Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei
Abbiamo depositato una interrogazione
urgente sullo stato dell’azione di controllo e dell’ esercizio dei
poteri sostitutivi della Regione Lazio per assicurare l’adozione dei
piani di eliminazione delle barriere architettoniche, i cosiddetti PEBA,
previsti dalla legge.
L’interrogazione nasce a seguito dell’iniziativa
dell’ Associazione “Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica”
che, occupandosi anche della tutela delle persone con disabilità
dell’affermazione dei loro diritti, ha promosso nel 2009 e vinto
quest’anno, un ricorso contro il Comune di Roma per la mancanza di
regolamentari scivoli per accedere con la sedia a rotelle sui
marciapiedi dove sono poste le fermate degli autobus per il trasporto
pubblico, limitando, in questo modo, la possibilità ai disabili di poter
fruire dei bus pubblici in totale autonomia; nel corso del processo,
sebbene richiesto, il Comune di Roma non ha mai depositato il suo PEBA.
Lo Stato italiano in questi decenni ha emanato una serie di norme per
tutelare i diritti dei disabili e in particolare per l’abbattimento
delle barriere architettoniche; in particolare - ricordano i consiglieri
- è dal lontano 1987 che la legge nazionale impone agli Enti locali
l'adozione dei sistematici Piani di eliminazione delle barriere
architettoniche.
La legge n. 41 del 1986 prevede che per gli
interventi di competenza dei Comuni e delle Province, trascorso
inutilmente il termine previsto, sia obbligo delle Regioni nomiare un
Commissario ad acta, per ciascuna amministrazione, per realizzare
l’adozione del Piano. Interroghiamo la Giunta per sapere se la Regione
abbia mai adottato ed aggiornato il proprio PEBA per quanto riguarda
gli edifici del proprio patrimonio e quante volte e verso quali
amministrazioni provinciali e comunali, abbia esercitato il proprio
obbligo sostitutivo nominando i Commissari ad acta come imposto dalla
legge