Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti Europei
Se
dovessimo seguire il principio secondo cui laddove esiste una discarica
di tal quale questa andrebbe chiusa portando i rifiuti fuori Regione,
tale idea dovrebbe valere per tutti i 102 invasi sotto procedura di
infrazione dell’Unione europea.
Iniziando proprio da quei territori
della Campania dove sono stoccate sei milioni di tonnellate di ecoballe
che, ogni giorno, devastano l’ambiente.In merito al paragone tra Roma e
Napoli, ci corre l’obbligo di sottolineare alcune differenze. La prima è
riferita alla quantità dei rifiuti indifferenziati che la Capitale
produce in volume molto superiore al capoluogo partenopeo.
La seconda
attiene al tipo di discarica, considerando esclusivamente il materiale
da conferirci, Napoli non ha gli impianti per la produzione di frazione
organica stabilizzata, Roma invece sì, e se questi funzionassero a
regime avremmo risolto una buona parte del problema. E’ utile ricordare,
inoltre, come i viaggi della monnezza napoletana non siano nati con il
sindaco De Magistris. La Regione Campania, per far fronte a diverse
emergenze, ha già usato questo metodo senza mai raggiungere risultati
apprezzabili.
Tale ragionamento vale anche per Roma. Infatti senza un
forte investimento economico utile ad avviare un vero ciclo dei rifiuti,
ogni soluzione temporanea, sia essa la discarica che il trasporto dei
rifiuti all’estero, non farà altro che rimandare il problema. Si cominci
a rispettare le leggi senza nascondersi dietro a proroghe, deroghe e
viaggi fuori regione.