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venerdì 18 maggio 2012

Sanità, cronaca dell’inefficienza del servizio sanitario nella Regione Lazio

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei



Abbiamo presentato l’ennesima interrogazione sulla sanità nel Lazio nella speranza che la Polverini, Governatrice di questa Regione nonché Assessore alla Salute ad interim , decida sia di rispettare lo Statuto e il Regolamento rispondendo agli atti di sindaco ispettivo come invece non fa fin dall’inizio della legislatura, sia di intervenire sulle tante, troppe, carenze del servizio sanitario. Questa interrogazione evidenzia, a partire da un caso individuale, quello con cui i cittadini laziali devono scontrarsi nel caso debbano ricorrere al servizio sanitario e nello specifico nell’ambito dell’allergologia.
Accedere a questo servizio risulta assai difficile sia in termini di possibilità di contatto con le strutture essendo materia estranea di fatto al ReCUP, sia per quanto attiene ai tempi di attesa pari a tre anni, per superare i quali occorrono risorse economiche personali - 700 euro - che non sono nella disponibilità dei più. Riportando la cronaca di quanto è stato necessario fare per ottenere una visita e i costi che si sono dovuti sostenere, abbiamo chiesto alla Presidente Polverini se esistono percorsi alternativi e come è possibile raggiungerli o, viceversa, come intende agire per sanare tali carenze del servizio sanitario.
Segue il testo dell’interrogazione:


“Premesso che:
- in relazione ad una paziente di soli 7 anni, a fronte di continui problemi di salute di cui risulta difficile la diagnosi si ipotizza da parte dei medici il ricorso a visite e test specialistici in relazione a patologie afferenti alle allergie;

- viene indicata dagli stessi medici la struttura del Policlinico Umberto I;

- all’ambulatorio di Allergologia e immunologia pediatrica del Policlinico Umberto I vengono effettuate visite e test solo in relazione alle allergie alimentari e cutanee con tempi di attesa di un mese;

- si rende necessaria ulteriore visita e test allergologici per le allergie da farmaci, si consiglia la struttura del Policlinico Gemelli;

- al numero verde 80 33 33 del ReCUP non si effettuano prenotazioni di alcun tipo per il Policlinico Gemelli e non sanno dare informazioni su strutture che effettuano prestazioni in relazione alle allergie da farmaci;

- al CUP del Policlinico Gemelli, servizio prenotazioni 0630157000, effettuano prenotazioni per tutte le tipologie eccetto l’allergologia per la quale rimandano al numero verde 800 26 22 72 ove indicano nel 2015 - 3 anni di attesa - le prime disponibilità per gli appuntamenti per la visita, mentre non è possibile fissare l’appuntamento per i test se prima non si è passata la visita, senza fornire spontaneamente alcuna informazione su eventuali possibili altre vie da percorrere; solo dopo pressanti insistenze si fa presente che chiamando il primo del mese si può avere la fortuna di essere inseriti al posto di coloro che nel corso del mese trascorso possono aver disdetto un appuntamento precedentemente fissato. Chiedendo espressamente se vi è la possibilità di effettuare gli accertamenti in intramoenia viene riferito che per l’allergologia l’intramoenia viene effettuata attraverso la Casa di cura privata Villa Benedetta (struttura sanitaria privata, di proprietà della Congregazione delle Suore di S. Giovanni Battista, Ente di Culto e di Religione, giuridicamente riconosciuto con R.D. 26/5/32 n°737 ) per le cui prenotazioni è necessario contattare lo 066630497, numero al quale risponde l’Università popolare di Roma. Richiamati per la verifica del numero, lo stesso viene confermato;

- recuperato in modo autonomo il numero della Casa di cura Villa Benedetta viene fissata la visita per la settimana successiva al costo di 193,50 euro;

- nel corso della visita si consiglia di effettuare i test allergologici, presso la medesima struttura Casa di cura Villa Benedetta, al costo di circa 500 euro.

Considerato che:

- l’articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana sancisce “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” ;

- l’articolo 7 dello Statuto della Regione Lazio sancisce al comma 1 “La Regione, … Promuove come
obiettivi prioritari la salvaguardia della salute …”, al comma 2 “Per il raggiungimento dei propri fini di sviluppo civile e sociale, la Regione, tra l’altro: a) promuove ogni iniziativa per garantire ai bambini la protezione e le cure necessarie per il loro benessere; … f) opera per realizzare un sistema integrato di interventi e servizi di prevenzione, cura e assistenza socio-sanitaria adeguato alle esigenze della popolazione e informato al principio del pieno rispetto della dignità della persona e, in particolare, dei minori, degli anziani e dei disabili.Atteso che:

- quanto accade nella quotidianità ai cittadini del Lazio bisognosi di cure ha più della farsa che dell’assistenza;

- quanto stabilito nell’articolo 32 della Costituzione e nell’articolo 7 dello Statuto della Regione Lazio viene palesemente e oggettivamente violato nella nostra regione;- non tutti i cittadini conoscono la possibilità di accedere a soluzioni diverse dal far riferimento al ReCUP e tantomeno tutti hanno la facoltà economica per sostenere oneri così ingenti per una “prima visita”INTERROGANO
La Presidente della Giunta Regionale, On. Renata Polverini

Per sapere:

- se esistono altri percorsi tra aspettare tre anni per una visita e pagare 700 euro;

- nel caso di risposta positiva al primo quesito come fa un cittadino a venirne a conoscenza;- nel caso di risposta negativa al primo quesito come intende sanare tale carenza del servizio sanitario regionale.”