I consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista
Bonino Pannella Federalisti Europei, unitamente a Giuseppe Paliotta
Presidente del Movimento Cittadini e Lavoratori (MCL) e Donato
Robilotta Presidente del Movimento Socialisti Riformisti hanno
depositato il ricorso al TAR con il quale sono stati impugnati il
decreto della Presidente Polverini che fissa in 50 oltre al Presidente i
rappresentanti che si andranno ad eleggere alla prossima consultazione
elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio e tutti gli
altri atti collegati e connessi.
I consiglieri regionali Radicali dichiarano:
“Tale
decreto è stato emanato in violazione di quanto stabilito sia nello
Statuto che nella legge elettorale della Regione Lazio. I risparmi che
giustamente il Governo tenta di conquistare non possono essere raggiunti
in spregio alla legalità e vanno realizzati tagliando emolumenti e
privilegi agli eletti e non riducendo la rappresentanza. La decurtazione
dei compensi e delle prebende che attualmente spettano ai consiglieri
può produrre risparmi ben superiori alla riduzione di venti consiglieri.
L’applicazione di tale criterio che, ribadiamo, comunque dovrebbe
essere assunto seguendo un iter legislativo corretto e non quello che si
sta tentando di imporre, provocherebbe altresì, oltre a una riduzione
complessiva della rappresentanza, anche una penalizzazione iniqua delle
province minori.
Sul ricorso è già stata fissata l’udienza per la
sospensiva per il prossimo martedì 18. A questo punto auspichiamo che si
decida per l’election day per due ordini di ragioni.
Da un lato perché
chiamare i cittadini al voto a distanza di un paio di settimane comporta
un aggravio di spesa pubblica ingiustificabile in qualsiasi momento, ma
a maggior ragione in questa fase di crisi e di difficoltà economiche in
cui versa il Paese nel suo complesso e perché posticipare di qualche
settimana la data per il deposito delle liste può evitare
quell’illegalità nella raccolta delle firme che allo stato è certa vista
la ridottissima disponibilità di tempo a disposizione se fosse
confermata l’attuale scadenza al 4 gennaio, rendendo quindi necessario
raccogliere le firme in queste giornate festive, posto che ancora non è
disponibile neanche il vademecum elettorale e il facsimile dei moduli
per la raccolta delle sottoscrizioni necessarie alla presentazione delle
liste.
Come abbiamo sempre fatto, prova recente ne è la
vicenda “Firmigoni”, noi vigileremo e verificheremo la legalità nella
raccolta delle firme e auspichiamo che tanti cittadini si attivino per
fare altrettanto nei confronti di tutte le formazioni politiche che si
presenteranno alla competizione elettorale”.