Dichiarazione dei Consiglieri Regionali Radicali del Lazio,
Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella,
Federalisti Europei:
“Negli scorsi mesi abbiamo ripetutamente
sollecitato la Giunta regionale guidata dalla Presidente Renata
Polverini a prendere urgenti provvedimenti rispetto alla grave
situazione di rischio idrogeologico in cui si trova la Regione Lazio.
Ancora più recentemente, i primi di agosto, abbiamo depositato una
interrogazione urgente, senza risposta, dove documentavamo gli allarmi
diffusi negli ultimi due anni da Lega Ambiente, Protezione Civile,
Ordine dei Geologi del Lazio, Ministero dell’Ambiente, Associazione
nazionale bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari e dall’Unione
delle Province italiane.
Secondo questi studi il 97% dei Comuni della
Regione ha delle gravi criticità riguardo il rischio idrogeologico in
caso di avverse condizioni meteo. Secondo lo studio ‘Ecosistema’ il 30%
dei Comuni ha abitazioni costruite su aree franabili, il 50% svolge
attività di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua e solo il 12%
svolge lavori di prevenzione adeguata sul rischio idrogeologico.
Tutto
rimasto senza risposta e senza che si possano conoscere quali iniziative
sono state messe in campo rispetto a queste precise segnalazioni.
Nel
testo dell’interrogazione ricordavamo di come queste fragilità, dovute
alla disattenzione con le quali si costruiscono a ridosso degli argini
dei fiumi insediamenti abitativi e produttivi, può causare tragedie,
visto che con il cambiamento climatico si vanno moltiplicando temporali
di portata eccezionale come già avvenuto in questi ultimi mesi in
diverse regioni italiane. Le aree in grave dissesto idraulico o
geomorfologico interessano una superficie pari a circa 1.309 kmq che
costituisce il 7,6% della superficie regionale.
Le frane più pericolose
occupano il 5 % del territorio, più di 350.000 persone vivono in aree
potenzialmente a rischio di frana o alluvione. In caso di esondazioni
dei fiumi, i Comuni che presentano il più alto rischio idrogeologico nel
Lazio sono Roma, Rieti e Fiumicino proprio dove nelle prossime 24/48
ore sono previsti gli eventi metereologici più estremi.
Nell’interrogazione urgente, senza risposta, come tantissime altre,
chiedevamo di sapere “quali urgenti iniziative sono state attivate per
scongiurare gli effetti negativi di alluvioni e condizioni meteo che
potrebbero riversarsi a breve anche sul territorio della Regione Lazio,
quali piani di intervento urgente sono stati attivati per salvaguardare
aree e infrastrutture del territorio, quali azioni sono state concordate
con la Protezione civile e i Comuni a rischio idrogeologico della
regione affinchè la popolazione stia in situazione di allerta qualora si
verificassero gravi condizioni meteo, qual è il reale fabbisogno
economico affinché vi sia una messa in sicurezza di quelle aree a grave
rischio idrogeologico e se vi sono tavoli di confronto periodici con le
Autorità di Bacino, con l’Ordine dei Geologi della Regione Lazio, Lega
Ambiente, Ministero dell’Ambiente, Upi, Anbi, Protezione Civile,
Associazioni ambientaliste anche locali, per monitorare continuamente la
situazione”.