INVADIAMO LA REGIONE DI ONESTÀ, CAPACITÀ,TRASPARENZA, LEGALITÀ.



giovedì 25 novembre 2010

Omniroma-NUCLEARE, RADICALI: "SECCA SCONFITTA MAGGIORANZA"

(OMNIROMA) Roma, 24 nov - "Esprimiamo una grande soddisfazione
per il netto 'no' del Lazio a ospitare impianti per la
produzione di energia nucleare. Il risultato della votazione di
...oggi è una secca sconfitta della maggioranza di centrodestra in
Consiglio Regionale che, su una questione cruciale quale quella
del possibile ritorno al nucleare, si è clamorosamente
spaccata". Lo dicono, in una nota, consiglieri della Lista
Bonino Pannella Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo. "La
presidente Polverini non potrà non tenere conto della non
disponibilità della Regione ad accogliere impianti, su cui oggi
si è espressa l'assemblea dei rappresentanti dei cittadini del
Lazio - continuano - Se un principio fondamentale indica che
l'energia migliore è quella a più basso costo, naturalmente
purché si aggiungano tutti i costi indiretti, siamo convinti che
il nucleare sia una scelta economicamente non conveniente. Il
'no' del Consiglio regionale del Lazio assume ancora maggior
valore alla luce della decisione di segno contrario assunta ieri
dal Consiglio della Lombardia, dove non siedono i Radicali, che
ha respinto una mozione presentata dal centrosinistra analoga a
quella approvata oggi nella nostra regione".

Grande soddisfazione per il "no" del Lazio al nucleare

Dichiarazione dei consiglieri della Lista Bonino Pannella Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo

Esprimiamo una grande soddisfazione per il netto “no” del Lazio a ospitare impianti per la produzione di energia nucleare. Il risultato della votazione di oggi è una secca sconfitta della maggioranza di centrodestra in Consiglio Regionale che, su una questione cruciale quale quella del possibile ritorno al nucleare, si è clamorosamente spaccata.

La presidente Polverini non potrà non tenere conto della non disponibilità della Regione ad accogliere impianti, su cui oggi si è espressa l’assemblea dei rappresentanti dei cittadini del Lazio.

Se un principio fondamentale indica che l’energia migliore è quella a più basso costo, naturalmente purché si aggiungano tutti i costi indiretti, siamo convinti che il nucleare sia una scelta economicamente non conveniente.

Il “no” del Consiglio regionale del Lazio assume ancora maggior valore alla luce della decisione di segno contrario assunta ieri dal Consiglio della Lombardia, dove non siedono i Radicali, che ha respinto una mozione presentata dal centrosinistra analoga a quella approvata oggi nella nostra regione.

mercoledì 24 novembre 2010

La Commissaria Polverini non applica la legge 40/04 sulla procreazione medicalmente assistita

Oggi i consiglieri radicali della Lista Bonino Pannella,Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno depositato una interrogazione urgente alla Presidente Polverini per denunciare le gravi inadempienze della Commissaria alla Sanità e Presidente della Giunta, Renata Polverini, nel non aver ancora autorizzato, come imposto dalla legge 40/04, le strutture che effettuano trattamenti di procreazione medicalmente assistita nella regione Lazio.

La paradossale situazione in cui sono costretti gli operatori della fecondazione assistita del Lazio emerge chiaramente andando sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, nella sezione "Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita", in cui selezionando la regione Lazio appare in sovra impressione la situazione di mancata autorizzazione - unica in Italia - delle strutture regionali del Lazio.

Le strutture di fecondazione assistita al momento operanti, hanno ottemperato ad ogni prescrizione di legge, difatti sono regolarmente iscritte al Registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assistita e sono in possesso sia autorizzazioni sindacali che della competente autorità amministrativa medico locale (ASL) per l’esercizio.

Tale gravissimi inadempienza della Regione Lazio espone le strutture alle sanzioni previste per legge per inadempienza dal 2004 ad oggi del Governo regionale.

Di tutte queste vicende i consiglieri regionali interrogano il Commissario Polverini, perché risolva in tempi brevi la questione, squisitamente amministrativa, ed esprimono tutto il loro stupore nel dover essere proprio loro nel dover pretendere la completa attuazione della legge 40 del 2004.

Alla Regione Lazio riaperti i siti di informazione gay: grazie ai presidenti di otto gruppi politici che avevano scritto una lettera al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, On. Mario Abbruzze

Dichiarazione di Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei alla Regione Lazio

Grazie ad una lettera, inviata venerdì 19 novembre, firmata dai Capigruppo della Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, Pd, Verdi, Idv, Lista Civica per Bonino, Psi, Sel e Fds, indirizzata al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio on. Mario Abbruzzese, da oggi è possibile accedere, dai Pc dei Gruppi politici della Regione Lazio, ai siti di informazione gay italiani, tra gli altri www.gay.it, www.gaynews.it e www.gay.tv
Nel ringraziare il Presidente Abbruzzese per aver compreso di quanto fosse stato grave limitare l’accesso a tali siti di informazione, perché considerati dal sistema informatico ‘pornografici’, ci auguriamo che con questo gesto si apra la strada per eliminare del tutto il pregiudizio e le discriminazioni verso la comunità gay del Lazio”.

martedì 23 novembre 2010

Regione Lazio: un’altra storia

di Pier Paolo Segneri

In un suo brano rock, Gianna Nannini canta: “Autostradaprendi la mia mente, stancami; autostrada fammi uscire ancora fammi uscire, autostrada praterie senza pensiero, autostrada ora vinci la tua fuga, scendi dove va la luna, giochi tutto senza alibi”. E la mente va alla situazione politica e amministrativa della Regione Lazio, alla Peste italiana, alla partitocrazia dominante. La questione dell’autostrada Roma-Latina, infatti, è esplosa questa settimana nel dibattito regionale. Tutto nasce dalla joint venture mista chiamatal'Arcea Lazio Spa, partecipata dalla Regione al 51%, che doveva progettare e realizzare la nuova autostrada. Soci di minoranza erano Autostrade Spa, Mps e il Consorzio 2050. Dopo una procedura d’infrazione avviata dall’Ue, la Regione, nel 2006, ha dovuto cambiare in corsa, affidando la fase esecutiva alla nuova società Autostrade per il Lazio. In seguito a questa vicenda, il Consorzio 2050 ha avviato un arbitrato chiedendo alla Regione un risarcimento da 675 milioni di euro; la società “Autostrade” si è accodata per la cifra più modesta di 185 milioni di euro. La Corte dei Conti, conclude il Codacons, dovrà ora accertare non solo se i 468 milioni di euro sbloccati dal Cipe saranno effettivamente impiegati per la realizzazione dell’opera e, quindi, non per far fronte ai risarcimenti pendenti in Regione, compresa la presenza di eventuali illeciti che possano rappresentare uno spreco di denaro pubblico a danno della collettività.“Assolutamente no!”. Così ha risposto categoricamente il presidentedella Regione Lazio, Renata Polverini, a margine di una conferenza. Quindi, ha negato che i 468 milioni di euro stanziati dal Cipe per il corridoio intermodale Roma-Latina, vadano come risarcimento nelle tasche dei privati di Arcea, la societa' a cui era stato commissionato lo studio del progetto ai tempi della Giunta Storace, che hanno fatto ricorso all’arbitrato, come ipotizzato oggi in un articolo del Corriere della Sera. “Sapevamo che c'era una situazione complessa che stiamo gestendo - ha aggiunto Polverini - Da quando sono arrivata qui mi sono impegnata su una serie di infrastrutture e in particolare sulla Pontina, una delle strade più insicure d’Italia. Per questo avevo già messo in campo tutte le persone che tecnicamente stanno cercando di uscire nel migliore dei modi dalla vicenda”. La notizia è rimbalzata nelle cronache nazionali grazie a un articolo apparso sul Corriere della Sera di lunedì 22 novembre 2010 e firmato da Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, dal titolo: “L’autostrada dei pasticci (da 900 milioni)”. Come hanno scritto anche i due giornalisti del Corriere, il capogruppo della Lista Bonino-Pannella alla Regione Lazio, Giuseppe Rossodivita “Ian Solo”, in tutta questa storia, rappresenta l’eccezione che, insieme al consigliere Rocco Berardo “Skywalker”,si batte per lo Stato di Diritto e per la legalità. A tal proposito, dopo l’esposto presentato alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Economia e Finanza, da parte di alcune sigle sindacali, in merito all’affidamento degli incarichi e delle consulenze alla Regione Lazio, il Gruppo Radicale alla Pisana ha presentato un’interrogazione per sapere: se agli incarichi e alle consulenze esterne è stata data la necessaria pubblicità sul sito internet come previsto dalla legge, compreso l’oggetto dell’incarico o della consulenza e il testo delle delibere con cui sono stati affidati; se sia stata effettuata una reale ricognizione delle professionalità idonee allo svolgimento degli incarichi interne all’organizzazione regionale nella sua completezza, compresi gli enti dipendenti; se per le consulenze legali la scelta sia stata attivata a seguito di selezione pubblica e con il criterio della rotazione. Per quanto riguarda i problemi inerenti la Sanità regionale, invece, va segnalato che, il 18 novembre 2010, Rocco Berardo ha presentato, nella sede di Rappresentanza del Consiglio regionale di via Poli, la proposta di legge regionale sull’utilizzo della Cannabis Terapeutica. Un progetto di legge presentato in contemporanea presso il Consiglio Regionale della Lombardia, dando così il via ad una campagna nazionale che si svilupperà nelle prossime settimane.Una comunione di intenti quella del consigliere regionale Rocco Berardo Lista Bonino-Pannella e del Capogruppo regionale di Sinistra Ecologia Libertà, Luigi Nieri, decisi a portare in aula consiliare un tema, quello dell’utilizzo della cannabis come farmaco terapeutico che, seppur pacifico in campo medico, incontra ancora incredibili ostacoli burocratici e “culturali”.

La Regione Lazio, intanto, in questa piovosa settimana di novembre, ha “oscurato” alcuni dei principali siti di informazione gay italiani. Portali che vengono classificati come “pornografici”. Lo stop arriva a pochi giorni dal blocco che aveva interessato anche Facebook e Twitter, ripristinati, dopo le iniziative politiche dei Radicali e dei Verdi, ai consiglieri regionali e ai loro collaboratori più stretti. Ma adesso, a finire nella “black-list” del server dell’amministrazione regionale sono i siti che contengono la parola “gay”. Da gay.it a gay.tv finoa gaynews. it. Pagine che hanno come scopo primario quello di informare il mondo Glbt, oppure di offrire spazi di confronto con forum e chat, e non certo quello di veicolare materiale pornografico. Ad accorgersene è stato Sergio Rovasio, il nostro Drago della Fortuna, segretario dell'Associazione radicale Certi Diritti e capo segreteria Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei alla Regione Lazio. Cliccando su una delle pagine vietate, dal suo ufficio, ha ottenuto il seguente messaggio, accompagnato dal logo ufficiale della Regione: “Accesso non consentito. Motivazione: le attuali policy aziendali non consentono l’accesso al sito richiesto. La pagina che si sta tentando di visualizzare è categorizzata come Pornography". Per eventuali lamentele, si viene invitati a contattare l'helpdesk di supporto. “Dopo aver chiuso (e riaperto) l’accesso a decine di siti di informazione e social-network, ora è la volta di quelli che danno informazioni sulla comunità Glbt italiana - denuncia Rovasio - Portali che pubblicano spesso anche iniziative dei consiglieri regionali radicali del Lazio, ad esempio sulle unioni civili e per la lotta alle discriminazioni”. I Radicali hanno chiesto, perciò, chiarimenti immediati: “Occorrerebbe capire per quale motivo è stata attivata questa procedura che ha alcuni aspetti gravi: da una parte si considera la stessa parola gay come una parola pornografica e dall'altra si decide in modo autoritario, alla ‘Goebbels de noantri’ di limitare l’accesso perché magari il contenuto non piace a chi sta nei piani alti”. “Non pensiamo che si tratti di una svista - commenta ancora Rovasio - ma pensiamo di trovarci di fronte ad una vera e propria operazione censoria”. In tutta questa storia, Marco Pannella è Gandalf. Ma chi è Gandalf ? “Gandalf il Bianco” è un personaggio dell’universo immaginario fantasy creato dallo scrittore J.R.R. Tolkien per i romanzi Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. È uno dei personaggi principali, è l’archetipo del vecchio saggio affiancato da un gruppo di giovani e da un drappello di donne e uomini di coraggio. Gandalf ha in sé sia la virtù della forza che la saggezza. E’ un mago (wizard) che assiste dapprima Bilbo e successivamente Frodo nelle loro avventure, ha un ruolo chiave nella lotta per sconfiggere Saruman e distruggere l’Anello del Potere. Nell’opera è mentore e consigliere di vari personaggi, ma soprattutto del giovane Frodo e di Aragorn, erede al trono di Gondor. Gandalf è uno degli Istari, un membro del Bianco Consiglio e la guida della Compagnia dell’Anello. A dare la prima ispirazione a Tolkien per questo personaggio fu una cartolina che riproduceva un dipinto di J. Madlener intitolato “Der berggeist” (“Lo spirito della montagna”). Nel romanzo Il Signore degli Anelli, Gandalf, fuggito da Isengard mediante l’aiuto del Signore delle Aquile, raggiunge Frodo a Gran Burrone e diventa membro e responsabile della Compagnia dell’Anello, cioè di nove viandanti inviati verso la distruzione dell’Anello del Potere nel fuoco delMonte Fatuo. Ma questa è un’altra storia.

Regione Lazio: un’altra storia

di Pier Paolo Segneri

In un suo brano rock, Gianna Nannini canta: “Autostradaprendi la mia mente, stancami; autostrada fammi uscire ancora fammi uscire, autostrada praterie senza pensiero, autostrada ora vinci la tua fuga, scendi dove va la luna, giochi tutto senza alibi”. E la mente va alla situazione politica e amministrativa della Regione Lazio, alla Peste italiana, alla partitocrazia dominante. La questione dell’autostrada Roma-Latina, infatti, è esplosa questa settimana nel dibattito regionale. Tutto nasce dalla joint venture mista chiamatal'Arcea Lazio Spa, partecipata dalla Regione al 51%, che doveva progettare e realizzare la nuova autostrada. Soci di minoranza erano Autostrade Spa, Mps e il Consorzio 2050. Dopo una procedura d’infrazione avviata dall’Ue, la Regione, nel 2006, ha dovuto cambiare in corsa, affidando la fase esecutiva alla nuova società Autostrade per il Lazio. In seguito a questa vicenda, il Consorzio 2050 ha avviato un arbitrato chiedendo alla Regione un risarcimento da 675 milioni di euro; la società “Autostrade” si è accodata per la cifra più modesta di 185 milioni di euro. La Corte dei Conti, conclude il Codacons, dovrà ora accertare non solo se i 468 milioni di euro sbloccati dal Cipe saranno effettivamente impiegati per la realizzazione dell’opera e, quindi, non per far fronte ai risarcimenti pendenti in Regione, compresa la presenza di eventuali illeciti che possano rappresentare uno spreco di denaro pubblico a danno della collettività.“Assolutamente no!”. Così ha risposto categoricamente il presidentedella Regione Lazio, Renata Polverini, a margine di una conferenza. Quindi, ha negato che i 468 milioni di euro stanziati dal Cipe per il corridoio intermodale Roma-Latina, vadano come risarcimento nelle tasche dei privati di Arcea, la societa' a cui era stato commissionato lo studio del progetto ai tempi della Giunta Storace, che hanno fatto ricorso all’arbitrato, come ipotizzato oggi in un articolo del Corriere della Sera. “Sapevamo che c'era una situazione complessa che stiamo gestendo - ha aggiunto Polverini - Da quando sono arrivata qui mi sono impegnata su una serie di infrastrutture e in particolare sulla Pontina, una delle strade più insicure d’Italia. Per questo avevo già messo in campo tutte le persone che tecnicamente stanno cercando di uscire nel migliore dei modi dalla vicenda”. La notizia è rimbalzata nelle cronache nazionali grazie a un articolo apparso sul Corriere della Sera di lunedì 22 novembre 2010 e firmato da Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, dal titolo: “L’autostrada dei pasticci (da 900 milioni)”. Come hanno scritto anche i due giornalisti del Corriere, il capogruppo della Lista Bonino-Pannella alla Regione Lazio, Giuseppe Rossodivita “Ian Solo”, in tutta questa storia, rappresenta l’eccezione che, insieme al consigliere Rocco Berardo “Skywalker”,si batte per lo Stato di Diritto e per la legalità. A tal proposito, dopo l’esposto presentato alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Economia e Finanza, da parte di alcune sigle sindacali, in merito all’affidamento degli incarichi e delle consulenze alla Regione Lazio, il Gruppo Radicale alla Pisana ha presentato un’interrogazione per sapere: se agli incarichi e alle consulenze esterne è stata data la necessaria pubblicità sul sito internet come previsto dalla legge, compreso l’oggetto dell’incarico o della consulenza e il testo delle delibere con cui sono stati affidati; se sia stata effettuata una reale ricognizione delle professionalità idonee allo svolgimento degli incarichi interne all’organizzazione regionale nella sua completezza, compresi gli enti dipendenti; se per le consulenze legali la scelta sia stata attivata a seguito di selezione pubblica e con il criterio della rotazione. Per quanto riguarda i problemi inerenti la Sanità regionale, invece, va segnalato che, il 18 novembre 2010, Rocco Berardo ha presentato, nella sede di Rappresentanza del Consiglio regionale di via Poli, la proposta di legge regionale sull’utilizzo della Cannabis Terapeutica. Un progetto di legge presentato in contemporanea presso il Consiglio Regionale della Lombardia, dando così il via ad una campagna nazionale che si svilupperà nelle prossime settimane.Una comunione di intenti quella del consigliere regionale Rocco Berardo Lista Bonino-Pannella e del Capogruppo regionale di Sinistra Ecologia Libertà, Luigi Nieri, decisi a portare in aula consiliare un tema, quello dell’utilizzo della cannabis come farmaco terapeutico che, seppur pacifico in campo medico, incontra ancora incredibili ostacoli burocratici e “culturali”.

La Regione Lazio, intanto, in questa piovosa settimana di novembre, ha “oscurato” alcuni dei principali siti di informazione gay italiani. Portali che vengono classificati come “pornografici”. Lo stop arriva a pochi giorni dal blocco che aveva interessato anche Facebook e Twitter, ripristinati, dopo le iniziative politiche dei Radicali e dei Verdi, ai consiglieri regionali e ai loro collaboratori più stretti. Ma adesso, a finire nella “black-list” del server dell’amministrazione regionale sono i siti che contengono la parola “gay”. Da gay.it a gay.tv finoa gaynews. it. Pagine che hanno come scopo primario quello di informare il mondo Glbt, oppure di offrire spazi di confronto con forum e chat, e non certo quello di veicolare materiale pornografico. Ad accorgersene è stato Sergio Rovasio, il nostro Drago della Fortuna, segretario dell'Associazione radicale Certi Diritti e capo segreteria Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei alla Regione Lazio. Cliccando su una delle pagine vietate, dal suo ufficio, ha ottenuto il seguente messaggio, accompagnato dal logo ufficiale della Regione: “Accesso non consentito. Motivazione: le attuali policy aziendali non consentono l’accesso al sito richiesto. La pagina che si sta tentando di visualizzare è categorizzata come Pornography". Per eventuali lamentele, si viene invitati a contattare l'helpdesk di supporto. “Dopo aver chiuso (e riaperto) l’accesso a decine di siti di informazione e social-network, ora è la volta di quelli che danno informazioni sulla comunità Glbt italiana - denuncia Rovasio - Portali che pubblicano spesso anche iniziative dei consiglieri regionali radicali del Lazio, ad esempio sulle unioni civili e per la lotta alle discriminazioni”. I Radicali hanno chiesto, perciò, chiarimenti immediati: “Occorrerebbe capire per quale motivo è stata attivata questa procedura che ha alcuni aspetti gravi: da una parte si considera la stessa parola gay come una parola pornografica e dall'altra si decide in modo autoritario, alla ‘Goebbels de noantri’ di limitare l’accesso perché magari il contenuto non piace a chi sta nei piani alti”. “Non pensiamo che si tratti di una svista - commenta ancora Rovasio - ma pensiamo di trovarci di fronte ad una vera e propria operazione censoria”. In tutta questa storia, Marco Pannella è Gandalf. Ma chi è Gandalf ? “Gandalf il Bianco” è un personaggio dell’universo immaginario fantasy creato dallo scrittore J.R.R. Tolkien per i romanzi Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. È uno dei personaggi principali, è l’archetipo del vecchio saggio affiancato da un gruppo di giovani e da un drappello di donne e uomini di coraggio. Gandalf ha in sé sia la virtù della forza che la saggezza. E’ un mago (wizard) che assiste dapprima Bilbo e successivamente Frodo nelle loro avventure, ha un ruolo chiave nella lotta per sconfiggere Saruman e distruggere l’Anello del Potere. Nell’opera è mentore e consigliere di vari personaggi, ma soprattutto del giovane Frodo e di Aragorn, erede al trono di Gondor. Gandalf è uno degli Istari, un membro del Bianco Consiglio e la guida della Compagnia dell’Anello. A dare la prima ispirazione a Tolkien per questo personaggio fu una cartolina che riproduceva un dipinto di J. Madlener intitolato “Der berggeist” (“Lo spirito della montagna”). Nel romanzo Il Signore degli Anelli, Gandalf, fuggito da Isengard mediante l’aiuto del Signore delle Aquile, raggiunge Frodo a Gran Burrone e diventa membro e responsabile della Compagnia dell’Anello, cioè di nove viandanti inviati verso la distruzione dell’Anello del Potere nel fuoco delMonte Fatuo. Ma questa è un’altra storia.

lunedì 22 novembre 2010

L`autostrada dei pasticci (da 900 milioni)

Da "Il Corriere della Sera" di lunedì 22 novembre 2010

dì SERGIO RIZZO e GIAN ANTONIO STELLA

I soldi vanno spesi per l'asfalto o gli avvocati? Direte che è una domanda assurda. Se devi fare un`autostrada è ovvio che i soldi vanno spesi in lavori e non in cause giudiziarie.

Eppure prima ancora che sia dato un solo colpo di badile, i denari appena stanziati per la Roma-Latina sono già ipotecati da due risarcimenti da capogiro per quasi un miliardo di euro. Sui quali destra e sinistra mantengono uno sconcertante silenzio.

Ma cominciamo dall`inizio. Siamo nel 2001. Dopo anni di denunce sulla pericolosità omicida della Pontina, di sospiri e maledizioni per gli ingorghi giganteschi, di bla-bla-bla sulla necessità di costruire finalmente una nuova arteria almeno a 4 corsie per far fronte a un traffico cresciuto a dismisura, la Regione Lazio governata dal centrodestra e presieduta da Francesco Storace decide di sbloccare finalmente la tanto attesa Roma-Latina.

Come? La risposta è nella formula magica: una joint-venture tra il pubblico e il privato. Viene costituita una società concessionaria destinata a progettare, costruire e gestire l`opera. Si chiama Arcea Lazio.

Il 51% è in mano alla Regione Lazio, il 49% a un raggruppamento privato assolutamente trasversale, secondo i soliti schemi: un po` a me, un po` a te, un po` a lui...

Ne fanno parte la società Autostrade, il Monte dei Paschi e il Consorzio Duemilacinquanta. Il quale a sua volta tiene insieme una compagnia allargata. Dalla So.Co.Stra.Mo. di Erasmo Cinque (costruttore considerato vicino alla destra romana) alla «cooperativa rossa» Ccc, dalla stessa società Autostrade (attraverso la Spea) alla Ingegneri associati di Mario Salabè, fratello dell`architetto Adolfo Salabè coinvolto anni fa in una faccenda poi prescritta di fondi neri del Sisde. Non basta. Anche se non figurano tra i soci, hanno un piedino nel consiglio di amministrazione del Consorzio anche le «Condotte» con Duccio Astaldi e il gruppo Caltagirone con il manager Pasquale Alcini.

Il tempo di mettere a punto i dettagli societari, definiti il 21 maggio 2003, e via all`operazione.

Con l`incarico alla Spea di fare gli studi preliminari. Appena lo viene a sapere, Bruxelles pianta la prima grana. Secondo la Commissione europea l`Arcea avrebbe violato le norme comunitarie. Le quali consentono di affidare direttamente i lavori senza gare d`appalto solo alle società «in house». Cioè interamente controllate dall`ente pubblico.

Cosa che la Spea, appartenente come dicevamo alla Società Autostrade, non è.

La Regione Lazio non fa una piega.

Anzi. Il 19 maggio 2004, in barba alle obiezioni di Bruxelles, l`Arcea incarica il Consorzio Duemilacinquanta, il raggruppamento privato che è suo azionista, di fare il progetto dell`opera. Un incesto amministrativo ribadito. E stavolta con un secondo contratto ancora più oneroso. Nell`indifferenza per gli eventuali contraccolpi legali.

Non è finita. Vinte le elezioni dell`aprile 2005, in Regione si installa la giunta di centrosinistra di Pietro Marrazzo. L`anno dopo, il centrosinistra subentra anche a Palazzo Chigi. E nel settembre 2006 il nuovo ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro annuncia che da Arcea escono i privati e subentra lo Stato: «Stiamo studiando le modalità per fare entrare l`Anas».

Obiettivo: 6o% alla Regione, 4o% all`Anas. Spiega il governatore:

«Questa proposta arriva dopo che l`Unione europea e l`Autorithy sulla concorrenza hanno negato all`Arcea il ruolo di società concessionaria a causa della presenza di privati».

Ma le cose, evidentemente, non sono così semplici. Fatto sta che due anni dopo, a cavallo della caduta di Prodi, la giunta Marrazzo decide di azzerare tutto. Meglio, il 4 marzo 2008 fa un`altra società:

la «Autostrade del Lazio spa».

Non più con le Autostrade, ma con 1`Anas. Stavolta le quote sono paritetiche: 5o% ciascuno. A questo punto la Regione si ritrova con due società per fare la stessa Roma-Latina, una con le Autostrade e una con l`Anas. Un pallonetto alzato a chi avesse voglia di piantare grane. Cosa che puntualmente accade.

Appena il centrodestra vince le elezioni politiche, pura coincidenza, parte la prima richiesta di arbitrato. Quella specie di giustizia parallela con corsia prioritaria più volte abolita e più volte ripristinata.

Il Consorzio Duemilacinquanta pretende un risarcimento danni di 674 milioni. Nessuno fa una piega e i tre arbitri vengono insediati di comune accordo. Sono l`avvocato di Erasmo Cinque, Federico Tedeschini, per la società privata e l`ex ministro Angelo Piazza per la Regione. Che insieme scelgono come presidente del collegio l`amministrativista Arturo Cancrini.

La faccenda però, di rinvio in rinvio, va a rilento. Come mai? Mancano i soldi? Inoltre c`è un problemino: le clausole contrattuali prevedono che a innescare un eventuale arbitrato non possa essere il Consorzio, ma l`Associazione temporanea di imprese dei privati, cioè il raggruppamento che ha in mano il 49%o delle azioni dell`Arcea. Quindi anche le Autostrade e il Montepaschi. Autostrade non si fa pregare. E a sua volta, a gennaio di quest`anno, promuove un secondo arbitrato, chiedendo alla Regione altri 185 milioni di danni.

Totale dei due arbitrati: 859 milioni e spiccioli, ovviamente senza considerare le parcelle (astronomiche) degli arbitri. Più del doppio delle penali che lo Stato avrebbe dovuto pagare cancellando il Ponte di Messina. Una somma pazzesca.

Tanto più che l`intera autostrada (senza considerare 1`«allegata» Cisterna-Valmontone) dovrebbe già costare, Iva esclusa, 1.668 milioni di euro. Per 55 chilometri:

cioè 30 milioni e 327mila euro al chilometro, il triplo dei costi francesi o spagnoli. Quasi otto volte più di quanto costò in valuta attuale l`Autosole.

Un incubo. Le statistiche infatti non lasciano dubbi sul modo in cui vanno a finire queste cose. Nei primi nove mesi del 2oo9, per esempio, furono depositati 132 lodi arbitrali: nel 98% dei casi perse lo Stato. Tanto, non paga Pantalone? Nei 279 arbitrati fra il 2005 e il 2007 non era andata poi diversamente: 15 vittorie per lo Stato, 264 (pari al 94,6%) per i privati.

Un andazzo tale da far scrivere dalla fondazione «Italiadecide» che le imprese si sono dotate di «apparati legali spesso più forti e attrezzati di quelli tecnico-operativi. Il principale risultato negativo è una sorta di indifferenza al risultato».

Domanda: siamo sicuri che i 468 milioni che solo giovedì scorso, tra gioiose dichiarazioni di sollievo, sono stati finalmente sbloccati dal Cipe, finiranno in ghiaia, massicciate e asfalto e non verranno prosciugati dai risarcimenti? È quello che chiede, pressoché solitario, Giuseppe Rossodivita, il capogruppo dei Radicali in Regione che da settimane tempesta il Consiglio di interrogazioni.

Rimaste tutte, misteriosamente, senza risposta...

I Radicali: "Ma su quell'autostrada

Roma-Latina, per i lavori pendono in Regione risarcimenti da 860 milioni
Due richieste di danni per un ammontare complessivo di 860 milioni di euro. E un'indagine della procura della Corte dei Conti per "illeciti fonte di danno erariale". Sono le due ipoteche che pesano sulla realizzazione della Roma-Latina. A denunciarlo i consiglieri regionali Radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo. Per capire bisogna risalire all'era Storace, quando fu creata l'Arcea Spa, partecipata dalla Regione al 51% che doveva progettare e realizzare la nuova autostrada. Soci di minoranza erano Autostrade Spa, Mps e il Consorzio 2050, capitanato da Erasmo Cinque, costruttore vicino al centrodestra. Ma dopo una procedura d'infrazione avviata dalla Ue, la Regione, nel 2006, dovette cambiare in corsa, affidando la fase esecutiva alla nuova società "Autostrade per il Lazio".

In seguito a questa vicenda, il Consorzio 2050 ha avviato un arbitrato chiedendo alla Regione un risarcimento da 675 milioni di euro; Autostrade si è accodata per la cifra più modesta di 185 milioni. Arbitrati che, denuncia Rossodivita, "la Regione ha accolto prontamente, benché l'atto istitutivo di Arcea limiti alla società stessa, e non a singoli soci, la possibilità di ricorrere a questa procedura extragiudiziale". Per giunta, "uno dei due arbitrati dura da oltre due anni. Mi chiedo se il Cipe fosse informato di questo e dell'indagine della procura della Corte dei Conti, con la guardia di finanza all'opera da un mese. Vigileremo fino alla fine su questo pasticcio, anche per evitare che, ora che i soldi ci sono, le due richieste vengano risolte con una transazione".
(c. r.)

Nell'affidamento degli incarichi e delle consulenze alla Regione Lazio si deve garantire massima traparenza e risparmio

Dichiarazione dei consiglieri regionali della Lista Bonino- Pannella, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo:

“Dopo l’esposto presentato alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Economia e Finanza da parte di alcune sigle sindacali in merito all’affidamento degli incarichi e delle consulenze alla Regione Lazio, abbiamo presentato un’interrogazione per sapere: se a tutti gli incarichi e le consulenze esterne è stata data la necessaria pubblicità sul sito internet come previsto dalla legge, compreso l’oggetto dell’incarico o della consulenza ed il testo delle delibere con cui sono stati affidati; se sia stata effettuata una reale ricognizione delle professionalità idonee allo svolgimento degli incarichi interne all’organizzazione regionale nella sua completezza, compresi gli enti dipendenti; se per le consulenze legali la scelta sia stata attivata a seguito di selezione pubblica e con il criterio della rotazione”.

giovedì 18 novembre 2010

Roma-Latina: bel giorno per chi?

Dichiarazione dell’Avv. Giuseppe Rossodivita, Capogruppo della Lista Bonino-Pannella, Federalisti Europei al Consiglio Regionale del Lazio

Se le notizie di cui disponiamo sono vere, vista la mancata risposta della Presidente Polverini e dell’Assessore Malcotti alle nostre interrogazioni, purtroppo per i contribuenti del Lazio, i 468 milioni di Euro sbloccati dal CIPE potrebbero non essere neppure sufficienti a pagare il risarcimento chiesto alla Regione Lazio dal Consorzio 2050 e da Autostrade S.p.a. Ci risultano in corso, difatti, nonostante i silenzi dell’Assessore Malcotti, due arbitrati promossi contro la Regione Lazio per la vicenda relativa alla costituzione della società ARCEA S.p.a, che si deve alla Giunta Storace, ed al Consiglio di quell’epoca, che riuscì a violare, in un sol colpo, con la legge n. 37 del 28 aprile 2002, almeno tre direttive comunitarie del 1993, come contestato con procedura d’infrazione dall’Unione Europea.

Oggi, dunque, sicuramente brinderanno, la Lega delle Cooperative, il costruttore ex AN Erasmo Cinque, l’imprenditore Vianini, del Gruppo Caltagirone, tutti riuniti nel Consorzio 2050 che, con la Giunta Storace, costituirono una bella e variegata ATI, insieme al gruppo Monte Paschi Siena ed Autostrade S.p.a., che detiene il 49% dell’Arcea S.p.a.

Difatti, passando dalla Giunta Storace alla Giunta Marrazzo, nonostante i patti parasociali parevano consentirlo solo all’ATI in quanto tale, il Consorzio 2050 guidato dal costruttore Erasmo Cinque prima e Autostrade S.p.a. poi, fecero autonomamente richiesta di due arbitrati, prontamente accettati dalla Regione guidata da Marrazzo, con i conseguenti oneri non certo irrilevanti per l’attività professionale degli Arbitri, per la stratosferica cifra complessiva di oltre 800 milioni di Euro (650 circa il Conosrzio 2050 e 180 circa Autostrade S.p.a.), quasi il doppio della cifra sbloccata dal CIPE oggi.

Uno dei due arbitrati dura incredibilmente da oltre due anni ed a breve dovrebbe concludersi. Mi chiedo se di questa vicenda fosse informato il CIPE e mi chiedo ancora se il CIPE fosse informato delle indagini che sono in corso, con la Guardia di Finanza all’opera da oltre un mese, da parte della Procura della Corte dei Conti su tutta questa vicenda.

Di tutto questo Pdl, Pd, Udc, Idv unite non parlano, come al solito ci vogliono i Radicali, che purtroppo nei Consigli Regionali sono solo nel Lazio. E’ una vicenda sulla quale occorrerà vigilare sino alla fine, anche rispetto a possibili transazioni tra i contendenti ora che i soldi sono arrivati e che comunque la si guardi, appare davvero un gran brutto pasticcio. Sempre che, evocando il Benigni del “Vieni via con Me” di Fazio e Saviano, le notizie di cui disponiamo siano vere.

mercoledì 17 novembre 2010

Sicurezza, interrogazione Radicali: la Polverini a New York, ma i ritardi e le inefficienze restano a Roma

Mentre la Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, accompagnata dall'assessore alla Sicurezza ed enti locali, Giuseppe Cangemi, prende accordi a New York, come titola il Corriere della Sera, per far dare: “lezioni alla Municipale, i dirigenti dell’accademia di polizia americana insegneranno strategie e metodologie ai nostri pizzardoni” e visita il carcere sotterraneo della Court Hall, dichiarando sempre al Corriere della Sera: “avevo visitato molti istituti penitenziari in Italia, ma niente a che vedere con questo (…) un’area medica attrezzatissima e neanche l’ombra del sovraffollamento, come purtroppo avviene da noi”. Riteniamo opportuno ricordargli con una interrogazione depositata oggi , che dal 2005è stata approvata la Legge Regionale n.1, norme in materia di polizia locale, fortemente voluta dalla Giunta Storace e ancora in attesa del regolamento di attuazione, mentre in fase di assestamento del Bilancio regionale vengono tagliati fondi per due milioni e cinquecentomila euro per la sicurezza e la polizia locale, oltre ad essere stati proposti tagli riguardanti la ristrutturazione di alcuni locali della Casa Circondariale di Latina.

Nella nostra interrogazione, quindi, chiediamo alla Polverini se sia intenzione della Giunta di presentare un regolamento di attuazione idoneo alla reale entrata in vigore della L.R. n.01/2005 e con quali tempi e quali provvedimenti intenda assumere per rendere più efficiente la sanità penitenziaria nel Lazio.

Sanità, Regione: dignità lesa per otto pazienti abbandonati in stato vegetativo al trionfale

Siamo di nuovo di fronte ad un caso vergognoso di malasanità. La clinica San Giuseppe al Trionfale si è trasformata, per otto pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza, in una vera e propria “tomba clandestina”. Dal primo gennaio 2009 infatti, la clinica in questione è stata trasformata in Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) per anziani non autosufficienti e malati cronici, è evidente quindi che la struttura non è compatibile con le cure adeguate che necessitano questi pazienti così fragili e bisognosi di riabilitazione intensiva e stimolazioni appropriate. La situazione è ormai divenuta insostenibile in quanto a distanza di un anno ancora non si è provveduto a trasferirli in una struttura adeguata. Ed è altresì insostenibile che i familiari dei pazienti contribuiscano di tasca propria per coprire le carenze dell’assistenza.
I consiglieri radicali Rossodivita e Berardo interrogano la Presidente Polverini per sapere, innanzitutto se vi siano nel territorio della Regione Lazio altre cliniche in cui si riscontrano casi analoghi al San Giuseppe (portato alla ribalta dal quotidiano Corriere della sera in un articolo del 12/11/2010) e soprattutto cosa intende fare nell’immediato per superare questa condizione e di evitare di vederli morire così.

Sanità, Radicali: Polverini intervenga per assicurare la continuità terapeutica dei pazienti e risolva l’incredibile vicenda del Consorzio Ri.Rei

I consiglieri regionali del Gruppo Bonino Pannella Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno depositato una interrogazione a risposta immediata alla Presidente Polverini perché intervenga per assicurare la continuità terapeutica di Francesca C., utente del Consorzio RI.REI.PD, e risolvere, sulla base dell’imponente e univoca documentazione in possesso dell’amministrazione Regionale, il rapporto con il Consorzio Ri.Rei procedendo ad un bando ufficiale per l’aggiudicazione dei servizi attualmente in carico al Consorzio.
L’interrogazione si è resa necessaria dopo la sconcertante lettera del 4 novembre scorso con cui il Consorzio ha comunicato alla ASL Roma D e alla Sig.ra Lorella Pettinelli, madre di Francesca C., utente del consorzio l’impossibilità di proseguire la terapia a seguito dell’intervento della madre per denunciare le carenze assistenziali della struttura.
“La cessazione di qualsiasi rapporto terapeutico con Francesca C.” dichiarano i consiglieri Rossodivita e Berardo, “lungi dall’essere l’“interesse primario dell’utente trattato”, è un mero espediente per allontanare dalle strutture del Consorzio e punire le madri dell’ Agud, che da anni lottano per affermare il diritto ad avere una qualità di trattamento almeno pari alla gestione ex Anni Verdi”.
L’interrogazione, infine, ricorda come - le mancanze del consorzio di cooperative che è subentrato - senza alcuna gara pubblica - nella gestione dei centri ex Anni Verdi sono tali, tante e reiterate, che il 3 aprile 2009 l'Agenzia di sanità pubblica, dopo un mese di ispezioni effettuate in tutti i Centri Ri.Rei, nella relazione inviata all’allora Presidente Marrazzo e al sub commissario alla Sanità Mario Morlacco, denunciava diffuse e sostanziali carenze in particolare nella qualità dei servizi riabilitativi e pronunciandosi negativamente su un eventuale accreditamento.
“Auspichiamo che sulla vicenda si possa giungere all'unica giusta conclusione” affermano i consiglieri Radicali, “ovvero dare seguito alla determina della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria della Regione Lazio del 2 luglio 2009, di revoca dell’autorizzazione di cui al DPGR n.150/1996 relativa al centro di S.Severa per mancanza di requisiti e manifesta incapacità di gestione secondo le buone pratiche mediche dei pazienti psichiatrici ed escludere l'accreditamento di tutte quelle strutture che in questi anni si sono dimostrate incapaci ad assicurare servizi adeguati ai disabili.”

Regione Lazio, Radicali: oscuramento Social Network e internet ultima frontiera del proibizionismo del centrodestra

Il proibizionismo su Internet è l’ultima frontiera del proibizionismo del Centro Destra alla Regione Lazio.
Impedire ai Gruppi politici del Consiglio Regionale del Lazio il libero accesso a Internet e ai social network, divenuti oggi strumento essenziale della comunicazione politica in ogni parte del mondo, appare come un segno di arretratezza culturale e di efficientismo fasullo.
In questo momento, dai computer del nostro Gruppo non si può acceder non solo ai social network e ad alcune chat, ma anche a siti politici e d’informazione quali www.radioradicale.it.
Il Regime, dopo aver cancellato la possibilità di accesso alla Tv, adesso compie la sua opera finale di censura e impedisce l’accesso ai social network e agli strumenti di lavoro ad essi legati per la diffusione delle iniziative politiche.
A nulla varranno le obiezioni di chi, con questa iniziativa, accamperà argomenti quali quelli di migliorare le prestazioni lavorative dei dipendenti del Consiglio Regionale del Lazio.

Ufficio di Rappresentanza della Regione Lazio a Bruxelles, inefficienza “europea”.

“In merito all’annoso disinteresse regionale per lo sperpero e l’inefficienza causata dalla mancanza di professionalità nella scelta dei responsabili per uffici delicati come quelli che curano gli interessi dei cittadini e delle imprese del Lazio presso l’Unione Europea, e che hanno addirittura portato ad affidare alla precedente responsabile dell’Ufficio di Bruxelles la Direzione della Programmazione economica, e quindi la titolarità di Autorità di Gestione del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), in cui sono coinvolti interessi economici estremamente rilevanti, nonostante siano state più volte segnalate nel precedente incarico spese faraoniche, inefficienza e inefficacia dell’azione svolta, i consiglieri Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo della Lista Bonino Pannella – Federalisti Europei hanno presentato un’interrogazione per sapere: se le spese correnti relative alla gestione ordinaria dell’Ufficio sono realmente ammontate a circa 2 milioni di euro l’anno; se corrisponde al vero che la Regione Lazio ha trasferito alla società “Recis”, da essa costituita in Belgio per i servizi di assistenza tecnico-amministrativa all’Ufficio di Bruxelles, le somme di euro 316.424 per il 2004, di euro 332.431 per il 2005, di euro 334.622 nel 2006, di euro 570.000 nel 2007 e di circa euro 750.000 (previsti) nei due anni successivi; se la Regione Lazio ha impegnato somme ed emesso mandati di pagamento in favore della RECIS sa per ottenere il servizio di consulenza (semestrale) di un esperto la cui utilità non è chiara, e se la spesa di cui trattasi ammonta a circa euro 80.000 annui; se corrisponde al vero che la Regione Lazio ha partecipato all’acquisto della sede regionale di Bruxelles, la cui spesa iniziale, sostenuta dalla Regione Toscana, che poi ha stornato parte della proprietà, era ammontata a complessivi 12 milioni di euro, eventualmente a quanto ammontano la spesa sostenuta dalla Regione Lazio ed i debiti residui; se è intenzione della Giunta d’istituire a Bruxelles, o a Roma, una nuova ennesima agenzia; quali progetti sono stati finanziati negli ultimi 5 anni dalla Commissione Europea, e da chi sono stati presentati; se non sia necessario incaricare personale altamente qualificato e con dimostrata capacità per la gestione di uffici che hanno competenze così importanti e delicate.

Dichiarazione dei consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo

Roma-Latina, nuova interrogazione dei Consiglieri Rossodivita e Berardo

I consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno depositato oggi una ulteriore interrogazione a risposta scritta alla presidente della Regione Lazio Polverini in merito alla mancata risposta alla numero 94 presentata il 29 luglio scorso riguardante l’Arcea S.p.a., la società istituita dalla Regione per progettare e realizzare l’autostrada Roma-Latina. Con quella interrogazione i consiglieri Radicali chiedevano di sapere se fossero stati notificati alla Regione Lazio da uno o più soci privati della Società atti di nomina di arbitri e domande di arbitrati. Si chiedeva, inoltre, di sapere, se tale notifica ci fosse stata, quali fossero le società che hanno fatto richiesta di arbitrato e l’ammontare della richiesta di presunti danni. E, infine, quale fosse la situazione del procedimento arbitrale e quali gli atti che la Regione intendesse avviare al riguardo.

Nella nuova interrogazione i consiglieri Rossodivita e Berardo chiedono di sapere, oltre alle ragioni della mancata risposta, se corrisponda al vero la notizia secondo cui, a partire dal 14 ottobre 2010, la Guardia di Finanza sia presente negli uffici della Giunta per acquisire documenti che facciano luce sulla vicenda dell’Arcea S.p.a. e se il Cipe sia stato informato dell’esistenza di tali arbitrati.

martedì 9 novembre 2010

I primi sei mesi di attività alla Regione Lazio

Le attività del Gruppo Radicale

La Regione Lazio: un’altra pagina de “La Peste italiana”
Parlare della Regione Lazio è, purtroppo, un modo per continuare a descrivere e testimoniare lo sfascio partitocratico nel nostro Paese. Questi primi mesi di consiliatura, infatti, già ci permettono di fare degli esempi concreti per meglio comprendere la gravità e il livello della degenerazione anti-democratica in corso. Sono esempi che possono interessare tutti e sarebbe sbagliato circoscriverli soltanto dentro i confini di una realtà territoriale. La situazione che abbiamo trovato nel Consiglio regionale del Lazio è, di fatto, un altro capitolo del libro giallo sulla Pesta Italiana.

Lo spoil system
Immaginate, tanto per cominciare, quanto possa pesare sui cittadini una macchina burocratica, politica e amministrativa all’interno della quale si intrecciano poteri e appetiti di ogni specie, a cominciare dai partiti per poi proseguire con le cosiddette Spa e con tutte le altre varie Società di competenza regionale. La Regione Lazio è un luogo segnato profondamente da lustri di malgoverno, di cattiva amministrazione, di pessima gestione delle risorse, sia umane che di denaro. In tutto questo, vige incontrastato un meccanismo più o meno complesso di spartizioni sottobanco, di potere per il potere, di sprechi, di sperperi, di debiti sempre maggiori, di tagli sconsiderati e privi di qualsivoglia respiro riformatore. Ma non basta: la Regione Lazio è un luogo in cui i posti sembrano moltiplicarsi, dove il sistema clientelare affossa il merito, le spartizioni verticistiche ostacolano l’emergere del talento e delle qualità individuali, le nomine partitocratiche sono all’ordine del giorno: mentre i beneficiari di tutto risultano sempre le solite oligarchie di partito o, in alternativa, i loro sponsor elettorali.
E’ proprio questo il quadro che il gruppo della Lista Bonino-Pannella “Federalisti Europei” si è trovato di fronte entrando nell’Aula consiliare della Pisana. E poi, ad aggiungersi a tutto ciò, ci sono pure le assunzioni, gli stage, le consulenze dell’ultima ora. Non solo. Va aggiunta anche la pletora di manager che si “riposizionano”. E sì! Perché, essendo stati scelti dalla precedente Giunta di centrosinistra, ora sono disponibili al salto della quaglia. Purché, ovviamente, nessuno tolga loro la poltrona. Di posti la Presidente del Lazio, Renata Polverini, ne ha tanti a disposizione. E già ha cominciato ad elargire seggiole, poltrone, scrivanie, coccarde e strapuntini. Si parla di 150 posti già assegnati in questi primi sei mesi. Poi, ci sono gli Enti economici: a partire da Sviluppo Lazio, la capofila di un gruppo regionale che comprende tutte le Società che si occupano di programmazione in materia economica e territoriale. E, a seguire, ci sono la Bic Lazio, che ha l'obiettivo di creare o potenziare le piccole e medie imprese; la Filas che si occupa dei nuovi servizi per i cittadini e le aziende; ma l’elenco sarebbe lungo. Ci sono, inoltre, gli Enti come l’Astral, il Cotral e Lazioservice. Insomma, alla Regione Lazio non mancano i consigli di amministrazione, i presidenti e i direttori da nominare. Perciò dovremo vigilare attentamente sui metodi di selezione e sui criteri di tali nomine. Ci sono, ancora, le agenzie, che hanno un direttore ciascuna: Lazio Lavoro, Istituto Montecelio, Agensport, Arp e Ardis. Infine, ci sono gli Enti regionali dipendenti. Ognuno ha un direttore, in qualche caso un commissario o un presidente: Arpa, Arsial, AT Lazio, Lazioadisu, Aremol, Ente regionale Roma Natura, ecc. ecc... Un vero e proprio impero. Un vero e proprio tesoro. Il Lazio va collocato in un quadro più generale, che riguarda un sistema di Potere complessivo, al di là dell’ambito regionale. Il Lazio, infatti, è solo un esempio di come la nostra analisi politica sulla partitocrazia e sul Potere fine a se stesso sia, purtroppo, una triste realtà e finisca con il trovare ovunque continue conferme e riscontri. A cominciare proprio dalle realtà locali e regionali. Il discorso da fare non può limitarsi alla mera descrizione dei problemi e delle gravissime questioni che investono una determinata realtà territoriale del nostro Paese, seppur importante. E’urgente, lo è perché riguarda ciascuno di noi: perché riguarda le istituzioni, il rispetto delle regole, la legalità, la conoscenza, l’informazione, le persone stesse, in carne ed ossa e non considerate per astratto. L’esperienza del Lazio può servire per comprendere meglio a che punto si è arrivati nella distruzione sistematica delle istituzioni e dello Stato di diritto nella nostra Penisola. Può servire per scattare una fotografia sulle reali condizioni di salute del Paese e della Regione che ospita anche la Capitale e che, quindi, acquista un valore ancor più indicativo ed esplicativo per tutta l’Italia. Ed è una fotografia che davvero impressiona per l’immagine che ne viene fuori e che non riguarda solo la maggioranza di centrodestra, ma coinvolge anche l’opposizione di centrosinistra.
La campagna elettorale e le elezioni regionali del marzo 2010
Nella scorsa primavera, durante la campagna elettorale per le consultazioni regionali, Emma Bonino ha lanciato il suo e nostro programma usando una precisa e felice espressione che era una concreta prospettiva di Governo e, allo stesso tempo, appariva come ambiziosa, ma possibile: “Lazio Regione d’Europa”. Sappiamo, poi, come siano andate per noi le cose e quale reiterata, arrogante, manifesta illegalità abbia caratterizzato tutto il periodo della campagna elettorale e pre-elettorale. E’ stata l’ennesima, ignobile farsa non-democratica a cui il nostro Paese e i cittadini hanno dovuto sottostare a causa dei continui soprusi imposti da un Potere politico trasversale, illiberale e contro lo Stato di diritto. Se quelli erano i presupposti, allora, il seguito non poteva certo essere migliore. Ma la realtà, ancora una volta, ha superato anche la più fervida immaginazione. Ed infatti le conferme, in negativo, non sono mancate. Sono trascorsi appena sei mesi dall’insediamento del Consiglio regionale del Lazio e della Giunta Polverini e già il quadro complessivo ci appare desolante e avvilente. La situazione politica e amministrativa che abbiamo trovato in Regione e alla Pisana rispecchia l’analisi delineata da Marco Pannella e che conosciamo.
Importante, a tal proposito, per meglio comprendere, è tentare anche una breve analisi del voto regionale e dare alcuni elementi di riflessione sul risultato elettorale del Lazio. Ci sembra doveroso e necessario, perciò, approfondire meglio le dinamiche che hanno condotto Renata Polverini, candidata Presidente del centrodestra, ad affermarsi con una percentuale del 51,14%. Non è stata una vittoria eclatante. Emma Bonino ha ottenuto complessivamente il 48,32% dei consensi sfiorando così un successo su cui, un mese prima delle elezioni, nessuno avrebbe scommesso un solo centesimo. Lo scarto tra le due candidate, su tutto il territorio regionale, è stato - in valore percentuale - del 2,82% e in valore assoluto di poco più di 70mila voti.
C’è da dire che, nelle precedenti elezioni regionali, il candidato del centrosinistra Marrazzo aveva vinto con il 50,69% dei consensi. Inoltre, sempre sul piano regionale, entrambe le candidate ricevono più voti delle coalizioni che le sostengono: Polverini quasi 150mila voti in più; Emma Bonino oltre 146mila voti in più.
Esaminando i voti delle coalizioni, il centrosinistra (stavolta ampliato anche alla Lista Bonino-Pannella) ha ricevuto il 48,31% dei consensi, sostanzialmente in linea con il 2005 (in cui aveva ottenuto il 48,49%), mentre il centrodestra raggiunge il 51,37% (+1,10% rispetto al 2005).
I dati mostrano il crollo dei partiti a sinistra del PD (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, SEL e Verdi, con un complessivo 3,96%) e l’ulteriore calo dei consensi per il PD (-1,84% rispetto alle europee 2009).
Va registrato il consistente ridimensionamento del PDL (dal 43% circa delle politiche 2008, al 42% circa delle europee 2009, al 38% circa - Lista Polverini inclusa - delle Regionali 2010). In crescita costante, dal 2005 al 2010, l’IDV e, dal 2008 al 2010, l’UDC. Il partito di Casini, il cui apporto è stato determinante per la vittoria della Polverini, riceve tuttavia, nel 2010, consensi pari al 6,13%, cioè al di sotto di quelli avuti alle Regionali 2005 (7,85%) e alle Politiche 2006 (6,94%).
La Lista Bonino-Pannella, infine, attestatasi a quota 3,30%, pari a 81.017 voti, guadagna rispetto alle Europee 2009 appena lo 0,27% in valore percentuale, mentre in valore assoluto riceve oltre 3mila e 100 voti in meno. In altre parole, noi Radicali non abbiamo beneficiato dell’effetto traino della nostra candidata Presidente. E forse questa è una cosa che va approfondita e compresa. Molto ancora ci sarebbe da dire e da aggiungere; per chi è interessato, in calce trova alcuni importanti dati sul voto regionale nel Lazio e sul suo esito.

Lo stallo delle attività dell’Amministrazione regionale
La cosa più grave è che il funzionamento dell’Amministrazione regionale, a causa di uno stallo politico, è rimasta ingessata per settimane: prima nell’attesa della formazione della Giunta, poi nell’attesa della convocazione del primo Consiglio che si è tenuto il 12 maggio scorso, per restare di nuovo bloccato per due mesi, poi in attesa della costituzione delle Commissioni consiliari e delle relative presidenze, poi per un cambio di alcuni assessori in Giunta, poi in attesa delle deleghe assessorili, e così via. I primi sei mesi di governo di Renata Polverini sono stati tutto un dilatarsi dei tempi, una estenuante attesa, un impedimento dietro l’altro, un immobilismo tipico del Potere fine a se stesso. Basti soltanto pensare che solamente il 3 agosto si è potuta svolgere la prima seduta della Commissione Affari Costituzionali e Statutari. Il Presidente della Commissione, ha subito evidenziato il suo sconcerto per il fatto che la Presidenza del Consiglio non aveva proceduto, fino al giorno prima, all’assegnazione per competenza di alcun atto. Solo dopo l’avvenuta convocazione della Commissione erano pervenuti gli atti relativi all’istituzione di altre 5 commissioni. Il Consiglio è già articolato in ben 16 commissioni, il doppio di quelle istituite nella regione Lombardia e più di quante ne ve siano alla Camera dei Deputati. Il dibattito, in quell’occasione, ha evidenziato i primi argomenti che sarebbero stati poi affrontati in vista della modifica del Regolamento del Consiglio regionale e le proposte di modifica della Legge elettorale. Per entrambi i punti, è bene specificarlo, c’è l’intenzione di tener conto del lavoro già istruito nel corso della precedente legislatura regionale. In quella sede, infine, ci si è soffermati sull’opportunità o meno che ogni Proposta di legge debba passare o no al vaglio di questa Commissione per la verifica di attinenza al dettato statutario. Questo problema si è posto in relazione al fatto che il Comitato di garanzia statutaria, previsto dall’articolo 68 dello Statuto, non è mai stato costituito. La nostra posizione è stata quella di dar seguito a quanto stabilito dallo Statuto costituendo il Comitato di garanzia statutaria, lasciando quindi che questa Commissione possa invece concentrarsi sulle già vaste competenze specifiche ad essa attribuite.

L’attività del Gruppo radicale
Al centro dell’impegno del gruppo della Lista Bonino-Pannella “Federalisti europei”, in questo scorcio di legislatura, vi sono state numerose iniziative seppure nel deserto di un’Amministrazione che procede così a rilento da apparire ferma.
L’attività del Gruppo Radicale alla Regione Lazio, fin dal primo momento, si è focalizzata sui regolamenti interni del Consiglio regionale e delle Commissioni per conoscere le “regole del gioco” e subito abbiamo riscontrato sul Regolamento del Consiglio che dicesi coordinato con lo Statuto, una miriade di incongruenze; il segnale di come non venga ritenuto lo strumento basilare della gestione dei lavori è apparso subito chiaro e a breve abbiamo potuto riscontrare come le “regole” si era abituati ad adattarle volta per volta fra le parti.
Abbiamo cercato di conoscere il funzionamento degli uffici e delle pratiche amministrative, i vari iter burocratici e le relative organizzazioni interne, ponendo particolare attenzione sullo studio e sul controllo delle varie fasi riguardanti l’amministrazione. Insomma, ci siamo messi a studiare per capire dove ci trovavamo e a che punto era arrivata la degenerazione partitocratica regionale.
A tal proposito, una questione va subito evidenziata: nel Consiglio regionale del Lazio ci sono sì le opposizioni, ma non c’è una coalizione organizzata e coesa, composta dalle forze e dalle liste che hanno sostenuto Emma Bonino alla presidenza della Regione. Non esiste un coordinamento delle forze che compongono la minoranza, non vi è una strategia comune o un luogo dove elaborare una proposta complessiva delle opposizioni o dove coordinare le attività di controllo o dove, semplicemente, le liste che hanno sostenuto Emma possano ritrovarsi per ambire a competere sul piano della capacità di governo. Ma non ci arrendiamo.
Da parte nostra, l’impegno c’è. Come pure la disponibilità. Il problema è che, considerate le abitudini ormai pluriennali del sistema vigente, anche il centrosinistra preferisce agire diviso, lavorare in maniera disgregata e disgregante, addirittura ci risulta che si siano svolte e siano state convocate delle riunioni alle quali non siamo stati chiamati a partecipare. Evidentemente c’è una diffidenza nei nostri confronti.
Forse i nostri metodi di trasparenza e di legalità non sono molto apprezzati, neppure dall’altra gamba del regime partitocratico.
Il Regolamento del Consiglio permette a ciascun consigliere di depositare documenti e partecipare con diritto sia di parola in qualsiasi commissione, limitando il diritto di voto ai soli membri di ciascuna commissione consiliare.
Giuseppe Rossodivita è membro della Commissione “Affari Costituzionali e Statutari” e della Commissione “Vigilanza sul pluralismo dell’informazione”, nonché della Giunta per il Regolamento.
Rocco Berardo è membro della Commissione “Sanità” e della Commissione “Scuola”.
Scontiamo il fatto di non essere membri dell’Ufficio di Presidenza e della Commissione “Bilancio” che sono due punti chiave del Consiglio Regionale.
Nonostante l’inerzia dei lavori del Consiglio, noi abbiamo attivato tanto gli strumenti di sindacato ispettivo quanto le funzioni legislative depositando interrogazioni, mozioni e proposte di legge, di cui trovate in calce l’elenco con una sintesi dei contenuti, aventi come oggetto: il diritto dei cittadini a “conoscere per deliberare”, la trasparenza, gli incarichi, gli impegni economici; la tutela dei diritti della persona senza discriminazioni; la tutela dell’ambiente; alcuni casi di malasanità; il forte incremento dei parti cesarei nella Regione Lazio; la questione delle carceri e le condizioni dei detenuti, a cominciare dai minori; il piano di riassetto dei parchi; il Prezzario regionale degli oneri sulla sicurezza nei cantieri temporanei e mobili; la situazione del PTPRG, cioè del Piano Territoriale Paesistico Regionale Generale; la dismissione dei Beni di proprietà dell’Arsial; l’urbanistica fino ad arrivare al malfunzionamento della linea B della metropolitana di Roma.
La sessione di Bilancio
Nell’estate scorsa, a ridosso della chiusura estiva, si è affrontato il provvedimento di Assestamento del Bilancio. Il documento è stato presentato dalla Giunta unitamente al cosiddetto “collegato”.
Il primo documento riguarda appunto l’assestamento tra quanto inserito nel Bilancio preventivo, approvato a dicembre dell’anno prima, e le variazioni rilevabili a metà esercizio, il collegato invece inserisce nuove norme; ma il collegato, secondo le norme vigenti al momento della presentazione, è previsto solo in sede di esame della legge finanziaria, quindi alla fine di ciascun anno per l’anno successivo. Le amministrazioni precedenti hanno utilizzato il sotterfugio di inserire, forzatamente, in sede di assestamento oltre alle variazioni, anche nuove disposizioni. L’attuale Giunta, volendo rendere più trasparente quanto effettivamente era relativo a modifiche rispetto al preventivo e quanto a nuovi provvedimenti, ha proceduto alla presentazione di due distinti documenti.
Gli esponenti della precedente maggioranza si sono maldestramente fatti paladini del rispetto delle regole contestando tale procedura non consentita dalla Legge di Bilancio, ma contestualmente ammettendo che loro stessi avevano fatto ricorso a una forzatura sull’assestamento. La maggioranza è stata costretta, non volendo rinunciare all’inserimento di nuove norme, a seguire una procedura allo stesso modo irregolare, inserendo però la modifica legislativa che d’ora in poi consentirà di presentare un collegato anche in sede di assestamento di Bilancio.
Con il documento relativo all’Assestamento di Bilancio abbiamo certificato subito la gravità della situazione, non solo relativamente ai saldi, ma anche agli interessi che poco si differenziano a seconda della maggioranza che governa. E’ emersa l’evidenza di quel monopartitismo imperfetto che da anni denunciamo.
Innanzi tutto abbiamo riscontrato che il disavanzo che c’era da accertare esplodeva dell’80% rispetto a quello previsto con il Bilancio preventivo approvato nel dicembre precedente. Abbiamo immediatamente denunciato ed evidenziato tale incremento che, per abitudine o per interesse, veniva fatto passare nel silenzio come normale. Abbiamo domandato: “E’ normale questo disavanzo? Cosa nasconde un così cospicuo incremento?”. Le risposte sono state le più varie e insulse possibili, alla fine si è accertato che derivava da ingenti maggiori spese sostenute e da un mancato incasso relativo a un mutuo che invece era stato inserito.
Nell’affrontare l’esame, sia in Commissione che in Aula abbiamo depositato numerosi emendamenti alla manovra relativi a diversi capitoli di spesa.
Abbiamo proposto una diversa allocazione degli stanziamenti, con particolare attenzione alle condizioni di vita dei detenuti, ai rifiuti, alla lotta all’usura, ai trasporti, al dissesto idrogeologico e alla sanità; nonché interventi per la riduzione della spesa corrente tagliando fondi principalmente in relazione alla promozione della conoscenza della Regione Lazio in Italia e all’estero ivi compresi quelli per fiere, mostre, convegni e seminari, i fondi destinati agli enti di culto, nonché gli ingenti stanziamenti destinati alle consulenze e alle ristrutturazioni della sede del Consiglio regionale che negli ultimi due anni hanno pesato per circa 9 milioni di euro l’anno. I risparmi così realizzati, abbiamo proposto che restassero a disposizione in appositi fondi di riserva per futuri provvedimenti legislativi.
Con le nostre proposte abbiamo cercato di riequilibrare la spesa e gli investimenti in quei settori che anche la Presidente Polverini, in campagna elettorale, indicava come priorità per le imprese, ma soprattutto per i cittadini del Lazio.
L’Assestamento sottoposto all’approvazione del Consiglio dalla Giunta prevedeva anche lo storno relativo allo stanziamento, previsto in precedenza, di Euro 200 mila per il programma di “Trasparenza totale e responsabilizzazione amministrativa”, oltre a introdurre il mantenimento di tale stanziamento abbiamo anche proposto che tutti i documenti relativi al Bilancio e ai suoi allegati, con il dettaglio delle voci interessate dall’assestamento e delle relative ragioni di assestamento, nonché le delibere della Giunta sui provvedimenti per cui ci si accinge a fornire le deleghe, sostanzialmente in bianco, siano rese pubbliche sul sito istituzionale con l’indicazione dei criteri scelti tanto per le nomine, quanto per le altre decisioni quali, ad esempio, lo scioglimento o meno delle società o enti partecipati dalla Regione Lazio.
Fra i documenti, di cui proponiamo la pubblicazione - che deve esser fatta con il fine di garantire la massima trasparenza dell’azione amministrativa, pertanto gli atti e i documenti della Regione Lazio, devono essere redatti con un linguaggio chiaro e comprensibile; l’eventuale uso di termini tecnici, giuridici, nonché di sigle e abbreviazioni deve essere seguito dall’esplicitazione del rispettivo significato assicurando la comprensibilità anche alle persone con disabilità visive ed uditive -figurano anche gli elenchi delle società e associazioni che usufruiscono di contributi o finanziamenti e dei beni patrimoniali oggetto di possibile dismissione con il dettagliato di tutte le caratteristiche del bene.
La discussione in Aula ci ha visto subito impegnati per segnalare alcune irregolarità legate alla presentazione degli emendamenti, in particolare relativa alla mancata messa a disposizione dei documenti sui predisporre gli emendamenti, denunciando un modus operandi illegittimo, arbitrario e con gravi responsabilità politiche oltre che amministrative. Si è aperto così, in quella sede, il dibattito sulla possibilità di posticipare di qualche ora l’inizio dei lavori consiliari per ripristinare la legalità e permettere la piena attuazione del regolamento interno. Ma il Consiglio, chiamato al voto, ha deciso, a maggioranza, di far proseguire la seduta come previsto dall’ordine del giorno. Sull’Assestamento di Bilancio, unico vero momento legislativo di questi primi sei mesi, abbiamo fatto opposizione fino alla fine. Soprattutto durante la seduta fiume che è andata avanti per tutta la notte dove un altro episodio palesemente illegale è stato compiuto: intorno alle ore 5 del mattino, si è proceduto al conteggio e alla validità di un voto nonostante mancasse il numero legale. Per poi aggravare il già evidente vulnus facendo ripetere il voto, ma soltanto dopo aver permesso ai consiglieri assenti di rientrare nei loro scranni! Giustificando il tutto come una legittima “controprova”. Del resto, come abbiamo avuto modo di dire anche alla stampa, erano in corso le grandi manovre per non tagliare gli sprechi della partitocrazia. L’opposizione, a quel punto, ha abbandonato l’Aula denunciando la gravissima irregolarità compiuta dalla presidenza del Consiglio. E così, senza più la presenza dell’opposizione nell’Assise, è stato predisposto e votato un maxiemendamento. Alla fine, assenti i gruppi di minoranza, il Consiglio regionale del Lazio, ha approvato alle 10 e 10 di sabato mattina l'assestamento di bilancio con 44 voti a favore, nessun voto contrario e nessun astenuto. Era presente nell’Aula consiliare anche la Governatrice del Lazio, Renata Polverini. Comunque, fino alle 5 di mattina, ovvero fin quando i Radicali della Lista Bonino Pannella sono rimasti in aula, non è passato alcun emendamento delle opposizioni.
Ci siamo trovati di fronte ad una manovra di assestamento sbagliata nei tempi, nel metodo e nel merito, anche se un piccolo merito va riservato all’assessore Cetica che, quantomeno, ha tentato di ingaggiare una battaglia con quei consiglieri regionali che, appena eletti, già pensano alla loro rielezione – con il Presidente della Commissione Bilancio cons. Fiorito (Capogruppo Pdl) che, proprio per questo motivo, ha tenuto il suo assessore dalle ore 15:00 del 3 agosto alle 4:00 del mattino del 4 agosto, letteralmente, in sala d’attesa, prima di iniziare a discutere il testo proposto dalla Giunta in Commissione Bilancio – rivendicando al Consiglio, nonostante il disavanzo di circa 6 miliardi di euro, come da inveterata prassi della Regione Lazio, quote di bilancio di circa 3,5 milioni di euro da utilizzare per l’associazionismo territoriale. In pratica, si tratta di un malcostume dovuto al foraggiamento economico del sistema delle preferenze. Si tratta di un sistema marcio che, per questo motivo, deve essere assolutamente ripensato con l’introduzione del sistema elettorale uninominale. E’ solo grazie all’ostruzionismo del Pdl contro il suo assessore, non certo determinato da commendevoli motivazioni di alta politica, che si è arrivati a convocare il consiglio di venerdì, il 6 agosto, a soli due giorni (sabato e domenica) dalla prevista chiusura.
A breve, se verranno rispettate le scadenze, dovremo affrontare l’iter della Finanziaria e del Bilancio annuale e pluriennale.

Accesso agli atti
L’altro fronte d’iniziativa che ci ha visti impegnati è quello di andare a verificare e meglio chiarire alcuni capitoli di spesa o alcuni servizi appaltati a terzi attraverso la procedura di accesso agli atti consentito agli eletti in Consiglio. Per lo più si tratta di procedure che abbiamo attivato o che sono ancora in fase istruttoria, su questo torneremo più avanti con gli elementi concreti.
I prossimi giorni ci vedranno occupati a garantire trasparenza e controllo rispetto alle nomine che a breve dovranno essere fatte.

Primi risultati positivi

In Commissione “Vigilanza sul pluralismo dell’informazione” abbiamo ottenuto una prima vittoria con il parere favorevole all’unanimità sulla nostra proposta di legge per istituire l’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, oltre ad un importante passo a sostegno della nostra proposta di legge contro le discriminazioni sull'orientamento sessuale che ha ottenuto anch’essa il parere favorevole sui due articoli che erano all’esame della Commissione.
L’impegno militante, oltre che di Consiglieri regionali, ci ha portato ad avviare e rafforzare i contatti diretti con gli iscritti e i simpatizzanti Radicali delle province di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo dando la nostra piena disponibilità a farci carico delle istanze e dei problemi di tutto il territorio regionale.



ATTIVITA’ LEGISLATIVA E ISPETTIVA
dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo

PROPOSTE DI LEGGE REGIONALE
“Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati della Regione Lazio. Disposizioni sulla trasparenza e l’accessibilità alle informazioni.”
3 giugno 2010
Al fine di agevolare il diritto di accesso e di informazione e per incentivare la partecipazione all’attività politica e amministrativa, informata e consapevole, delle persone fisiche e giuridiche, singole o associate, quale presupposto indispensabile alla garanzia di trasparenza, di buona amministrazione e di partecipazione, la presente legge detta principi e linee guida per assicurare, nell’ambito della regione Lazio, la massima trasparenza e conoscibilità dell’azione amministrativa, nonché la massima fruibilità delle informazioni e degli atti.
Tale legge si applica alla Regione Lazio nonché a enti, aziende, società, agenzie, istituzioni, consorzi e organismi comunque denominati, controllati, vigilati e partecipati dalla Regione Lazio ivi compresi gli enti del servizio sanitario regionale, nonché ai concessionari di servizi pubblici regionali e prevede che la Regione operi per rimuovere e prevenire gli ostacoli che di fatto impediscono la piena parità di accesso alle informazioni e alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, con particolare attenzione alle situazioni di disabilità, disagio economico e sociale e diversità culturale.
La trasparenza richiesta riguarderà oltre che tutte le amministrazioni regionali e gli amministratori regionali, siano essi eletti o nominati, anche gli appalti e le procedure concorsuali e selettive per il personale della Regione.
COFIRME: la PdL è stata sottoscritta anche dai capogruppo di Partito Democratico, Italia dei Valori, Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà, Verdi, Socialisti e Lista Civica per Bonino.
ITER: la PdL è stata esaminata dalla III Commissione - Vigilanza sul pluralismo dell'informazione -ove ha ottenuto parere favorevole all’unanimità; dovrà passare al vaglio della XII Commissione - Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa e della VI Commissione - Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione per poi approdare in Consiglio.

“Modifica alla legge regionale 16 giugno 2003, n. 16” su gratuità trasporto pubblico.”
3 giugno 2010
La legge regionale n. 16/2003 dispone la circolazione gratuita, per motivi di servizio, sui mezzi di trasporto pubblico per alcuni agenti e ufficiali di diverse forze dell’ordine. Con la modifica della legge regionale 16/03, derivante dall’approvazione della presente P.L., si vuole estendere il beneficio a tutto il personale interessato alla sicurezza pubblica, così come il personale appartenente all’Esercito, alla Marina, all’Aeronautica. Come disposto dall’art. 652 del Codice penale e dall’art. 36 del Regolamento Militare ogni agente e ufficiale deve intervenire, in ogni circostanza della giornata, sia in orario di servizio che fuori.
ITER: Assegnata alla VI Commissione - Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione e alla XVI Commissione – Mobilità.

“Norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.”
12 luglio 2010
Le persone omosessuali e transessuali non hanno tutele sul piano dei diritti e sono spesso oggetto di atti di denigrazione sul piano culturale, mediatico, sociale e politico.
Con tale proposta di legge la Regione Lazio adotta, in attuazione dell'articolo 3 della Costituzione, politiche finalizzate a consentire a ogni persona la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere e promuove il superamento delle situazioni di discriminazione. Garantisce la parità di diritti di ogni persona in ordine al proprio orientamento sessuale o alla propria identità di genere, nonché l'accesso a parità di condizioni agli interventi e ai servizi ricompresi nella potestà legislativa regionale, senza alcuna discriminazione determinata dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere.
ITER: la PdL è stata esaminata dalla III Commissione - Vigilanza sul pluralismo dell'informazione -ove ha ottenuto parere favorevole con l’astensione di PdL e Lista Polverini, dovrà essere esaminata dalla IX Commissione - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali , dalla XII Commissione - Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa e dalla XIII Commissione – Sanità, prima di arrivare in Consiglio.

“Interventi a sostegno delle persone fisiche componenti una famiglia di diritto o di fatto”
14 luglio 2010
La proposta di legge ha come obbiettivo l’estensione dei diritti riconosciuti, oggi, alle sole famiglie fondate sul matrimonio, a qualsiasi famiglia.
Con tale proposta la regione si impegna a promuove ogni iniziativa finalizzata a garantire, ad ogni persona fisica, il diritto alla formazione di una famiglia di diritto o di fatto, rimuovendo ostacoli di ordine sociale, economico, lavorativo, abitativo.
ITER: Assegnata alla IX Commissione - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali e alla VI Commissione - Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione.

“Modifiche alla legge regionale 9 luglio 1998, n. 27 (“Disciplina regionale della gestione dei rifiuti”) e successive modifiche.”
14 luglio 2010
La proposta di legge concernente modifiche alla Legge regionale N° 27 del 9 luglio 1998 nasce con il proposito di armonizzare ed organizzare al meglio le disposizioni inerenti lo smaltimento dei rifiuti nell’ambito della regione, enfatizzando il ruolo della programmazione e della raccolta differenziata, proponendo regole di ottimizzazione anche per il trasporto e lo smaltimento, con uno sguardo attento alla formazione civica nelle scuole e al supporto della ricerca.
ITER: Assegnata alla V Commissione - Ambiente e cooperazione tra i popoli e alla XII Commissione - Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa.

“Modifica alla legge regionale 10 gennaio 1996, n. 4 “norme per la pubblicazione e diffusione del bollettino ufficiale della regione Lazio.”
11 ottobre 2010
La presente proposta di legge è volta al risparmio di risorse e al rispetto ambientale.
Dal 1° gennaio 2001 il Bollettino ufficiale della Regione Lazio è disponibile gratuitamente in forma telematica. Il sistema mette a disposizione strumenti di ricerca ipertestuale che permettono di reperire gli atti pubblicati sul Bollettino senza la necessità di avere a disposizione tutti gli estremi dell’atto stesso, consentendo così di reperire documenti pubblicati anche avendo delle conoscenze generiche sugli stessi, cosa assolutamente non praticabile nel caso di archivio cartaceo.
Nonostante tale ottimo servizio telematico, settimanalmente vengono stampate enormi quantitativi di copie cartacee per la distribuzione gratuita a tutta una serie di destinatari. Copie che per lo più finiscono al macero.
Che tali azioni producono gravi danni ambientali sembra essere una consapevolezza dei più, eppure i comportamenti non sono conseguenti.
Non volendo contribuire, per quanto possibile, alla distruzione delle foreste e all’inquinamento prodotto dagli inchiostri e dalle altre attività di produzione, proponiamo la limitazione della stampa delle copie cartacee in base agli effettivi quantitativi richiesti e venduti.
ITER: Assegnata alla V Commissione - Ambiente e cooperazione tra i popoli e alla XII Commissione - Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa.
“Valorizzazione della pratica del naturismo”
18 ottobre 2010
La proposta di legge prevede che la Regione Lazio promuova le condizioni necessarie per garantire ai cittadini la possibilità di praticare il naturismo.
Per “naturismo” si intende l’insieme delle pratiche di vita sana e prevalentemente all’aria aperta che utilizzano anche il nudismo come forma di sviluppo della salute fisica e mentale attraverso il contatto diretto con la natura.
COFIRME: la PdL è stata sottoscritta anche dal capogruppo dei Verdi.
ITER: da assegnare
MOZIONI
“Nucleare”
22 giugno 2010
Per impegnare il Presidente della Regione e gli assessorati competenti:
- a formalizzare la contrarietà alla localizzazione di centrali nucleari nel territorio regionale, così come più volte ribadito in campagna elettorale, aggiornando il PEAR della regione Lazio e utilizzando ogni altro strumento normativo e amministrativo che possa ritenere utile allo scopo, anche prescindendo dagli esiti dei ricorsi pendenti presso la Corte costituzionale;
- a promuovere una presa di posizione unitaria in sede di Conferenza delle Regioni di contrarietà del “ritorno al nucleare” nel modello di sviluppo di approvvigionamento energetico dell’Italia;
- ad assumere ogni iniziativa idonea alla promozione e valorizzazione di politiche volte a sviluppare l’efficienza energetica a cominciare dalla pianificazione di un piano generale di messa in efficienza degli edifici pubblici della Regione.

“Finanziamento interventi sanitari per malati di parkinson”
19 luglio 2010
Per impegnare il Presidente della Giunta Regionale del Lazio:
- di attivarsi per il finanziamento di questi interventi chirurgici.
- di predisporre al CTO di Roma una struttura dedicata e di mettere a disposizione altri neurochirurghi.

“Installazione di cancelli nelle camere detentive dell’Istituto penitenziario Casa Circondariale “Regina Coeli”
26 Luglio 2010
Per impegnare il Presidente della Regione e gli assessorati competenti:
- di provvedere, nel più breve tempo possibile allo stanziamento effettivo delle risorse economiche previste dalla D.G. 875/2009.
- di attivarsi per fare installare, entro aprile 2011, i cancelli nelle camere detentive che presentano portoncini in legno.

“Consorzio di Cooperative Sociali Riabilitazione e Reinserimento (Ri.Rei)”
28 Luglio 2010
Per impegnare il Presidente della Regione e gli assessorati competenti:
- a dare seguito, senza indugio, alla determina della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria della Regione Lazio, assunta il 2 luglio 2009, di revoca dell’autorizzazione di cui al DPGR n.150/1996;
- a porre in essere tutto quanto necessario alla ricollocazione dei pazienti attualmente in carico alle strutture del Consorzio di Cooperative Sociali Riabilitazione e Reinserimento (Ri.Rei) entro e non oltre 30 (trenta) giorni dall’adozione della presente Mozione;
- ad adoperarsi per garantire un'assistenza terapeutica adeguate per pazienti ivi ricoverati;
- ad attivarsi al fine di salvaguardare i livelli occupazionali dei dipendenti che operano nel centro stesso cercando di preservare la continuità terapeutica secondo la migliore pratica clinica;
- a costituirsi parte civile in tutti quei procedimenti che si dovessero istaurare all’esito della conclusione delle indagini, tuttora in corso, dell’Autorità Giudiziaria.

“Patrimonio della Regione Lazio”
3 agosto 2010
Per impegnare il Presidente della Regione:
- Alla razionalizzazione degli spazi per ridurre l’enorme onere degli affitti che ogni anno la Regione Lazio paga.
- Di censire e valorizzare l’enorme patrimonio immobiliare di sua proprietà, che ad oggi è per la maggior parte sconosciuto.
- Di rendere pubblico, attraverso il sito della Regione Lazio, l’ubicazione e il valore di mercato degli appartamenti, dei fabbricati, dei terreni agricoli, delle aree protette, dei boschi e delle chiese di proprietà regionale.
“Realizzazione dell’Istituto di custodia attenuata per madri detenute di Roma( ICAM)”
6 ottobre 2010
Impegna la Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore ai Rapporti con gli Enti Locali e Politiche per la sicurezza:
- A procedere senza soluzione di continuità e con la devota priorità e comunque entro tre mesi dall’approvazione della presente mozione, con quanto realizzato nella precedente legislatura dalla Commissione consiliare “ sicurezza e lotta alla criminalità della Regione Lazio”agli atti necessari all’effettiva realizzazione dell’Istituto di custodia attenuata per madri detenute di Roma.

“Sostegno alla richiesta di istituire una Commissione di inchiesta o indagine sul comportamento dell’Italia riguardo la guerra in Irak”
8 ottobre 2010
Impegna il Presidente della Regioen Lazio:
- a sostenere l’iniziativa nonviolenta per l’istituzione di una Commissione di inchiesta o di una indagine ufficiale sul comportamento avuto dal nostro paese nella vicenda precedente alla guerra in Irak;
- a richiedere ai Presidenti delle altre Regioni di sostenere tale proposta.

“Richiesta di intervento al Governo italiano affinché venga scongiurata pena di morte per Tarek Aziz”
27 ottobre 2010
Impegna il Presidente della Regioen Lazio:
- a chiedere al Governo italiano di intervenire con urgenza nei confronti delle autorità irachene perché sia evitata l’esecuzione di Tarek Aziz e dei suoi coimputati, coerentemente con la straordinaria iniziativa nonviolenta, parlamentare, istituzionale e di opinione pubblica che il 18 dicembre 2007 ha portato allo storico risultato dell’approvazione della “Moratoria Universale della pena di morte” da parte dell'Assemblea Generale dell’ONU;
- farsi promotore presso i partner europei di una formale richiesta alle autorità irachene di reintrodurre la moratoria sulla pena di morte stabilita in Iraq dopo la caduta di Saddam Hussein, al fine di rafforzare il completamento della transizione democratica dell’Iraq secondo i principi di uno stato di diritto che rispetta i più alti standard delle giustizia internazionale.

INTERROGAZIONI
“Provvedimento di nomina di Renata Polverini Commissario Sanità”
12 maggio 2010
Per sapere:
in quale modo i tagli di 1,3 miliardi di Euro verranno distribuiti nelle singole voci di spesa della Regione e quali iniziative per scongiurare questi tagli sono state attivate; per quale motivo la Regione Lazio risulterebbe al più penalizzata dai dati del Governo in proporzione al numero degli abitanti; vista la stima maggiore di possibili riduzioni di spesa alla voce trasporti, quale iniziative intende affrontare la Giunta in relazione alla già grave situazione di emergenza in cui si trovano i trasporti nella Regione Lazio.

“Mancanza di tutele per famiglia di Terracina”
21 giugno 2010
Per sapere:
quali iniziative intende attivare per dare un sostegno economico finanziario alla Sig.ra Marzia D’Onofrio e/o, almeno, garantire il completamento degli studi universitari al figlio; se non ritenga urgente intervenire per offrire garanzie e tutele anche alle coppie conviventi sia eterosessuali che omosessuali.

“Manovra economica del Governo, i tagli alla Regione Lazio”
14 luglio 2010
Per sapere:
in quale modo i tagli di 1,3 miliardi di Euro verranno distribuiti nelle singole voci di spesa della Regione e quali iniziative per scongiurare questi tagli sono state attivate;
per quale motivo la Regione Lazio risulterebbe la più penalizzata dai tagli del Governo in proporzione al numero degli abitanti;vista la stima maggiore di possibili riduzioni di spesa alla voce trasporti, quali iniziative intende affrontare la giunta in relazione alla già grave situazione di emergenza in cui si trovano i trasporti nella Regione Lazio;

“Ragioni del mancato funzionamento della struttura di radioterapia del’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata”
16 luglio 2010
Per sapere:
quali siano le ragioni e le responsabilità, per le quali l’apparecchiatura sanitaria in oggetto non è ancora in funzione, e entro quale termine tale apparecchiatura sarà utilizzabile dai molti pazienti che di giorno in giorno vivono una attesa sempre più insostenibile.

“Esito, reperibilità e motivazioni del protocollo operativo per l’uso dell’RU486”
16 luglio 2010
Per sapere:
se sia reperibile in fonti ufficiali e se sia stato comunicato alla strutture interessate il protocollo operativo per l'uso della Ru486 esclusivamente in regime di ricovero ordinario; se sia stata prodotta e quale sia l’esito della relazione dell’Agenzia di Sanità Pubblica volta ad individuare il fabbisogno dei posti letto; come intende la giunta, così come affermato dal sub Commissario Morlacco, bloccare l’erogazione di un farmaco regolarmente registrato in Italia; se non ritiene la giunta, nell’ostacolare l’accesso al farmaco, di violare i diritti di autodeterminazione del paziente e la libertà terapeutica del medico, in totale disaccordo con le indicazioni derivanti dalle evidenze scientifiche come risulta dalla letteratura internazionale; quali siano le ragioni per cui le cittadine, le pazienti del Lazio, a differenza di quelle della Puglia e dell’Emilia Romagna, sono discriminate nei confronti dell’accesso ad un trattamento legale e sicuro.

“Inquinamento causato da mozziconi di sigaretta ”
16 luglio 2010
Per sapere:
di quali informazioni sia in possesso la Giunta rispetto ai dati riferiti in premessa riguardanti la Regione Lazio; quali misure si intenda promuovere per ridurre il fenomeno e indurre i cittadini al rispetto dell’ambiente e a comportamenti responsabili e tutela del paesaggio.

“Vicenda di malasanità in ospedale della Regione Lazio”
16 luglio 2010
Per sapere:
se quanto sopra riferito corrisponde al vero; in caso affermativo, come si giustifichi simile, incredibile episodio, e quali iniziative si intendono adottare, sollecitate, promuovere per accertare eventuali responsabilità in ordine all'episodio sopra esposto.

“Modernizzazione e potenziamento tratta ferroviaria Prima Porta - S.Oreste”
16 luglio 2010
Per sapere:
quali siano gli intendimenti a riguardo delle premesse e come la Presidenza e l’assessorato competente intendano procedere al fine di non perdere il finanziamento assegnato dall’Unione Europea.

“Grave situazione mancata manutenzione strade Roma e Lazio”
19 luglio 2010
Per sapere:
se sia a conoscenza della dimensione del problema, se conferma i dati riferiti e quali misure si intenda promuovere in merito e a sostegno alla manutenzione delle strade danneggiate e rispetto alla gravità dei danni subiti dalle persone;
“Tassazione decisa dal Comune di Roma per riprese video città di Roma”
19 Luglio 2010
Per sapere:
se non ritenga che questi aumenti siano in netta contraddizione con il fatto che il mercato del cinema e dell’audiovisivo, della Regione Lazio, è la prima industria e che occorrerebbe pertanto evitare di incrementare tasse ed imposte; se non ritenga che l’operato della Giunta del Comune di Roma, riguardo la delibera citata in premessa “determinazione di tariffe e tassi di copertura del costo di gestione dei servizi pubblici a domanda individuale per l’anno 2010”, sia in netta contraddizione con quanto sostenuto dalla Presidente della regione Lazio lo stesso giorno a Castel Sant’Angelo alla cerimonia inaugurale dedicata alla fiction, e precisamente: “il Roma Fiction Fest andrà avanti, la Regione lo rifinanzierà. Questa è una manifestazione importante che non solo crea le condizioni affinché si sviluppi la fiction nel nostro paese, ma anche garantisce la promozione delle produzioni italiane nei mercati esteri. In termini economici è quindi un’attività che va sostenuta.

“Abusivismo, privatizzazioni e leggi inapplicate spiagge del Lazio”
19 Luglio 2010
Per sapere:
di quali informazioni sia in possesso la Giunta rispetto ai dati riferiti in premessa riguardanti la situazione delle spiagge della Regione Lazio; se e come intenda monitorare le diverse cause del fenomeno della progressiva riduzione dell’accesso libero alle spiagge; se e quali azioni intenda promuovere per assicurare una regolamentazione unitaria ed omogenea della gestione delle spiagge del Lazio ed il diritto di tutti al libero accesso ai litorali;

“Cave dismesse, monitoraggio, ripristino ambientale e contrasto dell'infiltrazione criminale nella gestione del materiale estratto.”
20 Luglio 2010
Per sapere:
quale sia il numero esatto delle cave autorizzate, dismesse ed in attesa di ripristino e l'entità dei canoni concessori annualmente versati; quali iniziative siano state adottate dagli enti locali interessati, ognuno per le rispettive competenze, ove se ne sia presentata la necessità al fine garantire il rispetto delle norme regionali, nazionali ed europee a tutela della sicurezza del territorio, e dell'integrità del paesaggio; quale sia il numero delle ispezioni e gli esiti della attività complessiva dell’Ispettorato di Polizia Mineraria della regione, soprattutto in merito alle dichiarazioni degli esercenti di cava rispetto alle quantità del materiale estratto ed al rispetto dell’obbligo del ripristino esaurita l’attività; come intende garantire l’obbligo di ripristino per quelle attività estrattive che non hanno presentato apposite garanzie fideiussorie presso i rispettivi comuni perché in attività prima della legge regionale n. 1 del 1980 che ne ha disposto l’obbligo; quali iniziative si intendano assumere, per quanto di competenza, per avviare i necessari programmi mappatura, monitoraggio e ricomposizione ambientale, rendendo immediatamente coercibile l'obbligo della ricomposizione medesima a carico dei soggetti responsabili delle attività illecite; se si intenda, anche per il tramite delle strutture sanitarie regionali, promuovere uno studio che sia diretto a valutare i principali effetti che le attività estrattive possono avere sulla salute dei cittadini e per evitare, ridurre, e possibilmente compensare rilevanti effetti negativi, e l'eventuale pericolosità determinata dalle polveri sottili, i carbonati di calcio misti a silicio; se ed in quanti casi la Regione sia stata coinvolta nei procedimenti di rilascio di autorizzazioni alla coltivazione di cave in aree sottoposte a vincoli paesaggistici e con quale esito; se gli Uffici Regionali abbiano notiziato e collaborino con l'Autorità Giudiziaria in relazione alla prevenzione delle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione delle cave e dei materiali estratti con particolare riferimento agli appalti nel settore edilizio; se, ed in quanti procedimenti inerenti i crimini ambientali posti in essere nel Lazio, la Regione si è costituita parte civile.
“Inidoneità all’accreditamento presso la Regione Lazio dell’U.O.C di medicina Penitenziaria e Patologie di Dipendenza della Casa Circondariale di Regina Coeli”
28 Luglio 2010
Per sapere:
se non si ritiene opportuno procedere ad una ispezione volta ad accertare la permanenza dei requisiti di legge richiesti che portarono all’accreditamento della regione Lazio con delibera prot. n. 12216 del 10/02/2003, contestualmente vagliando l’effettivo utilizzo dei macchinari necessari per l’elettrostimolazione in rapporto alla necessità dei soggetti reclusi anche controllando la presenza di personale medico e paramedico nel rapporto numerico sufficiente per il numero di prestazioni e durata che la struttura afferma prestare prevedendone un’eventuale potenziamento.

“Proibizionismo sulla prostituzione e danni causati dai tagli agli interventi alla lotta alla tratta contro lo sfruttamento nella Regione Lazio”
28 Luglio 2010
Per sapere:
quali iniziative in ambito regionale sono previste per sopperire alle inevitabili carenze che i tagli del Governo alla lotta alla tratta della prostituzione causerà anche rispetto alla meritoria attività di associazioni di volontariato che operano nel territorio; se non ritenga urgente sollecitare il Governo a convocare al più presto il tavolo tecnico sulla tratta composto da Istituzioni centrali e locali ed al terzo settore – istituito formalmente, ma mai realmente attivato – per ridefinire insieme l’assetto complessivo di aiuto alle vittime; quali interventi sono stati previsti per fare fronte alle problematiche derivanti dal fallimento delle politiche proibizioniste in materia di prostituzione attivate dal comune di Roma che hanno spostato il fenomeno nelle strade confinanti del territorio della Regione.

“Roma - Latina”
29 luglio 2010
Per sapere:
Se ad oggi sono stati notificati da uno o più soci privati di Arcea alla Regione Lazio atti di nomina di arbitri e domanda di arbitrati; in caso di risposta positiva, quali società hanno fatto richiesta di arbitrato e a quanto ammonta la richiesta di presunti danni. Sempre in caso di risposta positiva quale sia la situazione del procedimento arbitrale e quali atti la Regione Lazio intende porre in essere.

“Metro C di Roma”
5 agosto 2010
Per sapere:
Quali sono i motivi che, per la tratta T3, hanno portato alla radicale modifica del progetto ed alla lievitazione del costo da 519 milioni a 1,310 miliardi di Euro.
Quali ulteriori modifiche e quali opere sono state successivamente definanziate nell’ambito della decisione del CIPE del 22 luglio 2010 e a carico di chi saranno successivamente posti gli oneri relativi a tali opere de finanziate.
Quale è, ad oggi, il reale stato di progettazione e di finanziamento della tratta T2.
Se non ritengano aberrante o quanto meno imprudente aprire i cantieri per la realizzazione della tratta T3 senza ancora conoscere nulla della tratta T2.
Per quale motivo l’Ufficio VIA della Regione è rimasto fermo al progetto del 2003 e non ha mai ritenuto necessario e doveroso, tenendo conto degli enormi e molteplici cambiamenti apportati in più riprese, sia al progetto dell’opera che ai relativi costi, riaprire le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale per permettere ai cittadini, nel rispetto della legge italiana e delle direttive europee, di partecipare al processo decisionale relativo alla progettazione e realizzazione di un’opera pubblica che è la più importante oggi in Italia e che rischia di diventare anche la più oscura.

“Ufficio di rappresentanza della Regione Lazio a Bruxelles”
9 agosto 2010
Per sapere:
il costo sopportato dalla Regione Lazio per l’ufficio di rappresentanza in oggetto, dalla sua costituzione e per ciascuna annualità; quale sia il personale impiegato, le mansioni svolte, i curricula di ciascuno, i criteri di assegnazione all’ufficio e la valutazione ai fini della progressione in carriera dei funzionari e dei dirigenti; se detto ufficio si avvale della collaborazione di consulenti esterni, quale la tipologia e l’entità degli eventuali contratti stipulati con i consulenti, i curricula degli stessi; quali le funzioni svolte, l’utilità effettiva della presenza a Bruxelles di questo ufficio, se non si ritiene opportuno di eliminare tale fonte di spesa; quali altri uffici di rappresentanza sono attivi al di fuori dei confini nazionali, le funzioni svolte dai medesimi ed i costi.

“Malfunzionamenti linea B della metropolitana di Roma”
25 agosto 2010
Per sapere:
se non si ritenga opportuno e urgente predisporre e accertare le ragioni per cui quanto segnalato in premessa si sia potuto verificare e per quale motivo non si siano potute attivare con celerità le azioni atte a bloccare il segnale audio del treno; se non ritenga che quanto segnalato sia solo una piccola parte dei disguidi che quotidianamente affliggono il sistema dei trasporti locali nella regione Lazio con danni diretti ai cittadini ed ai turisti; quali iniziative sono state messe in campo per limitare il più possibile i disguidi molto diffusi nel sistema regionale dei trasporti.

“Forte incremento dei parti cesarei nella Regione Lazio”
25 agosto 2010
Per sapere:
se non si ritenga opportuno ed urgente predisporre e accertare le ragioni per cui si è passati in ambito regionale da poco più del 10% del 1980 dei parti cesarei, a quasi il 40% del 2008 ben al di sopra dei valori riscontrati negli altri paesi europei; quali iniziative in ambito regionale, intende promuovere, sollecitare ed adottare per la piena attuazione delle linee guida predisposte dall’Istituto Superiore di Sanità per quel che riguarda parti cesarei e vaginali.
“Dismissione Beni di proprietà di A.R.S.I.A.L.”
1 settembre 2010
Per sapere:
quanti e quali siano i beni dismessi dall’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio e per quale importo; i criteri di valutazione dei canoni per la concessione degli immobili, ovvero i criteri per la valutazione degli immobili dell’A.R.S.I.A.L. ai fini della dismissione; i criteri di valutazione ai fini dell’aggiudicazione delle gare per l’affidamento in concessione amministrativa dei beni A.R.S.I.A.L.; in modo specifico i verbali di gara con cui sono stati aggiudicati in concessione amministrativa gli immobili siti a Roma, in via Tullio Giordana e in via Arcore; se è intenzione dell’attuale amministrazione regionale di bloccare le cessioni che non si sono ancora perfezionate, al fine di verificare che i beni dell’A.R.S.I.A.L. in fase di dismissione non siano stati esageratamente sottostimati; per quale motivo necessita ancora il commissariamento speciale dell’A.R.S.I.A.L., e quali provvedimenti si intende prendere per far tornare l’A.R.S.I.A.L. alle condizioni ottimali per lo svolgimento del proprio compito istituzionale.

“Prezzario regionale degli oneri sulla sicurezza nei cantieri temporanei e mobili”
2 settembre 2010
Per sapere:
se intende realizzare e, quindi, rendere effettivamente fruibile il Prezzario regionale del Lazio che disciplini i costi degli oneri sulla sicurezza ed igiene nei cantieri temporanei e mobili.

“Situazione del PTPRG Piano Territoriale Paesistico Regionale Generale.”
2 settembre 2010
Per sapere:
per sapere a che punto sia, attualmente, l’iter amministrativo per la completa attuazione del PTPRG.

“Inquinamento delle coste laziali”
8 settembre 2010
Per sapere:
quanti e dove siano dislocati i depuratori fognari funzionanti lungo la costa del Lazio; se risulta vero che le coste di Formia, Minturno e Gaeta siano totalmente prive di impianti di depurazione; quali provvedimenti si ritiene di prendere per tutelare la costa regionale dall’inquinamento.

“Progettazione, realizzazione e gestione dell’estensione dell’attuale sistema di comunicazione radio servizio di Emergenza sanitaria 118 nelle zone della Regione Lazio”
9 settembre 2010
Per sapere:
se effettivamente risulta già stipulato un contratto tra Ares 118 ed Elitalia che prevede, oltre all’erogazione del servizio di elisoccorso, la realizzazione e la gestione dell’estensione dell’attuale sistema di comunicazione radio servizio di Emergenza sanitaria 118 nelle zone della Regione Lazio non ancora coperte da tale servizio; se, in caso positivo, non ritenga doveroso revocare, in parte qua, la DGR 14/2009 POA e la conseguente Determina che prevede un inutile impegno di spesa di € 4.001.227,44.

“Gravi carenze acquedotto Camuccini Comuni di Formello e Sacrofano”
16 settembre 2010
Per sapere:
quali siano le attuali condizioni delle acque dell’acquedotto Camuccini; quali azioni sono state avviate per accertare le cause della presenza di arsenico nelle acque dell’acquedotto “ Camuccini”; se e quali lavori siano stati eseguiti in merito ai gravi problemi riferiti dai Nas nella relazione sull’ispezione del 10/10/2008; quali azioni sono state avviate per monitorare ed accertare gli effetti che l’uso potabile dell’acqua contaminata, fino alla sua interdizione può aver avuto sugli abitanti i comuni di Formello e Sacrofano, quale ne sia stato l’esito e quali rimedi posti in atto per quanto di competenza della Regione Lazio.

“Affidamento incarichi di Direttore delle Direzioni Regionali”
16 settembre 2010
Per sapere:
se è intenzione dell’attuale amministrazione di rendere immediatamente pubblica la documentazione istruttoria completa relativa alle procedure di affidamento delle strutture verticali vacanti, in corso e già adottate; se è intenzione dell’attuale amministrazione di rendere immediatamente pubblico l’assetto organizzativo delle posizioni dirigenziali vacanti, dei titoli e requisiti di professionalità necessari per coprirle e la esplicitazione dei criteri di scelta adottati; se è intenzione dell’attuale amministrazione di acquisire un’effettiva disponibilità dei dirigenti interni e la valutazione obiettiva degli stessi; se è intenzione dell’attuale amministrazione di sospendere nel frattempo le procedure in corso e l’efficacia di quelle già adottate.

“Stato di attuazione della procedura di approvazione dei Piani dei Parchi Nazionali presenti nella regione Lazio”
17 settembre 2010
Per sapere:
se il Presidente della Giunta Regionale dispone di informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento delle procedure finalizzate all’approvazione dei documenti di pianificazione e gestione delle aree protette nazionali ricadenti all’interno dei confini della regione Lazio; se e cosa intende fare per sollecitare, di concerto con il Ministero dell’Ambiente, del Territorio e della Tutela del Mare, gli organi dell’Ente Parco del Circeo a procedere all’adozione del Piano e al successivo inoltro alla Regione; se intende ricercare con la necessaria urgenza le necessarie intese con il Ministero dell’Ambiente, del Territorio e della Tutela del Mare, e in modo particolare con le Regioni confinanti - il cui territorio è parzialmente compreso all’interno dei Parchi nazionale sopra richiamati - per avviare una cooperazione tecnico-istituzionale che consenta di procedere a una sollecita approvazione dei Piani del Parco che risultano redatti da diversi anni ovvero a un loro eventuale e necessario aggiornamento, alla definizione di iniziative congiunte e alla sperimentazione di forme di governance in grado di assicurare la piena effettività degli strumenti di pianificazione e gestione delle aree comprese nei Parchi nazionali prima richiamati.

“Parco naturale regionale del complesso lacuale Bracciano-Martignano stato giuridico dell’area nella quale si trovano “Le Mura di Santo Stefano” e mancanza di segnaletica descrittiva del complesso”
17 settembre 2010
Per sapere:
se sia a conoscenza del fatto che l’ente regionale “Parco naturale regionale del complesso lacuale Bracciano-Martignano” abbia avviato le procedure necessarie ad acquisire l’area nella quale si trova il complesso monumentale “Le Mura di Santo Stefano” ovvero a renderla accessibile al fine di un effettivo godimento del bene in questione; se, in difetto di un’iniziativa dell’ente regionale di gestione dell’area naturale protetta Bracciano Martignano, intenda promuovere, ai sensi dell’art. 36 della legge 29 del 1997, un’iniziativa della Regione finalizzata ad acquisire l’area all’interno della quale si trovano le cosiddette Mura di Santo Stefano; se intende porre all’attenzione del Commissario straordinario del “Parco naturale regionale del complesso lacuale Bracciano-Martignano” i fatti sopra esposti e sollecitarlo, nelle more di una ridefinizione dello stato giuridico dell’area all’interno della quale si trovano le cosiddette Mura di Santo Stefano, a fare quanto di sua competenza per assicurare l’immediata installazione di una segnaletica descrittiva del monumento in questione.

“Mancata Realizzazione del Mercato dei Fiori Regionale nel comune di Aprilia”
17 settembre 2010
Per sapere:
quali siano le ragioni e le eventuali carenze e inadempienze che abbiano condotto al mancato finanziamento comunitario richiesto dal Confloral srl (Consorzio di 109 aziende florovivaistiche del Lazio); se non sia profilabile una qualche forma di responsabilità amministrativa in danno alle casse della Regione Lazio per la scelta di non beneficiare del finanziamento europeo (con ripartizioni di spesa per la realizzazione dell’opera del 40% a fondo perduto, e al 60% privato), per un progetto che vede la realizzazione dello stesso con una spesa interamente a carico delle delle finanze pubbliche; quale sia il motivo che impedisce o ostacola la riammissione del PIF proposto da Confloral srl per il terreno richiesto, di cui si ribadisce essere già stata approvata la destinazione d’uso dagli uffici dell’Arsial con rispettivo progetto esecutivo, riguardante il Mercato dei fiori Regionale, sito in via delle ferriere Aprilia LT; a quanto corrisponde l’impegno economico fino ad oggi sopportato per gli oneri di gestione e di affitto della struttura che ospita il “provvisorio” (risalente ormai al 1966) Mercato dei fiori del Trionfale di Roma; quali siano le determinazioni ed i tempi che la giunta vuole adottare per risolvere una vicenda che riguarda oltre 30.000 attività di settore con 200.000 addetti nella Regione Lazio, più il suo indotto, soprattutto in questo delicato momento economico; se non ritenga necessario fare luce sull’intera vicenda, presso gli Uffici competenti, al fine di conoscere i costi di gestione del Mercato dei fiori del Trionfale a Roma in modo da chiarire le ragioni perché, in tutti questi anni, non si sia potuto rimediare alla giuste richieste e alle urgenze commerciali dei tanti operatori agricoli del settore florovivaistico del Lazio.

“Pianificazione e gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali nel territorio del Comune di Roma naturali regionali”
17 settembre 2010
Per sapere:
se il Presidente della Giunta Regionale dispone di informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento delle procedure finalizzate all’approvazione dei Piani di Assetto delle Riserve naturali regionali di Decima Malafede, Laurentino Acqua Acetosa, Marcigliana, Tenuta di Acquafredda, Valle dei Casali e Valle dell'Aniene; per ciascuno dei Parchi e delle Riserve Naturali regionali, affidate a Roma Natura, la quantità di aree protette che risulta essere di proprietà dell’Ente di gestione ovvero concesse a quest’ultimo in locazione da singoli proprietari o dalla stessa amministrazione comunale e comunque effettivamente e pienamente accessibili al pubblico; se ritiene necessario riformare l’assetto normativo vigente, introducendo una disposizione che, a partire da quelle che interessano il Comune di Roma, riconosca la specificità delle aree protette periurbane o comunque collocate in ambiti fortemente urbanizzati e ne ridefinisca il sistema delle entrate da destinare al conseguimento dei fini istitutivi, di cui all’art. 20 della legge 29/1997, assoggettando – in modo analogo a quanto previsto con il cosiddetto contributo straordinario di cui all’art. 20 delle NTA del Piano regolatore di Roma e alla legge regionale n. 21 del 1999, art. 18 comma 7 - la realizzazione delle operazioni di trasformazione urbanistica ed edilizia che nel complesso traggono vantaggio dalla presenza di aree protette, a una forma di prelievo speciale, e vincolando i dividendi di quest’ultimo al finanziamento di un processo di acquisizione delle aree comprese nei Parchi e nelle Riserve naturali al patrimonio degli stessi enti di gestione, ovvero di un soggetto istituito ad hoc con questo mandato esclusivo, sul modello dell’Agenzia regionale Conservatoria delle coste della Sardegna, di cui alla legge regionale n. 2 del 29 maggio 2007, art. 16, ovvero del Conservatoire de l’espace littoral et des rivages lacustres, introdotto in Francia con la legge 10 luglio 1975 n. 75-602.

“Stato di avanzamento delle procedure finalizzate all’approvazione dei documenti di pianificazione e gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali regionali”
17 settembre 2010
Per sapere:
se il Presidente della Giunta Regionale dispone di informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento delle procedure finalizzate all’approvazione dei documenti di pianificazione e gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali regionali; se intende dare adeguata pubblicità alle informazioni di cui sopra, fornendo nei siti istituzionali della regione un quadro sinottico che contenga l’indicazione degli adempimenti spettanti ai diversi organi degli enti di gestione all’interno del procedimenti di approvazione del Piano e del Regolamento delle aree protette, ed un’aggiornata descrizione dello stato di avanzamento delle diverse procedure in atto, analogo a quello disponibile nel sito del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, precedentemente richiamato; se sono presenti Parchi e Riserve Naturali regionali - che allo stato attuale non dispongono del Piano di Assetto pur essendo trascorso il termine di 9 mesi prima richiamato - rispetto ai quali la Giunta regionale non si è ancora avvalsa dei poteri sostitutivi previsti, ovvero le strutture regionali competenti o l’Agenzia Regionale per i Parchi sono state già incaricate di redigere il Piano di Assetto.

“Parchi e Riserve Naturali Regionali stato giuridico e accessibilità delle aree comprese nelle zone di riserva integrale e in quelle di riserva generale e consistenza del patrimonio degli Enti di gestione”
17 settembre 2010
Per sapere:
per ciascuno dei Parchi e delle Riserve Naturali regionali, la percentuale di aree protette che risulta essere di proprietà degli Enti di gestione ovvero concesse a quest’ultimi in locazione da singoli proprietari o dalle amministrazioni locali che si trovano all’interno dei perimetri dei Parchi e delle Riserve e comunque effettivamente e pienamente accessibili al pubblico; se intende verificare, a quadro normativo invariato, la possibilità di promuovere l’acquisizione da parte degli Enti di gestione, di aree comprese nelle zone di riserva integrale e in quelle di riserva generale, e la definizione di appositi accordi tra gli enti di gestione e le amministrazioni locali coinvolte aventi come oggetto la cessione ovvero il conferimento in locazione di beni, nella disponibilità di quest’ultime, presenti all’interno delle aree protette; se ritiene necessario riformare la legge regionale n. 29 del 1997, introducendo una disposizione normativa analoga a quella dell’art. 15 comma 5 della legge 394/1991, che conceda agli enti di gestione la facoltà di esercitare il diritto di prelazione sulla compravendita di aree e di beni immobili presenti all’interno dei parchi e delle riserve naturali regionali, ovvero disciplinando le modalità per il conferimento delle aree di cui sopra a soggetti, cui riconoscere esclusivamente il compito di acquisire in proprietà, al fine della loro conservazione, beni naturali, e di pianificare e gestire direttamente o indirettamente tramite apposite convenzioni con soggetti accreditati queste aree.

“Realizzazione del Polo della Logistica di Passo Corese (Comune di Fara in Sabina – Provincia di Rieti)”
23 settembre 2010
Per sapere:
Con quali criteri la Regione Lazio ha espletato l’iter autorizzativo del Polo Logistico di Passo Corese consentendo la realizzazione di quello che è stato definito come il più importante insediamento industriale dal dopoguerra od oggi in Provincia di Rieti in un’area che lo stesso PTPR ha indicato come Parco Archeologico e Culturale; se sia stata effettuata una rigorosa valutazione di impatto ambientale dell’insediamento e degli effetti sulla qualità della vita dei cittadini; se e in quali forme la Regione, visti anche i consistenti investimenti infrastrutturali deliberati, stia monitorando la realizzazione del Polo e se sia a conoscenza di un preciso cronoprogramma dei lavori; se esista un Piano Industriale del Polo Logistico che ne documenti l’effettiva ricaduta quantitativa e qualitativa sull’occupazione e sullo sviluppo dell’economia provinciale e regionale; se tutte la fasi di progettazione e cantieramento dell’opera siano state accompagnate da adeguate azioni di informazione e partecipazione della cittadinanza e quali siano le ragioni per una così evidente mancanza di fonti d’informazione istituzionale sul progetto del Polo Logistico, sugli esiti delle indagini archeologiche effettuate nell’area e sullo stato di avanzamento dei lavori.

“Tirrenia/Laziomar”
28 settembre 2010
Per sapere:
sullo stato di avanzamento della costituzione della società Laziomar S.p.A. e del trasferimento delle attività e passività di Caremar relative all’arcipelago pontino; sugli effetti finanziari che tale operazione sta ogni giorno producendo sul bilancio della Regione; sulle modalità e la tempistica che si ritengono più opportune per selezionare il socio privato; sui principi che si intendono seguire nella definizione degli obblighi di servizio universale; se non si ritenga opportuno separare il processo di selezione del socio privato dalla definizione dei contratti di servizio che andranno a disciplinare la fornitura dei servizi universali, così da minimizzare i sussidi pubblici che dovranno essere eventualmente concessi; come la Regione intende affrontare eventuali problemi che dovessero derivare dagli sviluppi negativi delle due procedure di infrazione aperte in materia dall’Unione europea.

“Costruzione di un immobile destinato ai servizi sanitari della Regione Lazio limitrofo alla Basilica di San Paolo in violazione della disciplina di tutela storica, ambientale e paesaggistica. ”
30 settembre 2010
Per sapere:
se le informazioni riportate corrispondano al vero e se la Regione è stata informata, anche in via informale, delle edificazione in corso e della attività che vi saranno ospitate; se l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio ha in corso od in itinere rapporti con la costruenda struttura di cui ai considerata; quale siano le ragioni e la compatibilità di tale ulteriore struttura sanitaria con il piano di rientro e razionalizzazione dal debito sanitario in corso di realizzazione e quali siano le ragioni straordinarie che hanno condotto alla autorizzazione all’apertura di una nuova struttura; se il manufatto in corso di realizzazione rispetti la normativa comunale, regionale e nazionale in tema di rispetto delle norme urbanistiche e con i vincoli storici, ambientali e paesaggistici previsti dalle normative vigenti; e se non intenda farsi soggetto promotore verso le altre amministrazioni dello Stato perché venga chiarita ed assicurata la legalità dei vari iter autorizzativi posti in essere; se non intenda, in caso dovessero di violazione della normativa di settore, agire, per quanto di Sua competenza, sul piano amministrativo in autotutela; se non intenda, nel caso dalla vicenda descritta dovessero scaturire iniziative della magistratura inquirente volte all’accertamento di reati, costituire la Regione Lazio parte civile stante la manifesta gravità della violazione.

“Realizzazione dell’Istituto di custodia attenuata per madri detenute di Roma (ICAM)”
6 ottobre 2010
Per sapere:
se non si ritiene opportuno procedere senza soluzione di continuità e con la dovuta priorità e certezza nei tempi, con quanto realizzato nella precedente legislatura dalla Commissione “ Sicurezza e lotta alla criminalità della Regione Lazio”, agli atti necessari alla effettiva realizzazione dell’Istituto di custodia attenuata per madri detenute di Roma.

“Parco dei Castelli Romani”
6 ottobre 2010
Per sapere:
sul perché si è presa la decisione di nominare un commissario esterno alla amministrazione regionale, visto che la nomina di un dirigente regionale già in servizio avrebbe portato ad un notevole risparmio di risorse, oltre che a verosimile maggior competenza tecnica; sul perché si sono diminuite le risorse al Parco dei Castelli Romani e contemporaneamente si è aumentato notevolmente l’indennità del commissario; su eventuali altri incarichi che ricopre il commissario del Parco dei Castelli.

“Tassa automobilistica regionale”
7 ottobre 2010
Per sapere:
se la Regione Lazio, nel caso di cittadini aventi diritto all’esenzione, sistematicamente invia la richiesta di pagamento sanando la posizione in caso di contestazione; a quali disfunzioni è imputabile la richiesta di pagamento nei confronti di coloro che hanno regolarmente pagato; quali provvedimenti intende adottare per evitare tale dispendio di risorse e sanare tale inefficienza della Regione Lazio.

“Aurelia Hospital”
12 ottobre 2010
Per sapere:
se la relazione richiesta dal presidente della Commissione d'inchiesta, Leoluca Orlando, è stata redatta ed inviata, in caso di risposta affermativa se questa può essere di dominio pubblico; se a suo avviso tali decessi non richiederebbero il ritiro dell’accreditamento all’Aurelia Hospital; quanti controlli da parte dell’Asl competente sono stati effettuati nella struttura dell’Aurelia Hospital durante gli ultimi quattro anni e con quali risultati; che iniziative intenda prendere per scongiurare altre infezioni ospedaliere e altri decessi sia nell’Aurelia Hospital che in tutte le altre strutture pubbliche ed accreditate della Regione Lazio; i dati regionali (numeri assoluti e tasso di infezioni ospedaliere) e quale sia la cifra che la Regione Lazio ha dovuto sostenere per le degenze verificatesi a seguito delle infezioni; se i dati riguardanti i tassi di infezione dei singoli ospedali, pubblici e privati, siano conoscibili agli utenti e, in caso affermativo, dove siano pubblicizzati e se sono pubblicati in Internet; dal 2000, cioè da quando il ministero della Salute ha posto nel piano sanitario nazionale l’obiettivo di perseguire la riduzione di almeno il 25 per cento delle forme infettive contratte in nosocomio, quale è stato anno per anno il tasso di infezioni registrate in generale, e ospedale per ospedale; a che punto si trova la costituzione dei CIO (Comitato infezioni ospedaliere) in tutti gli ospedali della Regione Lazio.

“Parco Regionale dei Castelli Romani 2”.
26 ottobre 2010
Sulla regolarità di un bilancio di un ente regionale, come il Parco dei Castelli Romani, che presenta un bilancio di previsione senza adeguata copertura finanziaria delle entrate. Sulla liceità di una simile procedura che sembra discostarsi dai principi fondamentali della correttezza giuridica e dal rigore contabile cui deve ispirarsi la Pubblica amministrazione. Su quale siano le competenze, le capacità e i limiti operativi di Commissari Straordinari che gestiscono bilanci in maniera tanto disinvolta. Sulla regolarità, ed in subordine l’opportunità, che un Commissario assorba con la sua indennità una fetta percentualmente così rilevante delle risorse dell’Ente che è stato chiamato a gestire. Sulla procedura che è stata seguita in altri parchi, che alla stessa stregua potrebbero avere bilanci basati su ipotesi di entrate, analogamente senza copertura finanziaria, e creare così una preoccupante sommatoria di disavanzi di amministrazione.

Analisi del voto
Elezioni Regionali del Lazio
Il voto del 28 e 29 marzo ha determinato in Lazio la vittoria di Renata Polverini, candidata Presidente del centrodestra, con una percentuale sull’intero territorio regionale pari a 51,14%. Mentre Emma Bonino (del centrosinistra) ha ottenuto complessivamente il 48,32% dei consensi.

Lo scarto tra le due candidate, su tutto il territorio regionale, è stato in valore percentuale del 2,82 e in valore assoluto di poco più di 70mila voti.
Nelle precedenti elezioni il candidato del centrosinistra aveva vinto con il 50,69% dei consensi. Inoltre, sempre sul piano regionale, entrambe le candidate ricevono più voti delle coalizioni che le sostengono: Polverini +148.931 voti; Bonino +146.143.

Esaminando i voti delle coalizioni, il centrosinistra (stavolta ampliato anche alla Lista Bonino-Pannella) riceve il 48,31% dei consensi, sostanzialmente in linea con il 2005 (48,49%), mentre il centrodestra raggiunge il 51,37% (+1,10% rispetto al 2005).

Considerando le vicende che hanno riguardato l’esclusione della lista provinciale PDL a Roma, l’analisi dei voti ai Partiti è stata effettuata sommando ai voti del PDL quelli della Lista Polverini.
I dati mostrano il crollo dei partiti a sinistra del PD (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, SEL e Verdi 3,96%) non solo rispetto alle Regionali del 2005 (anno in cui queste formazioni avevano raccolto il 10,85%), ma anche rispetto alle Europee del 2009 (in cui avevano totalizzato il 7,50%); l’ulteriore calo dei consensi per il PD (-1,84% rispetto alle europee 2009);
il consistente ridimensionamento del PDL (dal 43% circa delle politiche 2008, al 42% circa delle europee 2009, al 38% circa - Lista Polverini inclusa - delle Regionali 2010). In crescita costante, dal 2005 al 2010, l’IDV e, dal 2008 al 2010, l’UDC. Il partito di Casini, il cui apporto è stato determinante per la vittoria della Polverini, riceve tuttavia nel 2010 consensi pari al 6,13%, cioè al di sotto di quelli avuti alle Regionali 2005 (7,85%) e alle Politiche 2006 (6,94%).

La Lista Bonino-Pannella, infine, attestatasi a quota 3,30%, pari a 81.017 voti, guadagna rispetto alle Europee 2009 appena lo 0,27% in valore percentuale, mentre in valore assoluto riceve oltre 3mila e 100 voti in meno. In altre parole, noi Radicali non abbiamo beneficiato dell’effetto traino della candidata Presidente Bonino.

Risultati finali e complessivi delle candidate Presidenti

Emma Bonino 1.331.375 48,32%
Renata Polverini 1.409.025 51,14%
Marzoli Marzia 14.685 0,53%
Voti validi 2.755.085
Roma e provincia. Abitanti: 4.144.845. Elettori: 3.433.048.
Emma Bonino ha ricevuto il 51,79% dei voti, pari a 1 milione 12mila 512 consensi.
I partiti che l’hanno sostenuta hanno totalizzato tutti insieme il 52,17% di voti.
Lista Bonino-Pannella a Roma e prov. ha avuto il 3,76% pari a 64.722 voti.

Renata Polverini ha avuto il 47,63%, pari a 931.250 voti.
I partiti che l’hanno sostenuta hanno totalizzato il 47,39% di voti.
A Roma e prov. la Lista Polverini ha preso il 34,50% dei consensi, pari a 592.792 voti assoluti. Non era presente la lista del Pdl.
Marzia Marzoli si è fermata allo 0,57% pari a 11.260 voti.

In provincia di Frosinone. Abitanti: 497.776. Elettori: 450.684.
Emma Bonino, in quanto candidata Presidente, ha ottenuto in Ciociaria il 39,5% dei consensi. In voti assoluti pari a 108.176 preferenze. Mentre, tutte le liste collegate al suo nome, complessivamente, si sono fermate al 38,6%.
La Lista Bonino-Pannella ha avuto l’1,45% pari a 3.750 voti assoluti.
Renata Polverini ha, invece, raggiunto quota 60,4% . In voti assoluti: 165.501 mentre la somma di tutte le liste a lei collegate sono salite fino al 61,4% dei consensi.
In Ciociaria, la Lista Polverini ha avuto il 7,45% pari a 19.222 voti.
Mentre la lista del Pdl ha raccolto il 39,98%.

In provincia di Latina. Abitanti: 550.661. Elettori: 463.221.
Emma Bonino: 36,14%. Voti assoluti: 99.529.
I partiti di centrosinistra che la sostenevano, somma totale: 35,18%.
La Lista Bonino-Pannella ha preso il 2,89% pari a 7.349 voti.
Renata Polverini: 63,29%. Voti assoluti: 174.278.
I partiti di centrodestra hanno raggiunto complessivamente il 64,33%.
In territorio Pontino, la Lista Polverini ha preso il 7,48% pari a 18.984 voti.
Mentre il Pdl ha avuto il 42%.
In provincia di Rieti. Abitanti: 159.983. Elettori: 131.546.
Emma Bonino: 42,64%. Voti assoluti: 35.681.
I partiti di centrosinistra tutti insieme hanno ottenuto il 42,41% dei consensi.
Lista Bonino Pannella ha preso il 3,17% pari a 2.365 voti.

Renata Polverini: 56,06%. Voti assoluti: 45.840.
I partiti di centrodestra tutti insieme hanno preso il 57,53% dei consensi.
Nella Sabina, la Lista Polverini: 7,39% pari a 5.500 voti.
Mentre la lista del Pdl ha avuto il 36,03%.

In provincia di Viterbo. Abitanti: 317.898. Elettori: 257.051.
Emma Bonino: 44,70%. Voti assoluti: 75.437. I partiti di centrosinistra: 45,03%.
Lista Bonino-Pannella: 1,89% pari a 2.831 voti.
Renata Polverini: 54,61%. Voti assoluti: 92.159. I partiti di centrodestra: 54,52%.
Nella Tuscia, la Lista Polverini ha ottenuto il 6,37% pari a 9.512 voti assoluti.
Mentre la lista del Pdl ha preso il 36,62%