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lunedì 16 aprile 2012

Rossodivita: mozione Ares Croce Rossa, ho ritirato la firma

Dichiarazione del Consigliere regionale Giuseppe Rossodivita, Capogruppo della Lista Bonino Pannella Federalisti Europei

Oggi, mio malgrado, ho ritirato la mia firma dalla mozione - primo firmatario il Capogruppo dell’IDV Maruccio - che, se approvata, avrebbe impegnato la Giunta a garantire la Croce Rossa Italiana quale soggetto affidatario del servizio di emergenza sanitaria in convenzione con l’Ares 118. In seguito a maggiori approfondimenti, difatti, ho potuto accertare che, tramite il ricorso a soggetti privati si otterrebbero cospicui risparmi di denaro pubblico, migliore qualità del servizio sia con riferimento a standard tecnologici, sia con riferimento alla qualità professionale degli operatori.

A quanto mi consta, difatti, nel bando di gara previsto per luglio – e oggi sospeso – l’Ares 118 aveva predisposto un capitolato molto rigido che avrebbe imposto agli operatori privati investimenti tecnologici per 2,5 mln di Euro (acquisto defibrillatori, ecografi, apparati radio, geolocalizzazione dei mezzi, ecc.), garanzie in ordine alla professionalità e alla stabilità degli operatori non volontari, clausole di salvaguardia per i dipendenti ex CRI che sarebbero stati assorbiti dai privati aggiudicatari della gara. Il tutto con una base d’asta per 19 mln di Euro – ma con pagamenti effettuati in relazione all’effettivo utilizzo da parte dell’ARES 118 dei mezzi di soccorso – che avrebbe coperto altresì il progetto ‘mare sicuro’, del valore di circa 2 mln di Euro e con prevedibili ribassi in sede di offerte. Sempre a quanto mi consta, invece, a valle di una riunione congiunta Ares 118, Giunta e CRI, nei giorni scorsi sarebbe stato firmato un protocollo d’intesa con la CRI che impegna la Regione ad utilizzare i suoi servizi per l’emergenza sanitaria al costo di 19,5 mln di Euro, senza che siano previste coperture del piano ‘mare sicuro’, senza alcun impegno di CRI in termini di investimenti tecnologici, senza la messa a disposizione della CRI della propria rete radio, senza garanzie per il personale dipendente che verrebbe assunto da società interinali interventi.

Considerando i costi aggiuntivi del piano mare, degli apparati radio per comunicare e di quant’altro necessario per garantire un servizio analogo, per qualità, a quello che sarebbe stato garantito con la gara aperta ai privati, i costi per la Regione salgono a circa 23/24 mln di Euro. Ritenevo, quando firmai la mozione, di fare una cosa giusta, poi ho voluto approfondire e questi dati mi hanno convinto del contrario. Annoto, con sorpresa, che la Giunta ha proceduto con rara solerzia nel senso indicato da una mozione sottoscritta solamente da gruppi dell’opposizione senza neppure attendere il vaglio dell’Aula. Curioso davvero. Sempre pronto a cambiare opinione qualora mi si dimostrasse il contrario.