Ferring, il Meropur è stato oggetto di controversie sia sul piano scientifico e su quello economico e della sua commercializzazione. Il farmaco, anzitutto, è stato immesso sul mercato italiano con un foglietto illustrativo che non riporta l’avvertenza del rischio di agenti infettivi dovuto, appunto, alla presenza di derivati da urine umane. A nulla è valsa un’interrogazione dei Senatori Radicali Poretti e Perduca nel 2008 e il conseguente intervento del Ministero della Salute a livello comunitario. Inoltre, studi recentissimi hanno rilevato la presenza nel Meropur di 39 elementi contaminanti, tra cui prioni che determinano forte rischio di infezioni gravi tra le quali la Cjd, la cosiddetta “mucca pazza”.

Sul piano economico, non meno “opaco”, va ricordato che la Ferring è riuscita ad ottenere dall’AIFA un prezzo triplo rispetto al farmaco concorrente con conseguente aggravio per il Servizio Sanitario Nazionale. Nel 2006, inoltre, anno di lancio del Menopur, la Procura di Milano ha aperto un’indagine sui rapporti tra Ferring e AIFA e sulle tangenti pagate dalla Ferring all’ex sottosegretario alla Sanità e Senatore Pdl Cesare Cursi, procedimento che si è concluso con multe a carico della casa farmaceutica per quasi 2 milioni di euro. “Con questa interrogazione vogliamo si faccia piena luce su una vicenda complessa a livello nazionale e internazionale che ha, ovviamente, un suo scenario di ambito regionale” dichiarano i Consiglieri Berardo e Rossodivita. “Chiediamo, dunque alla presidente e Assessore alla Sanità Polverini” precisano i consiglieri Radicali “se sia a conoscenza delle evidenze scientifiche ed economiche emerse sul Meropur, se e quanto fattura la casa farmaceutica Ferring alla Regione Lazio su questo farmaco, se è a conoscenza di quanti siano i pazienti che lo hanno assunto in questi anni nella nostra Regione e se, in questo caso, non ritenga di dover predisporre il monitoraggio dell'evoluzione clinica dei pazienti che hanno assunto le gonadotropine da urinari per verificare nell'arco di 10 anni eventuali conseguenze dovute all'assunzione di farmaci con presenza di prioni nella composizione”.

lunedì 9 maggio 2011

REGIONE LAZIO, RADICALI: TARZIA UN'IRRESPONSABILE DA CIRCA 400 MILA EURO L'ANNO

L'idea di Olimpia Tarzia di staccarsi dal Gruppo che l'ha eletta, la Lista Polverini, per costituire il gruppo dei Responsabili è un'iniziativa, a conti fatti, "irresponsabile".

Per prima cosa è davvero curioso definire Gruppo dei Responsabili, dunque al plurale, un gruppo costituito da una sola persona.

In seconda battuta è davvero irresponsabile costituire un gruppo che, nelle difficoltà economiche che tutti conosciamo, costringerà la Regione all'assunzione di altre sette persone con aggiunta di ulteriori benefit destinati alla vita di questo gruppo virtuale per un aggravio stimabile in circa 400 mila euro l'anno.

Terzo, e questa è un'accusa che esprimiamo a quanti per inerzia, incapacità e complicità non hanno reso possibile il cambiamento della legge sulla formazione dei gruppi, è davvero incredibile e inaccettabile che nella legge istitutiva delle Commissioni speciali - votata a dicembre - si facesse riferimento alla riforma di questa parte di regolamento e che ad oggi, dopo cinque mesi, questa proposta non sia stata ancora portata al voto.

Chiediamo, dunque, visto come sono andate le ultime riunioni della Giunta del Regolamento su questa proposta di riforma (sono andate deserte a parte le uniche presenze del Presidente Abbruzzese e del membro della giunta Giuseppe Rossodivita), che questa proposta di legge sull'impossibilità di costituire "monogruppi" che non abbiano avuto alcun tipo di consenso elettorale, sia portata all'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio Regionale.

Ambiente, interrogazione dei consiglieri radicali Rossodivita e Berardo su sversamenti illeciti nel Tevere

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Gruppo Lista Bonino Pannella Federalisti europei

I consiglieri della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei alla Regione Lazio Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno depositato oggi una interrogazione urgente alla presidente Polverini e agli assessori competenti sull’allarmante situazione ambientale del Tevere nella zona di Roma Nord dovuta allo sversamento illecito di reflui non trattati e sul conseguente sequestro, da parte della Procura di Roma, del depuratore gestito dalla controllata Acea Ato2.

Secondo quanto riportato dal quotidiano “la Repubblica”, Cronaca di Roma, il 9 marzo il Corpo Forestale dello Stato ha verificato l'entità di liquame versato nel fiume e il Bacino Roma Nord, la grande centrale che serve circa 800mila romani oltre a numerosi comuni laziali che fanno parte del Servizio idrico integrato gestito da Acea, che poi è stato messo sotto sequestro. Dal Comune di Rocca di Papa, uno dei Comuni laziali che fanno parte del Servizio idrico integrato gestito da Acea, sarebbero arrivati nei primi giorni di marzo gli autospurghi carichi di liquami che hanno fatto superare di molto la capacità di depurazione dell’impianto di via Flaminia. Il risultato è che oli, grassi e acque nere sarebbero finiti nel fiume senza passare per i depuratori.

“Con questa interrogazione intendiamo avere tutti i chiarimenti su quella che appare come una vera emergenza ambientale” dichiarano i consiglieri radicali Rossodivita e Berardo “e, in particolare, vogliamo sapere quali provvedimenti sono stati attivati per far fronte a tale emergenza, di quali informazioni dispongano in merito all’impatto che ha avuto lo sversamento dei reflui nel Tevere, quali azioni si intendano promuovere a tutela della salute dei cittadini e di monitoraggio del territorio e, infine, quali azioni si intendano promuovere nei confronti del Comune di Roma per le relative responsabilità.”

Rocca di Papa, dopo l’interrogazione sullo smaltimento delle acque reflue presenteremo un esposto alla procura di Velletri

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Gruppo Lista Bonino Pannella Federalisti europei

A seguito di quanto riportato dalla stampa in merito all’inchiesta nei confronti dell’Acea ed il conseguente sequestro del depuratore di Roma Nord gestito dalla controllata Acea Ato 2, auspichiamo che la Procura della Repubblica di Velletri apra a sua volta un’inchiesta su quanto descritto nella nostra interrogazione alla Giunta regionale, ampiamente riportata dalla stampa locale, sullo smaltimento delle acque reflue che potrebbe comportare un grave rischio ambientale e di dissesto idrogeologico in alcune aree del comune di Rocca di Papa. E’ proprio a causa di questo Comune, oggetto della nostra interrogazione, che sarebbero arrivati nei primi giorni di marzo gli autospurgo carichi di liquami che hanno fatto superare di molto la capacità di depurazione della centrale di via Flaminia.

Non avendo ricevuto ancora risposta dalla Presidente Polverini, preannunciamo la presentazione di un esposto alla Procura di Velletri la prossima settimana per il caso in cui questa non abbia già proceduto, come doveroso, alla apertura di un fascicolo.

Per leggere l’interrogazione si può andare al seguente link: www.radicalilazio.it/sito/node/218

Sanità, interrogazione consiglieri radicali Berardo e Rossodivita su grave situazione pronto soccorso di Roma

I Consiglieri della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei alla Regione Lazio Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno depositato oggi un’interrogazione urgente alla Presidente Polverini sulla situazione in cui versano i Pronto Soccorso di almeno tre dei più importanti ospedali della città di Roma: San Camillo - Forlanini, Umberto I e Policlinico Gemelli.

L’interrogazione è stata sollecitata dal documento realizzato da “Striscia la notizia” e andato in onda lunedì 2 maggio con cui si testimoniano le gravi condizioni in cui sono costretti i pazienti ricoverati nei Pronto soccorso dei tre grandi nosocomi romani. Nel servizio visibile al seguente link http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?13298, girato con telecamera nascosta, vi sono diverse decine di pazienti ricoverati da giorni in corridoi e stanza sovraffollate, su barelle provvisorie, in spazi angusti e senza che siano rispettate le condizioni di sicurezza.

“Quella presentata oggi si aggiunge a numerose altre interrogazioni sulle condizioni dei Pronto Soccorso della città di Roma che non hanno avuto alcuna risposta” dichiarano i Consiglieri Rossodivita e Berardo “Chiediamo alla presidente Polverini di sapere quali iniziative urgenti intenda prendere riguardo il servizio trasmesso da ‘Striscia la notizia’, se sia al corrente delle palesi violazioni del diritto alla privacy e di sicurezza dei pazienti che devono stare per giorni interi fianco a fianco nei corridoi o in stanze sovraffollate.” “Vogliamo sapere, soprattutto per i cittadini del Lazio” precisano i Consiglieri radicali “quali sono le ragioni per le quali i Pronto Soccorso degli Ospedali si trovano in queste condizioni, considerando anche il fatto che non siamo in un periodo dell’anno caratterizzato da emergenze influenzali e, infine, se sia in corso un monitoraggio sulle criticità degli Ospedali della Regione, in particolare della grave situazione in cui versano i Pronto Soccorso della Regione.”

Nucleare, interrogazione dei consiglieri radicali Rossodivita e Berardo alla presidente Polverini

“La presidente Polverini deve fare definitiva chiarezza sul no del Lazio al nucleare”

E’ stata depositata oggi dai Consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, una interrogazione urgente a risposta scritta rivolta alla Presidente Polverini per avere definitiva chiarezza sulla netta contrarietà del Lazio ad ospitare sul suo territorio qualsiasi tipo di impianto destinato alla produzione di energia nucleare. I consiglieri Radicali, inoltre, chiedono di sapere se sia vera la notizia secondo cui l’area di Montalto di Castro sarebbe una di quelle ‘segretamente’ designate dal Governo per la costruzione di una centrale nucleare.

“Una chiara e tempestiva risposta alla nostra interrogazione” affermano i consiglieri Rossodivita e Berardo “è tanto più urgente alla luce delle recenti e davvero sconcertanti dichiarazioni del Presidente del Consiglio che ha candidamente ammesso il bluff orchestrato per fermare il referendum e le vere intenzioni del governo di rilancio del nucleare.” “Vogliamo che i cittadini del Lazio abbiano la certezza che nella nostra regione non sarà mai a rischio nucleare, un tema su cui c’è molta sensibilità, come ha dimostrato l’ampia partecipazione alla manifestazione tenutasi ieri a Montalto di Castro in occasione del 25° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl.” “Occorre ricordare” precisano i Consiglieri Radicali “che il 24 novembre 2010 il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato la Mozione n. 117 con cui si affermava l’indisponibilità del territorio della Regione per l’insediamento di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione del combustibile nucleare, di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché di depositi di materiali e rifiuti radioattivi, nonché di depositi di materiali e rifiuti radioattivi”.

“Importanti studi dimostrano che l’energia nucleare non conviene economicamente e non risolve il fabbisogno energetico regionale e nazionale” sottolineano Rossodivita e Berardo “occorre, invece, promuovere ad ogni livello istituzionale una nuova politica energetica basata sulla sicurezza, il risparmio, l'efficienza e le rinnovabili”.