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martedì 28 settembre 2010

Regione Lazio, nessuna risposta alle interrogazioni, il consigliere radicale Rossodivita scrive al presidente del consiglio Abbruzzese per denunciare la gravità della situazione.

E’ con una lettera aperta inviata al Presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese, che i Consiglieri radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo del gruppo Lista Bonino – Pannella denunciano il vulnus istituzionale e di democrazia che si manifesta nel mancato rispetto del ruolo, della funzione e delle prerogative dei Consiglieri Regionali costretti nell’impraticabilità del controllo e del sindacato ispettivo che i Consiglieri ed il Consiglio tutto esercitano - o dovrebbero poter esercitare - nei confronti di chi amministra e Governa, in rappresentanza dei cittadini elettori.

Dal 12 maggio, infatti, esattamente a 125 giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale e dalla prima interrogazione depositata a firma dei Consiglieri radicali, ancora si attende una risposta. Da allora centinaia sono le interrogazioni depositate, ma alcuna risposta è stata mai fornita dalla Giunta e dalla Presidente Polverini.
Una mancanza questa, che svilisce uno degli strumenti più importanti previsti dal Regolamento del Consiglio e che vanifica “l’attività di controllo e di sindacato ispettivo nei confronti della Giunta e del Presidente della Regione” da parte dei consiglieri regionali stabilita dall’art. 21 dello Statuto della Regione Lazio.
“Una vicenda democraticamente gravissima” si legge nella lettera.
Si chiede al Presidente del Consiglio regionale, quale Garante dell’autonomia del Consiglio e dei diritti dei Consiglieri di assumere ogni utile e necessaria iniziativa volta a ristabilire la legalità statutaria ed il rispetto, da parte della Giunta e della Presidente Polverini, del ruolo, delle funzioni e dei diritti dei Consiglieri Regionali e quindi dei cittadini del Lazio.
Con la lettera si da anche atto all’On. Mario Abbruzzese di aver già avuto, lui stesso, tale riflesso quando lo scorso 6 giugno, riconoscendo la rilevanza della questione, aveva sollecitato la Presidente Polverini che, invece, ha lasciato cadere nel vuoto tale sollecitazione.