Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe
Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei
Scendere nelle piazze oggi per un atto che la
Presidente dimissionaria Poverini dovrà comunque fare entro qualche ora o
giorno ci pare del tutto sproporzionato rispetto al nulla fatto fino ad oggi
per la trasparenza, il taglio agli sprechi e le proposte concrete che abbiamo
offerto ai cittadini con la campagna politica “Roma si muove”, ignorate dalla
classe politica di Roma e del Lazio.
Come avvenuto a Milano per Formigoni, così anche a
Roma, con i tanti che manifesteranno perché la Polverini convochi
immediatamente le elezioni, condividiamo la speranza della chiusura di una fase
politica, che ha portato illegalità e incapacità di governo manifesta: la fine
della Giunta Polverini deve coincidere, qui, con l'apertura di una stagione
finalmente democratica e di riforma per questa Regione, di cambiamento
radicale.
Siamo sicuri che gli stessi manifestanti che oggi
manifestano per le elezioni avrebbero partecipato volentieri in questi anni
alle iniziative che ci hanno visti impegnati in piena solitudine contro atti di
questa Giunta e decisioni del Consiglio regionale, che sovente ha votato quasi
all’unanimità leggi riguardanti gli sprechi e i privilegi, se soltanto i capi
dei loro partiti e i tenutari della disinformazione televisiva nazionale e
locale non avessero tenuto tutto questo nascosto. Basta ricordare
l'ostruzionismo che, da soli, abbiamo fatto contro la legge che istituiva poco
più di un anno fa (non decenni fa) le 4
Commissioni speciali, che si aggiungevano alle 16 esistenti e che già da sole
facevano record, o alla reiterata richiesta - senza successo - di mettere
all'ordine del giorno la legge sull'anagrafe pubblica degli eletti e dei
nominati che sicuramente avrebbe imposto ai gruppi trasparenza sui bilanci,
annullando i tanti sprechi e ruberie che abbiamo conosciuto in queste
settimane.
Condividiamo, quindi quanto detto da Marco Cappato e
dai Radicali milanesi per l'analoga vicenda delle manifestazioni di piazza a
Milano contro la giunta Formigoni.
Proprio in ragione delle tante speranze che abbiamo
in comune con coloro che si preparano a manifestare, come Radicali non saremo
presenti nelle tante piazze velocemente convocate dai capi dei partiti
dell'opposizione ufficiale, nella speranza che la nostra assenza -per quel poco
o nulla che ci sarà consentito di spiegarla- serva da monito e avviso ai
manifestanti: diffidate dei tanti che per "ribellarsi" e invitare
alla ribellione hanno aspettato questo momento di grande debolezza che ha fatto
giungere al capolinea i vertici della Giunta regionale del Lazio.
Molti di loro che invocano e convocano la piazza
(non tutti, certo, e continueremo a riconoscere e onorare le eccezioni) hanno
contribuito al -e beneficiato dal- protrarsi del sistema di potere che consente
la costante e reiterata violazione delle più elementari regole democratiche. La
piazza non è stata chiamata contro la vergognosa vicenda della Legge regionale
sul piano casa, così come è rimasta silente
quando al Consiglio si votavano le legge finanziarie e/o gli assestamenti
di bilancio che hanno certamente contribuito fallimento politico della Regione
Lazio.