Dichiarazione del Gruppo Consiliare della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei
Alla
nuova paladina della lotta agli sprechi, la Presidente Renata
Polverini, diamo il benvenuto, ma ricordando a lei e alla sua Giunta che
quando si è trattato di prendere posizione sulle quattro ulteriori
Commissioni, cosiddette speciali, che si sono aggiunte alle sedici
ordinarie, record nazionale per un'assemblea legislativa, nonostante il
solitario ostruzionismo del gruppo Radicale, la Polverini e la sua
giunta non esitarono a dare parere positivo alla loro istituzione per un
costo e spreco stimato di 5 milioni di Euro.
Non solo:
nell'ultimo assestamento di bilancio, discusso e votato in aula lo
scorso luglio, abbiamo proposto tagli agli sprechi fonte di denaro e
alimento per la partitocrazia, dalle autoblu ai vitalizi, dal taglio
delle commissioni e delle consulenze all'individuazione di un tetto per
le retribuzioni ai dirigenti della Regione, fino a un ridimensionamento
delle spese per i gruppi e l'eliminazione della spesa prevista per le
nuove costruzioni presso la Pisana, ma ancora una volta lei e la sua
giunta si sono distinti per con un parere negativo.
Come Radicali
da sempre, sin dalla campagna elettorale, abbiamo proposto, inascoltati,
di razionalizzare molte delle spese e di avviare politiche di tagli
laddove gli sprechi e privilegi hanno incrementato e continuano a
incrementare il deficit economico della Regione. Abbiamo depositato da
tempo una proposta di legge sull'anagrafe Pubblica degli eletti e dei
nominati che realizzerebbe fin da subito a costo zero quella "Regione
casa di vetro" per cui la candidata Polverini si era impegnata in
campagna elettorale e che avrebbe consentito ai cittadini, senza bisogno
del dossier oggi brandito dalla Presidente, di controllare l'entità e
l'utilizzo dei fondi destinati alla “politica".
Su una cosa però
la Giunta Polverini ha detto la sua e con forza muscolare: nel momento
in cui si discuteva di eliminare i vitalizi, ha imposto che i suoi
Assessori "esterni", ovvero non eletti come consiglieri regionali,
potessero invece avere garantito questo privilegio.