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venerdì 19 ottobre 2012

Elezioni Lazio, Radicali: condividiamo le speranze dei manifestanti, ma il cambio deve avvenire davvero.




Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Scendere nelle piazze oggi per un atto che la Presidente dimissionaria Poverini dovrà comunque fare entro qualche ora o giorno ci pare del tutto sproporzionato rispetto al nulla fatto fino ad oggi per la trasparenza, il taglio agli sprechi e le proposte concrete che abbiamo offerto ai cittadini con la campagna politica “Roma si muove”, ignorate dalla classe politica di Roma e del Lazio.

Come avvenuto a Milano per Formigoni, così anche a Roma, con i tanti che manifesteranno perché la Polverini convochi immediatamente le elezioni, condividiamo la speranza della chiusura di una fase politica, che ha portato illegalità e incapacità di governo manifesta: la fine della Giunta Polverini deve coincidere, qui, con l'apertura di una stagione finalmente democratica e di riforma per questa Regione, di cambiamento radicale.

Siamo sicuri che gli stessi manifestanti che oggi manifestano per le elezioni avrebbero partecipato volentieri in questi anni alle iniziative che ci hanno visti impegnati in piena solitudine contro atti di questa Giunta e decisioni del Consiglio regionale, che sovente ha votato quasi all’unanimità leggi riguardanti gli sprechi e i privilegi, se soltanto i capi dei loro partiti e i tenutari della disinformazione televisiva nazionale e locale non avessero tenuto tutto questo nascosto. Basta ricordare l'ostruzionismo che, da soli, abbiamo fatto contro la legge che istituiva poco più di un anno fa (non decenni fa)  le 4 Commissioni speciali, che si aggiungevano alle 16 esistenti e che già da sole facevano record, o alla reiterata richiesta - senza successo - di mettere all'ordine del giorno la legge sull'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati che sicuramente avrebbe imposto ai gruppi trasparenza sui bilanci, annullando i tanti sprechi e ruberie che abbiamo conosciuto in queste settimane.  

Condividiamo, quindi quanto detto da Marco Cappato e dai Radicali milanesi per l'analoga vicenda delle manifestazioni di piazza a Milano contro la giunta Formigoni.

Proprio in ragione delle tante speranze che abbiamo in comune con coloro che si preparano a manifestare, come Radicali non saremo presenti nelle tante piazze velocemente convocate dai capi dei partiti dell'opposizione ufficiale, nella speranza che la nostra assenza -per quel poco o nulla che ci sarà consentito di spiegarla- serva da monito e avviso ai manifestanti: diffidate dei tanti che per "ribellarsi" e invitare alla ribellione hanno aspettato questo momento di grande debolezza che ha fatto giungere al capolinea i vertici della Giunta regionale del Lazio.

Molti di loro che invocano e convocano la piazza (non tutti, certo, e continueremo a riconoscere e onorare le eccezioni) hanno contribuito al -e beneficiato dal- protrarsi del sistema di potere che consente la costante e reiterata violazione delle più elementari regole democratiche. La piazza non è stata chiamata contro la vergognosa vicenda della Legge regionale sul piano casa, così come è rimasta silente  quando al Consiglio si votavano le legge finanziarie e/o gli assestamenti di bilancio che hanno certamente contribuito fallimento politico della Regione Lazio.