INVADIAMO LA REGIONE DI ONESTÀ, CAPACITÀ,TRASPARENZA, LEGALITÀ.



venerdì 30 settembre 2011

Lettera di Abbruzzese alla Polverini sulla mancata risposta alle interrogazioni

Cara Presidente,

ti invio, in allegato, la lettera aperta dei Consiglieri regionali Rossodivita e Berardo, del Gruppo consiliare Lista Bonino Pannella – Federalisti Europei, con la quale viene sollecitata la risposta alle numerose interrogazioni scritte da essi presentate dall’inizio della legislatura e non ancora evase.

Colgo l’occasione per farti rilevare, ancora una volta, che il fenomeno della mancata risposta alle interrogazioni ha ormai assunto proporzioni allarmanti.

Infatti, delle 565 interrogazioni a risposta scritta, ne sono state evase soltanto 115 che corrispondono all’esigua percentuale del 20%, mentre giacciono ancora inevase ben 152 interrogazioni a risposta immediata.

Faccio seguito ai miei precedenti solleciti, l’ultimo dei quali in data 26 giugno 2011, per evidenziare, l’urgente e imprescindibile necessità di ridurre al minimo il numero delle interrogazioni cui non viene fornita risposta, non essendo assolutamente accettabile un atteggiamento che, per le proporzioni assunte, viola in modo così palese le disposizioni regolamentari (Art. 101 Regolamento funzionamento Consiglio).

Con riferimento ai compiti affidatimi dall’art. 21 dello Statuto regionale, e per il rispetto dovuto a ciascun consigliere regionale e, quindi, all’intero Consiglio regionale, ti chiedo con forza di eliminare l’incresciosa situazione che si è creata nei rapporti tra Giunta e Consiglio in relazione alla mancata risposta alle interrogazioni presentate dai consiglieri regionali.

Per evidenziarti la macroscopicità del fenomeno ti invio l’elenco aggiornato della situazione, redatto recentemente dagli uffici.

Carceri Lazio, Rossodivita: su mozione da Storace strumentalizzazione demagogica ed irresponsabile

Dichiarazione di Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Lista Bonino Pannella Federalisti Europei al Consiglio Regionale del Lazio

Il Consigliere Francesco Storace pensa di essere Vasco Rossi e ci delizia con delle belle perle audio video sulla sua pagina facebook. Purtroppo per lui senza lo stesso successo.

Ovviamente ciò che è accaduto in Consiglio Regionale è un tantino diverso da quello che lui racconta ai suoi poveri fans, a partire dal fatto che, contrariamente a quel che lui dice nel videoblog, il Consiglio Regionale non può votare alcuna amnistia, tant’è che l’unico che ha voluto strumentalmente introdurre il tema dell’amnistia nella mozione è stato proprio Storace.

Se lo faccia spiegare Storace, che l’amnistia non può essere votata dal Consiglio Regionale, magari se lo faccia spiegare dal suo consigliere comunale di Roma, on. Avv. Daro Rossin, che ha imposto alla guida dell’Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio Arturo Carlo Jemolo, pretendendo la testa del precedente commissario che, dopo anni bui, aveva ben gestito i fondi pubblici riportando l’Istituto a riappropriarsi del prestigio e dell’autorevolezza di un tempo.

Giochettini irresponsabili per puntare i piedi con il resto del centro destra in Consiglio Regionale nel tentativo di conquistarne la leadership.

E giochettini per fare proseliti con infami demagogie e populismi che fondano il loro successo sulla ignoranza indotta nei loro sudditi dalla disinformazione di regime. Pronto, il regime come Storace, ad elargire “le grazie” del potere ai sudditi che al potere si rivolgono con le mani giunte.

Ma che bel Paese, che bella Italia, con questa classe politica che non sa neppure di cosa si parla quando si parla di amnistia, di legalità, di sicurezza – abbiamo sentito interventi esilaranti in Consiglio - con questa classe politica che usa il potere per ridurre i cittadini in sudditi, con questa classe politica che usa i soldi pubblici per ottenere voti – Storace, solo per ricordare un dato, lasciò in eredità a Marrazzo, secondo quanto riferito dal Consigliere Maruccio, 500 dirigenti esterni della Regione (circa 2000 voti considerando le famiglie) – con questa classe politica che ha così portato l’Italia alla bancarotta fraudolenta, altro che default!

Ribadisco che la mozione in Consiglio Regionale non è per l’amnistia – solo chi non sa cosa sia l’amnistia potrebbe pensarlo – è una mozione che vuole e deve portare la Regione a fare quello che la Regione può fare per le disastrate carceri laziali, per i detenuti, definitivi ed in attesa di giudizio, per gli agenti di polizia penitenziaria, per i direttori, per gli assistenti, per gli psicologi, per la legalità internazionale e costituzionale.

Storace lo sta impedendo.

Ribadisco che, invece, a livello nazionale la nostra battaglia è per l’amnistia quale strumento di governo di una situazione non più governata, quale pre condizione per quelle riforme strutturali della giustizia che, sole, possono consentire di interrompere la flagranza di una condotta dello Stato che tiene i propri detenuti (innocenti e colpevoli) come fossero prigionieri da torturare.

Lo dico con il Capo dello Stato, la situazione delle carceri fa vergognare l’Italia davanti al mondo ed all’Europa; il carcere è privazione della libertà personale, non è e non deve essere privazione della dignità, del diritto alla salute, del diritto di lavarsi, del diritto di mangiare, del diritto di vivere in celle pulite o persino del diritto di fare i propri bisogni fisiologici con la dovuta riservatezza.

Allora Amnistia, Amnistia, Amnistia per la nostra Repubblica ed Amnistia anche per Storace ed il suo gruppo di coimputati, a meno che anche lui non punti a quell’amnistia clandestina e di classe che è la prescrizione del processo che a distanza di 6 anni e mezzo dai reati che gli sono stati contestati lo vede ancora condannato solo in primo grado ad una anno e sei mesi di reclusione e che, appunto, tra circa un anno, con due gradi di giudizio ancora da fare, si prescriverà.

Consiglio regionale Lazio, dibattito sulle carceri a singhiozzo. La maggioranza - UdC esclusa - ostaggio di Storace

Dichiarazione dei Consiglieri Regionale Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei

"Per comprendere come le nostre istituzioni hanno a cuore il gravissimo problema della situazione di illegalità delle carceri, definita dallo stesso Capo dello Stato “una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile”, è sufficiente aver seguito i lavori del Consiglio Regionale del Lazio che oggi, per la seconda volta, era convocato in seduta straordinaria su questo tema. La seduta, per mancanza del numero legale, è stata rinviata alla prossima settimana, dunque ci sarà una terza seduta del Consiglio; per ora un nulla di fatto ed il Consiglio è drammaticamente incapace di fornire risposte nonostante le disperate richieste di aiuto della comunità penitenziaria, costituita non solo dai detenuti, ma da tutti gli operatori del mondo carcerario: polizia penitenziaria, direttori, assistenti, sanitari.

Artefice di tutto il Consigliere Francesco Storace, che di fatto praticando il “divide et impera” tiene in ostaggio una maggioranza – con l’esclusione dell’UDC, che ha dimostrato grande attenzione e senso di responsabilità – priva di una identità capace di distinguerla da “La Destra”. Un giochetto politico d’aula, quello di Storace, per dimostrare di essere lui il capo della maggioranza in Consiglio, tanto da arrivare più volte a bacchettare la poco disciplinata Isabella Rauti e gli altri consiglieri del Pdl che sono in dissenso rispetto alle posizioni de “La Destra”.

Poco importa, poi, che le carceri continuino a rappresentare lo specchio di questo Paese, come quello di un Paese incapace di rispettare i più elementari diritti umani degli individui.

La Destra di Storace non è interessata né ai diritti umani, né al Paese; è interessata soltanto ad avere la leadership della maggioranza del Consiglio Regionale del Lazio".

mercoledì 28 settembre 2011

Alla Rauti un attacco inopportuno e offensivo

Dichiarazione di Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Consiglieri della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei al Consiglio Regionale del Lazio

Vogliamo esprimere la nostra sincera solidarietà a Isabella Rauti per l’attacco inopportuno e offensivo di cui è stata oggetto nelle dichiarazioni del coordinatore del Pdl Lombardia Mantovano. Isabella Rauti, pur nella differenza di visione politica su molte questioni fondamentali, ha, senza preconcetti e con coerenza, sostenuto alcune nostre battaglie e iniziative, ultima delle quali quella sulla gravissima situazione dei detenuti nelle carceri d’Italia e del Lazio.Come Radicali ci battiamo da sempre per il primato della meritocrazia e della legalità in tutti i campi della vita civile, in primis dalla politica. Ma il dibattito sul sistema elettorale è una questione che deve svolgersi su un piano politico, non sotto forma di attacchi personali, per giunta inopportuni. Paragonare la storia politica della Rauti a quella di Nicole Minetti è solo un attacco tanto sterile quanto offensivo.

lunedì 26 settembre 2011

Tagli al Consiglio regionale: buono quanto deciso oggi, si vada avanti in questa direzione

Dichiarazione dei consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo

Diamo atto al Presidente Abbruzzese di aver compiuto oggi scelte opportune. Dovute, ma non scontate.

Auspichiamo che questo Ufficio di Presidenza prosegua in questa direzione affrontando anche gli altri fronti su cui è necessario intervenire quali la riduzione delle Commissioni e il superamento dei monogruppi che non hanno avuto legittimazione elettorale, scegliendo anche di rendere il bilancio del Consiglio regionale trasparente e pubblico.

venerdì 23 settembre 2011

Marco Pannella in Conferenza stampa sulle emergenza carceri.

Omniroma-carceri, Rossodivita: minuto silenzio alla pisana per detenuti suicidi

OMNIROMA) Roma, 22 SET - "Dedico il mio tempo alle quarantotto persone morte che hanno deciso di togliersi la vita in carcere". E' il capogruppo della Lista Bonino/Pannella Giuseppe Rossodivita, a interrompere il suo intervento per un minuto di silenzio all'interno dell'aula della Pisana. All'ordine dei lavori c'è la discussione dei diritti dei detenuti del Lazio.

Omniroma-CARCERI, PANNELLA: AMMIREVOLE MOZIONE CONSIGLIO REGIONALE

(OMNIROMA) Roma, 22 SET - "E'una bella mozione, il cui pregio è che è ancoratissima alla realta' penitenziaria. Ed e' un atto ammirevole". Lo ha detto il leader radicale Marco Pannella parlando alla Pisana durante una conferenza stampa organizzata per presentare la mozione sui diritti dei detenuti. Alla conferenza hanno partecipato i consiglieri regionali Luciano Romanzi, Rocco Berardo, Luigi Nieri, Giuseppe Rossodivita, Isabella Rauti, Raffaele D'Ambrosio, Angelo Bonelli, Andrea Bernaudo.

Omniroma-REGIONE, IN CONSIGLIO MOZIONE A SOSTEGNO DIRITTI DETENUTI

(OMNIROMA) Roma, 22 SET - Una mozione per impegnare il presidente della Regione e la sua giunta a promuovere azioni a sostegno dei detenuti. Questo è quanto contiene una mozione oggi in discussione in Consiglio regionale e che vede come primi firmatari, Luigi Nieri (Sel) e Giuseppe Rossodivita (L.Bonino/Pannella). Nel dettaglio si invita il presidente a prevedere un piano di sostegno per favorire l'affidamento terapeutico dei tossicodipendenti presso comunità esterne, a dare piena attuazione alla legge 7/2006 e a tutte le disposizioni riguardanti le condizioni di vita penitenziarie, a trovare immediatamente una soluzione logistica e alloggiativa per portare fuori dall'ambiente carcerario i bambini sotto i tre anni, a prevedere un Fondo eccezionale di solidarietà per i diritti fondamentali dei detenuti in corso di dimissione. Inoltre si chiede di dare indicazione alle Asl di prendere in carica la sanità penitenziaria "senza ulteriori ritardi" e di associrare "livelli di protezione della salute totalmente equiparati a quelli della popolazione libera". Nella mozione, anche la richiesta di "misure urgenti affinché, di fronte al rischio arsenico, i detenuti ristretti nelle carceri di Latina, Paliano, Velletri e Civitavecchia, siano dotati, in via straordinaria ed urgente, di acqua potabile minerale gratuita in vista dela mesa a punto di sistemi di filtraggio e depurazione idonei a garantirne la salute" e "ad assicurare pieno sostegno contributivo per tutte quelle aziende, profit e non profit, che danno occupazione alle persone detenute ed ex detenute".

Emergenza carceri Lazio, D'Ambrosio: Ho apprezzato visita Pannella

Roma, 22 SET (il Velino/AGV) - "Ho molto apprezzato la visita di Pannella in Consiglio regionale ennesimo appuntamento della pluriennale campagna di sensibilizzazione sui temi dei diritti dei detenuti condotta dal leader radicale". Lo ha sostenuto il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio D'Ambrosio. "La situazione degli istituti di pena regionali si configura come estremamente critica: il sovraffollamento dei penitenziari, combinato ad una sistematica carenza di personale di polizia carceraria ed operatori sociali, non garantisce nei fatti il rispetto dei diritti dei detenuti così come garantiti dagli articoli 2, 13 e 27 del dettato costituzionale. Auspico dunque - ha concluso il vicepresidente - un miglioramento nelle condizioni di detenzione, che, oltre a garantire i diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, possa far risultare meno gravoso il percorso di reinserimento sociale che gli istituti di pena devono perseguire". - www.ilvelino.it - (com/sol)

Omniroma-CARCERI, RAUTI (PDL): MOZIONE BIPARTISAN DIMOSTRA SENSIBILITÀ

COMUNE (OMNIROMA) Roma, 22 SET - "Marco Pannella ha posto l'attenzione sul sovraffollamento delle carceri. E' una questione che riguarda tutti gli istituti di pena sul territorio nazionale. La condizione carceraria stabilisce lo stato di salute di una società. Il processo bipartisan di questa mozione sottolinea sensibilità comune". Lo ha detto il consigliere regionale della Pisana, Isabella Rauti (Pdl) durante la conferenza stampa organizzata per presentare la mozione sui diritti dei detenuti. "Inoltre, vogliamo istituire nella Regione Lazio un istituto di custodia attenuata per detenute madri: e' un modello di riferimento per accogliere le mamme detenuti con i loro bambini", ha aggiunto.

Valle del Sacco, in aula nostra interrogazione su situazione inquinamento

Dichiarazione dei consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo:

Questa mattina durante la seduta del Consiglio regionale del Lazio, l’Assessore all’Ambiente e allo Sviluppo sostenibile Marco Mattei ha risposto alla nostra interrogazione concernete lo stato di grave inquinamento ambientale in cui versa la zona della Valle del Sacco nel Comune di Colleferro.

Con la nostra interrogazione presentata ad aprile 2011, abbiamo chiesto all’Assessore Mattei quali siano le azioni della Giunta di fronte ad una situazione di criticità, di un danno ambientale che non solo colpisce uno dei territori più suggestivi del Lazio, ma che mette in serio pericolo l’incolumità e la salute degli abitanti della zona. Abbiamo ricordato all’Assessore che sono recentissime le segnalazioni e le denuncie a mezzo stampa di ritrovamenti di animali morenti o zoppicanti dovuti all’inquinamento del territorio.

L’Assessore Mattei, nella sua replica, ha ammesso il grave stato di emergenza in cui versa la Valle del Sacco, ma ha precisato che non vi è un ulteriore peggioramento dell'inquinamento e che sono attivati strumenti di vigilanza diretta e di controllo attraverso il Nucleo Operativo Ecologico.

A noi risulta invece, a differenza di quanto dichiarato dall’Assessore Mattei, che vi è un allarmante aggravamento delle condizioni ambientali di quel territorio. Di recente infatti, sono state avvistate macchie sospette di inquinamento nel fiume Sacco, questo a riprova che il problema non è tenuto sotto controllo mettendo in pericolo la salute degli abitanti della zona, oltre che degli animali delle aziende agricole. Noi radicali continueremo a tenere alta la vigilanza su una vicenda che ha danneggiato in modo gravissimo, per molti aspetti irreversibile un’area di pregio ambientale e agricolo della nostra regione

Ambiente, oggi in Consiglio regionale interrogazione a risposta immediata su impianto fotovoltaico di Colleferro

Nell’ambito dei lavori della seduta odierna del Consiglio regionale si è svolta la discussione sull’interrogazione urgente a risposta immediata relativa al progetto di costruzione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica di potenza nominale 6.014,25 kWp nel comune di Colleferro (RM), in località Fontana degli Angeli, area già gravata dall’affiancamento di altri tre impianti di analoga potenza e tipologia che vengono insieme a costituire un megaimpianto che si estende complessivamente per 71,54 ettari - superficie superiore a quella della centrale nucleare di Montalto di Castro – e che si trova a soli 2 chilometri di distanza dal centro abitato di Colleferro a Nord e ad appena 150 metri dall'Autostrada del Sole. Con l’interrogazione, presentata nell’aprile 2011 dai Consiglieri della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, si intendevano affrontare e chiarire gli aspetti di impatto ambientale, paesaggistico e agricolo che la realizzazione dell’impianto comporta.

“Abbiamo voluto presentare questa interrogazione”, ha dichiarato il Capogruppo radicale Rossodivita che ha illustrato l’interrogazione,“sulla base di anomalie che abbiamo rilevato sia riguardo alla congruità del progetto che al suo impatto ambientale per sapere quali iniziative la Giunta regionale e l’Assessore all’Ambiente Mattei intendano assumere in merito all'applicazione delle Linee guida nazionali di cui al decreto ministeriale 10 settembre 2010, in modo da evitare che l'area di Colleferro, importante dal punto di vista agricolo e nota per la bellezza del paesaggio, possa essere irrimediabilmente compromessa dalla realizzazione di un impianto di tali dimensioni. La replica dell’Assessore Mattei alla nostra interrogazione” precisa Rossodivita “il quale ha spiegato che tutto l’iter autorizzativo e di valutazione d’impatto ambientale si è svolto nella precedente legislatura è stata puntuale, ma riteniamo comunque doveroso che la Regione prenda tutti i provvedimenti necessari, anche in autotutela. Vogliamo ricordare che l’area interessata deve già sopportare le pesanti conseguenze delle operazioni illegali commesse nella gestione dei rifiuti pericolosi da parte di imprese industriali presenti nella Valle del Sacco. Noi Radicali, come è noto, sosteniamo la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, ma non a costo di scempi ambientali. Colleferro ha già dato”.

Nonostante la sicurezza sia una “priorità” delle giunte di centro destra, nessuna risposta della Regione alle nostre interrogazioni, mentre a Roma proseguono a sparare

Dichiarazione dei consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo:

"Ancora spari nella capitale, un pregiudicato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco in via Portuense, dopo che nella notte tra venerdì e sabato a Tor Bella Monaca una bimba di 10 anni è rimasta ferita e altre sparatorie hanno insanguinato le strade di questa primavera ed estate romana. Pane per i denti della propaganda di centro destra quando si trova all’opposizione, ma ora che la Giunta Polverini governa ancora non abbiamo ricevuto nessuna risposta alle nostre numerose interrogazioni sulla mancanza di un regolamento di attuazione della legge regionale in materia di polizia locale, approvata nel lontano 2005, che preveda una centrale operativa regionale e l’istituzione di un numero di pronto intervento unico, l’istituzione della Scuola di Formazione per tutti gli agenti ed ufficiali di polizia locale della regione e l’attivazione del Comitato Tecnico-consultivo. Si preferisce puntare su slogan ad effetto come “mille occhi sulla città” quando si potrebbero rendere quelli che ci sono maggiormente operativi dando solo seguito a quanto previsto dalla legge e magari accontentandosi di rendere effettivi strumenti sempre sbandierati dal centro destra in campagna elettorale, come il vigile di quartiere per esempio”

lunedì 19 settembre 2011

Blocco dei pagamenti alle piccole e medie imprese: iniziativa radicale in corso per proposta di legge. La Giunta dimostra di fare solo propaganda

Dichiarazione dei Consiglieri Regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, della Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei,:

“Se fosse vero, a partire da oggi, il blocco totale degli impegni e dei pagamenti disposto dall'Assessore al Bilancio Cetica ci troveremmo di fronte alla prova provata della inadeguatezza di questa Giunta nel governare la Regione. All'inadeguatezza però dobbiamo aggiungere l'ipocrisia di una Giunta che pochi giorni or sono magnificava ai quattro venti il programma «Diamo credito all'impresa» costituito dal fondo di rotazione di 25 milioni di euro per favorire l'accesso al credito, da parte delle PMI, le Piccole e Medie Imprese, sotto forma di finanziamento a tasso agevolato.

Il suddetto fondo, a fronte di un blocco dei pagamenti della PA regionale, sarebbe poco più di una goccia nel mare delle difficoltà che gli imprenditori, specie quelli piccoli e medi, incontreranno nel gestire i crediti inevasi "made in Lazio".

Come Radicali alla Regione Lazio, sulla falsariga di quanto abbiamo fatto in Parlamento con la proposta di legge Beltrandi-Misiani, abbiamo predisposto, e depositeremo a breve, un progetto di legge regionale, in questi giorni all'attenzione di tutte le associazioni di imprenditori della Regione, che tratta specificamente il fenomeno dei ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione prevedendone l'obbligatorietà circa la certezza dei tempi.

Riteniamo infatti che la Pubblica Amministrazione non possa e non debba compromettere il corretto funzionamento del mercato, incidendo negativamente sulla liquidità delle imprese, riducendo la possibilità di investimenti e limitando la competitività delle imprese e frenando la ripresa dello sviluppo economico. La presidente Polverini provi a spiegare alle migliaia di famiglie dei creditori della Regione Lazio l' "atto tecnico" di queste ore, la sua neutralità sulla qualità delle vita e capacità di spesa di queste persone. L'adempimento al pagamento dei propri debiti è il presupposto di qualsiasi politica pubblica di sviluppo e di tutela dell'imprenditoria regionale, presidente, questo lo sa?”.

venerdì 16 settembre 2011

Carceri: la conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale del Lazio all’unanimità decide una seduta straordinaria sulle carceri per giovedì 22 settembre 2011

Dichiarazione dei Consiglieri Regionali Giuseppe Rossodivia e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

“La Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Regionale del Lazio, ha deciso stamane di accogliere la proposta dei Gruppi Lista Bonino Federalisti Europei e di Sel, di tenere una seduta straordinaria del Consiglio Regionale del Lazio sul tema della carceri il prossimo 22 settembre 2011

Esprimiamo viva soddisfazione e ringraziamo tutti i Capigruppo e il Presidente del Consiglio Regionale per aver deciso di dedicare una intera seduta del Consiglio Regionale del Lazio al drammatico tema delle carceri, dimostrando così attenzione e sensibilità all’appello del Capo dello Stato che aveva detto che 'La questione del sovraffollamento nelle carceri e' un tema di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile. La convocazione di questo consiglio è una prima risposta positiva all'iniziativa nonviolenta che, insieme a Marco Pannella, decine di migliaia di detenuti hanno promosso in questi mesi, dimostrando grande senso di responsabilità a fronte di una condizione disastrosa, dal punto di vista dei diritti umani, nelle carceri”.

Interrogazione dei consiglieri regionali radicali sulle presunte intercettazioni in merito ai rapporti tra la Presidente Polverini e l’imprenditore Caltagirone

Dichiarazione dei Consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo:

"Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli sul caso Lavitola – Tarantini sono state pubblicate da alcuni organi di stampa presunte intercettazioni in cui si farebbe riferimento ad un rapporto quotidiano tra la Presidente Polverini e l’imprenditore Caltagirone, in particolar modo si riferisce di un interessamento di quest’ultimo alla gestione dell’acquedotto del Peschiera. E' per questo motivo che abbiamo deciso di presentare un’interrogazione urgente per sapere se sono vere tali indiscrezioni su rapporti quasi quotidiani tra la Presidente della Regione Lazio ed uno dei maggiori imprenditori italiani; se è vero che la Giunta Polverini è intenzionata a presentare un provvedimento finalizzato a far acquisire al Gruppo Caltagirone, ovvero a società ad esso collegate direttamente o indirettamente, la concessione di gestione e costruzione dell’acquedotto del Peschiera; se l’imprenditore Caltagirone abbia direttamente influito sulla redazione del Piano Casa regionale presentato dall’attuale Giunta ed approvato dalla maggioranza in Consiglio”.

Pmi: ben vengano azioni di sostegno, ma si rispettino innanzi tutto gli impegni già assunti

Dichiarazione dei Consiglieri Regionali del Lazio, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo:

In settimana spediremo a Confindustria, Confcommercio, Unioncamere oltre che a tutti i fornitori della Regione Lazio, il testo di una proposta di legge che abbiamo elaborato affinché non ci siano più, almeno da parte della pubblica amministrazione regionale, ritardi nei pagamenti. Invieremo questo testo per raccogliere ulteriori suggerimenti dai diretti interessati per poi procedere al deposito.

Come già fatto dai parlamentari Radicali, primo firmatario Marco Beltrandi, con una proposta più complessiva, il testo che intendiamo depositare in Consiglio regionale è una proposta di legge che, nelle more del recepimento della Direttiva Europea 2000/35/CE, intende porre almeno un argine ai ritardi dei pagamenti nelle transazioni commerciali che vedono l’Amministrazione pubblica regionale in veste di debitore.

Le transazioni commerciali tra operatori economici o tra operatori economici e amministrazioni pubbliche sono connotate da reiterati ritardi nei pagamenti rispetto a quanto concordato nel contratto o stabilito nelle condizioni generali che regolano gli scambi. Queste prassi incidono sulla liquidità delle imprese e ne complicano la gestione finanziaria. I ritardi di pagamento pregiudicano la competitività e la redditività delle imprese, soprattutto delle piccole e medie imprese (Pmi).

Questo comportamento provoca una grave iniquità che rischia di soffocare soprattutto la parte più dinamica della nostra imprenditoria.

Le Pmi non hanno alcuna altra opzione, oltre l'attesa, poiché il tempo necessario ad ottenere un provvedimento giudiziario non lascia neanche la possibilità della scelta di citare in giudizio un proprio cliente, soprattutto se è un ente pubblico, poiché hanno come unica certezza una sentenza talmente differita nel tempo da equivalere, di fatto, a una perdita. Si consideri ulteriormente che, troppo spesso, la parte che subisce il ritardo, oltre a essere la parte contrattuale più debole teme, con l'esercizio del proprio diritto, di perdere i rapporti commerciali con la controparte e quindi di subire un danno economico ancora più grave.

Che le amministrazioni pubbliche figurino tra gli attori protagonisti del fallimento delle PMI, principale risorsa economica e di sviluppo della Regione, è inaccettabile.

La non prosperità dei bilanci delle PP.AA. può scoraggiare dal voler introdurre norme per il rispetto delle scadenze dei pagamenti, ma il dover scegliere tra la messa in sicurezza dei conti delle PP.AA. e il fallimento delle imprese non è certo una soluzione. È necessario, piuttosto, misurarsi con la ricerca di approcci che evitino entrambi gli esiti negativi.

Riteniamo necessario adottare tutte le misure in grado di ridurre agli imprenditori gli ostacoli procedurali, giudiziari e di sistema per il recupero dei propri legittimi crediti.

Siamo certi che la Giunta Polverini vorrà, parallelamente a quanto annunciato oggi, cogliere anche questa riforma per consentire a tutti gli operatori economici e in particolare alla piccole e medie imprese di resistere sul mercato a parità di condizioni.

mercoledì 14 settembre 2011

Sanità, come preannunciato ieri ispezione in corso della Asl Roma F per accreditamento centro RI.REI. di Santa Severa. La farsa continua e la Polverini tace (e acconsente?)

Dichiarazione dei Consiglieri Regionali del Lazio Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo Lista Bonino Pannella- Federalisti Europei

E' in corso l’ispezione-farsa della Asl Roma F presso il Centro Ri.Rei. di Santa Severa. L'avevamo preannunciato ieri, sulla base di notizie che provenivano dal Centro che, difatti, si trovava in uno stato di grande "fermento" per predisporre tutto quanto necessario ad accogliere gli ispettori nel migliore dei modi, auspicando un intervento della Presidente della Regione Lazio. Purtroppo questa è l'Italia di Pulcinella e questa è la Regione Lazio della Presidente Polverini. Gli ispettori troveranno tutto in ordine e pulito e forse anche un tappeto rosso e qualche aperitivo. Nulla a che vedere con le condizioni quotidiane in cui vengono mantenuti i disabili psichici gravi ricoverati in quella struttura. Presente la Sig.ra Rosanna Varrone, gli ispettori si sono presentati con grande dispiegamento di forze giungendo con ben 4 autovetture.

Quanto sta avvenendo non è né serio né dignitoso, in primo luogo per le istituzioni e l’amministrazione di questa regione, che paga a suon di milioni di Euro prelevati dalle tasche dei cittadini del Lazio i servizi, le cure e le terapie - si fa per dire - erogate dal Centro di Santa Severa.

Nelle prossime ore presenteremo una interrogazione urgente a risposta immediata perché la Giunta risponda pubblicamente circa il suo operato e la sua inerzia, differentemente se persisterà in un ottuso silenzio non si potrà che prendere atto di una collusione nei fatti della Giunta di Centro destra con il sistema delle Cooperative di Centro sinistra oltreché di una più generale volontà di procedere sull’annoso tema degli accreditamenti con modalità che, in nome del più deleterio consociativismo partitocratico, distinguono le strutture accreditande in figlie (alle quali le ispezioni, le verifiche ed i controlli vengono preannunciate) e figlioccie (senza santi in paradiso, né di destra né di sinistra, nei cui confronti verificare scrupolosamente tutti i parametri condizionanti l’accreditamento).

Infine della vicenda interesseremo la Magistratura di Civitavecchia nell’ambito dei procedimenti penali pendenti proprio sulla gestione del centro e, una volta acquisiti i verbali dell’ispezione odierna, valuteremo l’interessamento della magistratura amministrativa e contabile perché ciascuna per quanto di competenza valuti profili d’illegittimità quanto alla procedura di accreditamento e l’uso distorto di risorse pubbliche.

Emergenza TBC, la richiesta dei consiglieri Berardo, Foschi e Rodano di convocazione urgente della commissione sanità sollecitata anche dal Presidente Abbruzzese

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Rocco Berardo (Lista Bonino Pannella – Federalisti Europei), Enzo Foschi (Partito democratico) e Giulia Rodano(Italia dei Valori), membri della XIII Commissione Consiliare Sanità

La richiesta di convocazione urgente della Commissione regionale Sanità sull’emergenza di casi di infezione da tubercolosi presso il Policlinico “Gemelli” di Roma, inviata alla presidente della Commissione Alessandra Mandarelli il 30 agosto scorso dai Consiglieri Rocco Berardo (Radicali), Enzo Foschi (Pd) e Giulia Rodano (Idv) e rimasta inspiegabilmente senza risposta, ha ricevuto oggi una formale sollecitazione da parte del Presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese.

Nella sua comunicazione alla Presidente della Commissione Sanità, Abbruzzese ne chiede espressamente la convocazione urgente “nell’ottica della garanzia del miglior funzionamento delle strutture consiliari affidatami dalle norme statutarie e regolamentari vigenti”.

Speriamo, a questo punto, che la Presidente della Commissione Mandarelli, anche alla luce dell'intervento del Presidente del Consiglio, non ritardi ulteriormente la riunione della Commissione Sanità - che, peraltro, per Regolamento avrebbe dovuto tenersi entro 10 giorni dalla nostra richiesta - e, anzi, ne comunichi tempestivamente la data di convocazione per la prossima settimana con le audizioni richieste. Su una questione tanto allarmante e delicata su cui la Regione ha competenze cruciali, riteniamo davvero inammissibili ulteriori attese.

venerdì 9 settembre 2011

Diritto allo studio, Rossodivita: sul bonus di 500 euro agli studenti laziali e sulle dichiarazioni della consigliera Tarzia

Dichiarazione del Consigliere Regionale Giuseppe Rossodivita, Capogruppo della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

La consigliera e capogruppo del monogruppo "Per" Olimpia Tarzia, con puntuale dichiarazione pontifica la delibera di giunta con la quale e' stato riconosciuto un assegno di ben 500 Euro a 2700 studenti laziali e ritiene che sia un risultato di "grande rilevanza economica e sociale" con il quale viene "garantito a tutti i giovani del Lazio il diritto allo studio". A parte il fatto che nel Lazio ci sono certo più di 2700 studenti, e detto che 500 euro sono comunque meglio che un calcio nel didietro, la domanda e' se i costi degli studi della Tarzia sono stati solo di 500 Euro.

Basta con queste stucchevoli e vuote dichiarazioni pontificatorie dell'operato di una Giunta che si colloca al di sotto dei minimi sindacali. In questa situazione appaiono persino grottesche; meglio, molto meglio, se la Capogruppo di se stessa, la consigliera Tarzia decidesse di chiudere il suo monogruppo, di tornare nella lista con la quale e' stata eletta o di confluire nel monogruppo del misto, cosi facendo risparmiare circa 400.000 euro l'anno, 2milioni di euro in 5 anni, di quattrini che le famiglie del Lazio hanno pagato di tasse, imposte e tributi. A occhio e croce potrebbe, da sola, "garantire il diritto allo studio" ad altri 4000 studenti

Presentata interrogazione sulla carenza centri di prima accoglienza per minori stranieri

Dichiarazione dei Consiglieri Regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei:

"Abbiamo presentato un’interrogazione in merito alla cronica carenza a Roma, e nel Lazio, di posti nei centri di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati che ormai sta diventando una vera e propria emergenza. E’ noto ormai che nella Capitale la Polizia Municipale, non essendoci quasi mai disponibilità di posti, su disposizione del V Dipartimento del Comune accompagna i giovani in Centri di prima accoglienza distanti anche centinaia di chilometri, con evidente disagio e pericolo per il minore e per gli agenti. Chiediamo che l’amministrazione regionale effettui un monitoraggio per quantificare il fabbisogno nella regione di centri di prima accoglienza per minori per prendere immediatamente i necessari provvedimenti”.

Sanità nel Lazio commissariata e oggetto di sempre maggiori tagli. E’ doveroso conoscere il costo pubblico dell'assistenza religiosa negli ospedali

I Consiglieri radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della lista Bonino Pannella hanno presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere informazioni circa le spese derivanti dal Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio e la Chiesa cattolica per il servizio di assistenza religiosa negli ospedali e nelle aziende sanitarie.

Dal 2000 ad oggi numerose Regioni italiane hanno sottoscritto con i Presidenti delle Conferenze episcopali regionali intese onerese per l’assistenza religiosa negli ospedali pubblici.

La Regione Lazio, il 7 dicembre del 2001 ha sottoscritto il "Protocollo d'intesa con la Regione ecclesiastica Lazio per il servizio di assistenza religiosa agli infermi e al personale nelle aziende sanitarie".

In molte Regioni, come in Lombardia o in Toscana, gli assistenti religiosi, in un rapporto numerico proporzionale ai degenti ricoverati, devono essere assunti dalla struttura ospedaliera ospitante; in Toscana l'assunzione a ruolo dell'Azienda sanitaria viene fatta su proposta dell'ordinario diocesano che può revocare e sostituire il personale assunto così come avviene per l'insegnamento della religione cattolica.

Nel Lazio, il commissariamento nel comparto sanitario e il bilancio in rosso comporta il blocco per le nuove assunzioni e in alcuni casi perfino il blocco del turnover, arrivando ad un generale depauperamento delle risorse umane finanziarie destinate alla salute dei cittadini della Regione.

Noi, come gruppo dei radicali in Consiglio della Regione Lazio,abbiamo chiesto alla Giunta di fare chiarezza sul costo degli assunti per l’assistenza religiosa ed i costi degli altri obblighi derivanti dall’intesa sottoscritta dalla Regione chiediamo quali siano le modalità di assunzione degli assistenti religiosi, della loro selezione e dei loro compiti e se questi vadano a discapito di altre assunzioni urgenti di personale medico e sanitario .

Chiediamo quindi alla Presidente Polverini se non ritenga opportuno, considerate anche lo stato delle casse regionali ed il principio supremo della laicità dello stato, che l'intesa sottoscritta debba essere modificata coinvolgendo anche altre confessioni religiose e impostazioni filosofiche laiche, e comunque favorendo una dimensione squisitamente volontaristica, e non l’assunzione di personale stipendiato a carico della collettività.

Perché un commissario governa la Asl Rm A?

Dichiarazione dei Consiglieri Regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei:

E’ ormai dal 24 novembre 2010 che la Asl Roma A vive una strana situazione: da quel giorno, infatti, invece di avere un Direttore Generale nominato dalla Giunta, a governare quell’Azienda Sanitaria c’è un Commissario Straordinario, sempre nominato dalla Giunta. Ma perché? E’ questo che abbiamo chiesto alla Presidente Renata Polverini attraverso un’interrogazione depositata alcune settimane fa.

A questa domanda però la giunta ha preferito fare come sempre fa, non rispondere. Fino a oggi, quando trasmettendo l’ordine del giorno della Riunione Giunta ci avvisa che ci sarà un “commissariamento dell'Azienda Unità Sanitaria Locale Roma A per un ulteriore periodo di novanta giorni”.

E’ evidente che il motivo per cui si procede ancora una volta con il commissariamento, anziché procedere alla nomina di un Direttore Generale, sia l'aggiramento di una causa di incompatibilità. Il comma 9 dell’art. 3 del D. L.vo 502/92 prescrive che la carica di Direttore Generale è tra l’altro “incompatibile … con l’esistenza di rapporti anche in regime convenzionale con la Unità Sanitaria Locale per cui sono esercitate le funzioni … è altresì incompatibile con la sussistenza di un rapporto di lavoro dipendente, ancorché in regime di aspettativa senza assegni …”;

Il Dott. Camillo Riccioni, nominato ancora una volta commissario straordinario, è da circa 10 anni dipendente dell’Azienda USL RM A con incarico di Direttore dell’UOC Angiologia presso il Presidio Nuovo Regina Margherita; la mera volontà politica di nominare il dott. Riccioni quale vertice amministrativo del Azienda USL RM A non è di per sé idonea a giustificare il commissariamento dell' Azienda; il susseguirsi di proroghe “ponte” del commissariamento, originate solo dalla condizione di incompatibilità del dott. Riccioni, e quindi in mancanza dei presupposti di fatto e di diritto, realizza in capo alla Giunta una attività illegittima idonea a prestare il fianco alla verifica di legalità della magistratura ordinaria e amministrativa.

Per questo continuiamo a chiedere alla Giunta quali siano le ragioni di fatto e di diritto giustificative il commissariamento della Azienda Unità Sanitaria Locale Roma A e quali motivazioni hanno impedito la nomina di un Direttore Generale dell’Azienda medesima che non versi in situazioni di incompatibilità di cui al comma 9 dell’art. 3 del D. L.vo 502/92.

Sanità, la Giunta Polverini ha rispettato gli impegni presi un anno fa per la sperimentazione terapeutica nella sclerosi multipla? I consiglieri radicali presentano interrogazione urgente

Dichiarazione dei Consiglieri Regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei:

E’ di oltre un anno fa l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio Regionale, di una mozione che impegnava la Giunta Polverini a elaborare, entro un anno, i protocolli per la sperimentazione del trattamento di angioplastica dilatativa per i malati di sclerosi multipla affetti da insufficienza venosa cerebro-spinale cronica (Ccsvi). La mozione conteneva emendamenti proposti dai Consiglieri della Lista Bonino Pannella – Federalisti Europei Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo che evidenziavano la necessità di fondi specificamente destinati a tale sperimentazione e con precisi termini di stanziamento.La legge di assestamento del bilancio regionale approvata ad agosto 2010 prevedeva, appunto, la sottoscrizione, da parte della Giunta, di protocolli di intesa con le strutture pubbliche e private idonee alla sperimentazione di tali trattamenti e lo stanziamento di 100mila euro per il 2010 e altrettanto per il 2011. “Essendo ampiamente scaduto il termine di un anno entro cui la Giunta era tenuta ad avviare tutte le iniziative volte a promuovere e sostenere ricerca, sperimentazione e cura in questa terribile patologia” dichiarano i Consiglieri Rossodivita e Berardo “abbiamo ritenuto necessario inviare un’interrogazione urgente alla Presidente Polverini per sapere se siano stati sottoscritti i protocolli d’intesa necessari alla realizzazione dei trattamenti, con quali strutture e quali siano stati i criteri per la loro individuazione. Vogliamo anche sapere” precisano i Consiglieri Radicali “se siano stati effettivamente erogati i finanziamenti previsti e con quali esiti.”

Sanita', su casa di cura Colle Cesarano la ASL Roma G ha dato numeri fuorvianti. Presentata nuova interrogazione urgente su decessi anomali, assistenza e licenziamenti

Una nuova interrogazione urgente volta a fare luce sulla situazione della Casa di Cura neuropsichiatrica ‘Colle Cesarano’ è stata inviata dai Consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo alla Presidente Polverini e all’Assessore al Lavoro e Formazione Mariella Zezza. L’interrogazione riprende e precisa quella già presentata il 16 giugno scorso - rimasta, peraltro, senza risposta – sollecitata dall’impressionante numero di decessi avvenuti nella struttura, circa uno ogni cinquanta giorni nell’ultimo triennio. Sul tasso di mortalità la ASL Roma G ha fornito, con un comunicato stampa, dati fuorvianti perché ottenuti includendo anche il quinquennio di gestione virtuosa (zero decessi) antecedente a quella attuale. La Casa di Cura Colle Cesarano, struttura sanitaria privata accreditata provvisoriamente dalla Regione Lazio per 200 posti letto e in via di riconversione, è gestita dal 2004 dalla Geress S.r.l. La società, disattendendo la DGR 424/06 e il Decreto del Commissario ad Acta n. 90/2010, ha avviato le procedure di cassa integrazione per 26 dipendenti, abbassando così il livello assistenziale.

“Con questa ulteriore interrogazione” dichiarano i Consiglieri Rossodivita e Berardo “chiediamo alla Presidente Polverini quali iniziative intenda prendere per verificare le notizie relative ai decessi anomali verificatisi nella Casa di Cura ‘Colle Cesarano’ e per tutelare la salute e garantire un’assistenza adeguata dei pazienti”. “Chiediamo, inoltre, se non si ritenga opportuno sospendere qualsiasi procedura volta ad un accreditamento definitivo della struttura, dati gli elementi di cattiva gestione evidenziatisi in questi anni”. “Per quanto riguarda i dipendenti della Casa di cura”, precisano i Consiglieri Radicali, “vogliamo sapere se non si ritenga necessario salvaguardare i livelli occupazionali degli operatori, anche di quelli in cassa integrazione, garantendo sia la continuità terapeutica dei pazienti secondo la migliore pratica clinica sia il rispetto dei dettami in materia di diritto del lavoro”