Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei
Era il 30 settembre 2010 quando depositammo una interrogazione urgente a risposta scritta, la n. 165,
per fare luce su quel che stava accadendo nei giardini circostanti la
Basilica di San Paolo. Proprio in quei giorni fervevano i lavori per la
costruzione di varie palazzine che, in violazione di ogni normativa
italiana, protette dall'extraterritorialità Vaticana, si diceva
sarebbero state nuovi presidi della sanità papalina a due passi da una
Basilica patrimonio dell'umanità. Le voci di ieri, oggi sono una realtà.
Alla Presidente Polverini chiedevamo tra l'altro: se l'Assessorato
alla Sanità della Regione Lazio avesse in corso od in itinere
rapporti con la struttura in costruzione; se il manufatto in corso
di realizzazione rispettasse la normativa comunale, regionale e
nazionale rispetto alle norme urbanistiche ed i vincoli storici,
ambientali e paesaggistici previsti dalle normative vigenti e,
sopratutto, quale fosse la compatibilità di tale ulteriore struttura
sanitaria con il piano di rientro e razionalizzazione dal debito
sanitario in corso di realizzazione.
Le chiedevamo di spiegare ai
cittadini del Lazio quali fossero le ragioni straordinarie che avessero
giustificato l'autorizzazione all'apertura di una nuova struttura in un
contesto di lacrime e sangue per il resto della sanità del Lazio. La
Polverini non ci ha mai risposto e oggi, benché dimissionaria,
sostituita dal Governo con il dott. Bondi quale nuovo Commissario alla
Sanità del Lazio, avverte l'inderogabile urgenza di deliberare
l'assegnazione di cinque milioni di euro, da sottrarsi dal fondo per
l'edilizia sanitaria regionale, per la costruzione di nuovi edifici
relativi al "Nuovo Polo di San Paolo Fuori Le Mura del Bambino Gesù".
Vista la situazione della sanità del Lazio, come si può giustificare la
scelta della Presidente di destinare cinque milioni di euro ad una
struttura extraterritoriale vaticana? Qual è l'interesse pubblico dei
cittadini del Lazio? Quante cambiali deve ancora pagare questa Giunta
morente agli interessi vaticani? Non era bastato, da ultimo, il piano
"Casa e Chiesa" voluto dall'Assessore Ciocchetti ? Finché non
risponderà ai quesiti che le ponemmo rispetto alla compatibilità con il
piano di rientro e razionalizzazione della Sanità laziale riteniamo,
sulla scorta di tutte le normative richiamate, illegittima l'Operazione
Polverini-San Paolo Vaticano suggellata oggi dai cinque milioni di euro
sottratti ai cittadini.