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mercoledì 18 gennaio 2012

Casa di cura Colle Cesarano, nuove morti e controlli sospetti una storia di mala sanità che la Giunta si ostina ad ignorare

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei


Nuovi decessi di degenti, due nella sola prima settimana di gennaio; ben quindici infermieri professionali sospesi cautelativamente dal servizio; controlli "a sorpresa" della ASL Roma G preannunciati da giorni; statistiche di mortalità modificati ad arte dalla asl controllante; questi sono solo alcuni dei fatti che, se confermati, combinati al grave silenzio della Giunta, ci hanno spinto al deposito di una nuova interrogazione urgente sulla gestione della Casa di Cura Colle Cesarano.


Per destare l’attenzione della Presidente non è bastato denunciare, con interrogazioni e ripetute e circostanziate comunicazioni di rappresentanti sindacali, la verosimile insussistenza della necessità di procedere alla cassa integrazione di alcuni dipendenti né lo scadente livello assistenziale dovuto all’esiguo numero di personale e le morti sospette.


Domani, alle ore 10:00 presso la sede regionale è previsto l’incontro per la terza proroga della cassa integrazione in deroga di parte del personale della Casa di Cura Colle Cesarano, se questa sarà concessa senza che nessuno degli interrogativi sollevati da oltre un anno sia affrontato, la giunta sarà politicamente responsabile e moralmente complice di quanto denunciato.


Ci appelliamo perché almeno in camera caritatis la Polverini come Presidente della Giunta, Assessore alla Sanità o Commissario ad Acta, scelga Lei la veste più opportuna, intervenga ad interrompere lo scempio – in termini di buona gestione delle strutture convenzionate – in atto.