INVADIAMO LA REGIONE DI ONESTÀ, CAPACITÀ,TRASPARENZA, LEGALITÀ.



venerdì 28 settembre 2012

Regione Lazio: "Un sistema dove i controllori sono nominati dai controllati"

Giuseppe Rossodivita, consigliere regionale e capogruppo dei Radicali-lista Bonino-Pannella, possiamo fare una chiacchierata sullo sfacelo in atto a via della Pisana?

“Certamente”.

Bene. E allora, davanti a questo sfacelo credo che in molti si siano pentiti di non aver votato Emma Bonino. E forse più a Sinistra che nel CentroDestra…

“I cittadini onesti sì, loro si sono pentiti di non aver votato Emma Bonino... ma non certo il sistema partitocratico consolidatosi nel tempo. Come Radicali abbiamo da sempre posto il tema della trasparenza e della possibilità di conoscenza per tutti i cittadini dell’intero mondo politico e amministrativo, delle Amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni. Se fosse stato garantito non saremmo arrivati a tanto e non saremmo, come Regione e come Paese, ciclicamente al centro di scandali che determinano scoramento e anti-politica, lasciando ulteriormente nelle mani di pochi - sempre i soliti! - la prosecuzione di tale gestione. La conoscibilità di tutto ciò che interessa l’Amministrazione pubblica, in senso lato, oltre a consentire un controllo diffuso avrebbe, se non altro, una funzione di deterrente rispetto a tanti sprechi effettuati con troppa disinvoltura a danno delle casse pubbliche”.

Parliamo di Renata Polverini: a lei si imputa soprattutto la colpa ‘in vigilando’. Ammesso che la si possa accusare del ‘non poteva non sapere’, non ritiene che dimettersi da Governatrice le avrebbe dato prestigio e onore? Nel senso che avrebbe potuto addossarsi responsabilità non proprie… e magari tornare davanti agli elettori proclamando il merito di essersi ‘immolata’.

“Diciamo che questo gioco avrebbe funzionato se i media, come troppo spesso accade, avessero avvalorato questo suo tentativo di costruirsi e ricostruirsi un’immagine “pulita” e da vittima di un sistema al quale lei non apparterrebbe, ma se l’informazione fosse completa ed obiettiva tutti saprebbero che lei non poteva non sapere. Infatti, tutto passa dal Bilancio della Regione, non solo i costi che si continuano a definire “della politica” e che invece sono per lo più costi e sprechi della partitocrazia, ma anche tutte le nomine e le erogazioni per le innumerevoli società, enti, agenzie regionali che in buona parte rappresentano uffici di collocamento per raccomandati e allocazione nei posti di comando per politici . Le funzioni di tali Enti sono in alcuni casi estranei alle competenze proprie della Regione, o sovrapponibili alle funzioni assegnate ad altro ente. Molto, troppo spesso spese che si lasciano intendere proprie dell’istituzione regionale rappresentano invece la promozione di singoli esponenti della Giunta regionale.
La lista sarebbe lunga, basta forse un esempio su tutti: come può funzionare un sistema dove i controllori sono nominati dai controllati? E, nello specifico di quello su cui in queste ore si sta concentrando l’attenzione, voglio ricordare che tutti i nostri emendamenti - quando ci è stato consentito di illustrarli e votarli, perché spesso questo viene anche impedito! - che proponevano tagli o che volevano impedire l’istituzione di nuove commissioni consiliari speciali, hanno sempre avuto il parere negativo della Giunta regionale per bocca dell’assessore al Bilancio, Stefano Cetica”.


Onorevole: i comportamenti dell’azzurro Fiorito fanno supporre che in Consiglio Regionale non ci fosse tempo per pensare a cose più serie, ad esempio il ciclo dei rifiuti solidi urbani di Roma e della discarica di Malagrotta. E magari sarà anche per questa ragione che sulla vicenda ci sono state confusioni e sviste, alcune di paternità proprio regionale.

 “Sui comportamenti di Fiorito sta indagando la magistratura e ci auguriamo che si arrivi presto alla conclusione delle indagini. Certo è che l’erogazione a pioggia di fondi che, di fatto, non sono soggetti a controlli sull’utilizzo, lascia ampio spazio a chi non ha l’onesta e il senso civico del ruolo e delle responsabilità che assume con l’elezione, a usi impropri. Abbiamo depositato la proposta di legge per l’istituzione della “Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati della Regione Lazio. Disposizioni sulla trasparenza e l’accessibilità alle informazioni” il 3 giugno 2010 ma solo ad aprile 2012 la XII Commissione ha istituito una sottocommissione di lavoro per arrivare a un testo unificato con la proposta di legge presentata della maggioranza. Il lavoro è terminato lo scorso 17 maggio: ma da allora non è più stata iscritta all’ordine del giorno. Informalmente abbiamo saputo che l’ostacolo principale era proprio rappresentato dalla pubblicità alla rendicontazione delle spese dei consiglieri e dei gruppi consiliari.
Non c’è dubbio che l’attività istituzionale è stata scarsa…
 A un anno dall’inizio della legislatura abbiamo denunciato la scarsità della produttività, realizzando e fornendo la fotografia di quello che era stato fatto, di quanto aveva fatto l’Aula e quanto le Commissioni, cosa che sarebbe costantemente sotto gli occhi di tutti se solo quell’anagrafe che invochiamo ci fosse. Lei cita la questione dei rifiuti: ma le sembra normale che amministratori quali sono i Sindaci e i Presidenti di Regione, nel tempo e non solo nel Lazio, preferiscano invocare un Commissario anziché assumere le decisioni solo per poter recitare la parte di stare con tutti i cittadini, senza scontentare quelli della zona interessata, contro le decisioni di un Commissario che pure è costretto a prendere. Esistono delibere di Municipi, del Comune e anche del Consiglio Regionale volte a negare il consenso alla apertura di discariche in una zona o nell’altra; trascorrono gli anni senza che si attivi veramente tutto il ciclo dei rifiuti che, se correttamente funzionante, non solo limiterebbe al minimo i disagi, ma creerebbe anche vantaggi economici”.

Duplici le colpe della ‘cattiva’ politica: la generalizzazione accompagnata dallo slogan ‘tutti sono uguali’ e i fenomeni di rivalsa come i ‘Grillini’. Insomma: la politica che uccide se stessa.

“L’ho già detto: ciò è possibile perché i cittadini non sanno veramente quello che succede. Se lo sapessero, non accadrebbe”.

E’ pur vero, d’altro canto, che in democrazia vince che ottiene più voti. Ma come e dove può un partito trovare la forza per rinunciare, ad esempio, ai 10-20-30mila voti che un personaggio (anche discutibile) può portare in dote?


 “Far credere che per garantire la democrazia occorre lo strumento delle preferenze è un altro modo per alimentare questo sistema. Noi consiglieri Radicali veniamo spesso derisi perché abbiamo raccolto poche centinaia di preferenze: ebbene, ne andiamo orgogliosi! Sono frutto di stima personale e della storia del movimento di cui siamo espressione, non certo di favori comprati in cambio del voto”.

Sarebbe ben triste se alla fine - davanti all’evidenza di quanti cadono in tentazione - si dovesse affermare che solo i ricchi possano e debbano far politica. Una sconfitta colossale per la politica, la società e il Paese!

“Infatti: per questo teniamo sempre a sottolineare la differenza tra i costi della politica e quelli della partitocrazia. La politica ha dei costi ed è giusto contemplarli, dai servizi che vanno garantiti agli emolumenti per gli eletti. Quello che non è tollerabile è l’eccesso, i privilegi e le ruberie più o meno lecite”.

Prisma News - Testata Indipendente di Informazione - 
Alfonso Palumbo

Radicali: Presenteremo a ogni livello la nostra alternativa



Il Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini, aprendo la conferenza stampa, è partito dallo scandalo della Regione Lazio e ha ricordato come “in questi giorni le trasmissioni televisive di grande ascolto hanno avuto la funzione di ridare alla Presidente Polverini una verginità politica che non ha, avendo cura che mai un Radicale potesse farle da contraddittore. In questo modo si è voluto impedire agli italiani di distinguere tra chi ha una storia e una pratica di lotta alla partitocrazia e chi invece ne ha fatto parte o aspira a farlo. Ogni anno viene promosso un diverso antagonista che poi alla fine si dimostra anch’esso di regime.”

Nei propri interventi i consiglieri radicali alla regione Lazio Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita hanno ripercorso le tappe dell’affaire Fiorito/Polverini, ribadendo che la Governatrice non poteva non sapere e rivendicando il ruolo avuto dai consiglieri nell’accendere i riflettori sul fiume di denaro che passa attraverso le Regioni e sul loro uso.

Ha poi preso la parola Emma Bonino: "Ritengo che come radicali ci dobbiamo assumere la responsabilità, come alternativa Radicale, di concorrere alle scelte che il paese dovrà fare a tutti i livelli - comunale, regionale, nazionale o relativamente alle più alte istituzioni. Sebbene non si sappia ancora con quale legge elettorale voteremo - non sappiamo se giocheremo a rugby, salto con l'asta o acquagym - mi sento di dire che dobbiamo essere presenti”, ha dichiarato Bonino, aggiungendo poi che “proprio per il livello indiscusso con cui abbiamo operato nel rispetto puntiglioso della legge, possiamo promettere agli italiani di fare tutto quello che abbiamo sempre fatto, mentre tutti gli altri devono promettere di cambiare. Le modalità si vedranno" e ha rinviato al prossimo Congresso di Radicali Italiani.

"Come possiamo essere presenti?", si è domandato Pannella. "Sicurissimamente poveri e sicurissimamente, come in passato siamo stati impegnati sull'aborto e sul divorzio, oggi siamo impegnati sulla giustizia, accanto agli ultimi e gli oppressi".

Il primo impegno a cui i radicali intendono dedicarsi, intanto, è la raccolta di firme per i referendum 'Roma si muove' promossi dai Radicali insieme ai Verdi di Angelo Bonelli e a Umberto Croppi, come ribadito anche in chiusura di conferenza da Emma Bonino e Marco Pannella, che hanno fatto appello ai cittadini perché vadano a firmare, ma soprattutto alle varie figure istituzionali che possono autenticare le firme. La mancanza di autenticatori è infatti il solo vero ostacolo a un’iniziativa che ha raccolto e continua a raccogliere il sostegno dei cittadini e l’entusiasmo di tanti volontari che hanno dato la propria disponibilità per partecipare ai tavoli di raccolta firme.

Elezioni, Bonino: concorreremo come alternativa a tutti i livelli

(OMNIROMA) Roma, 27 SET - "Noi radicali concorreremo come alternativa alle scelte che questo paese si trovera' a fare nei prossimi mesi, a tutti i livelli.

Noi Radicali dobbiamo promettere di continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto. Gli altri partiti devono promettere di cambiare".

Lo ha detto Emma Bonino, durante un incontro con la stampa nella sede dei Radicali di Largo Argentina. "E quindi - ha spiegato Bonino - di concorrere come alternativa radicale alle scelte anche in assenza di democrazia, o di quel che ne rimane. 
 
Vogliamo porre il paese nelle condizioni di scegliere sia a livello comunale, regionale, nazionale. Le modalita' le vedremo, ma devo dire che viviamo in un paese in cui non c'e' limite all'indecenza. 
 
Stiamo a fine settembre e ancora non si sa neppure con quali regole del gioco si andra' alle prossime elezioni".

mercoledì 26 settembre 2012

Regione, Radicali: dimissioni presidente polverini non pervenute al consiglio regionale. consiglio nel pieno della sue funzioni: c’e’ tempo e spazio per approvare anagrafe pubblica degli eletti, tagli ai vitalizi e per cancellare norma sui contributi ai gruppi.



Dichiarazione dei consiglieri regionali Radicali, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei

Al Consiglio Regionale del Lazio non risultano pervenute le dimissioni della Presidente della Regione che, tra l’altro, oggi ha convocato la Giunta per prorogare cariche dirigenziali in scadenza.

Quindi, secondo quanto prevede lo Statuto della Regione all’art. 44 , il Consiglio non è sciolto e formalmente è ancora nel pieno delle sue funzioni.  Chiediamo con forza, e facciamo  appello a tutti i gruppi politici del Consiglio, che venga immediatamente convocato il Consiglio Regionale per votare in 15 minuti tre provvedimenti urgenti: la legge sull’Anagrafe Pubblica degli Eletti, l’abolizione dei vitalizi con la riforma del sistema previdenziale e l’abrogazione della legge n. 6 del 1973 (artt. 3 e 3 bis) sui contributi economici ai gruppi. 

Se la Presidente Polverini rifiuta questa proposta ne porterà per intero la responsabilità politica nei confronti dei cittadini del Lazio.

La Polverini se ne va ma niente di ciò che è crollato con tutti i "maiali" e le toghe delle feste nella sua epoca, è stato cancellato

La Polverini se ne va ma niente di ciò che è crollato con tutti i "maiali" e le toghe delle feste nella sua epoca, è stato cancellato. Dunque tutto ricomincia. E allora? Fiorenza

IL MURO sembra venuto giù improvviso ma non è così, e vale la pena di tentare una piccola ricostruzione della storia. Sulla scena ci sono solo due partiti. Da un lato i Radicali, di fronte tutti gli altri. Infatti i Radicali, fin da prima di essere gli agenti rivelatori di questa storia avevano continuato a dire (conoscete l`insistente noia di Bonino e Pannella) che bisogna sapere tutto in ogni momento dei soldi pubblici che circolano fra i partiti, e dello stato patrimoniale personale dei politici che stanno accanto ai quei soldi. Questo era il regolare tormentone, in Regione Lazio come in Parlamento, quando intorno alla Polverini è accaduto qualcosa di nuovo. Oltre alle cifre note e abbondanti e non documentate erogate ai gruppi parlamentari "per svolgere attività politica", hanno cominciato a giungere aumenti, un gonfiarsi di danaro pubblico da suddividere fra i partiti, ovviamente sottratto al danaro pubblico da spendere per i cittadini. Infatti è il periodo in cui si chiudono ospedali, si tagliano posti letto, si precarizzano ancora di più (mancato  rinnovo dei contratti) medici e infermieri, si smette di sostenere i disabili, si fanno pagare ticket ai poveri.

I due Radicali nel Consiglio del Lazio pongono una domanda ragionevole e ovvia: come vengono spesi questi soldi? Dove sono le documentazioni? Possibile che siano necessarie tali somme? Non c`è risposta. Tutti accettano tutto e a quanto pare spendono tutto (magari qualcuno fa feste stupide e altri stampano manifesti. Ma quanti?) finché un giudice comincia a fare domande e a pretendere ricevute. A quel punto si scopre un immenso traffico del danaro di tutti nelle mani bucate degli eletti, di qua e di là dalle consuete contrapposizioni, dunque tutto il Pdl e tutto il Pd. Ecco il punto in cui la vicenda  si fa scura e tragica. E impossibile dire, per qualcuno che intende volonterosamente continuare a partecipare alla politica: il mio partito non ci stava. I partiti ci stavano. Vanno giù tutti insieme e questa, a parte i festeggiamenti di alcuni, non è una buona notizia, come non lo sarebbe la notizia di una epidemia. O c`è un  percorso chiaro e visibile dì riparazione e restituzione, oppure, per una intera epoca politica, non c`è ritorno. 

Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

REGIONE, RADICALI: NON E' VERO CHE L'AUMENTO DEI SOLDI DEI GRUPPI E' STATO VOTATO DA TUTTI

Dichiarazione dei consiglieri Radicali, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei:

Non è vero che l'aumento dei fondi ai Gruppi è stato deciso da tutti come detto stamattina a La Zanzara. Qui di seguito chiariamo una volta per tutte la vicenda:

CHI HA DECISO LO STANZIAMENTO DI QUEI FONDI:

I fondi per i gruppi consiliari sono stanziati nel bilancio del Consiglio che è parte del Bilancio della Regione. Il Bilancio del Consiglio è proposto dall’Ufficio di Presidenza, accettato dalla Giunta e votato a maggioranza prima dalla Commissione Bilancio e poi dal Consiglio regionale. Come Radicali abbiamo votato contro i bilanci presentati. Peraltro, per il Bilancio della Regione, la giunta della Polverini cinque volte su sei (fra assestamenti e leggi di bilancio) ha imposto il suo maxi-emendamento, che vuol dire in parole semplici che ha scritto, senza dare opportunità al Consiglio di modificare alcuna virgola del testo, il bilancio della Regione. Successivamente è all’interno dell’Ufficio di Presidenza che è stato deliberato lo stanziamento di quei fondi. Fanno parte dell’Ufficio di Presidenza del consiglio: Pdl, Lista Polverini, Udc, Pd e Idv. Non ne fanno parte i Radicali

martedì 25 settembre 2012

Testo della lettera che i consiglieri regionali radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno mandato a Silvio Berlusconi

“Caro Presidente Silvio Berlusconi,  Ti ringraziamo per aver appena affermato che tutti i gruppi della Pisana sono corresponsabili della spartizione dei fondi.  Almeno informaTi da Cicchitto e ascolta quel che ha da dirTi, non fare come i tanti gazzettieri italiani, che pur ben remunerati, in questi giorni e in queste ore, non hanno né la voglia, né la curiosità, né l’onestà, e forse neppure la capacità, di andare a vedere con due semplici click nella pagina web del Consiglio regionale del Lazio, quali sono i gruppi politici che fanno parte dell’Ufficio di Presidenza e della Commissione Bilancio. Ora che anche Tu lo hai detto, al pari del Tuo amico Fiorito, del Tuo amico comunista D’Alema, siamo certi che gli italiani comprenderanno che si tratta di una sonora ‘fregnaccia’, partita da Anagni e giunta fino ad Arcore, passando ovviamente, e come da copione, per Via S. Andrea delle Fratte e la sua appendice di Saxa Rubra. Aspettiamo stasera che la tua Polverini ribadisca, ad almeno tre milioni di italiani, ovviamente e come da copione tramite il tuo amico Floris, la medesima ‘fregnaccia’ del vostro regime consociativo, fuori e dentro la Pisana. Nel frattempo Ti porgiamo i nostri ringraziamenti, che Vorrai estendere anche ai Tuoi amici gazzettieri, e ai Tuoi amici Fiorito e  D’Alema, per l’autofinanziamento che tramite Tribunali ci vorrete garantire nei prossimi anni. Dimenticavamo,  avvisa Tu la Polverini e il Tuo amico Floris. Con i nostri migliori saluti, Avv. Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei Rocco Berardo, Consigliere Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei

Regione, radicali: ci riserviamo di intraprendere qualsiasi azione legale a tutela della nostra immagine e reputazione. Noi, primi a pubblicare on line i bilanci, sempre votato contro i bilanci della Regione e le spese inutili, anche in piena solitudine

In relazione ad articoli di stampa e servizi radiotelevisivi apparsi e andati in onda in questi giorni su alcuni media, dove si sostiene che al Consiglio Regionale del Lazio “tutti i partiti” o “gruppi politici” hanno votato la manovra d’aula del 2010 che ha determinato le nuove regole di erogazione dei fondi ai gruppi consiliari o che, sempre riferito  a ‘tutti i gruppi, nessuno escluso’, con riferimento alla gestione dei conti ‘non controllava niente nessuno’, o che ancora 'tutti' hanno votato a favore del bilancio 2011 e 2012, il Gruppo Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei al Consiglio Regionale del Lazio comunica che sta intraprendendo azioni legali a tutela della verità e si riserva  di intraprendere altre  azioni legali che ritenga necessarie a tutela dei suoi interessi e della sua immagine a fronte di notizie false e calunniose. Non è vero che l'aumento dei fondi ai Gruppi è stato deciso da tutti come detto stamattina a La Zanzara e TG2. Qui di seguito chiariamo una volta per tutte la vicenda:   CHI HA DECISO LO STANZIAMENTO DI QUEI FONDI: I fondi per i gruppi consiliari sono stanziati nel bilancio del Consiglio che è parte del Bilancio della Regione. Il Bilancio del Consiglio è proposto dall’Ufficio di Presidenza, accettato dalla Giunta e votato a maggioranza prima dalla Commissione Bilancio e poi dal Consiglio regionale. Come Radicali abbiamo votato contro i bilanci presentati. Peraltro, per il Bilancio della Regione,  la giunta della Polverini cinque volte su sei (fra assestamenti e leggi di bilancio) ha imposto il suo maxi-emendamento, che vuol dire in parole semplici che ha scritto, senza dare opportunità al Consiglio di modificare alcuna virgola del testo, il bilancio della Regione. Successivamente è all’interno dell’Ufficio di Presidenza che è stato deliberato lo stanziamento di quei fondi. Fanno parte dell’Ufficio di Presidenza del consiglio: Pdl, Lista Polverini, Udc, Pd e Idv. Non ne fanno parte i Radicali.

Polverini, noi ci chiamiamo "nessuno"

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino-Pannella, Federalisti Europei   Alla Polverini, che ha detto - durante il suo intervento per annunciare le dimissioni - che tutti i gruppi, nessuno escluso, hanno fatto un uso a dir poco sconsiderato dei finanziamenti alle loro attività, diciamo che noi ci chiamiamo "Nessuno". L'eccezione Radicale ha reso possibile la conoscenza di quanto stesse accadendo. La sua frase in cui dice "da domani dirò ciò che ho visto" è molto significativa. Fino a ieri diceva di non aver visto nulla e di non sapere.   Ha perso una grande occasione Renata Polverini anche questa volta: si poteva votare velocemente in una giornata la proposta dell'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati e successivamente si potevano rassegnare le dimissioni, ha la responsabilità di aver lasciato sulle spalle dei cittadini del Lazio una fortezza inespugnabile anziché una casa di vetro.

lunedì 24 settembre 2012

Questa sera Rossodivita ad Omnibus notte su La7

Oggi, lunedì 24 settembre, alle ore 23.30 circa, Giuseppe Rossodivita, Capogruppo della Lista Bonino - Pannella, Federalisti Europei, sarà ospite della trasmissione Omnibus Notte su La7 . 

Rossodivita a Tgcom24 oggi alle ore 18,30

Oggi, lunedì 24 settembre, alle ore 18,30, Giuseppe Rossodivita, Capogruppo della Lista Bonino - Pannella, Federalisti Europei, sarà ospite in diretta di TgCom24.

RADICALI: NOVANTAMILA CITTADINI CHIEDONO SUBITO ANAGRAFE PUBBLICA DEGLI ELETTI E NOMINATI



Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Gruppo Lista Bonino – Pannella, Federalisti Europei 

Ha superato la soglia dei 90.000 e viaggia verso le 100.000 sottoscrizioni l'appello promosso  da  AVAAZ, la più grande comunità al mondo di attivismo su internet, che chiede alla Presidente Polverini  di mantenere le promesse elettorali e di trasformare la Regione in una "casa di vetro" attraverso l'approvazione "dell'anagrafe degli eletti e dei nominati"così come proposta dal Gruppo Radicale in Consiglio regionale.

I cittadini stanno manifestando una straordinaria partecipazione, alcuni politici finalmente in queste ore  stanno sottoscrivendo l'urgenza della campagna radicale per l'isituzione dell'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati; qualunque siano le decisioni della Polverini nelle prossime ore, la Regione prima della prossima 

Legislatura deve realizzare questa riforma, unica garanzia che prossime ruberie non siano coperte dall'opacità del sistema regionale

RADICALI: TG3 FALSIFICA LA POSIZIONE DEI RADICALI AL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO: CONFERMIAMO NOSTRE FIRME SE DETERMINANTI.

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Gruppo Lista Bonino – Pannella, Federalisti Europei

“Il TG3 delle ore 14,20  falsifica la posizione dei Radicali al Consiglio Regionale del Lazio dicendo che sulle firme siamo 'dubbiosi': abbiamo detto, e lo ripetiamo, che riguardo  l'iniziativa delle dimissioni dal Consiglio Regionale del Lazio le nostre firme ci saranno se determinanti per raggiungere la maggioranza necessaria per mandare a casa la Giunta Polverini, ma vorremmo riuscire a conquistare ora quel che sarà molto più difficile conquistare un domani, e cioè: l'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei nominati che avrebbe impedito il caso Fiorito, il taglio dei vitalizi e la Riforma del sistema elettorale maggioritario uninominale.

L'unico dubbio che abbiamo è che sia in atto il tentativo di ripetere l'operazione di falsificazione che già ci fu sulla vicenda della fiducia - mai votata - a Berlusconi da parte dei Radicali. Dunque, ripetiamo, a scanso di equivoci, che: riguardo  l'iniziativa delle dimissioni dal Consiglio Regionale del Lazio le nostre firme ci saranno se determinanti per raggiungere la maggioranza necessaria per mandare a casa la Giunta Polverini

Sul punto ci riserviamo di adire all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni”.

Ciocchetti e anagrafe pubblica degli eletti, non ce ne eravamo accorti, benvenuto!

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Gruppo Lista Bonino – Pannella, Federalisti Europei al Consiglio della Regione Lazio

“Abbiamo letto la dichiarazione dell’Assessore Ciocchetti che dice testualmente che ‘come Udc abbiamo anche proposto l'anagrafe pubblica degli eletti  per la cui approvazione ci batteremo…’ Possiamo dire che finora non ce ne eravamo accorti, appresa la notizia, siamo felici di dargli il benvenuto

Come stanno veramente le cose?

ANAGRAFE PUBBLICA

I Radicali hanno proposto l’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati come primo atto della legislatura, dopo due anni nonostante la preparazione di un testo base, la commissione non licenzia per l’Aula il testo perché “c’è un problema sulla vostra norma che vuole la pubblicità sul bilancio dei gruppi e i rendiconti dei consiglieri”.

TRASPARENZA In assenza di una legge che lo imponesse i Radicali del gruppo della Lista Bonino Pannella pubblicano in questa pagina http://www.radicalilazio.it/sito/node/14 prima il bilancio consuntivo del gruppo del 2010 e poi quello del 2011 (nei primi mesi del 2012) e dunque non dopo lo “scandalo Fiorito”.

NE PARLIAMO CON SERGIO RIZZO Una volta reso pubblico online il nostro bilancio (dopo averlo depositato presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio), nonostante a più riprese avessimo denunciato il problema della non trasparenza, decidiamo di mostrare a Sergio Rizzo il nostro bilancio spiegandogli nel dettaglio le voci da cui era composto. A seguito di questo incontro avvenuto intorno a luglio del 2012, Sergio Rizzo lavora al suo articolo, in cui si dà per la prima volta notizia dei fondi ai gruppi di cui oggi tanto si parla. Infatti il Corriere della sera del 20 agosto 2012 pubblica per primo la notizia: “Regione Lazio: ai partiti 4 volte più della Camera”: http://roma.corriere.it/roma/notizie/politica/12_agosto_20/cosi-regione-....
Nell’articolo Sergio Rizzo scrive: Da destra a sinistra non c'è chi non abbia invocato più trasparenza sui soldi pubblici destinati alla politica. Ma di passare ai fatti non se ne parla proprio. Se si eccettuano, naturalmente, alcune meritorie iniziative purtroppo isolate. Qualche settimana fa il gruppo radicale al Consiglio regionale del Lazio presieduto dall'avvocato Giuseppe Rossodivita ha pubblicato sul sito internet il proprio bilancio. Un documento impressionante, che illumina un angolo del capitolo costi della politica finora tenuto accuratamente all'oscuro. Ovvero, i contributi che le Regioni erogano ai gruppi «consiliari».

I CONSIGLIERI SI INTASCANO I SOLDI: (100 mila a consigliere) Questa affermazione, per quanto riguarda il Gruppo Radicale è falsa. I soldi che abbiamo ricevuto come voce “finanziamento delle attività del gruppo consiliare” sono stati bonificati sul conto del gruppo e mai sono stati girati sui conti dei consiglieri. I soldi sono stati spesi, non tutti ma solo una parte come si può riscontrare dal bilancio online, solo ed esclusivamente per le finalità di attività politica: convegni, congressi, stampa di opuscoli etc. Posto che come Radicali siamo da sempre contro il finanziamento pubblico dei partiti, quello che abbiamo denunciato questa volta era l’assoluta mancanza di trasparenza sull’utilizzo di quei fondi: abbiamo ragione di credere che i soldi venissero utilizzati per finanziare le passate e le future campagne elettorali.

CHI HA DECISO LO STANZIAMENTO DI QUEI FONDI I fondi per i gruppi consiliari sono stanziati nel bilancio del Consiglio che è parte del Bilancio della Regione. Il Bilancio del Consiglio è proposto dall’Ufficio di Presidenza, accettato dalla Giunta e votato a maggioranza prima dalla Commissione Bilancio e poi dal Consiglio regionale. Come Radicali abbiamo votato contro i bilanci presentati. Peraltro, per il Bilancio della Regione, la giunta della Polverini cinque volte su sei (fra assestamenti e leggi di bilancio) ha imposto il suo maxi-emendamento, che vuol dire in parole semplici che ha scritto, senza dare opportunità al Consiglio di modificare alcuna virgola del testo, il bilancio della Regione. Successivamente è all’interno dell’Ufficio di Presidenza che è stato deliberato lo stanziamento di quei fondi. Fanno parte dell’Ufficio di Presidenza del consiglio: Pdl, Lista Polverini, Udc, Pd e Idv. Non ne fanno parte i Radicali.

MA VOI LO SAPEVATE? Certo che no. Le delibere dell’ufficio di Presidenza nonostante i nostri emendamenti per la trasparenza non sono pubbliche e non ci sono state neanche fornite in relazioni agli accessi agli atti che abbiamo inoltrato ai sensi dell’art. 30, comma 3, dello Statuto della Regione. Abbiamo preso coscienza dell’entità complessiva delle somme annuali destinate al nostro gruppo, di fatto, alla fine di ogni anno perché queste cifre vengono accreditate in varie rate. Entro i 28 febbraio di ciascun anno abbiamo provveduto, come previsto, a rendicontarle al Comitato regionale di controllo contabile e pubblicarle sul nostro sito.

LA POLVERINI SAPEVA? La Presidente Polverini è capo della maggioranza, e sa benissimo tutto. Uno dei maggiori gruppi presenti in Consiglio porta il suo nome: Lista Polverini, 13 consiglieri. In realtà queste cifre sono state verosimilmente contrattate nelle sessioni di bilancio proprio dalla maggioranza, la Presidente Polverini infatti tramite l’Assessore Cetica, per tenere buona la maggioranza e far passare tranquillamente le leggi finanziarie e di bilancio sapeva che questo era il prezzo da pagare ai consiglieri della propria maggioranza.

Oggi, ore 13, Rossodivita su Radio Rai 2 a "28 minuti"

Oggi, alle ore 13.00, il Consigliere radicale Giuseppe Rossodivita, Capogruppo della Lista Bonino -Pannella Federalisti Europei, parteciperà alla trasmissione "28 minuti" di Radio Rai 2 condotta da Barbara Palombelli per argomentare sulla situazione degli scandali dei fondi che hanno colpito il Consiglio regionale del Lazio.

Desidero ringraziarvi ed esprimervi la mia stima e il mio pieno apprezzamento

Mail arrivata al Gruppo Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei: Desidero ringraziarvi ed esprimervi la mia stima e il mio pieno apprezzamento per la vostra denuncia, che ha messo in luce lo scandalo della immensa mole di denaro distribuita ai partiti della Regione Lazio e spesa come abbiamo visto. Credo che abbiate dimostrato di essere gli unici ad avere senso del limite, rispetto delle istituzioni ed una concezione della politica come servizio disinteressato. Grazie, vi voterò alle prossime elezioni Gabriele C.

domenica 23 settembre 2012

Giuseppe Rossodivita in collegamento con Tgcom24 su caso Lazio

Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Radicali al Consiglio della Regione Lazio, sarà in collegamento con Tgcom24 dalle ore 15.45 di domenica 23 settembre, sulle vicende della Regione Lazio.

venerdì 21 settembre 2012

Il Capogruppo dei radicali al Consiglio regionale del Lazio questa sera alle ore 20 a 'il punto' di rainews24

Questa sera, l'Avv. Giuseppe Rossodivita,  Capogruppo della Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, al Consiglio Regionale del Lazio sarà ospite, alle ore 20, della trasmissione 'Il Punto' di Rainews24

"Tutti devono tremare?" I Radicali del Lazio vanno dal magistrato

Intervento su Radio Radicale.it

ore 12.28. Capogruppo radicali incontra pm a Roma



Il capogruppo radicale alla regione Lazio, Giuseppe Rossodivita, a quanto si è appreso, sarebbe andato questa mattina alla procura di Roma per parlare con gli inquirenti delle vicende legate al caso dei fondi Pdl. L'attenzione sui fondi del consiglio regionale era stata proprio sollevata dai radicali che avevano reso pubblici i conti del loro gruppo