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lunedì 10 gennaio 2011

Finanziaria, i radicali votano contro, intervento in Aula del Capogruppo Giuseppe Rossodivita

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Rossodivita. Ne ha facoltà.
ROSSODIVITA (LBP-Fe). Grazie, Presidente.

Io vorrei svolgere semplicemente qualche breve riflessione, che deve partire innanzitutto da una domanda: perché sono costretto a parlare alle 4,18 di notte del 24 dicembre del 2010. Sicuramente a questa domanda non può essere data una risposta che parte da una intensa attività di Aula, né che parte da una intensa attività di ostruzionismo, o comunque di opposizione, che è stata effettuata nell’ambito dell’approvazione di questa manovra di bilancio. C’è un dato politico che emerge chiaramente, e questo dato politico è riassunto plasticamente dal fatto già evocato da colleghi che mi hanno preceduto, per cui è stata necessaria una riunione pomeridiana del partito di maggioranza relativa di questo Consiglio, in questo Consiglio regionale, dove sono dovuti venire i segretari regionali e i vice Segretari regionali e dove, così riportano le agenzie, la presidente Polverini ha dovuto minacciare, evidentemente per far rientrare nei ranghi i propri consiglieri, i consiglieri che la dovrebbero sostenere, addirittura le dimissioni.



(Interruzione del consigliere Storace)



Non mi interessa, Storace, io faccio grazie a Dio un altro lavoro…



(Interruzione del consigliere Storace)



Questo dato politico non può non condizionare la discussione che stiamo facendo in questo momento, e non può non aver influenzato, anzi ha determinato appunto il fatto della proposizione di questo sub-maxiemendamento, che indubbiamente va a conculcare la possibilità di effettuare un approfondito dibattito, articolo per articolo, di tutti quei provvedimenti appunto in materia di bilancio e di finanziaria che dovremmo approvare in questo momento.

Perché non è stato possibile? Perché la maggioranza non è andata d’accordo in questo momento, e non certo perché c’è stata una opposizione forte e dura, una opposizione che non si è potuta sviluppare in quest’Aula, ma un’opposizione che si è dichiarata sin dall’inizio, da parte dei maggiori partiti di opposizione, come intenzionata ad effettuare un lavoro costruttivo di questa manovra di bilancio, così come mi risulta che in passato l’opposizione del centrodestra contribuiva, in termini costruttivi, anche alle manovre di bilancio effettuate dalla Giunta del centrosinistra. Io non comprendo, ma lo dico loro seriamente, come si possano prevedere delle norme in manovre di questo tipo, come quella che abbiamo discusso ieri, del finanziamento dell’Auditorium della parrocchia di Frosinone, o anche altri, come il finanziamento dei lavori di manutenzione e ristrutturazione della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Capena, con uno stanziamento pari ad euro 150 mila. Tutto questo, a mio avviso, non deve far parte di una manovra che si dice, appunto, diretta per un verso a far quadrare i conti con rigore e per un verso, per quello che è possibile nell’ambito di conti che non sono evidentemente a posto, anche incentivare sviluppo ed investimenti.

È stato sottolineato nell’intervento dell’assessore Cetica anche il nostro contributo. C’è stato, evidentemente, nell’ambito di una situazione nella quale gruppi o singoli consiglieri hanno proposto i loro emendamenti. Noi ne abbiamo messi sul piatto alcuni e, da questo punto di vista, ringraziamo evidentemente la Giunta per la sensibilità dimostrata rispetto ad un tema importante che verrà gestito non certo dai radicali o da associazioni legate a radicali, ma che verrà gestito dall’assessore Forte, immagino, nell’interesse di, speriamo, migliaia di cittadini.

Questa proposta di legge che è stata travasata nel collegato alla Finanziaria nasce evidentemente da una emergenza sociale che porta solo nel Comune di Roma, quindi non in tutto il Lazio, in tutto il Lazio i numeri saranno sicuramente maggiori, ad avere mille nuovi poveri ogni anno a causa delle separazioni o dei divorzi.

Però, assessore, io nel momento in cui la ringrazio per aver dimostrato una sensibilità, ho colto anche il suggerimento del politico più esperto di me, il consigliere Fiorito: “Intanto fai aprire il capitolo di bilancio”. Già quello è un passaggio importante che ho evidentemente recepito, però non posso non considerare anche l’esiguità dei fondi che sono stati destinati a questa legge. In parte corrente sono stati dati 100.000 euro che dovrebbero sopperire alle esigenze di questi nostri concittadini che si vengono a trovare in difficoltà, nel momento già drammatico della separazione o del divorzio, e poi ci sono 150.000 euro solo per la ristrutturazione della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Capena. Allora, non si può certo dire che i radicali siano entrati in un meccanismo.

Noi vi ringraziamo, dobbiamo ringraziare tutti voi che voterete questo emendamento, ma il nostro ringraziamento viene fatto a nome, per conto e nell’interesse di un numero indeterminato di cittadini che non sono localizzati in un determinato posto, rispetto ai quali la nostra proposta non è (qual è il termine utilizzato?) “finalizzata a”. No. Si tratta di altro. Io penso che per questo l’assessore Cetica ha tenuto a rappresentare questa nostra proposta, perché rappresenta un momento importante nell’ambito di una decisione, che è quella relativa al bilancio, dove sicuramente ci sono tanti altri contributi che sono venuti da consiglieri di maggioranza o di opposizione, che certo non possono essere rivendicati con lo stesso orgoglio.

Detto questo, proprio per questo, evidentemente voteremo in senso contrario rispetto a questa manovra. Non è questo il metodo per fare, anche con riferimento a quello che è il ruolo dei consiglieri, una manovra di questo tipo. Non trovo corretto che sia questo il metodo, tanto nei confronti di chi governa, dei consiglieri di maggioranza, quanto nei confronti di chi è all’opposizione.

Non è con il soddisfacimento di piccoli interessi particolari che si vanno a sommare che si realizza e che si compie effettivamente l’interesse pubblico e l’interesse collettivo.

Perseguire l’interesse collettivo, perseguire gli interessi della collettività è altro e diverso dall’andare a soddisfare singoli interessi particolari, che siano quelli dell’Auditorium di Frosinone o della chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Una legge finanziaria, una legge di bilancio deve essere altro. Noi rivendichiamo questo nostro modo di essere altro, la nostra alterità rispetto ad un modo di fare politica che probabilmente non ci vedrà mai al Governo di alcunché, ma se il risultato della vostra politica è il governo di questo sciagurato Paese e di questa sciagurata Regione a noi questi risultati non interessano. Grazie.