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venerdì 25 maggio 2012

Ares 118, Rossodivita: depositerò subito una querela nei confronti dell’ignoto operatore della CRI

Dichiarazione del Consigliere regionale Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Lista Bonino Pannella Federalisti europei.




Apprendo da uno sgrammaticato comunicato, pubblicato sul blog fsiares118.blogspot.com a firma di un ignoto Operatore CRI che si guarda bene dal firmare con il suo nome e cognome, che ieri una delegazione di circa 60 operatori del servizio ambulanze avrebbe manifestato presso la sede del Consiglio Regionale, al fine di sostenere l’accordo tra Regione Lazio e Croce Rossa Italiana e di incontrare me, in ragione delle posizioni e dei conseguenti atti istituzionali da me posti in essere in relazione alla convenzione tra CRI e la Regione di cui a tutt’oggi non si conoscono i termini. L’ignoto operatore CRI scrive che “ovviamente” avrei evitato di incontrarli ed insinua, seppur ancora con grammatica perplessa: “Ci chiediamo se avrà la volontà di farlo a breve, o i suoi interventi a favore delle private devo essere interpretati in maniera ambigua”. Poiché la prima è una affermazione falsa, atteso che nella giornata di ieri mai nessun operatore CRI, individualmente o collettivamente, ha chiesto di incontrarmi e la seconda è una grave insinuazione, procederò immediatamente a depositare una querela contro l’ignoto operatore che nel frattempo invito a venir fuori dall’ombra.
Ricordo a tutti, anche all’ignoto operatore CRI, che gli atti istituzionali da me depositati ed i comunicati stampa diramati attestano l’esatto contrario di quanto falsamente dichiarato nel comunicato per cui l’autore sarà chiamato a rispondere in sede giudiziaria. La mia azione è volta esclusivamente a salvaguardare il servizio per i cittadini e la corretta gestione delle risorse derivanti dalle imposte che ciascuno paga ed è stata innanzi tutto esercitata chiedendo chiarimenti e spiegazioni alla Presidente Polverini, che è anche Assessore alla Salute ad interim, la quale proprio oggi, con riferimento all’accesso agli atti, mi ha fatto rispondere dal suo Capo Ufficio di Gabinetto, Pietro Giovanni Zoroddu, negandomi - con motivazioni pretestuose ed infondate – la conoscenza dell’atto richiesto. La Sanità è la prima fonte di sprechi nel Lazio ed in Italia, se qualcuno mi spiegherà che la CRI fornirà all’ARES 118, sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo, gli stessi servizi e con i medesimi costi a carico dei cittadini, ben venga la CRI. Ma se la CRI, come pare sia scritto nel fantomatico documento sottoscritto con la Regione, volesse fornire servizi quantitativamente inferiori, senza le medesime garanzie di qualità richieste ai privati, con costi a carico della collettività ben maggiori (circa 4/5 milioni di Euro in più per almeno 5 anni), farò di tutto per impedire questo sperpero di denaro pubblico. Se gli operatori della CRI avessero voluto incontrarmi ieri sarebbe bastato chiederlo, se gli operatori della CRI volessero ancora incontrarmi basterà loro chiederlo, li incontrerò come ho sempre incontrato chiunque me lo abbia chiesto. Con l’ignoto operatore invece ci si vedrà in Tribunale non appena gli inquirenti lo avranno identificato.