Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e
Rocco Berardo, Gruppo Lista Bonino – Pannella, Federalisti Europei
A
seguito dell’incontro avvenuto fra le forze politiche di opposizione e
il Presidente del Consiglio Mario Abbruzzese, in merito alle
comunicazioni della Presidente Polverini relative alla possibilità di
riunire il Consiglio regionale per operare modifiche statutarie e altri
adeguamenti legislativi imposti alle regioni dal Governo, ribadiamo -
come Radicali - che l'unica via percorribile è quella di procedere
subito alle elezioni, essendo la Regione Lazio in evidente stato di
"fragilità istituzionale" rispetto alle altre Regioni, avendo un
Consiglio regionale già da settimane sciolto e vigendo l'obbligo, per il
Presidente della Regione dimissionario, di indire immediatamente le
elezioni.
Ogni modifica statutaria volta a rideterminare il numero dei
Consiglieri, così come ogni iniziativa legislativa regionale di modifica
della legge elettorale sarebbe, evidentemente, fuori tempo massimo e
illegittima per un sistema istituzionale che può intervenire solo
rispetto ad atti indifferibili e urgenti. Siamo contrari a pastrocchi
che, alimentando confusione negli elettori ed essendo illegittimi,
finiranno col generare una serie di contenziosi in grado di paralizzare
per mesi l'attività delle istituzioni neo elette, con gravissimo danno
per tutti i cittadini. Inoltre ricordiamo che il Consiglio d’Europa si è
raccomandato con gli Stati membri di non modificare le leggi elettorali
un anno prima delle elezioni, e per analogia questo non può che
applicarsi anche alle regioni. Poco prima dello scioglimento del
Consiglio regionale avevamo fatto appello alle forze politiche di
riunirci urgentemente per votare norme e leggi su trasparenza, tagli
agli sprechi ed altre iniziative.
Il nostro appello, come in molte altre
occasioni, è stato ignorato dalla Presidente Polverini che decise di
dimettersi non prima di aver confermato nei ruoli apicali
dell'amministrazione i suoi uomini di fiducia, ma senza alcuna
considerazione per l'interesse al corretto funzionamento
dell'Istituzione governata.