INVADIAMO LA REGIONE DI ONESTÀ, CAPACITÀ,TRASPARENZA, LEGALITÀ.



lunedì 29 ottobre 2012

Il Consigliere Giuseppe Rossodivita partecipa all'Arena di Domenica In, 28 ottobre 2012

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b1d0d694-3243-47bf-8e01-4eb6caa01663.html

GLI INSAZIABILI

Video, con scheda e sbobinatura della puntata di Report intitolata GLI INSAZIABILI del 28/10/2012)


3) ESTRATTO:

(...)

TG3
E’ in carcere Franco Fiorito ex tesoriere pdl laziale. In carcere c’è gente migliore del 
mio partito.RENATA POLVERINI – CONFERENZA STAMPA 24 SETTEMBRE 2012
Questa storia nasce per una faida interna al partito del popolo della libertà

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Grazie a una faida interna abbiamo capito come e quanti soldi circolano nelle regioni. 
Inizia che Franco Fiorito, a luglio, viene estromesso da capogruppo e non la prende 
bene: deve mollare il controllo del conto corrente che era saldamente nelle sue mani.     
Chi prende il suo posto fa sapere come fiorito gestiva quel conto. Le segnalazioni 
parlano di 2 milioni di euro di bonifici sospetti che transitavano dal conto del gruppo 
del Pdl ai suoi personali.
Franco Fiorito Porta a Porta 
Gran parte di quelle spese sono state documentate come attività politica per le finalità 
previste dalla legge …

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
…ossia acquisti natalizi di cravatte di marca, ostriche francesci, champagne , vacanze 
a Porto Cervo del valore di 19 mila euro, auto di lusso, un servizio fotografico costato 
millecinquecento euro per l’assessore alla cultura…

SABRINA GIANNINI 
Chi vi deve controllare dal punto di vista…

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
La propria coscienza…

SABRINA GIANNINI 
Solo quella?

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
Di fatto c’è una norma che individua i limiti dell’utilizzo, poi in assenza di controlli…
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
fiorito come capogruppo aveva molta libertà nella gestione dei trecentomila euro 
all’anno in sua dotazione. Ma anche gli altri 71 consiglieri hanno a disposizione 
duecentomila euro a testa. Ovviamente oltre gli ottomila euro di stipendio mensile. 
Una torta che inizialmente era di otto milioni di euro… 

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
Con queste delibere si è arrivati a quattordici milioni di euro e noi per esempio di 
queste delibere che hanno aumentato il finanziamento ai gruppi, ne siamo venuti a 
conoscenza a scandalo scoppiato.

SABRINA GIANNINI
Chi lo sapeva?

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
Sicuramente i gruppi politici che fanno parte dell’ufficio di presidenza…
SABRINA GIANNINI
Diciamoli…

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIOPdl, Pd, Idv, Udc, Lista Polverini.
Renata Polverini a Ballarò del 25 settembre 2012
Di Pietrò non giocare che qui nessuno casca dalle nuvole!

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Renata Polverini ha doti di preveggenza, infatti passa una settimana e …   
TG3 DEL 10 OTTOBRE 2012
Alla regione Lazio nuovo caso analogo a  quello di Fiorito, indagato il capogruppo 
dell’Idv Maruccio, avrebbe preso settecentomila euro dai fondi del partito.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Bonifici versati da Maruccio su sui conti  personali. Dopo spuntano le fatture di 
ristoranti, alberghi di lusso, night club, perché…

RENATA POLVERINI  – CONFERENZA STAMPA 24 SETTEMBRE 2012
Perché le ostriche non le ha inventate il Pdl del gruppo regionale. Ce ne sono di gran 
lunga superiori. Le ostriche viaggiavano comodamente nel palazzo della giunta 
regionale prima di me.
GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
La Polverini ha detto prima che non sapeva niente, poi che avrebbe detto tutto…
SABRINA GIANNINI 
poi se n’è andata

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
Poi se n’è andata, prima di andarsene ha nominato altri suoi dirigenti…
RENATA POLVERINI  – CONFERENZA STAMPA 24 SETTEMBRE 2012
Perché quello che ho visto in regione e per rispetto dei cittadini non ho portato alla 
vostra attenzione fino ad oggi, lo farò da domani mattina.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Dunque polverini è rispettosa verso i  cittadini ai quali ha preferito non dire come sono 
stati sperperati i loro soldi. 

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
E noi abbiamo depositato una nostra mozione un nostro documento nel quale abbiamo 
detto: “almeno adesso, è scoppiato lo scandalo Fiorito, è scoppiata la vicenda relativa 
ai finanziamenti dei gruppi, tutto questo è scoppiato perché non c’è stata trasparenza, 
almeno adeso la vogliamo approvare?!” No.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
17 gruppi consiliari, che si dividono 14 milioni di euro… senza obblighi di rendicontare 
dettagliatamente. I gruppi non coinvolti nelle indagini dovrebbero fare la corsa per 
distinguersi e mostrare la legittimità delle loro spese. Abbiamo chiesto a tutti i gruppi 
di visionare la loro movimentazione bancaria…   

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
La nostra movimentazione bancaria sta qua…SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Tutto qua?

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
I soldi del gruppo stanno tutti qua. Queste sono tutte le movimentazioni dei soldi del 
gruppo, due anni e mezzo di movimentazioni
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Posso vedere? Lei sa che mi aspetto qualcun altro che me le invia…lei cosa prevede?

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
Buona fortuna.

SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Oltre ai Radicali anche il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà invia gli estratti conto, 
ma gli altri li tengono chiusi nei cassetti. Anche il gruppo della lista Polverini che 
gestisce quasi 2 milioni di euro l’anno rendicontandoli con quattro numeri stampati su 
due pagine. Più decorosi rispetto all’Idv, che si limitamo a scrivere a mano il 
rendiconto. Il partito democratico non mostra i movimenti bancari, ma pubblica su 
internet soltanto il rendiconto.  E’ così che veniamo a sapere che gli incontri cittadini li 
organizzavano preferibilmente al ristorante. Non è chiaro se la cena fosse durante o 
dopo l’incontro.

GIUSEPPE ROSSODIVITA – CAPOGRUPPO RADICALI REGIONE LAZIO
Se io dispongo… ho la possibilità di disporre direttamente dal bilancio, faccio un 
esempio, di duecento milioni di vecchie lire all’anno e le faccio andare a quattro 
associazioni mie amiche, queste quattro associazioni mie amiche quando ci saranno le 
elezioni poi gireranno tutte le loro preferenze su di me non solo per riconoscenza, ma 
anche per poter continuare a ottenere questi soldi per la legislatura successiva. E’ il 
clientelismo. E’ la partitocrazia che conserva il proprio potere attraverso i fondi 
pubblici.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Era il 15 marzo del 1980, più di trent’anni fa e non era ancora successo quello che si è 
prodotto poi a nostra insaputa. Repubblica usciva con un racconto di Italo Calvino dal 
titolo “Apologo sull’onestà nel Paese dei corrotti”. Val la pena di leggere un paragrafo 
“C’era un paese che si reggeva sull’illecito. Non che mancassero le leggi, né che il 
sistema politico non fosse basato su principi che tutti più o meno dicevano di 
condividere. Ma questo sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, 
aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perché quando ci si 
abitua a disporre di molti soldi non si è più capaci di concepire la vita in altro modo),  
chi poteva dar soldi in cambio di favori, in genere già aveva fatto questi soldi 
mediante favori ottenuti in precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in 
qualche modo circolare e non privo d’una sua armonia”. Sembra scritto stamattina e ci 
sembra che questa armonia, la loro, duri da troppo tempo. Se vogliamo spezzare 
questo circolo vizioso bisogna cominciare ora a separare il marcio dal sano. 


Elezioni subito, ma senza violare Statuto

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Il pronunciamento del Consiglio dei Ministri, e dell'Avvocatura dello Stato, sul dovere da parte del Presidente dimissionario della Regione Lazio di indire le elezioni entro i novanta giorni, e dunque entro dicembre, rappresentano una volta di più come pacificamente debba essere interpretata la norma che regola l'indizione delle elezioni da parte del Presidente di una regione.

Purtroppo, oltre a non rispettare tale termine, si aggiunge da parte della Presidente Polverini anche un orientamento secondo il quale si dovrebbe andare al voto con l'elezione di 50 consiglieri. Ma come può un Presidente indire le elezioni con un numero di consiglieri diverso da quanto scritto nello Statuto?

E soprattutto qual è la legge elettorale che regola l'elezione di questi 50 consiglieri? Quanti sono eletti attraverso il listino? La legge elettorale in vigore parla di 14 consiglieri eletti tramite listino. Rimane così? Dunque i cittadini eleggeranno solo 36 consiglieri?

Ci sta dicendo, la Presidente dimissionaria della Regione Lazio, che la norma elettorale cambia in base a una lettura autonoma di un decreto del governo non convertito in legge, e soprattutto non adottato da un Consiglio regionale che è stato sciolto?  Comunque la si pensi, tagliare la democrazia è diverso dal tagliare lo stipendio dei consiglieri regionali. Si operi per la seconda scelta, ma non si riduca la rappresentanza dei cittadini.  E, comunque, scelte di questo tipo si espongono a ricorsi che potrebbero annullare persino le elezioni, che si vorrebbero convocare in una modalità inaudita dal punto di vista della legalità costituzionale.

mercoledì 24 ottobre 2012

Polverini indica elezioni. Con Consiglio sciolto impossibile ogni intervento. Per gestire meglio l'incertezza legislativa la Polverini ci avrebbe dovuto ascoltare prima di dimettersi

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Gruppo Lista Bonino – Pannella, Federalisti Europei

A seguito dell’incontro avvenuto fra le forze politiche di opposizione e il Presidente del Consiglio  Mario Abbruzzese, in merito alle comunicazioni della Presidente Polverini relative alla possibilità di riunire il Consiglio regionale per operare modifiche statutarie e altri adeguamenti legislativi imposti alle regioni dal Governo, ribadiamo - come Radicali - che l'unica via percorribile è  quella di procedere subito alle elezioni, essendo la Regione Lazio in evidente stato di "fragilità istituzionale" rispetto alle altre Regioni, avendo un Consiglio regionale già da settimane sciolto e vigendo l'obbligo, per il Presidente della Regione dimissionario, di indire immediatamente le elezioni.

Ogni modifica statutaria volta a rideterminare il numero dei Consiglieri, così come ogni iniziativa legislativa regionale di modifica della legge elettorale sarebbe, evidentemente, fuori tempo massimo e illegittima per un sistema istituzionale che può intervenire  solo rispetto ad atti indifferibili e urgenti. Siamo contrari a pastrocchi che, alimentando confusione negli elettori ed essendo illegittimi, finiranno col generare una serie di contenziosi in grado di paralizzare per mesi l'attività delle istituzioni neo elette, con gravissimo danno per tutti i cittadini.  Inoltre ricordiamo che il Consiglio d’Europa si è raccomandato con gli Stati membri di non modificare le leggi elettorali un anno prima delle elezioni, e per analogia questo non può che applicarsi anche alle regioni. Poco prima dello scioglimento del Consiglio regionale avevamo fatto appello alle forze politiche di riunirci urgentemente per votare norme e leggi su trasparenza, tagli agli sprechi ed altre iniziative.

Il nostro appello, come in molte altre occasioni, è stato ignorato dalla Presidente Polverini che decise di dimettersi non prima di aver confermato nei ruoli apicali dell'amministrazione i suoi uomini di fiducia, ma senza alcuna considerazione per l'interesse al corretto funzionamento dell'Istituzione governata.

Senza garanzie dal Presidente del Consiglio regionale del Lazio e dal direttore Mario Sechi affinché correggano quanto apparso oggi su Il Tempo, ci riserviamo tutte le iniziative legali perché venga ristabilita la verità

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei:

ALLA FINE DEL COMUNICATO PUOI LEGGERE LO SCAMBIO DI SMS CON ABBRUZZESE E LO SCAMBIO DI TWEET CON SECHI

“Rispetto a quanto apparso oggi su Il Tempo nell’intervista a Mario Abbruzzese, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio e nell’editoriale firmato dal Direttore Mario Sechi, comunichiamo sin d’ora che se non avremo garanzie di precisazione e di chiarimento riguardo il ruolo dei consiglieri regionali Radicali - che non siedono né all’Ufficio di Presidenza né sono mai stati membri della Commissione Bilancio, e di conseguenza ogni decisione sulle spese è stata presa senza il loro concorso - ci riserviamo ogni iniziativa legale a salvaguardia della verità e della nostra reputazione”
Nelle prossime ore invieremo alla stampa lo scambio di Tweet e di Sms intercorso in queste ore tra Giuseppe Rossodivita , Capogruppo dei Radicali alla Regione Lazio, Mario Sechi, Direttore de Il Tempo e Mario Abbruzzese , Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, sicuramente molto interessanti per far ulteriormente conoscere la verità dei fatti e le consapevolezze dei giornalisti”.

AGGIORNAMENTO

SU QUANTO PUBBLICATO OGGI DA IL TEMPO, GIUSEPPE ROSSODIVITA, CAPOGRUPPO DEI RADICALI AL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO, PUBBLICA QUI DI SEGUITO LO SCAMBIO DI MESSAGGI INTERCORSO VIA TWITTER CON  IL DIRETTORE DE IL TEMPO E VIA SMS CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO MARIO ABBRUZZESE  
UNO SPICCHIO DI VERITA’ NEGLI SMS E UNO SPECCHIO DELL’ATTUALITA’ DEL GIORNALISMO ITALIANO NELLO SCAMBIO DITWEET.
Roma, 20 ottobre 2012
Qui di seguito lo scambio di Sms avvenuto in queste ore tra Gisueppe Rossodivita, Capogruppo dei Radicali alla Regione Lazio e il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Mario Abbruzzese:
Giuseppe Rossodivita: “Mario, ciao sono Giuseppe, sono molto addolorato per le falsità che ho letto su Il Tempo e l’accordo che tu sostieni – o così ti hanno messo in bocca – esserci stato tra tutti i Gruppi per l’aumento di cui alle delibere. Sai benissimo che non è così, che noi non facciamo parte della Commissione Bilancio e che ne siamo stati sempre ATTENTAMENTE TENUTI FUORI. Mi aspetto un tuo comunicato chiarificatore Ad Horas altrimenti, non è una minaccia e credimi non vorrei proprio farlo, sarò costretto a querelarti, capisci da te che se non lo facessi avvalorerei la tua versione dei fatti – o comunque quella che ti è stata messa in bocca.  Ciao, Giuseppe.
Mario Abbruzzese: “Caro Giuseppe, io parlo se leggi bene dei Gruppi e dei partiti presenti in Commissione Bilancio come si evince nella mia intervista… Il tuo gruppo non è presente nella Commissione Bilancio. Con affetto, Mario.
Giuseppe Rossodivita: “Si ma ti fanno dire… Sechi nell’editoriale e anche in tua risposta…. Che c’erano tutti i Gruppi…. Lo fai il comunicato?”.
Mario Abbruzzese: “Scusami Giuseppe io sono responsabile dell’intervista non dell’editoriale… e ribadisco nell’intervista parlo di Gruppi presenti in Commissione Bilancio… Tu ed il Partito dei Radicali ne siete fuori… non posso smentire cose che non ho dette…”.

Qui di seguito lo scambio di Tweet avvenuto in queste ore  tra Giuseppe Rossodivita e Mario Sechi:

Giuseppe Rossodivita@GiuseppeRossodi@masechi spero in rettifica#tranneiradicali che NON sono in Comm Bilancio e uff Pres e ke nulla sapevano su accordi consociativi GRAVISSIMO


Mario Sechi@masechi no, i soldi li hanno presi anche loro. Basta con le finzioni
Giuseppe Rossodivita@GiuseppeRossodi@masechi   nn sono loro sarei io...prendo atto e querelero' Abbruzzese mi ha appena confermato altro..arrivederci in Tribunale
Mario Sechi@masechi@GiuseppeRossodi avete preso i soldi si o no?
Giuseppe Rossodivita@GiuseppeRossodi@masechi e' on line la parte spesa il resto il + sono sul c/c li restituiremo ai cittadini in informazione lei parla di livelli DECISIONALI
Giuseppe Rossodivita@GiuseppeRossodi@masechi costretti ad informare visto disinformazione imperante!!!!
Mario Sechi@masechi@GiuseppeRossodi li restituite? I radicali che conosco io non li avrebbero presi. Saluti.
Giuseppe Rossodivita@GiuseppeRossodi@masechi nn ci provi con me Sechi..anche il finanziamento pubblico e' stato preso e restituito in cash o in informazione..altro no possible
Giuseppe Rossodivita@GiuseppeRossodi@masechi avremmo potuto rifiutare i primi 50000 e nn avremmo mai saputo il resto, ne' noi ne' voi..arrivavano a poco a poco...giornalismo...

lunedì 22 ottobre 2012

Sanità, una Polverini prona agli interessi vaticani delibera finanziamenti extraterritoriali

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Era il 30 settembre 2010 quando depositammo una interrogazione urgente a risposta scritta, la n. 165, per fare luce su quel che stava accadendo  nei giardini circostanti la Basilica di San Paolo. Proprio in quei giorni fervevano i lavori per la costruzione di varie palazzine che, in violazione di ogni normativa italiana,  protette dall'extraterritorialità Vaticana,  si diceva sarebbero state nuovi presidi della sanità papalina a due passi da una Basilica patrimonio dell'umanità. Le voci di ieri, oggi sono una realtà.

Alla Presidente Polverini chiedevamo tra l'altro:  se  l'Assessorato alla  Sanità  della Regione  Lazio  avesse in  corso  od  in  itinere  rapporti  con  la   struttura in costruzione; se il  manufatto in  corso di realizzazione rispettasse la normativa  comunale, regionale  e nazionale rispetto alle norme urbanistiche ed i  vincoli  storici, ambientali e paesaggistici previsti dalle normative vigenti e, sopratutto,  quale fosse la compatibilità di tale ulteriore struttura sanitaria con il piano di rientro e razionalizzazione dal  debito sanitario in corso di realizzazione.

Le chiedevamo di spiegare ai cittadini del Lazio quali fossero le ragioni straordinarie che avessero giustificato l'autorizzazione all'apertura  di una nuova struttura in un contesto di lacrime e sangue per il resto della sanità del Lazio. La Polverini non ci ha mai risposto e oggi, benché dimissionaria, sostituita dal Governo con il dott. Bondi quale nuovo Commissario alla Sanità del Lazio,  avverte l'inderogabile urgenza di deliberare l'assegnazione di cinque milioni di euro, da sottrarsi dal fondo per l'edilizia sanitaria regionale, per la costruzione di nuovi edifici relativi al "Nuovo Polo di San Paolo Fuori Le Mura del Bambino Gesù". Vista la situazione della sanità del Lazio, come si può giustificare la scelta della Presidente di destinare cinque milioni di euro ad una struttura extraterritoriale vaticana? Qual è l'interesse pubblico dei cittadini del Lazio? Quante cambiali deve ancora pagare questa Giunta morente agli interessi vaticani? Non era bastato, da ultimo, il piano "Casa e Chiesa" voluto dall'Assessore Ciocchetti ?  Finché non risponderà ai quesiti che le ponemmo rispetto alla compatibilità con il piano di rientro e razionalizzazione della Sanità laziale riteniamo, sulla scorta di tutte le normative richiamate, illegittima l'Operazione Polverini-San Paolo Vaticano suggellata oggi dai cinque milioni di euro sottratti ai cittadini.

venerdì 19 ottobre 2012

Rifiuti, Radicali: Sottile ha scelto luogo illegale, si dimetta



Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Alla luce delle rivelazioni contenute oggi nell'articolo dell'Espresso a proposito di tre filoni di inchiesta nei confronti della "monnezza" di Roma, laddove emerge come l'Avv. Cerroni sia insieme ad altri coinvolto nelle indagini sulle mancate autorizzazioni relative all'invaso di sua proprietà di Monti dell'Ortaccio, ci chiediamo se non sia il caso, da parte del Commissario Goffredo Sottile - che ha individuato in questo luogo il nuovo sito per la discarica di Roma - di rassegnare le dimissioni da commissario ai rifiuti, in quanto sia il Noe, sia i vigili urbani, hanno contestato proprio sul sito da lui individuato un illecito edilizio e la deviazione illegale del corso delle acque.

E' inaccettabile come un commissario, chiamato a risolvere e decidere - con pienezza di poteri - il problema dei rifiuti e della nuova discarica a Roma, possa individuare ed effettuare scelte che si fondano - se sono confermate le indiscrezioni dell'Espresso - su situazioni di manifesta illegalità.

Elezioni Lazio, Radicali: condividiamo le speranze dei manifestanti, ma il cambio deve avvenire davvero.




Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Scendere nelle piazze oggi per un atto che la Presidente dimissionaria Poverini dovrà comunque fare entro qualche ora o giorno ci pare del tutto sproporzionato rispetto al nulla fatto fino ad oggi per la trasparenza, il taglio agli sprechi e le proposte concrete che abbiamo offerto ai cittadini con la campagna politica “Roma si muove”, ignorate dalla classe politica di Roma e del Lazio.

Come avvenuto a Milano per Formigoni, così anche a Roma, con i tanti che manifesteranno perché la Polverini convochi immediatamente le elezioni, condividiamo la speranza della chiusura di una fase politica, che ha portato illegalità e incapacità di governo manifesta: la fine della Giunta Polverini deve coincidere, qui, con l'apertura di una stagione finalmente democratica e di riforma per questa Regione, di cambiamento radicale.

Siamo sicuri che gli stessi manifestanti che oggi manifestano per le elezioni avrebbero partecipato volentieri in questi anni alle iniziative che ci hanno visti impegnati in piena solitudine contro atti di questa Giunta e decisioni del Consiglio regionale, che sovente ha votato quasi all’unanimità leggi riguardanti gli sprechi e i privilegi, se soltanto i capi dei loro partiti e i tenutari della disinformazione televisiva nazionale e locale non avessero tenuto tutto questo nascosto. Basta ricordare l'ostruzionismo che, da soli, abbiamo fatto contro la legge che istituiva poco più di un anno fa (non decenni fa)  le 4 Commissioni speciali, che si aggiungevano alle 16 esistenti e che già da sole facevano record, o alla reiterata richiesta - senza successo - di mettere all'ordine del giorno la legge sull'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati che sicuramente avrebbe imposto ai gruppi trasparenza sui bilanci, annullando i tanti sprechi e ruberie che abbiamo conosciuto in queste settimane.  

Condividiamo, quindi quanto detto da Marco Cappato e dai Radicali milanesi per l'analoga vicenda delle manifestazioni di piazza a Milano contro la giunta Formigoni.

Proprio in ragione delle tante speranze che abbiamo in comune con coloro che si preparano a manifestare, come Radicali non saremo presenti nelle tante piazze velocemente convocate dai capi dei partiti dell'opposizione ufficiale, nella speranza che la nostra assenza -per quel poco o nulla che ci sarà consentito di spiegarla- serva da monito e avviso ai manifestanti: diffidate dei tanti che per "ribellarsi" e invitare alla ribellione hanno aspettato questo momento di grande debolezza che ha fatto giungere al capolinea i vertici della Giunta regionale del Lazio.

Molti di loro che invocano e convocano la piazza (non tutti, certo, e continueremo a riconoscere e onorare le eccezioni) hanno contribuito al -e beneficiato dal- protrarsi del sistema di potere che consente la costante e reiterata violazione delle più elementari regole democratiche. La piazza non è stata chiamata contro la vergognosa vicenda della Legge regionale sul piano casa, così come è rimasta silente  quando al Consiglio si votavano le legge finanziarie e/o gli assestamenti di bilancio che hanno certamente contribuito fallimento politico della Regione Lazio.

mercoledì 17 ottobre 2012

Elezioni a dicembre, ma non partecipiamo a sit-in

Dichiarazione di Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, consiglieri regionali Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Auspicando che la Presidente Polverini convochi immediatamente le elezioni perché si tengano entro il prossimo dicembre, come unanimemente viene richiesto per stare dentro le indicazioni di legge, non partecipiamo alla manifestazione che si sta tenendo in queste ore  convocata dai consiglieri regionali del Pd e delle altre forze di opposizione, per due ragioni:

1)      Perché riteniamo qualitativamente inadeguata un’azione volta semplicemente a chiedere alla Polverini di fare “elezioni subito”: la Presidente dimissionaria, infatti, sceglierà di indire o meno queste elezioni, nelle prossime ore, non a seguito di questo tipo di pressioni ma solo in conseguenza di forti richiami che certamente ci devono essere da parte dei massimi vertici istituzionali.

2)      Perché partecipiamo, nelle stesse ore, alla conferenza stampa sui Referendum di "Roma si muove" per i quali avremmo auspicato un pari entusiasmo organizzativo da parte del Partito Democratico, di sicuro molto più utile per consegnare nelle mani dei cittadini partecipazione e democrazia.

lunedì 15 ottobre 2012

Allarme meteo e rischi idrogeologici ignorati dalla Regione Lazio. Nostre interrogazioni, con segnalazioni precise aree a rischio, rimaste senza risposte. Cosa e’ stato fatto fino ad oggi per scongiurare rischi prevedibilissimi?

Dichiarazione dei Consiglieri Regionali Radicali del Lazio, Giuseppe Rossodivita  e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei:

“Negli scorsi mesi abbiamo ripetutamente sollecitato la Giunta regionale guidata dalla Presidente Renata Polverini a prendere urgenti provvedimenti rispetto alla grave situazione di rischio idrogeologico in cui si trova la Regione Lazio. Ancora più recentemente, i primi di agosto, abbiamo depositato una interrogazione urgente, senza risposta, dove documentavamo gli allarmi diffusi negli ultimi due anni da Lega Ambiente, Protezione Civile, Ordine dei Geologi del Lazio, Ministero dell’Ambiente, Associazione nazionale bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari  e dall’Unione delle Province italiane.

Secondo questi studi  il 97% dei Comuni della Regione ha delle gravi criticità riguardo il rischio idrogeologico in caso di avverse condizioni meteo. Secondo lo studio ‘Ecosistema’ il 30% dei Comuni ha abitazioni costruite su aree franabili, il 50%  svolge attività di manutenzione ordinaria  dei corsi d’acqua e solo il 12% svolge lavori di prevenzione adeguata sul rischio idrogeologico.

Tutto rimasto senza risposta e senza che si possano conoscere quali iniziative sono state messe in campo rispetto a queste precise segnalazioni.
Nel testo dell’interrogazione ricordavamo di come queste fragilità, dovute alla disattenzione con le quali si costruiscono a ridosso degli argini dei fiumi insediamenti abitativi e produttivi, può causare tragedie, visto che con il cambiamento climatico si vanno moltiplicando temporali di portata eccezionale come già avvenuto in questi ultimi mesi in diverse regioni italiane. Le aree in grave dissesto idraulico o geomorfologico interessano una superficie pari a circa 1.309 kmq che costituisce il 7,6% della superficie regionale.

Le frane più pericolose occupano il 5 % del territorio, più di 350.000 persone vivono in aree potenzialmente a rischio di frana o alluvione.  In caso di esondazioni dei fiumi, i Comuni che presentano il più alto rischio idrogeologico nel Lazio sono Roma,  Rieti e Fiumicino proprio dove nelle prossime 24/48 ore sono previsti gli eventi metereologici più estremi.  Nell’interrogazione urgente, senza risposta, come tantissime altre, chiedevamo di sapere  “quali urgenti iniziative sono state attivate per scongiurare gli effetti negativi di alluvioni e condizioni meteo che potrebbero riversarsi a breve anche sul territorio della Regione Lazio, quali piani di intervento urgente sono stati attivati per salvaguardare aree e infrastrutture del territorio, quali azioni sono state concordate con la Protezione civile e i Comuni a rischio idrogeologico della regione affinchè la popolazione stia in situazione di allerta qualora si verificassero gravi condizioni meteo, qual è il reale fabbisogno economico  affinché vi sia una messa in sicurezza di quelle aree a grave rischio idrogeologico e se vi sono tavoli di confronto periodici con le Autorità di Bacino, con l’Ordine dei Geologi della Regione Lazio, Lega Ambiente, Ministero dell’Ambiente, Upi, Anbi, Protezione Civile, Associazioni ambientaliste anche locali, per monitorare continuamente la situazione”.

“Noi Radicali, sempre nel giusto e sempre inattuali”

Solo i Radicali, interpreti in Italia del costituzionalismo liberale, si sono schierati contro il finanziamento pubblico ai partiti, contro le preferenze nelle leggi elettorali, contro la lunghezza dei processi, contro l’esplosione del debito pubblico. Battaglie portate avanti con metodi inattuali, rimaste inascoltate.

venerdì 12 ottobre 2012

Rossodivita: attenzione, depistaggio mediatico in atto. Molti saranno chiamati a risponderne

Dichiarazione del Consigliere regionale Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Lista Bonino Pannella Federalisti Europei.

Il "depistaggio mediatico" che rappresenta il principale motivo per cui, secondo il Gip di Roma, l'ex Capogruppo del Pdl deve rimanere a Regina Coeli, non pare cessare sulle agenzie, sulle pagine dei giornali e sulle Tv.

Il "cosi fan tutti" e' argomento di Fiorito e del suo difensore - argomento che peraltro non ha nulla a che vedere con la difesa tecnica del Fiorito stesso, ma che serve, secondo il Gip, ad irretire eventuali futuri testimoni a carico - che vediamo ripreso da molti esponenti del partito che aveva scelto Fiorito quale Capogruppo, Augello in testa, e che sta inondando le agenzie, le pagine dei giornali e le Tv.

 Il "cosi fan tutti" senza aggiungere, per quel che ci riguarda, "tranne i Radicali", è cortina fumogena, e' menzogna, e' falsità, come quelle pronunciate da Formigoni che per questo ieri e' stato condannato dal Tribunale Penale di Milano. Altri, tanti altri, dopo e come Formigoni saranno chiamati in giudizio a rispondere delle loro menzogne e dei loro "depistaggi mediatici".

Decreto Governo, Sel, Verdi, Psi, Fds, Radicali: il Governo fa tagli alla democrazia e rinvia tagli ai privilegi

Dichiarazione dei rappresentanti regionali di Sel, Verdi, Psi, Fds e Radicali:
Roma, 12 ottobre 2012

“Con il nuovo decreto del Governo, che impone la riduzione del numero dei consiglieri regionali da 70 a 50, anche in occasione delle prossime elezioni regionali del Lazio, si sceglie di fare un taglio netto alla democrazia confondendo i tagli agli sprechi e ai privilegi, che nel testo sono rinviati a sei mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale, con il diritto alla rappresentanza dei cittadini. Avremmo auspicato un taglio drastico degli stipendi e di altri privilegi ai membri del Consiglio e della Giunta, che sarebbe stato certamente più efficace in termini economici.

Lo stesso Decreto conferma addirittura l’estensione dei vitalizi agli Assessori esterni, voluto dalla Polverini in questa legislatura.

Emerge poi come l’applicazione di norme elettorali conseguenti al testo del Decreto imporrebbero l’elezione dei membri del prossimo consiglio regionale ancora una volta tramite il cosiddetto listino dei nominati, riducendo così ulteriormente la rappresentanza reale.

Riteniamo queste norme, riassunte nel Decreto governativo, inaccettabili ed espressione di evidenti violazioni normative e costituzionali. Non si può riformare la democrazia e modificare le norme elettorali a poche settimane dal voto attraverso un articolo di un decreto dal titolo ‘riduzione dei costi della politica nelle Regioni”.  Ci riserviamo pertanto ogni azione che possa ripristinare la legalità costituzionale, e il rispetto dello Statuto e delle leggi della Regione Lazio”.

SCANDALO LAZIO, ROSSODIVITA-BERARDO: DITE "TRANNE I RADICALI"

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Leggiamo dalle dichiarazioni di molti "politici" che le ultimi indagini della magistratura sulla Regione Lazio svelano che "il partito dei disonesti è trasversale", o che "tutti sono coinvolti", o che vi è stato "l'assordante silenzio dell'opposizione": per quanto ci riguarda, chiediamo una semplice cosa agli autori di simili affermazioni: dite "tranne i Radicali", in assenza di tale precisazione saremo costretti a tutelare la verità dei fatti e la nostra immagine nelle opportune sedi.

Potremmo pretendere persino che si dica come sono andate veramente le cose in relazione allo "Scandalo Lazio", ovvero che tutto parte dalla pubblicazione online del bilancio del gruppo Radicale della Lista Bonino Pannella alla Regione Lazio, poi spiegato e raccontato a una delle penne più importanti e riconosciute del giornalismo italiano, e per questo alla fine conosciuta da tutti anche attraverso il caso Fiorito.

Per il momento, però, pretendiamo solo una cosa: si dica "tranne i Radicali"

Regione, radicali: in quale democrazia un presidente può dire "no a elezioni perché non ci sono soldi"?

Dichiarazione dei consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Prima la Presidente Polverini si dimette e fa sciogliere il Consiglio tuonando "li mando a casa io", ignorando che è stata la trasparenza dei Radicali a innescare l'esplosione dello scandalo Lazio, che l'ha davvero mandata a casa; ora - nel disperato tentativo di rifarsi una "verginità" a suon di manifesti abusivi - tutto rimane fermo, congelato, senza democrazia, senza elezioni, con un consiglio impotente perché sciolto. E lei rimane al posto di comando, facendo nomine, anche quelle "abusive", che pagano i cittadini.

Il decisionismo di pochi giorni fa, che ancora campeggia illegalmente sui muri di Roma, insomma, sembra essere evaporato.

E tutto questo è dettato non da questioni istituzionali, ma semplicemente dal vuoto dell'offerta politica di un centrodestra allo sbando. La Presidente si giustifica adducendo una mancanza di risorse regionali per svolgere le elezioni. Cosa si direbbe di un qualsiasi altro Paese al mondo in cui un Presidente dicesse: non possiamo tenere le elezioni ora perché non ci sono i soldi? Qualcuno se lo domanda?

E' credibile poi, a proposito di spese, una Presidente che, a fronte della moltiplicazioni di commissioni consiliari, della formazione dei monogruppi, della spesa inutile per nuove palazzine alla Pisana, della moltiplicazione dei fondi ai gruppi e tanto altro, nulla ha fatto se non dare parere negativo alle proposte taglia-sprechi dei Radicali?

Le spese elettorali sono "costi della democrazia" di ben altra importanza e significato rispetto alla maggioranza delle voci di bilancio della Regione. Andare subito al voto, sbloccare la Regione riportandola ad una pienezza istituzionale dovrebbe essere l'unica urgenza di una Presidente dimissionaria che volesse dare corpo con i fatti alla manifestata volontà di tornare alla serietà e legalità delle istituzioni democratiche.

Regione, radicali: alle elezioni nel Lazio ci saremo. interessa che i cittadini sappiano? O si continua come fatto finora?

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Gruppo Lista Bonino-Pannella, Federalisti Europei

"Si continua a leggere su vari organi di stampa che nelle elezioni del Lazio ci saranno solamente PD, PDL, IDV, UDC, SEL censurando l’annunciata partecipazione Radicale della Lista Bonino-Pannella. Dopo quello che è successo nel Lazio è evidente che si tratta di un modo di fare informazione che crea, letteralmente, ciò che esiste e ciò che non esiste, in questo cancellando la presenza Radicale, ad ogni livello; cioè proprio quella presenza dalla quale è scaturito lo scandalo Lazio.

Da un lato ci si straccia le vesti quando si creano sprechi ad hoc per essere ridistribuiti alla partitocrazia, dall'altra si cancella l'unica presenza alternativa che si è opposta a tutti questi: dai milioni per le palazzine della Pisana, all'esorbitante numero di commissioni sorte in ragione di un accordo fra tutti i partiti, dalla battaglia per far emergere la vergogna dei monogruppi, fino alla pubblicazione online del bilancio del gruppo Radicale che ha consentito di svelare un secondo finanziamento pubblico ai partiti, che nessuno fino a oggi conosceva.

Con questi comportamenti si impedisce ai cittadini “il conoscere per deliberare”, e si è pienamente funzionali al mantenimento dello status quo: l'alternanza degli stessi soci che fino ad ora ha prodotto quel che oggi è finalmente sotto gli occhi di tutti contro l’alternativa possibile. 

Se nel Lazio, così come in tante altre Regione d’Italia, è stato possibile per decenni quel che solo ora è stato fatto emergere non è solo colpa dei politici regionali, è anche colpa di coloro che con questi comportamenti si rendono complici di questa classe politica e di questo modo di fare politica.

C'è un Paese che chiede disperatamente di voltare pagina e a questo Paese, ad onta del reale, vengono offerti dai media sempre gli stessi "s-partiti" alternati, con il naturale riflesso censorio verso le alternative  possibili.  Alle elezioni regionali del Lazio, e non solo, i Radicali ci saranno, con la loro storia di trasparenza e legalità che dura da oltre cinquant'anni.  Ai cittadini abbiamo idea che possa finanche interessare, alla stampa interessa che i cittadini sappiano, oppure no?".