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mercoledì 22 agosto 2012

Presentata un’interrogazione urgente sulle gravi carenze sanitarie e assistenziali nel carcere di Velletri

La Commissione tecnica paritetica tra la Regione Lazio e il Ministro della Giustizia oggi insediata si occupi anche della situazione del carcere di Velletri.   Roma, 10 agosto 2012   I consiglieri regionali Radicali, Giuseppe Rossodivita, Capogruppo e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei hanno oggi depositato una interrogazione urgente alla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini anche nella sua qualità di Assessore alla Salute, sulle gravi carenze riscontrate nella Casa Circondariale di Velletri dalla deputata Radicale Rita Bernardini durante la visita ispettiva effettuata lunedì 6 agosto insieme al suo consulente avvocato Alessandro Gerardi.   L’Istituto di pena  conta 263  detenuti, molti dei quali sono in attesa di giudizio (di questi 160 sono imputati, 77 appellanti e 26 ricorrenti), i rimanenti (118) stanno invece scontando una pena definitiva. Tra i reclusi, 186 risultano essere tossicodipendenti e 115 di nazionalità straniera. Oltre all’elevato tasso di sovraffollamento, il disagio che i detenuti sono costretti a patire, vi è la carenza di educatori che sono quattro sui sei previsti in pianta organica e due soli psicologi operativi (di cui solo uno a tempo pieno). La carenza di psicologi è molto grave, anche perché nel carcere velitemo si riscontra un elevato indice di detenuti affetti da gravi disagi psichici (peraltro all’interno dell’Istituto manca un reparto di Osservazione psichiatrica), costretti a rimanere chiusi in cella 20 ore al giorno. Negli ultimi tempi nell’istituto si sono verificati frequenti casi di autolesionismo e di tentato suicidio, mentre due detenuti si sono tolti la vita nel 2009 e nel 2010. Tra le gravi carenze di personal e vi è anche quella degli assistenti sociali, educatori e psicologi.   L’Istituto penitenziario di Velletri, pur essendo stato edificato sul finire degli anni ’80 presenta condizioni materiali non ottimali: la struttura, infatti, è spesso soggetta ad infiltrazioni d’acqua e necessita di periodici lavori di manutenzione a causa della continua e repentina usura delle strutture e anche le condizioni igieniche sono pessime e ai limiti della tollerabilità. Inoltre la cronica carenza di fondi non permette alla direzione dell’Istituto di far fronte in modo adeguato a tutte le esigenze della popolazione detenuta con riferimento al reperimento dei medicinali, sicché molti farmaci scarseggiano e altri sono fruibili però non a titolo gratuito.   Nell’interrogazione i consiglieri regionali radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo chiedono di sapere quali iniziative la Regione intende fare  per garantire il diritto alla salute dei detenuti e, in particolare, entro quali tempi verrà ripristinata un'adeguata assistenza psicologica e psichiatrica; se non si intendano adottare urgentemente le opportune iniziative al fine di aumentare l'organico degli educatori, degli psicologi e degli assistenti sociali in servizio, in modo da renderlo adeguato al numero delle persone recluse.  Infine, se e in che modo si intendano potenziare, all'interno della struttura penitenziaria in questione, le attività di orientamento e formazione al lavoro e di ricerca di posti di lavoro da offrire ai detenuti, in particolar modo per quelli che hanno quasi finito di scontare la pena.   I Consiglieri Regionali Radicali chiedono che la Commissione paritetica tra Regione Lazio e Ministero della Giustizia oggi insediatasi si occupi anche del Carcere di Velletri.