INVADIAMO LA REGIONE DI ONESTÀ, CAPACITÀ,TRASPARENZA, LEGALITÀ.



mercoledì 26 gennaio 2011

Omniroma-REGIONE, ROSSODIVITA (L.BONINO): LASCIO COMMISSIONE AFFARI STATUTARI

Il consigliere regionale radicale Giuseppe
Rossodivita, informa una nota "si dimette dalla commissione affati
costituzionali e statutari, causa inattività. La commissione si è riunita
due volte in oltre sei mesi con zero provvedimenti". "Con la presente -
scrive il consigliere nella lettera indirizzata ai vertici della commissione
- sono a rassegnare le dimissioni dalla I Commissione Consiliare Affari
Costituzionali e Statutari. Le ragioni di questa decisione risiedono nella
necessità che sento, quale Consigliere Regionale del Lazio, eletto tra i
Radicali della Lista Bonino Pannella, di non rendermi complice o partecipe
della completa inattività e dunque della totale inutilità, in questa
legislatura e sino ad oggi, della I Commissione. Dal giorno della elezione a
Presidente del Consigliere Pietro Sbardella sono trascorsi ben 190 giorni,
oltre sei mesi di prezioso e ben remunerato tempo, che hanno prodotto il
triste primato di due pseudo riunioni, l'ultima del 28 ottobre 2010, e zero
provvedimenti. Finanche dal sito del Consiglio emerge la totale inattività
della Commissione; agli altisonanti intenti, al serrato "programma di
lavoro" emerso nel corso della prima riunione del 3 agosto 2010 ed
ampiamente 'reclamizzato', è seguito semplicemente il non più
tollerabile "nulla"".
"... Nei 'corridoi' del Consiglio - prosegue la missiva - circola voce
che questa inattività non sia casuale, non sia il frutto di negligenza o
disinteresse, ma sia il frutto di una strategia volta a conquistare all'Udc
altre Presidenze, magari di una delle quattro Commissioni Speciali o di
quella dei Lavori Pubblici, attualmente presieduta dal Consigliere Del Balzo.
Personalmente non so se queste voci corrispondono al vero e francamente
stento a credere che si possano rivendicare delle Presidenze di Commissione
dando dimostrazione di inattività per quelle che già si Presiedono, sarebbe
un pessimo biglietto da visita in qualsiasi altro contesto, sarebbero
'giochi di Palazzo' incomprensibili e distanti mille miglia dagli
interessi degli elettori che ci hanno dato fiducia. Fatto è che quale che
sia il motivo di tale prolungata inattività, la stessa risulta per me
intollerabile ed è per questo che rassegno le mie dimissioni dal "nulla"
di questa legislatura, cioè dalla I Commissione Affari Costituzionali e
Statutari, e nel contempo preannuncio che perdurante l'inoperatività della
commissione depositerò una proposta di modifica statutaria volta
provocatoriamente a sospendere, per la legislatura in corso, la necessità
della Commissione "Affari costituzionali e statutari".

Villa Maraini, comunita' di aiuto e sostegno ai tossicodipenenti e detenuti di Roma in gravi difficoltà

I Consiglieri Regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, del Gruppo Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, hanno oggi depositato una interrogazione urgente sulla gravissima situazione in cui si trova Villa Maraini, la più grande Comunità di aiuto e sostegno ai tossicodipendenti e detenuti della Città di Roma.

L'interrogazione è stata firmata tra gli altri dai Capigruppo di Verdi, Psi, Sel, Fds, Pd, Lista Civica per Bonino, e dalla Consigliera di Idv Giulia Rodano.

La grave situazione di precarietà in cui si trova Villa Maraini, secondo gli interroganti, necessita di un urgente intervento da parte della Regione Lazio con l'apertura di un tavolo di confronto immediato e di interventi economici.

Efficienza energetica, la Regione Lazio legifera, ma resta inerte e lascia indietro un mare di opportunità

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, gruppo Lista Bonino Pannella - Federalisti europei

In un contesto di risorse economiche limitate, il modo migliore per aiutare l’ambiente è consumare meglio l’energia, evitando di sprecarla. E l’efficienza energetica è anche un settore promettente per la riqualificazione e lo sviluppo di settori produttivi-chiave in termini di occupazione e competitività del sistema Paese e della Regione Lazio, che con la Legge Regionale n.6 del 27 maggio 2008 ha già rilanciato le norme nazionali sull’efficienza degli edifici pubblici e privati. La legge prevede requisiti specifici per le nuove costruzioni e si delinea un sistema di incentivi regionali agli interventi negli edifici privati.

Regione Lazio dunque prima della classe per eco sostenibilità?

No, purtroppo, visto che ai propositi non ha fatto seguito il buon esempio proprio negli edifici regionali di Roma.

Noi Consiglieri della Lista Bonino-Pannella, sulla base delle informazioni raccolte fin qui, non abbiamo trovato traccia, per la sede del Consiglio Regionale, della certificazione energetica obbligatoria per legge. Non solo: esiste evidenza che una ESCO (azienda specializzata in progettazione e realizzazione di interventi di efficienza energetica) abbia da tempo proposto un piano di messa a norma e a efficienza energetica dei locali della Pisana, eppure non risulta che la Regione abbia realizzato gli interventi proposti.

Forse perché si trattava di interventi finanziariamente onerosi per le casse già malate dell’amministrazione?

Macché. Le Esco propongono interventi in cui il cliente non anticipa neanche un euro, perché si impegna a restituire l’investimento, rinunciando a una parte dei successivi risparmi di bolletta.

Quanto vogliamo aspettare allora, perché la Regione applichi la sua stessa legislazione in tema di risparmio energetico? E lanci anche attraverso i Comuni un programma di messa in efficienza dell’intero patrimonio edilizio pubblico?

Questi i motivi per i quali abbiamo depositato un’interrogazione urgente alla Giunta, che chiede le ragioni dell’ inerzia della Regione Lazio, sollecitando subito la messa a norma e a efficienza della sede della Pisana, affinché sia il primo passo di un piano di adeguamento energetico degli edifici pubblici di tutto il Lazio. Tutto questo è possibile, basta che la Giunta lo voglia senza anticipo di denaro pubblico, e con vantaggi immediati per l’ambiente e per le bollette pubbliche.

Omniroma-ENERGIA, RADICALI: "REGIONE NON APPLICA SUE LEGGI SU EFFICIENZA"

OMNIROMA) Roma, 17 GEN - "In un contesto di risorse economiche limitate, il modo migliore per aiutare l'ambiente è consumare meglio l'energia, evitando di sprecarla. ...E l'efficienza energetica è anche un settore promettente per la riqualificazione e lo sviluppo di settori
produttivi-chiave in termini di occupazione e competitività del sistema
Paese e della Regione Lazio, che con la Legge Regionale n.6 del 27 maggio 2008 ha già rilanciato le norme nazionali sull'efficienza degli edifici pubblici e privati. La legge prevede requisiti specifici per le nuove
costruzioni e si delinea un sistema di incentivi regionali agli interventi
negli edifici privati. Regione Lazio dunque prima della classe per eco
sostenibilità?". Lo dichiarano in una nota i Consiglieri regionali Giuseppe
Rossodivita e Rocco Berardo, gruppo Lista Bonino Pannella - Federalisti
europei, che proseguono: "No, purtroppo, visto che ai propositi non ha fatto seguito il buon esempio proprio negli edifici regionali di Roma. Noi Consiglieri della Lista Bonino-Pannella, sulla base delle informazioni
raccolte fin qui, non abbiamo trovato traccia, per la sede del Consiglio
Regionale, della certificazione energetica obbligatoria per legge. Non solo: esiste evidenza che una ESCO (azienda specializzata in progettazione e realizzazione di interventi di efficienza energetica) abbia da tempo proposto un piano di messa a norma e a efficienza energetica dei locali della Pisana, eppure non risulta che la Regione abbia realizzato gli interventi proposti.
Forse perché si trattava di interventi finanziariamente onerosi per le casse già malate dell'amministrazione? Macché. Le Esco propongono interventi in cui il cliente non anticipa neanche un euro, perché si impegna a restituire l'investimento, rinunciando a una parte dei successivi risparmi di bolletta. Quanto vogliamo aspettare allora, perché la Regione applichi la sua stessa legislazione in tema di risparmio energetico? E lanci anche attraverso i Comuni un programma di messa in efficienza dell'intero patrimonio edilizio pubblico? Questi i motivi per i quali abbiamo depositato un'interrogazione urgente alla Giunta, che chiede le ragioni dell'inerzia della Regione Lazio, sollecitando subito la messa a norma e a efficienza della sede della Pisana, affinché sia il primo passo di un piano di adeguamento energetico degli edifici pubblici di tutto il Lazio. Tutto questo
è possibile, basta che la Giunta lo voglia senza anticipo di denaro
pubblico, e con vantaggi immediati per l'ambiente e per le bollette
pubbliche".

LAZIO: RADICALI, REGIONE LAZIO LEGIFERA MA RESTA INERTE SU EFFICIENZA ENERGETICA =

Roma, 17 gen. - (Adnkronos) - "L'efficienza energetica e' un
...settore promettente per la riqualificazione e lo sviluppo di settori
chiave in termini di occupazione e competitivita', che la legge
regionale n.6 del 27 maggio 2008 ha gia' rilanciato.Regione Lazio
dunque prima della classe per eco sostenibilita'?No, purtroppo, visto
che ai propositi non ha fatto seguito il buon esempio". E' quanto
dichiarano i consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco
Berardo, gruppo Lista Bonino Pannella.



"Non abbiamo trovato traccia, per la sede del consiglio
regionale, della certificazione energetica obbligatoria per legge. Non
solo - proseguono - esiste evidenza che una Esco (azienda
specializzata in progettazione e realizzazione di interventi di
efficienza energetica) ha da tempo proposto un piano di messa a norma
dei locali della Pisana, eppure non risulta che la Regione abbia
realizzato gli interventi proposti".



Per questi motivo, spiegano i consiglieri, "abbiamo depositato
un'interrogazione urgente alla giunta, che chiede le ragioni dell'
inerzia della Regione, sollecitando subito la messa a norma e a
efficienza della sede della Pisana, affinche' sia il primo passo di un
piano di adeguamento energetico degli edifici pubblici di tutto il
Lazio".

Radicali: Ratzinger fa un comizio e la politica si genuflette

Dichiarazione dei Consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella Federalisti europei, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo

“In occasione del tradizionale scambio di auguri tra il papa e gli amministratori della Regione, della Provincia e del Comune, non abbiamo partecipato come Consiglieri regionali Radicali perché non apparteniamo a quella classe politica che si genuflette per poter essere più libera di meglio perseguire gli interessi partitocratici e dunque anche clericali".

“Dalle note di agenzie si evince che il tradizionale saluto si è trasformato in un vero e proprio comizio dove si è dettata la linea che peraltro il Consiglio regionale del Lazio già sta perseguendo: trasformazione dei consultori in strutture private cattoliche, boicottaggio della possibilità di utilizzo della Ru486, perché sarebbero troppi gli aborti della nostra regione, così come l’impossibilità di considerare le unioni civili famiglie come tutte le altre”.

“Strano che Joseph Ratzinger non abbia ringraziato la Presidente Polverini per quello che ha già fatto per il Vaticano: il trattamento di favore usato per il Policlinico Gemelli, per esempio, per cui se lo stesso ricovero o prestazione viene fatta al Gemelli invece che in un ospedale normale viene pagata l’ 8% in più, o il rafforzamento del Campus Biomedico a fronte della chiusura di altri ospedali pubblici. Per non parlare poi del doppio ringraziamento da fare ad Alemanno e Polverini per la costruzione di un edificio su territorio vaticano, nei pressi della Basilica San Paolo di Roma, di sei piani - in violazione di tutte le norme sull'urbanistica - che sembrerebbe destinato ad ospitare ambulatori e servizi sanitari gestiti dal Vaticano e poi finanziati dalla Regione Lazio”. “Ma questi ringraziamenti, probabilmente, si fanno in sedi meno ufficiali”.

Regione, Roma-Latina: Malcotti dica quel che sa

Dichiarazione del consigliere regionale della Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita

Nel corso della giornata di ieri l’Ass. Malcotti, rispondendo ai Verdi relativamente al sequestro da parte della Guardia di Finanza dei documenti circa l’annosa vicenda sulla Roma- Latina, ha affermato che se i “sospetti” di cui parlava Bonelli vi sono, questi debbono essere riservati a quanto fatto dalla precedente Giunta di centro sinistra. "Se è successo qualcosa - ha detto Malcotti - aspettiamo quindi di saperlo dal centro sinistra".

“A tal proposito, ritengo sia doveroso da parte dell’Ass. Malcotti rendere noto ai cittadini quanto a sua conoscenza circa quello che è successo sull'affaire Roma-Latina. Quale Assessore in carica avrà sicuramente studiato tutto il dossier, e la trasparenza nei confronti dei cittadini è un atto dovuto. Nel caso in cui il silenzio continuasse a permanere, sarò costretto a presentare un esposto all’Autorità Giudiziaria Ordinaria, affinché verifichi se, oltre all’eventuali responsabilità erariali, vi siano altre e più gravi eventuali responsabilità, indipendentemente dal colore politico delle tre Giunte succedutesi in questi anni, con evidente continuità, nella gestione dell'affaire ”.

Omniroma-ROMA-LATINA, ROSSODIVITA (RADICALI): "MALCOTTI DICA QUEL CHE SA"

"Nel corso della giornata di ieri Malcotti,
rispondendo ai Verdi relativamente al sequestro da parte della Guardia di Finanza dei documenti c...irca l'annosa vicenda sulla Roma- Latina, ha affermato che se i 'sospetti' di cui parlava Bonelli vi sono, questi debbono essere riservati a quanto fatto dalla precedente Giunta di centro sinistra.
'Se è successo qualcosa - ha detto Malcotti - aspettiamo quindi di saperlo dal centro sinistra'. A tal proposito, ritengo sia doveroso da parte di Malcotti rendere noto ai cittadini quanto a sua conoscenza circa quello che è successo sull'affaire Roma-Latina. Quale assessore in carica avrà sicuramente studiato tutto il dossier, e la trasparenza nei confronti dei cittadini è un atto dovuto. Nel caso in cui il silenzio continuasse a permanere, sarò costretto a presentare un esposto all'Autorità Giudiziaria Ordinaria, affinché verifichi se, oltre alle eventuali responsabilità erariali, vi siano altre e più gravi eventuali
responsabilità, indipendentemente dal colore politico delle tre Giunte
succedutesi in questi anni, con evidente continuità, nella gestione
dell'affaire". Lo dichiara, in una nota, il consigliere regionale della Lista
Bonino Pannella, Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita

Omniroma-RIFIUTI, RADICALI: "NESSUNA CONVOCAZIONE A VERTICE

OMNIROMA) Roma, 11 GEN - "Apprendiamo di un incontro che dovrebbe svolgersi domani tra la Polverini e la minoranza sulla questione della proroga della discarica... di Malagrotta e sulla costruzione di in nuovo impianto di smaltimento del cdr. Vogliamo chiarire, anzitutto, che il gruppo della Lista Bonino Pannella non è stato assolutamente contattato né dalla presidente Polverini né da altri soggetti istituzionali. Ci risulta inoltre, di difficile comprensione il motivo per cui un confronto su temi e proposte tanto cruciali per la nostra regione si debba svolgere in una stanza chiusa e non nelle sedi proprie, l'Aula del consiglio regionale o le Commissioni competenti. Ed è davvero poco comprensibile come si possa dichiarare che l'impiantistica necessaria c'è e basta farla funzionare mentre nel Piano regionale dei rifiuti si legge che entro la fine del 2011 il Lazio dovrà raggiungere il 60% di raccolta differenziata, quota che, se fosse realisticamente raggiungibile, prefigurerebbe tutt'altra impiantistica. Non si può approvare un Piano dei rifiuti solo con l'intento di bloccare la
procedura di infrazione dell'UE mentre la politica della giunta va in
tutt'altra direzione". Lo dichiarano, in una nota, i consiglieri regionali
della Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita e
Rocco Berardo.

lunedì 10 gennaio 2011

Disabili dimenticati dalla Cotral s.p.a.?

Dichiarazione dei consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo:



Dalla Carta della Mobilità 2010 risulta che la flotta del Cotral in merito all’accessibilità per i disabili è passata dall’11% come obiettivo per il 2009 al 10,8 % per il 2010, senza alcun miglioramento per la qualità del servizio destinato ai disabili, e questo contrariamente a quanto previsto dal suo stesso Codice Etico “la Compagnia garantisce un trattamento uguale per tutti”, e con quanto scritto nella relazione al bilancio del 2009: “la Società dedica sempre maggiore attenzione al rispetto dei valori etici, con particolare riguardo agli anziani e ai diversamente abili”. E’ necessario che la società partecipata dalla Regione Lazio, Cotral s.p.a., risponda ad alcune urgenti ed improcrastinabili domande: è vero che continuano ad essere acquistati nuovi mezzi di trasporto che impediscono l’accesso ai cittadini disabili in violazione del Codice Etico? Se ciò fosse, sono stati sanzionati come previsto i dirigenti responsabili? Quali misure intende prendere la Regione Lazio per obbligare la partecipata Cotral ad attenersi a quel Codice Etico da lei stessa adottato?

Piano casa – aree naturali protette: conoscere per legiferare. Proposte radicali di inizio anno alla Polverini per il buongoverno del territorio

Dichiarazione dei consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo

Oggi i consiglieri radicali della Lista Bonino Pannella presso il Consiglio regionale del Lazio, hanno depositato una interrogazione per assicurare la massima trasparenza e conoscibilità delle aree e degli immobili coinvolti dalla proposta di legge nota come "Piano Casa". In particolare si è chiesto alla Giunta di conoscere i dati, i costi e gli impatti prevedibili della scelta di estendere il campo di applicazione del famigerato Piano Casa agli immobili collocati all’interno delle aree meno integre dei Parchi e delle Riserve regionali e di valutarne l'opportunità, proponendo di approntare le necessarie misure correttive e compensative. Inoltre, i consiglieri radicali hanno richiesto alla Giunta Regionale e alla sua maggioranza consiliare, se intenda andare avanti con l’impostazione scelta, se non ritenga necessario introdurre alcune misure correttive al testo, per esempio, assoggettando gli interventi di ampliamento e/o di sostituzione edilizia sugli immobili ubicati all’interno delle aree naturali protette B a prestazioni patrimoniali obbligatorie aggiuntive, rispetto a quelle imposte dalle norme vigenti, come il versamento di un contributo straordinario da finalizzare al finanziamento rafforzamento delle attività degli enti di gestione, a partire da quelle connesse all’adozione e all’aggiornamento dei Piani di Assetto delle aree protetta, nonché all’avvio di un programma straordinario di acquisizione al patrimonio degli enti di Gestione delle aree ricadenti nei Parchi e nelle Riserve Naturali Regionali. I consiglieri radicali nel depositare l'interrogazione hanno sottolineato come l'opposizione radicale in Consiglio sia sempre propositiva ed entri nel merito delle vicende legislative in atto, avendo a cuore l'interesse comune dei cittadini del Lazio, lungi da ogni ottica consociativa e spartitocratica, condizione ed attività che, un po' come il deserto che anima gli uffici del Consiglio Regionale questo 03 gennaio 2011, li vede in una condizione di pressoché totale solitudine. La stessa solitudine plasticamente raffigurata durante la discussione sulla istituzione delle quattro nuove commissioni consiliari speciali approvate ad uso e consumo dei neo presidenti e dei rispettivi partiti, gratifica natalizia all'idrovora della "casta" indifferente al dissesto gravante sulle spalle dei contribuenti laziali.

INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA

OGGETTO: “Piano Casa”/ Inserimento delle Zone di Promozione Economico-Sociale e delle Zone B dei Parchi e delle Riserve naturali tra gli ambiti di applicazione della proposta di legge concernente modifiche alla legge regionale 11 agosto 2009 n.21 (Misure straordinarie per il settore edilizio e interventi per l’edilizia residenziale sociale)

PREMESSO CHE

- nella proposta di legge, all’esame del Consiglio regionale, concernente modifiche alla legge regionale 11 agosto 2009 n.21 (Misure straordinarie per il settore edilizio e interventi per l’edilizia residenziale sociale) si ammette la possibilità di realizzare gli interventi di ampliamento e/o di sostituzione edilizia in deroga alle norme urbanistiche vigenti anche nelle aree naturali protette, limitatamente alle Zone di promozione economica e sociale individuate nei Piani di Assetto delle aree naturali protette vigenti ovvero, in assenza di quest’ultimi, alle zone B individuate dalle leggi istitutive delle aree ai fini dell’applicazione delle Misure di salvaguardia, di cui all’art. 8 della L.reg. 29/1997 e ss.mm.;

CONSIDERATO CHE

- le Zone di Promozione Economica e Sociale sono una delle quattro tipologie di classificazione attraverso le quali i Piani di Assetto suddividono il territorio compreso all’interno dell’area protetta e, di norma, identificano le aree più modificate e antropizzate dei Parchi e delle Riserve all’interno delle quali si dovrebbero concentrare le iniziative promozionali previste dal programma pluriennale socio-economico;

- la legge 29 del 1997 e ss.mm., agli articoli 7 e 8, ha dettato delle norme di salvaguardia per conservazione delle aree inserite nel Piano Regionale delle aree naturali protette, dalla pubblicazione di quest’ultimo fino all’approvazione della legge con la quale sono istituiti i Parchi e le Riserve Naturali regionali;

- in base agli articoli soprarichiamati, le aree protette sono suddivise provvisoriamente in due macrozone: una di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con inesistente o limitato grado di antropizzazione (la A) e una di valore naturalistico, paesaggistico e culturale ma contraddistinta dal maggior grado di antropizzazione (la B);

- all’interno delle Zone A, sono vietate le attività elencate al comma 3 dell’art.8 e in particolare, tra le altre cose, qualsiasi attività edilizia nelle zone territoriali omogenee C), D) e F), ammettendo, però la possibilità di realizzare all’interno delle zone E (zone agricole)

a) gli interventi già autorizzati e regolarmente iniziati alla data di entrata in vigore della legge;

b) gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro conservativo e di risanamento igienico-edilizio;

c) gli ampliamenti e gli adeguamenti a fini agrituristici;

e) gli interventi di adeguamento tecnologico e funzionale;

- all’interno delle zone B, valgono le prescrizioni dettate per le Zone A sia per quel che concerne gli interventi vietati sia quelli ammessi, che si applicano, però, in quanto compatibili con l'attuazione delle previsioni degli strumenti urbanistici generali e attuativi vigenti;

- all’interno delle Zone B, sono comunque ammessi nelle zone C), D) E) ed F) gli interventi già approvati in via definitiva, ma non ancora iniziati alla data di entrata in vigore della legge;

- le norme di salvaguardia di cui agli artt. 7 e 8 della L. 29 del 1997 e ss.mm. sono richiamate, altresì, dalle leggi istitutive dei Parchi e delle Riserve aree protette per disciplinare le attività di trasformazione e l’uso delle aree protette nel periodo che va dall’istituzione del Parco e/o della Riserva Naturale Regionale, fino all’adozione del Piano di Assetto e del Regolamento dell’area;

i sottoscritti consiglieri regionali

INTERROGANO

il Presidente della Giunta regionale del Lazio,

l’Assessore alle Politiche del Territorio e dell'Urbanistica, Luciano Ciocchetti,

e l’Assessore all'Ambiente e Sviluppo sostenibile, Marco Mattei,



per sapere se la Giunta



- è a conoscenza di quali sono i Parchi e le Riserve Naturali Regionali che, in mancanza di un Piano di Assetto adottato, sono ancora provvisoriamente suddivisi nelle suddette zone A e B e dunque sono disciplinate e tutelate in base alle misure di salvaguardia, di cui all’art. 8 della legge 29/1997 e ss.mm.;



- se conosce, ovvero nelle more dell’approvazione del provvedimento richiamato in premessa intende acquisire dagli enti di gestione delle aree protette, informazioni circa l’estensione territoriale delle Zone di promozione economica e sociale identificate dai Piani di Assetto vigenti, la quantità di suoli già antropizzati ovvero urbanizzati e il numero e le caratteristiche tipologiche e dimensionali degli immobili ubicati all’interno di quest’ultime;



- se conosce, ovvero nelle more dell’approvazione del provvedimento richiamato in premessa intende acquisire dagli enti di gestione delle aree protette, informazioni circa l’estensione territoriale delle Zone B delle aree protette prive del Piano di Assetto, la quantità di suoli già antropizzati ovvero urbanizzati e il numero e le caratteristiche tipologiche e dimensionali degli immobili ubicati all’interno di quest’ultime;



- se conosce, ovvero nelle more dell’approvazione del provvedimento richiamato in premessa intende acquisire dagli enti di gestione delle aree protette, informazioni circa gli interventi edilizi all’interno delle Zone B, che risultavano approvati definitivamente ma non erano ancora stati avviati al momento dell’entrata in vigore della legge 29/1997 ovvero dell’istituzione con legge delle singole aree protette, e che dunque sono stati realizzati e terminati successivamente all’istituzione dei Parchi e delle Riserve Naturali regionali;



se - ove non intenda escludere dal regime derogatorio definito dal provvedimento richiamato in premesse tutte le aree ricadenti all’interno del perimetro di Parchi e Riserve Naturali - non ritenga opportuno introdurre i seguenti correttivi:



a) assoggettare gli interventi edilizi di ampliamento e/o di sostituzione edilizia sugli immobili ubicati all’interno delle Zone di Promozione Economica e Sociale a prestazioni patrimoniali obbligatorie aggiuntive rispetto a quelle imposte dalle norme vigenti, come il versamento di un contributo straordinario, commisurato all’entità dell’intervento edilizio, da finalizzare al finanziamento e al rafforzamento degli interventi pubblici previsti nel Programma pluriennale socio-economico dell’area protetta, nonché all’avvio di un programma straordinario di acquisizione al patrimonio degli enti di Gestione delle aree ricadenti nei Parchi e nelle Riserve Naturali Regionali;

b) assoggettare gli interventi edilizi di ampliamento e/o di sostituzione edilizia sugli immobili ubicati all’interno delle Zone B a prestazioni patrimoniali obbligatorie aggiuntive rispetto a quelle imposte dalle norme vigenti, come il versamento di un contributo straordinario, commisurato all’entità dell’intervento edilizio, da finalizzare al finanziamento e al rafforzamento delle attività degli enti di gestione, a partire da quelle connesse all’adozione ovvero all’aggiornamento dei Piani di Assetto e dei Regolamenti dell’area protetta, nonché all’avvio di un programma straordinario di acquisizione al patrimonio degli enti di Gestione delle aree ricadenti nei Parchi e nelle Riserve Naturali Regionali.

I consiglieri:

Giuseppe Rossodivita

Rocco Berardo

Malagrotta, radicali: mai contattati ne’ dalla Polverini ne’ dal suo ‘portavoce incaricato’ Montino

Dichiarazione del Consigliere della Lista Bonino Pannella Giuseppe Rossodivita

Non corrispondono affatto al vero le dichiarazioni della presidente Polverini circa il coinvolgimento di tutti i consiglieri regionali sulla questione della gestione della discarica di Malagrotta e dell’emergenza rifiuti nella nostra regione. Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione al riguardo né abbiamo avuto alcun contatto da parte della Polverini né dal suo ‘portavoce incaricato’ in Consiglio Esterino Montino. E, a peggiorare le false dichiarazioni della presidente della Regione, lo scandalo di un rimpallo di responsabilità sull’individuazione di un nuovo sito per la discarica della Capitale tra Alemanno e Polverini e anni di incapacità e inerzia bipartisan di Comune e Regione su una questione cruciale quale quella della gestione dei rifiuti e il rispetto delle regole europee in materia.

Finanziaria, i radicali votano contro, intervento in Aula del Capogruppo Giuseppe Rossodivita

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Rossodivita. Ne ha facoltà.
ROSSODIVITA (LBP-Fe). Grazie, Presidente.

Io vorrei svolgere semplicemente qualche breve riflessione, che deve partire innanzitutto da una domanda: perché sono costretto a parlare alle 4,18 di notte del 24 dicembre del 2010. Sicuramente a questa domanda non può essere data una risposta che parte da una intensa attività di Aula, né che parte da una intensa attività di ostruzionismo, o comunque di opposizione, che è stata effettuata nell’ambito dell’approvazione di questa manovra di bilancio. C’è un dato politico che emerge chiaramente, e questo dato politico è riassunto plasticamente dal fatto già evocato da colleghi che mi hanno preceduto, per cui è stata necessaria una riunione pomeridiana del partito di maggioranza relativa di questo Consiglio, in questo Consiglio regionale, dove sono dovuti venire i segretari regionali e i vice Segretari regionali e dove, così riportano le agenzie, la presidente Polverini ha dovuto minacciare, evidentemente per far rientrare nei ranghi i propri consiglieri, i consiglieri che la dovrebbero sostenere, addirittura le dimissioni.



(Interruzione del consigliere Storace)



Non mi interessa, Storace, io faccio grazie a Dio un altro lavoro…



(Interruzione del consigliere Storace)



Questo dato politico non può non condizionare la discussione che stiamo facendo in questo momento, e non può non aver influenzato, anzi ha determinato appunto il fatto della proposizione di questo sub-maxiemendamento, che indubbiamente va a conculcare la possibilità di effettuare un approfondito dibattito, articolo per articolo, di tutti quei provvedimenti appunto in materia di bilancio e di finanziaria che dovremmo approvare in questo momento.

Perché non è stato possibile? Perché la maggioranza non è andata d’accordo in questo momento, e non certo perché c’è stata una opposizione forte e dura, una opposizione che non si è potuta sviluppare in quest’Aula, ma un’opposizione che si è dichiarata sin dall’inizio, da parte dei maggiori partiti di opposizione, come intenzionata ad effettuare un lavoro costruttivo di questa manovra di bilancio, così come mi risulta che in passato l’opposizione del centrodestra contribuiva, in termini costruttivi, anche alle manovre di bilancio effettuate dalla Giunta del centrosinistra. Io non comprendo, ma lo dico loro seriamente, come si possano prevedere delle norme in manovre di questo tipo, come quella che abbiamo discusso ieri, del finanziamento dell’Auditorium della parrocchia di Frosinone, o anche altri, come il finanziamento dei lavori di manutenzione e ristrutturazione della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Capena, con uno stanziamento pari ad euro 150 mila. Tutto questo, a mio avviso, non deve far parte di una manovra che si dice, appunto, diretta per un verso a far quadrare i conti con rigore e per un verso, per quello che è possibile nell’ambito di conti che non sono evidentemente a posto, anche incentivare sviluppo ed investimenti.

È stato sottolineato nell’intervento dell’assessore Cetica anche il nostro contributo. C’è stato, evidentemente, nell’ambito di una situazione nella quale gruppi o singoli consiglieri hanno proposto i loro emendamenti. Noi ne abbiamo messi sul piatto alcuni e, da questo punto di vista, ringraziamo evidentemente la Giunta per la sensibilità dimostrata rispetto ad un tema importante che verrà gestito non certo dai radicali o da associazioni legate a radicali, ma che verrà gestito dall’assessore Forte, immagino, nell’interesse di, speriamo, migliaia di cittadini.

Questa proposta di legge che è stata travasata nel collegato alla Finanziaria nasce evidentemente da una emergenza sociale che porta solo nel Comune di Roma, quindi non in tutto il Lazio, in tutto il Lazio i numeri saranno sicuramente maggiori, ad avere mille nuovi poveri ogni anno a causa delle separazioni o dei divorzi.

Però, assessore, io nel momento in cui la ringrazio per aver dimostrato una sensibilità, ho colto anche il suggerimento del politico più esperto di me, il consigliere Fiorito: “Intanto fai aprire il capitolo di bilancio”. Già quello è un passaggio importante che ho evidentemente recepito, però non posso non considerare anche l’esiguità dei fondi che sono stati destinati a questa legge. In parte corrente sono stati dati 100.000 euro che dovrebbero sopperire alle esigenze di questi nostri concittadini che si vengono a trovare in difficoltà, nel momento già drammatico della separazione o del divorzio, e poi ci sono 150.000 euro solo per la ristrutturazione della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Capena. Allora, non si può certo dire che i radicali siano entrati in un meccanismo.

Noi vi ringraziamo, dobbiamo ringraziare tutti voi che voterete questo emendamento, ma il nostro ringraziamento viene fatto a nome, per conto e nell’interesse di un numero indeterminato di cittadini che non sono localizzati in un determinato posto, rispetto ai quali la nostra proposta non è (qual è il termine utilizzato?) “finalizzata a”. No. Si tratta di altro. Io penso che per questo l’assessore Cetica ha tenuto a rappresentare questa nostra proposta, perché rappresenta un momento importante nell’ambito di una decisione, che è quella relativa al bilancio, dove sicuramente ci sono tanti altri contributi che sono venuti da consiglieri di maggioranza o di opposizione, che certo non possono essere rivendicati con lo stesso orgoglio.

Detto questo, proprio per questo, evidentemente voteremo in senso contrario rispetto a questa manovra. Non è questo il metodo per fare, anche con riferimento a quello che è il ruolo dei consiglieri, una manovra di questo tipo. Non trovo corretto che sia questo il metodo, tanto nei confronti di chi governa, dei consiglieri di maggioranza, quanto nei confronti di chi è all’opposizione.

Non è con il soddisfacimento di piccoli interessi particolari che si vanno a sommare che si realizza e che si compie effettivamente l’interesse pubblico e l’interesse collettivo.

Perseguire l’interesse collettivo, perseguire gli interessi della collettività è altro e diverso dall’andare a soddisfare singoli interessi particolari, che siano quelli dell’Auditorium di Frosinone o della chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Una legge finanziaria, una legge di bilancio deve essere altro. Noi rivendichiamo questo nostro modo di essere altro, la nostra alterità rispetto ad un modo di fare politica che probabilmente non ci vedrà mai al Governo di alcunché, ma se il risultato della vostra politica è il governo di questo sciagurato Paese e di questa sciagurata Regione a noi questi risultati non interessano. Grazie.