I Consiglieri regionali Radicali, Giuseppe Rossodivita e Rocco
Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti europei, hanno inviato oggi
una lettera al Presidente e a tutti i capigruppo del Consiglio Regionale
del Lazio, chiedendo che quanto prima venga discussa la proposta di
legge sull’Anagrafe Pubblica degli eletti e dei nominati della Regione
Lazio. La proposta di legge è la prima depositata nel giugno 2010 dai
consiglieri Radicali ed è stata co-firmata dai capigruppo dei gruppi Pd,
Idv, Sel, Fds, Verdi, Psi, e Lista Civica per Bonino.
Nella
lettera viene ricordato che l’iter sulla discussione e votazione
dell’Anagrafe pubblica degli eletti si è arenato nonostante la
sottocommissione, costituita ad hoc, abbia completato il lavoro e sia
giunta ad elaborare il testo unificato con l'altra proposta di legge
depositata dalla maggioranza. Viene altresì ricordato che l’Anagrafe
Pubblica degli Eletti è uno strumento che, tra l’altro, obbligherebbe
tutti i gruppi a pubblicare analiticamente le spese effettuate, così
come il Gruppo Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei ha già fatto
spontaneamente e autonomamente online.
I consiglieri hanno anche
scritto che a leggere le dichiarazioni di questi giorni “la stragrande
maggioranza del Consiglio, in primis la Presidente della Giunta on.
Renata Polverini, è favorevole a individuare e tagliare spese inutili,
ovvero i cosiddetti sprechi. Tuttavia è molto facile, rintracciare i
pareri negativi dati dalla Giunta a nostre proposte di taglio su auto
blu, vitalizi, commissioni, consulenze, ridimensionamento delle spese
sui monogruppi. Anche la nostra richiesta di bloccare le nuove
costruzioni previste alla pisana (per circa 8 milioni di euro) è rimasta
finora inascoltata”.
Infine, nella lettera si chiede al
Presidente del Consiglio Regionale, Mario Abbruzzese “di intervenire per
sbloccare l’iter relativo al testo unificato della proposta di legge
sull’anagrafe pubblica degli eletti: la sua approvazione in tempi rapidi
non è solo una necessità ma, vista la situazione determinatasi, un
dovere per tutti noi”.