Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei
Il
pronunciamento del Consiglio dei Ministri, e dell'Avvocatura dello
Stato, sul dovere da parte del Presidente dimissionario della Regione
Lazio di indire le elezioni entro i novanta giorni, e dunque entro
dicembre, rappresentano una volta di più come pacificamente debba essere
interpretata la norma che regola l'indizione delle elezioni da parte
del Presidente di una regione.
Purtroppo, oltre a non rispettare
tale termine, si aggiunge da parte della Presidente Polverini anche un
orientamento secondo il quale si dovrebbe andare al voto con l'elezione
di 50 consiglieri. Ma come può un Presidente indire le elezioni con un
numero di consiglieri diverso da quanto scritto nello Statuto?
E
soprattutto qual è la legge elettorale che regola l'elezione di questi
50 consiglieri? Quanti sono eletti attraverso il listino? La legge
elettorale in vigore parla di 14 consiglieri eletti tramite listino.
Rimane così? Dunque i cittadini eleggeranno solo 36 consiglieri?
Ci sta
dicendo, la Presidente dimissionaria della Regione Lazio, che la norma
elettorale cambia in base a una lettura autonoma di un decreto del
governo non convertito in legge, e soprattutto non adottato da un
Consiglio regionale che è stato sciolto? Comunque la si pensi, tagliare
la democrazia è diverso dal tagliare lo stipendio dei consiglieri
regionali. Si operi per la seconda scelta, ma non si riduca la
rappresentanza dei cittadini. E, comunque, scelte di questo tipo si
espongono a ricorsi che potrebbero annullare persino le elezioni, che si
vorrebbero convocare in una modalità inaudita dal punto di vista della
legalità costituzionale.