I Consiglieri Radicali regionali del Lazio, Avv. Giuseppe
Rossodivita, Capogruppo e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella,
Federalisti Europei, hanno oggi depositato una interrogazione urgente
alla Presidente della Regione e agli Assessori competenti dove vengono
elencate le aree a rischio idrogeologico nel territorio della Regione
Lazio.
Secondo dati diffusi negli ultimi due anni da Lega Ambiente,
Protezione Civile, Ordine dei Geologi del Lazio, Ministero
dell’Ambiente, Associazione nazionale bonifiche, irrigazioni e
miglioramenti fondiari e dall’Unione delle Province italiane, il 97%
dei Comuni della Regione ha delle gravi criticità riguardo il rischio
idrogeologico in caso di avverse condizioni meteo. Secondo lo studio
‘Ecosistema’ il 30% dei Comuni ha abitazioni costruite su aree
franabili, il 50% svolge attività di manutenzione ordinaria dei corsi
d’acqua e solo il 12% svolge lavori di prevenzione adeguata sul rischio
idrogeologico.
Queste fragilità, dovute alla disattenzione
con le quali si costruiscono a ridosso degli argini dei fiumi
insediamenti abitativi e produttivi, può causare tragedie, visto che con
il cambiamento climatico si vanno moltiplicando temporali di portata
eccezionale come è avvenuto in queste ultime settimane e giorni in altre
regioni italiane. I danni sono spesso gravissimi con il coinvolgimento
della popolazione, l’ambiente e le infrastrutture. Le aree in grave
dissesto idraulico o geomorfologico interessano una superficie pari a
circa 1.309 kmq che costituisce il 7,6% della superficie regionale. Le
frane più pericolose occupano il 5 % del territorio, più di 350.000
persone vivono in aree potenzialmente a rischio di frana o alluvione.
In caso di esondazioni dei fiumi, i Comuni che presentano il più alto
rischio idrogeologico nel Lazio sono Roma, Rieti e Fiumicino.
Nell’interrogazione
si chiede di sapere quali urgenti iniziative sono state attivate per
scongiurare gli effetti negativi di alluvioni e condizioni meteo che
potrebbero riversarsi a breve anche sul territorio della Regione Lazio,
quali piani di intervento urgente sono stati attivati per salvaguardare
aree e infrastrutture del territorio, quali azioni sono state concordate
con la Protezione civile e i Comuni a rischio idrogeologico della
regione affinchè la popolazione stia in situazione di allerta qualora si
verificassero gravi condizioni meteo, qual è il reale fabbisogno
economico affinchè vi sia una messa in sicurezza di quelle aree a grave
rischio idrogeologico e se vi sono tavoli di confronto periodici con le
Autorità di Bacino, con l’Ordine dei Geologi della Regione Lazio, Lega
Ambiente, Ministero dell’Ambiente, Upi, Anbi, Protezione Civile,
Associazioni ambientaliste anche locali, per monitorare continuamente la
situazione.
I consiglieri Radicali chiedono anche di conoscere se
esiste un piano di intervento urgente per la popolazione che vive in
aree di maggior rischio e se comunque in quelle stesse aree sono
previste campagne di informazione e prevenzione qualora si creassero
gravi condizioni di emergenza a causa delle condizioni metereologiche
con il coinvolgimento di associazioni ed enti locali.