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mercoledì 30 maggio 2012

Roma-Latina, inoltrata istanza per accesso ai lodi arbitrali emessi per l'affaire

Dichiarazione del Consigliere regionale Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Lista Bonino Pannella Federalisti Europei


Vista la tardiva quando non addirittura assente risposta della Giunta Polverini alle interrogazioni proposte dai consiglieri regionali, abbiamo provveduto direttamente ad inoltrare un’istanza di accesso agli atti ai sensi dell’art. 30, comma 3 e 4 dello Statuto della Regione Lazio, per avere copia dei lodi arbitrali che risultano essere stati emessi nell'ambito degli arbitrati richiesti dai soci privati di Arcea Lazio S.p.a. e che hanno visto contrapposta la Regione Lazio al Consorzio 2050 oltre che alla società  Autostrade per l’Italia.

Risulta, infatti, da notizie di stampa, che quanto al primo arbitrato il lodo  sarebbe stato pronunciato a marzo scorso con la condanna della Regione Lazio al pagamento di 43 milioni di Euro per violazione degli obblighi di buona fede e correttezza, mentre per il secondo lodo notizie non confermate vedrebbero la Regione soccombente con la condanna al pagamento di ulteriori 25 milioni di euro.

La vicenda relativa alla costruzione dell’autostrada Roma – Latina si protrae da anni, i soci privati di Arcea hanno già incassato circa 45 milioni di Euro di denaro pubblico per la sola progettazione dell'opera ed ora, probabilmente,  si preparano all'incasso di altri 68 milioni di Euro in forza dei due lodi arbitrali.
Complessivamente sono 113 i milioni di Euro dei contribuenti che i soci privati dovrebbero incassare (di cui i 45 della progettazione sono stati già incassati) senza che sia stato realizzato neppure un millimetro della Roma-Latina.

Per i privati un ottimo affare non c'è che dire, considerando che normalmente per realizzare 113 milioni di Euro di utili occorre investirne e rischiarne almeno 1500 di milioni di Euro.

Per i cittadini un pessimo affare per il quale devono ringraziare le Giunte Storace, Marrazzo e Polverini.
Per comprendere meglio tutto questo, per individuare precise responsabilità di questo incredibile sperpero di denaro prelevato con le tasse dalle tasche dei cittadini, noi Radicali, da soli, nell'assordante silenzio di tutta la partitocrazia di destra, di centro e di sinistra, abbiamo depositato, in Consiglio Regionale  e alla Camera dei Deputati due proposte di legge per istituire una commissione di inchiesta che faccia luce su tutta la vicenda.