Dichiarazione dei rappresentanti regionali di Sel, Verdi, Psi, Fds e Radicali:
Roma, 12 ottobre 2012
“Con
il nuovo decreto del Governo, che impone la riduzione del numero dei
consiglieri regionali da 70 a 50, anche in occasione delle prossime
elezioni regionali del Lazio, si sceglie di fare un taglio netto alla
democrazia confondendo i tagli agli sprechi e ai privilegi, che nel
testo sono rinviati a sei mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio
regionale, con il diritto alla rappresentanza dei cittadini. Avremmo
auspicato un taglio drastico degli stipendi e di altri privilegi ai
membri del Consiglio e della Giunta, che sarebbe stato certamente più
efficace in termini economici.
Lo stesso Decreto conferma
addirittura l’estensione dei vitalizi agli Assessori esterni, voluto
dalla Polverini in questa legislatura.
Emerge poi come
l’applicazione di norme elettorali conseguenti al testo del Decreto
imporrebbero l’elezione dei membri del prossimo consiglio regionale
ancora una volta tramite il cosiddetto listino dei nominati, riducendo
così ulteriormente la rappresentanza reale.
Riteniamo queste
norme, riassunte nel Decreto governativo, inaccettabili ed espressione
di evidenti violazioni normative e costituzionali. Non si può riformare
la democrazia e modificare le norme elettorali a poche settimane dal
voto attraverso un articolo di un decreto dal titolo ‘riduzione dei
costi della politica nelle Regioni”. Ci riserviamo pertanto ogni azione
che possa ripristinare la legalità costituzionale, e il rispetto dello
Statuto e delle leggi della Regione Lazio”.